Recruiting e talent acquisition sono due concetti correlati ed estremamente significativi per qualsiasi organizzazione che abbia l’ambizione di puntare alla crescita e al successo in modo sostenibile. Pur essendo legati l’uno all’altro, questi due termini non hanno esattamente lo stesso significato e, anzi, in molto casi, presentano divergenze anche sostanziali.
Per questo motivo è necessario comprendere fino in fondo quali siano le principali differenze. Solo in questo modo, infatti, il dipartimento HR di un’azienda può funzionare nel modo più efficace possibile e riuscire a superare le sfide che - di volta in volta - gli si presentano.
attività di recruiting vs strategia di talent acquisition.
La principale differenza tra recruiting e talent acquisition è legata al tempo.
Da una parte, infatti, l’acquisizione di talenti richiede una visione di lungo termine, che tenga conto delle strategie utili a dotare la propria organizzazione delle competenze e dell’esperienza necessarie ad una crescita costante. Dall’altra, invece, il reclutamento è un processo più immediato e contestuale, essenzialmente focalizzato sulla ricerca di candidati che possano occupare i ruoli attualmente disponibili in un’azienda.
Una strategia di talent acquisition efficace, quindi, è strettamente legata ad una buona pianificazione. Prima di investire sul talento, infatti, è necessario capire a che punto si trovi la propria attività nel presente e dove è probabile che possa arrivare in un dato momento del futuro. In base a queste premesse, poi, ci si potrà focalizzare su ciò di cui l’organizzazione ha bisogno per raggiungere i propri obiettivi di lungo periodo, attivando anche il processo di ricerca e selezione.
Il reclutamento può rivelarsi altrettanto vitale per mantenere la salute e la produttività di una organizzazione. Più che da un approccio strategico di lungo termine, però, il recruiting dipende dall'efficienza e dalla risolutezza con cui vengono fatte le assunzioni per le esigenze immediate.
Un altro modo utile per distinguere il reclutamento dall'acquisizione di talenti è pensare al primo come un processo lineare, con un punto finale chiaro e al secondo come un approccio ciclico e in divenire, finalizzato ad anticipare le esigenze future e costruire un pool di talenti.
quando fare recruiting e quando investire sul talento.
Reclutare, in poche parole, significa coprire il prima possibile un ruolo vacante. Vuol dire consentire all’azienda di disporre delle risorse umane necessarie a proseguire la propria attività quotidiana e a rispondere alle necessità organizzative di ogni giorno.
Quando un datore di lavoro decide di assumere un nuovo dipendente, è probabile che abbia un'idea chiara del tipo di persona che sta cercando e delle competenze chiave che dovrebbe avere. Uno degli scenari più comuni che le aziende devono affrontare è dover trovare un sostituto per qualcuno che se ne è andato. In questa situazione, è chiaro quali compiti e responsabilità la risorsa dovrà assumere, oltre all'esperienza e alle qualità di cui avrà bisogno per svolgere correttamente il lavoro.
L'acquisizione di talenti è un processo più approfondito, che entra in gioco quando si guarda al modo in cui l’azienda vuole crescere ed evolversi negli anni a venire.
Ci sono buone probabilità che l’elaborazione di una strategia di acquisizione di talenti sia ancor più evidente in un mercato di nicchia che richiede competenze molto specifiche. Uno degli esempi più evidenti è il settore tecnologico, le aziende che non sono in grado di innovare e mantenersi al passo con i tempi rischiano di rimanere indietro e perdere competitività.
Kathleen Quinn Votaw, fondatrice e CEO della società di consulenza HR TalenTrust, ha dichiarato a Jobvite che le strategie di acquisizione dei talenti sono più importanti nei settori con la maggiore carenza di competenze.
Le aree con le maggiori carenze di competenze sono quelle che hanno più bisogno di una strategia di acquisizione di talenti. In generale, notiamo che la competizione per acquisire le migliori risorse continua a intensificarsi e le carenze di competenze sono una componente chiave di questo processo. Un'azienda tecnologica in cerca di sviluppatori, per esempio, potrebbe aver bisogno di una strategia globale basata una cultura forte, benefici unici e il miglioramento e la valorizzazione del proprio employer branding.
Allo stesso tempo, garantire il mantenimento della leadership nel lungo termine potrebbe dipendere anche da un'efficace acquisizione di talenti. Un leader esperto che sta per andare in pensione o passare a un'altra azienda sarà difficile da sostituire con un reclutamento a breve termine, ma con una solida strategia di talent acquisition, il tuo prossimo leader potrebbe essere pronto e già in attesa.
employer branding e talent acquisition.
Un'altra considerazione importante per le aziende riguarda l'employer branding, che è strettamente legato all'acquisizione di talenti. Avere un marchio forte e rinomato può rendere un’organizzazione più attraente per i candidati di talento, che a loro volta possono aumentare il profilo e l'attrattiva dell’azienda qualora scegliessero di unirsi ad essa.
Jill Larsen, vicepresidente senior per l'acquisizione di talenti di Cisco, ha parlato con Randstad degli sforzi strategici dell'azienda in questo spazio. Uno dei punti che ha sottolineato è quanto sia importante per i marchi differenziarsi per attirare talenti.
Stiamo facendo molte cose diverse con il nostro marchio per rendere Cisco più accessibile ai talenti", ha affermato. “Stiamo parlando a un pubblico diverso con messaggi pertinenti. Dobbiamo farlo perché siamo in competizione con le start-up, così come con alcune grandi aziende, per talenti e competenze critiche.
Con differenze così evidenti tra questi due concetti, non dovrebbero esserci dubbi su quando sia necessario reclutare e quando concentrarsi sull'acquisizione di talenti. identificare le strategie più efficaci e affidabili in entrambe le aree aiuterà la tua azienda a superare le sfide e a prepararsi per il futuro.