Il mondo del lavoro evolve a un ritmo frenetico e con esso anche le strategie con cui le aziende attraggono e trattengono i migliori talenti. Una delle tendenze emergenti in questo ambito è il Quiet Hiring, una pratica innovativa che sta rivoluzionando il settore HR. 

Il Quite Hiring, o “assunzione silenziosa”, si distingue per la sua capacità di adattarsi in modo flessibile ai cambiamenti e alle innovazioni del mercato del lavoro, sfidando i metodi tradizionali di ricerca e selezione del personale e riscrivendo le regole del recruitment.

Questa strategia coinvolge tanto le aziende quanto le persone che lavorano al suo interno, ponendo l’accento sul loro potenziale. Come risposta efficace alla carenza di personale in numerosi settori, richiede l’adozione di un approccio inclusivo per attrarre e trattenere i migliori professionisti.

Scopriamo cos’è e come funziona il Quiet Hiring, come implementarlo in azienda, in cosa si differenzia dal Quiet Quitting e quali vantaggi offre alle organizzazioni.

quiet hiring
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cos'è il Quiet Hiring e come funziona.

I metodi tradizionali di recruitment si concentrano sulla ricerca di nuovi talenti all'esterno dell'organizzazione, spesso attraverso annunci di lavoro pubblicati su piattaforme online. Questo approccio si basa su criteri rigidi e misurabili, che vengono utilizzati per valutare titoli di studio, esperienze lavorative e competenze specifiche rispetto a quanto riportato nelle job description. I candidati inviano le loro candidature, che vengono esaminate dai responsabili HR attraverso colloqui e test.

Il Quiet Hiring, invece, si focalizza meno sull’assunzione di nuovo personale e più sulla valorizzazione delle persone già presenti in azienda e sul potenziamento delle competenze dei dipendenti già assunti. Questo approccio permette di valutare le persone per le loro capacità intrinseche e per le loro caratteristiche personali, senza limitarsi a un’analisi superficiale basata su titoli di studio ed esperienze pregresse (leggi anche: skill-based hiring).

Un’azienda che applica il Quiet Hiring ha la possibilità di identificare dipendenti con particolari abilità o interessi e offrirgli la possibilità di formarsi e crescere professionalmente assumendo un nuovo ruolo all’interno della stessa organizzazione. Le competenze che il dipendente già possiede vengono valorizzate, mentre i team vengono adattati agevolmente alle mutevoli esigenze del mercato.

A differenza delle tradizionali tecniche di assunzione, dunque, il Quiet Hiring offre l’opportunità di scoprire talenti nascosti: una grande opportunità per le organizzazioni che, in un mercato del lavoro caratterizzata dalla carenza di professionisti e competenze qualificate, possono trovare skill e esperienza di cui necessitano già all’interno della propria realtà. Un fattore che incide positivamente sulla soddisfazione dei professionisti, ma che consente anche all’azienda di ridurre costi e tempi per il reclutamento di figure esterne.

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Le organizzazioni di successo saranno quelle che guarderanno non solo al mercato del reclutamento esterno, ma anche al proprio interno.

Sander van ‘t Noordende
CEO di Randstad

Come funziona il Quite Hiring? Le principali modalità di applicazione di questa strategia di recruitment sono:

  • mobilità interna dei talenti (cd. internal talent mobility). Questa prevede l'affidamento di nuovi ruoli alle risorse interne, in una progressione orizzontale o verticale di carriera. In questo modo, le competenze già presenti all’interno dell’organizzazione vengono utilizzate in modo ottimale per rispondere alle priorità del business e ai dipendenti viene data l'occasione di esprimere le proprie aspirazioni professionali, fidelizzandoli e valorizzandoli;
  • reskilling e upskilling dei dipendenti. Attraverso processi di formazione continua, le aziende massimizzano le competenze dei propri dipendenti, preparandoli ad affrontare sfide più complesse e a ricoprire ruoli sempre più importanti. Questo permette di valorizzare il capitale umano esistente senza dover necessariamente cercare talenti all’esterno dell’organizzazione;
  • approcci alternativi e risorse esterne. In alcuni casi, le aziende possono affidare specifiche attività a consulenti esterni, freelance o gig workers. Questo approccio consente di integrare nuove competenze senza un immediato inserimento di nuove risorse in organico. Tuttavia, non esclude la possibilità che questi rapporti di collaborazione possano evolversi in assunzioni stabili e durature in un futuro.

Il Quite Hiring è una dichiarazione di apertura delle organizzazioni nei confronti dei loro dipendenti. Tuttavia, anche i lavoratori devono dimostrarsi proattivi e allineati agli obiettivi aziendali per essere notati e selezionati per intraprendere un percorso di crescita che può aiutarli a raggiungere alti livelli di soddisfazione personale e professionale.

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gli step per implementarlo in azienda.

Per implementare il Quiet Hiring in azienda è essenziale seguire una serie di passaggi chiave che permettano di creare un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo professionale dei dipendenti:

  • cultura aziendale aperta e trasparente. Le aziende devono promuovere un ambiente in cui i dipendenti si sentano liberi di esplorare nuove opportunità senza timore di ripercussioni. Questo può essere ottenuto incentivando una comunicazione aperta e continua, incoraggiando il feedback e dimostrando un impegno costante verso la crescita professionale dei dipendenti. È fondamentale che questi ultimi percepiscano di essere valorizzati per le loro abilità e il loro contributo e che l’azienda li supporti nel loro percorso di sviluppo;
  • flessibilità. Offrire opzioni di lavoro flessibile, come la possibilità di lavorare da remoto, può aiutare i dipendenti a bilanciare esigenze personali e professionali. Queste soluzioni non solo attraggono nuovi talenti, ma aiutano anche a trattenere quelli esistenti, mantenendo alti i livelli di soddisfazione;
  • formazione e sviluppo. Le aziende devono creare opportunità di apprendimento continuo attraverso programmi di formazione, workshop, seminari e attività di mentoring. Questo investimento non solo aiuta i dipendenti a migliorare le loro competenze e a progredire nella carriera, ma aumenta anche la produttività e il valore che possono apportare all’organizzazione;
  • feedback e valutazione. Fornire feedback regolari e costruttivi ai dipendenti, riconoscendo i loro successi e identificando le aree di miglioramento, è fondamentale. Un sistema di valutazione ben strutturato aiuta i lavoratori a capire quali azioni mettere in atto per migliorare. Una comunicazione trasparente sui progressi e sulle prestazioni può inoltre incrementare la motivazione e l’engagement (leggi anche: esempi di feedback lavorativi);
  • gestione dei talenti. Questo implica riconoscere e valorizzare le competenze uniche di ogni dipendente e promuoverne la crescita professionale. Realizzare piani di carriera personalizzati, offrire opportunità di formazione e sviluppo e creare un ambiente di lavoro inclusivo sono tutte strategie che aiutano a trattenere i talenti e a garantire che l’azienda possa beneficiare delle loro competenze ed esperienze nel lungo periodo.

Quiet Hiring vs Quiet Quitting.

Il Quiet Quitting, o "licenziamento silenzioso", si riferisce alla tendenza dei dipendenti a ridurre al minimo indispensabile l’impegno lavorativo, senza tuttavia abbandonare il posto di lavoro. 

Questo comportamento nasce dalla convinzione che l'azienda non meriti un investimento maggiore di tempo ed energie. I dipendenti disinvestono nel lavoro e dedicano alla propria occupazione quel che basta per non essere licenziati. Non svolgono straordinari (anche quando sono retribuiti) e non sacrificano il proprio tempo libero per l’azienda.

Il Quiet Hiring, invece, è un’innovativa strategia di recruitment che vede le organizzazioni potenziare il proprio capitale umano senza procedere con l’assunzione vera e propria di nuovi dipendenti.

Questo viene attuato grazie alla mobilità delle risorse umane all’interno dell’organizzazione, alla formazione dei dipendenti già assunti in modo che acquisiscano nuove competenze o alla collaborazione con risorse esterne che forniscono il loro contributo senza però essere assunte direttamente.

i vantaggi per le aziende e i lavoratori.

Il Quiet Hiring, oltre ad essere una strategia innovativa di recruitment, offre numerosi benefici sia alle aziende che ai dipendenti.

I principali vantaggi del Quiet Hiring per le aziende sono:

  • risparmio e adattabilità ai cambiamenti del mercato. Le aziende possono evitare i costi associati a nuove assunzioni e alle campagne di recruiting, risparmiando risorse significative. Questo è particolarmente utile in un contesto economico incerto come quello attuale, dove il mercato esterno è sempre più competitivo e carente di talenti;
  • rischio minore di malumori interni. L'inserimento di nuove persone può essere rischioso e generare insoddisfazione tra i dipendenti assunti. Con il Quiet Hiring, l’azienda può evitare questo rischio, riducendo il potenziale malcontento;
  • aumento dell’employee engagement. Questo approccio può incrementare il coinvolgimento dei dipendenti, riducendo il turnover. La mancanza di sviluppo professionale e una retribuzione non adeguata sono cause comuni di dimissioni. Il Quiet Hiring identifica e fidelizza i migliori talenti, prevenendo il fenomeno del Quiet Quitting. Inoltre, fornisce nuovi stimoli e valorizza le competenze dei dipendenti più capaci e motivati.

Per i dipendenti, i benefici del Quiet Hiring includono:

  • opportunità di crescita. I lavoratori hanno la possibilità di affinare le proprie capacità e acquisire nuove competenze, il che può essere altamente motivante e soddisfacente, sia a livello personale che professionale;
  • premi e incentivi. Quando i dipendenti assumono maggiori responsabilità, possono ricevere premi, bonus o aumenti di stipendio, fondamentali per riconoscere l’impegno e lo sforzo profusi;
  • fare carriera. L’esperienza aggiuntiva acquisita attraverso il Quiet Hiring può rendere i dipendenti più competitivi sul mercato del lavoro, migliorando le loro prospettive di carriera a lungo termine.

Il Quiet Hiring, però, non è privo di svantaggi. Per le aziende, un potenziale svantaggio è la mancanza di diversità sul posto di lavoro. Affidarsi esclusivamente alle risorse interne può limitare la presenza di nuove idee e competenze diverse, riducendo l'innovazione e l'adattabilità dell'organizzazione. Inoltre, se non viene comunicato chiaramente, l’adozione di questo approccio può generare incomprensioni e sfiducia tra i dipendenti, compromettendo la coesione interna.

I dipendenti, da parte loro, potrebbero sperimentare un aumento dello stress e il rischio di burnout, dovuto all'assunzione di maggiori responsabilità senza un adeguato supporto. Inoltre, esiste il pericolo che le promesse ricevute in termini di sviluppo e riconoscimenti non vengano mantenute, causando disillusione e demotivazione.

conclusioni.

Sebbene sia una tendenza relativamente recente, il Quiet Hiring ha già dimostrato di avere un grande potenziale. Questo approccio risponde alle esigenze di un mercato del lavoro in rapida evoluzione e si propone come una strategia efficace per attrarre e trattenere i migliori professionisti.

Tuttavia, presenta anche alcune sfide. Per superarle con successo è necessario un cambiamento di mentalità sia da parte dei manager che dei dipendenti, chiamati ad adottare una cultura basata sulla flessibilità, la crescita continua e la valorizzazione dei talenti.

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