Parliamo di age management, ossia di quell’insieme di strategie volte alla gestione un ambiente di lavoro intergenerazionale all’interno di un’azienda. Queste pratiche hanno in particolare lo scopo di valorizzare le caratteristiche dei singoli dipendenti, da quelli più giovani a quelli più maturi, che possiedono e dimostrano performance lavorative, attitudini, capacità e competenze differenti.

Alcuni studi hanno dimostrato infatti che, mentre i lavoratori più giovani hanno performance fisiche migliori e maggiore dimestichezza con gli strumenti informatici, nei lavoratori over 50 aumentano le competenze specifiche, il senso di responsabilità e la propensione a svolgere compiti più pesanti. Riuscire a gestire con successo i lavoratori delle diverse fasce d’età permette quindi ad un’azienda di trarre il meglio dalle abilità e dalle caratteristiche di ognuno.

Talvolta, però, la gestione dei lavoratori, soprattutto i più anziani, può essere influenzata negativamente da pregiudizi e timori infondati. Per evitare di incorrere in questi errori, è possibile mettere in pratica questi 3 consigli.

un gruppo di colleghi di diverse età che ascoltano in cerchio un altro collega che parla
un gruppo di colleghi di diverse età che ascoltano in cerchio un altro collega che parla

socializzare. 

Cercare di conoscere meglio i dipendenti più “senior” dal punto di vista personale: informarsi sulle loro vite, le loro aspirazioni e progetti e su ciò che li motiva, aiuterà a relazionarsi meglio con loro e a comprenderne meglio le necessità.

condividere e creare coinvolgimento. 

Un buon manager, trovandosi a gestire un team in cui sono presenti persone di diverse età, deve saper riconoscere e valorizzare l’apporto che ognuno può dare. 

Ad esempio, i membri più maturi, che lavorano all’interno dell’azienda e del settore da lungo tempo, possiedono un' enorme esperienza. Un fattore da mettere in risalto e valorizzare, chiedendo un contributo attivo e uno scambio di opinioni, anche nel supporto e nella formazione ai dipendenti più junior.

fornire formazione per supportare le esigenze specifiche. 

Ogni persona ha diverse competenze, punti deboli e punti di forza. Per questo motivo è importante individuare i fattori di debolezza di ognuno in modo tale da focalizzare la formazione su quegli aspetti.

È possibile implementare anche una formazione incrociata, in cui i dipendenti più senior, con maggiore esperienza,  trasmettono le loro conoscenze a chi ne ha bisogno.

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