Il clima aziendale, o organizzativo, è l’insieme delle percezioni e interpretazioni che i dipendenti sviluppano rispetto all’ambiente di lavoro in cui operano quotidianamente, influenzate da una combinazione di fattori tangibili e intangibili.
Secondo i risultati dell’Employer Brand Research, l’atmosfera di lavoro piacevole è al secondo posto tra i driver più importanti per i lavoratori nella scelta del datore di lavoro e rappresenta un fattore determinante non solo per attrarre nuovi talenti, ma anche per trattenere quelli già in forza all’azienda.
Un clima aziendale positivo favorisce sia il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in termini di efficienza e produttività, sia il coinvolgimento e la motivazione dei dipendenti, generando un circolo virtuoso di energia positiva: tutti elementi propedeutici alla realizzazione di un great place to work.
Al contrario, situazioni di disagio, tensioni e malumori che possono emergere in seguito a cambiamenti organizzativi, logistici o gestionali rischiano di compromettere gravemente il benessere aziendale e influenzare negativamente la qualità e la produttività del lavoro, generando insoddisfazione e ostacolando il raggiungimento degli obiettivi di business.
Un’analisi periodica del clima aziendale è quindi fondamentale per testare lo stato di salute dell’ambiente lavorativo e prevenire l’insorgere di nuove problematiche prima che queste possano degenerare.
“Fotografare” la qualità della relazione esistente fra i dipendenti e il contesto di lavoro in cui operano costituisce, inoltre, un punto di partenza strategico per pianificare in maniera adeguata la gestione delle risorse umane e le politiche aziendali future, realizzando interventi rapidi ed efficaci.
Poiché richiede necessariamente il coinvolgimento diretto del personale, l’analisi del clima organizzativo rappresenta un’opportunità per valorizzare i dipendenti e rafforzare il loro senso di appartenenza all’organizzazione, facendoli sentire parte integrante del processo di miglioramento dell’ambiente di lavoro.
indice contenuti:
cos'è il clima aziendale?
Il clima aziendale rappresenta il modo in cui i dipendenti percepiscono e interpretano l’ambiente di lavoro in cui sono immersi quotidianamente. È un giudizio, variamente condiviso, influenzato da una molteplicità di fattori, sia tangibili, come i processi, le strutture e le modalità operative, che intangibili, come le relazioni interpersonali, i valori aziendali e le dinamiche organizzative.
In altre parole, il clima organizzativo riflette non solo il modo in cui il lavoro viene organizzato e gestito internamente, ma anche le relazioni tra i dipendenti e i diversi attori dell’azienda. È il risultato dell’esperienza quotidiana di chi opera all’interno dell’organizzazione.
Il concetto di clima aziendale ha origini che risalgono agli anni ‘30, quando iniziò ad attirare l’attenzione delle scienze sociali. Negli anni ‘60, entrò ufficialmente nella letteratura psicologica, affermandosi come un tema centrale per comprendere il funzionamento delle organizzazioni.
Le interpretazioni che di tale nozione hanno fornito gli studiosi nel corso degli anni sembrano concordare sul fatto che il clima organizzativo sia un costrutto multidimensionale, che prende in considerazione sia i connotati oggettivi del contesto aziendale che le percezioni individuali dei lavoratori. È proprio questa combinazione a fare del clima aziendale un indicatore prezioso dello stato di salute di un’organizzazione.
Una delle caratteristiche principali del clima organizzativo è la sua capacità di influenzare profondamente l’andamento delle attività aziendali e i vissuti dei dipendenti. Un ambiente di lavoro percepito come positivo favorisce la collaborazione, la motivazione e la produttività aziendale, mentre un clima negativo può generare tensioni, disagi e insoddisfazione, con ripercussioni sul benessere organizzativo e sulle performance complessive.
Strettamente legato alla cultura aziendale, questo concetto ne rappresenta una sorta di manifestazione pratica. La cultura, infatti, si riferisce ai valori e alle norme che guidano l’organizzazione, mentre il clima riflette come questi vengono percepiti e vissuti dai dipendenti nella loro quotidianità.
In questo senso, il clima organizzativo può essere visto come un “termometro” che misura l’efficacia delle politiche e delle pratiche aziendali, nonché la loro capacità di creare un ambiente di lavoro positivo e favorevole al raggiungimento degli obiettivi di business.
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scarica l'infograficai vantaggi di un clima aziendale positivo: i dati l'employer brand research.
Il clima aziendale è positivo quando i dipendenti percepiscono l’ambiente di lavoro come stimolante e in linea con le loro esigenze professionali e personali. A contribuire a questa percezione intervengono diversi fattori, tra cui:
- buon rapporto con colleghi e superiori, basato su fiducia, rispetto e collaborazione;
- bilanciamento tra vita lavorativa e sfera privata;
- supporto nel percorso di crescita professionale, tramite opportunità di formazione e sviluppo;
- wellbeing aziendale garantito ogni giorno.
Quando un’azienda riesce a creare un clima organizzativo positivo, i vantaggi sono molteplici e si riflettono a 360° sul business:
- migliori performance aziendali. Un clima positivo incentiva i dipendenti a dare il massimo. Questo favorisce un aumento della produttività sul lavoro e dell’efficienza. Quando le persone si sentono valorizzate e lavorano in un ambiente sereno, sono più motivate a raggiungere gli obiettivi prefissati;
- maggiore coinvolgimento. Un ambiente di lavoro favorevole favorisce l’employee engagement, cioè il livello di coinvolgimento e partecipazione attiva dei dipendenti. Risorse motivate e coinvolte tendono a essere più proattive, a contribuire con idee innovative al successo del business e a lavorare meglio in team;
- fidelizzazione dei dipendenti. Quando i dipendenti percepiscono l’ambiente di lavoro come un luogo in cui possono crescere e sentirsi parte integrante del sistema, aumenta il loro senso di appartenenza. Ciò li porta a condividere i valori aziendali e a promuovere attivamente la cultura organizzativa;
- maggiore capacità di attrarre i talenti. Un clima aziendale positivo non solo permette di trattenere le risorse migliori all’interno dell’organizzazione, ma rende anche l’azienda più attrattiva agli occhi di nuovi potenziali dipendenti;
- maggiore soddisfazione della clientela. Un clima organizzativo positivo si riflette anche sul modo in cui i dipendenti interagiscono con i clienti. Questi ultimi, quando sono soddisfatti e motivati, tendono a offrire un servizio migliore, a essere più attenti alle esigenze della clientela e a creare rapporti di fiducia;
- crescita e consolidamento del business. Dipendenti motivati, clienti soddisfatti e migliori performance creano le condizioni ideali per la crescita sostenibile dell’azienda. Un clima positivo permette all’organizzazione di affrontare le sfide del mercato con maggiore agilità, consolidando la propria posizione rispetto ai competitor.
Evidenze, queste, emerse anche dai dati delle ricerche. L’Employer Brand Research evidenzia, infatti, come l’atmosfera di lavoro piacevole rappresenti un pilastro essenziale per qualsiasi impresa che desideri costruire una strategia di employer branding efficace.
Da quanto emerge dal report, l’atmosfera di lavoro piacevole si piazza al secondo posto tra i 5 driver più importanti per i lavoratori nella scelta del datore di lavoro. Un fattore preceduto solo dall’equilibrio lavoro-vita privata nella valutazione dell’attrattività di un’impresa.
Scendendo ulteriormente nel dettaglio del campione coinvolto nell’indagine, differenze sono emerse in base al genere, alle generazioni e al livello di istruzione.
Un clima positivo sul posto di lavoro, infatti, è prioritario in misura maggiore:
- per le donne rispetto agli uomini (66% vs 52%);
- per i potenziali dipendenti della fascia di età compresa tra i 55 e i 64 anni;
- per chi ha un livello di istruzione elevato.
La forbice è, al contrario, molto più larga quando si parla di percezione dell’offerta del datore di lavoro. Per la maggior parte degli intervistati, infatti, la capacità di creare un clima aziendale positivo non sarebbe ai primi posti nelle priorità delle aziende. Queste, al contrario, sempre secondo il campione coinvolto nell’indagine, punterebbero maggiormente su fattori come solidità finanziaria, sicurezza del posto di lavoro a lungo termine e buona reputazione.
come si analizza il clima aziendale: gli indicatori di cui tenere conto.
Il concetto di "clima" è strettamente legato all’ambito geografico-meteorologico, una derivazione che offre un’interessante chiave di lettura per comprendere in modo intuitivo anche il concetto di “clima aziendale”.
Così come il clima meteorologico è determinato da una combinazione complessa di fattori, come temperatura, umidità e altitudine, il clima aziendale può essere inteso come l’insieme di variabili che caratterizzano l’ambiente lavorativo.
Proprio come la conoscenza del clima meteorologico permette di prevedere condizioni favorevoli o sfavorevoli per le colture, l’analisi del clima organizzativo consente di individuare situazioni che possono favorire la collaborazione, la fiducia e la produttività oppure aumentare il rischio di conflitti e insoddisfazione.
Monitorare questi fattori è essenziale per prevenire possibili criticità e favorire la creazione di un ambiente di lavoro positivo e orientato al raggiungimento degli obiettivi aziendali, garantendo al contempo il benessere dei dipendenti e il successo dell’organizzazione.
Per analizzare il clima aziendale è possibile ricorrere all’utilizzo di questionari, da sottoporre ai dipendenti in modo anonimo. Questo metodo consente di esplorare numerose dimensioni organizzative, sia sul piano interpersonale che su quello individuale.
I questionari possono trattare i seguenti temi:
- qualità del rapporto con l’azienda, i superiori e i colleghi;
- coesione del gruppo di lavoro, collaborazione e soddisfazione relazionale;
- livello di sostegno da parte dei superiori (dimensione interpersonale);
- motivazione;
- soddisfazione rispetto alla retribuzione;
- soddisfazione riguardante la funzione;
- valorizzazione dei risultati;
- livello del carico di lavoro (dimensione individuale).
Ma quali sono gli indicatori di cui tenere conto quando si analizza il clima organizzativo?
condizioni e ambiente di lavoro.
Le condizioni e l’ambiente di lavoro sono tra i principali fattori che influenzano il clima aziendale. Un contesto lavorativo ben organizzato, sicuro e in grado di soddisfare le esigenze dei dipendenti favorisce la produttività e il benessere generale.
Il rapporto con colleghi e datori di lavoro gioca un ruolo fondamentale in questo senso: relazioni professionali basate su fiducia, rispetto e collaborazione contribuiscono a creare un ambiente sereno, dove le persone si sentono valorizzate e a proprio agio.
Le forme di lavoro flessibile sono altrettanto importanti. Rappresentano, infatti, uno dei benefit aziendali più richiesti dai lavoratori. La possibilità di scegliere tra smart working e lavoro in presenza permette di bilanciare meglio vita privata e impegni professionali, riducendo stress e migliorando la qualità della vita.
Un altro aspetto che merita attenzione è la sicurezza sul luogo di lavoro. Spazi adeguati, attrezzature moderne e l’applicazione di rigorose misure di sicurezza creano un ambiente dove i dipendenti possono operare senza timori.
rapporto con il management e leadership.
Il rapporto con il management e la qualità della leadership sono determinanti per il clima aziendale. Secondo quanto emerso dalla Randstad Employer Brand Research, un cattivo rapporto con il proprio manager spinge il 12% dei dipendenti a cambiare azienda, mentre una leadership inefficace induce il 10% a lasciare il posto di lavoro.
Una gestione basata su ascolto, supporto e chiarezza favorisce la collaborazione e la motivazione, migliorando il clima organizzativo e riducendo il turnover. Investire in competenze manageriali è quindi fondamentale.
employee engagement e coinvolgimento dei dipendenti.
Il livello di coinvolgimento dei dipendenti è strettamente legato alla capacità dell’azienda di trasmettere in modo chiaro la propria vision e la propria mission. Quando i valori e i principi dell’organizzazione sono interiorizzati e condivisi dai lavoratori, questi si sentono parte integrante del sistema.
Un dipendente che si riconosce nei valori dell’azienda sarà più motivato, proattivo e incline a contribuire al successo del business. Al contrario, il mancato allineamento tra i valori personali e quelli aziendali può ridurre l’impegno e l’entusiasmo, influendo negativamente sulle prestazioni e sul clima organizzativo.
rapporto con i colleghi.
I rapporti tra colleghi rappresentano una componente fondamentale del clima aziendale. Relazioni basate su fiducia, rispetto e collaborazione contribuiscono a creare un ambiente lavorativo sereno e favoriscono la produttività.
Un buon team working consente di affrontare le sfide in modo più efficace, migliorando il senso di appartenenza all’organizzazione e la motivazione. Al contrario, conflitti o dinamiche poco collaborative possono generare tensioni che influiscono negativamente sia sul benessere dei dipendenti che sulle performance aziendali.
riconoscimenti e ricompense.
Un clima aziendale positivo si costruisce anche su un sistema collaudato di ricompense e riconoscimenti: il modo migliore per far sentire i dipendenti apprezzati e aumentarne la produttività in vista di progetti futuri.
Premiare i risultati raggiunti, sia attraverso incentivi economici che con apprezzamenti pubblici, aumenta la motivazione e accresce il senso di appartenenza all’azienda. Quando i lavoratori si sentono apprezzati per il loro impegno, sono più propensi a mantenere alte le performance e ad affrontare con entusiasmo le sfide che si presentano.
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opportunità di crescita e sviluppo professionale.
Le opportunità di crescita professionale sono fondamentali per il benessere dei dipendenti e il successo aziendale. Secondo i dati dell’Employer Brand Research, il 22% degli intervistati ritiene di non avere accesso a sufficienti opportunità di crescita nel proprio ruolo.
I lavoratori ai quali viene negata questa possibilità sono molto più inclini a cambiare datore di lavoro (40%) rispetto a coloro che si sentono supportati nello sviluppo professionale (16%). Investire in percorsi di crescita è quindi essenziale per ridurre il turnover e migliorare il clima aziendale.
equità, diversità e inclusione.
Promuovere equità, inclusione e diversità sul posto di lavoro significa garantire a tutti i dipendenti pari opportunità di contribuire al successo aziendale ed esprimere al massimo il proprio potenziale, indipendentemente da genere, età, etnia, religione o orientamento sessuale.
Il 59% dei partecipanti all’Employer Brand Research considerano l’equità uno dei driver più importanti nella scelta del datore di lavoro. Questo tema è particolarmente sentito dalle generazioni di lavoratori più giovani, di età compresa tra i 18 e i 24 anni (59%), ed è percepito come prioritario più dalle donne (57%) che dagli uomini (40%).
analisi del clima aziendale: obiettivi e strumenti.
L’analisi del clima organizzativo è uno strumento personalizzabile. La quantità di domande e la profondità di analisi possono essere modulate dal dipartimento HR a seconda delle dimensioni dell’azienda e delle sue priorità organizzative e strategiche.
Negli ultimi anni, l’analisi del clima aziendale non si limita ai soli ruoli aziendali, ma si allarga sempre più al rapporto fra vita privata e vita lavorativa, con l’obiettivo di introdurre anche interventi e modalità che ne favoriscano l’equilibrio.
In seguito alla somministrazione del questionario, che è utile per svolgere un'analisi di tipo quantitativo, viene svolto un approfondimento qualitativo. Si può guardare all’intera popolazione o solo ad un campione rappresentativo del personale. Può essere impostato sotto forma di focus group o interviste, di gruppo o individuali, con figure chiave.
analisi dell'employee experience.
Il monitoraggio dell’employee experience è fondamentale per valutare la soddisfazione dei dipendenti e, di conseguenza, il loro engagement e le loro motivazioni.
Per farlo, esistono molteplici strategie e strumenti a disposizione.
Ad esempio, si può creare un sistema di feedback sul lavoro per cui vengono raccolte tutte le informazioni e i pareri che riguardano i dipendenti attualmente in forza all’azienda.
E lo si fa analizzando tutti gli output del ciclo di vita di un’organizzazione come la presenza dell’azienda su piattaforme specializzate o sui social, i feedback dei dipendenti neoassunti in merito alle fasi di onboarding, ai percorsi di formazione e sviluppo o, ancora, al coaching aziendale.
Qui trovi un template per mappare l’employee experience dei tuoi talenti in modo efficace.
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Il sistema di feedback serve soprattutto a individuare tempestivamente le criticità e, di conseguenza, ad intervenire per risolverle.
Ad esempio, i dipendenti possono non essere soddisfatti del tipo di offerta di formazione aziendale proposta dal datore di lavoro o del rapporto con i manager.
Possono non vedere assecondate le loro ambizioni professionali e, quindi, guardare altrove per dare slancio alla propria carriera.
Desiderano ricevere dei riconoscimenti, sia economici sia in termini di benefit, per le loro performance o per il raggiungimento di determinati obiettivi aziendali.
promuovere il coinvolgimento e l'employee engagement.
La promozione dell’employee engagement passa evidentemente dal mettere al centro delle strategie aziendali le persone. Si tratta di un compito solo apparentemente semplice, ma richiede un approfondito ascolto dei bisogni dei dipendenti e la valorizzazione del talento, delle competenze e delle attitudini.
Bisogna lavorare sulla talent experience, a partire dalle fasi di ricerca e selezione di candidati, proseguendo con l’onboarding, fino alla conclusione del rapporto di lavoro e all’uscita dall’azienda (outplacement), tenendo conto di tutte le dinamiche connesse alla gestione delle risorse umane.
l'efficacia dell'analisi del clima organizzativo.
Questo tipo di analisi coinvolge gli stessi partecipanti, che si sentono parte integrante del processo. Il miglioramento dell'engagement dei dipendenti nei confronti dell’azienda è un riflesso quasi immediato.
Effettuata la raccolta dei dati e analizzati i risultati delle indagini, si può intervenire sulle criticità emerse. In che modo? Attivando programmi di comunicazione interna per migliorare il contesto lavorativo, ma anche promuovendo attività formative e di team building.
Durante e alla fine delle iniziative messe in campo, devono essere disposti rilevatori per valutare l’efficacia di quanto si è realizzato.
6 azioni per migliorare il clima aziendale.
La realizzazione di un clima aziendale positivo e il superamento di momenti di criticità può essere ottenuto mettendo in campo alcune strategie specifiche:
- valorizzare al meglio il lavoro dei singoli. Non necessariamente si tratta di una gratificazione di natura economica. In molti casi, può essere sufficiente complimentarsi pubblicamente e riconoscere i risultati ottenuti dai collaboratori per aumentare la soddisfazione del team;
- stabilire obiettivi chiari e manifestare le aspettative. In questo modo, i lavoratori sanno sempre a cosa sono chiamati e sono spinti a migliorare costantemente le proprie performance;
- gestire con attenzione la pianificazione del lavoro in modo da evitare sovraccarichi che possono generare malcontento. Per questo motivo, è sempre conveniente bilanciare le assunzioni su quelle che sono le reali esigenze dell'impresa;
- evitare gli eccessi di protagonismo da parte delle personalità più esuberanti. Compito del buon manager è vigilare che gli inevitabili personalismi non eccedano in situazioni tossiche o anche in dispute tra i dipendenti. In realtà, sarebbe opportuno razionalizzare i processi interni favorendo la collaborazione e la co-responsabilità tra le persone;
- accrescere lo spirito di squadra all'interno del team. Bisogna soprattutto evitare che si formino clan ristretti che snaturano il lavoro di gruppo;
- rendere più confortevoli gli spazi in cui si svolge la prestazione lavorativa.
conclusione.
Mai come oggi, il fattore umano è in grado di fare la differenza nel mercato del lavoro. Le persone, infatti, rappresentano la risorsa più preziosa per le aziende, senza le quali non sarebbe possibile raggiungere i risultati strategici auspicati.
Ascoltare i propri dipendenti, analizzando il clima aziendale, si rivela necessario per soddisfare le necessità di ognuno e trasformare l’ambiente di lavoro in un great place to work. Godere di un team motivato, che manifesta sentimenti positivi verso l’organizzazione, significa ottenere un vantaggio competitivo difendibile nel lungo periodo.