Il lavoro occupa uno spazio importante nel nostro percorso di vita. Spesso, ci impegna così tanto da trascorrere la maggior parte del tempo in ufficio, a scapito della famiglia e delle attività personali e private.
Va da sé che questo tempo deve essere dei migliori. La qualità del lavoro è un concetto che le aziende non possono assolutamente sottovalutare se vogliono motivare i talenti e accrescere la propria capacità di employee retention.
Migliorare la qualità del lavoro significa incrementare la soddisfazione dei dipendenti, il senso di appartenenza all’organizzazione e la motivazione nello svolgimento delle mansioni assegnategli. D’altra parte, un ambiente di lavoro felice è il motore dell’efficienza aziendale e si rivela un importante vantaggio competitivo per il business.
I dati raccolti in occasione del Randstad WorkMonitor 2024, giunto alla sua 21a edizione, forniscono informazioni preziose su cui il management e i responsabili HR possono riflettere per migliorare la qualità del lavoro e creare un ambiente che possa trattenere e attrarre i migliori talenti.
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qualità del lavoro e benessere aziendale.
La scarsa qualità del lavoro è una delle cause principali della mancanza di motivazione tra i dipendenti e influisce negativamente anche sul benessere organizzativo, compromettendo produttività, innovazione e capacità di employee retention.
Questa è il risultato di numerosi fattori, che vanno dal mancato total reward, o riconoscimento degli sforzi lavorativi, ai cattivi rapporti con il capo e i colleghi, dagli orari male organizzati alla pessima comunicazione con il datore di lavoro, fino alla bassa retribuzione. Tutti questi elementi, insieme ad altri, concorrono alla definizione di qualità del lavoro.
La qualità del lavoro è un concetto multidimensionale alla cui definizione concorrono, a seconda del contesto, non solo le pratiche organizzative implementate dalle aziende, ma anche il clima lavorativo, le attitudini e le esigenze dei lavoratori, la corrispondenza tra le aspettative e le condizioni contrattuali, le opportunità di crescita e sviluppo e, soprattutto, la percezione che i lavoratori hanno, in termini di soddisfazione, del lavoro che svolgono.
Oltre ad essere fondamentale per il benessere dei lavoratori, la qualità del lavoro offre un importante vantaggio competitivo alle imprese. Garantire ai dipendenti un ambiente di lavoro sano e felice, infatti, stimola l’innovazione e migliora le performance aziendali. Incrementa i livelli di produttività, genera soddisfazione nei clienti e li fidelizza.
Ma come costruire questa catena del valore?
I dipendenti devono essere messi al centro dell’impresa, trattati come persone e considerati come un complesso singolare di aspirazioni, valori, emozioni e ambizioni. Devono sentirsi compresi, apprezzati e rispettati. Si crea così un clima di fiducia e collaborazione, a vantaggio non solo dei lavoratori ma anche dell’organizzazione stessa.
Per migliorare la qualità della vita al lavoro è necessario agire su più fronti e livelli organizzativi. Come suggerisce il Randstad Workmonitor 2024, i driver su cui investire per attrarre e fidelizzare talenti, accrescere la motivazione e favorire la crescita del business, per quanto dinamici e suscettibili ai cambiamenti, sono:
- flessibilità oraria e di postazione;
- sicurezza del contratto e retribuzione;
- riconoscimenti e realizzazione;
- collaborazione, fiducia e ascolto;
- welfare aziendale.
1. flessibilità oraria e di postazione.
In un'epoca come quella attuale in cui il confine tra vita lavorativa e privata è sempre più labile, la flessibilità oraria e di postazione gioca un ruolo determinante nella definizione della qualità del lavoro.
Il Randstad Workmonitor 2024 rivela che i lavoratori sono sempre più interessati alla flessibilità lavorativa, intesa sia come flessibilità oraria che di ubicazione. Permettere loro di scegliere quando e da dove lavorare aiuta a bilanciare meglio carriera e vita privata, traducendosi in una migliore gestione del tempo, riduzione dello stress e maggiore produttività.
La flessibilità oraria e di postazione è una componente fondamentale del work-life balance, che, secondo la ricerca, è il fattore più rilevante nel lavoro per gli italiani, sia per la Generazione Z che per i Baby Boomer.
Le organizzazioni che intendono migliorare la qualità della vita al lavoro non possono trascurare questo dato e devono implementare strategie che facciano convivere in armonia responsabilità professionali e vita privata dei dipendenti.
Favorire un corretto equilibrio tra casa e lavoro, permettendo ai lavoratori di rimodulare autonomamente la giornata lavorativa, contribuisce significativamente al loro benessere e ha un impatto positivo sul successo aziendale.
La flessibilità oraria e di postazione, quando compatibile con le esigenze aziendali, è una misura che permette alle imprese di migliorare la propria brand reputation, diventare più attrattive in fase di recruiting e rafforzare la propria capacità di employee retention.
2. retribuzione e sicurezza del lavoro.
La retribuzione e la sicurezza del lavoro, secondo il Randstad Workmonitor 2024, rappresentano, rispettivamente, il secondo e il terzo fattore più rilevante nel lavoro per gli italiani, che considerano il riconoscimento economico come un segno tangibile di quanto l’organizzazione apprezzi il loro contributo e la stabilità occupazionale come una garanzia di continuità professionale.
La sicurezza del lavoro, intesa come sottoscrizione di un contratto diretto con il datore di lavoro, è per molte persone una priorità che influisce significativamente sulla decisione di impegnarsi a lungo termine con un'azienda. La stabilità contrattuale rassicura i dipendenti, permettendo loro di pianificare il futuro su basi più solide e contribuendo alla loro serenità e produttività.
Parallelamente, la retribuzione rimane un indicatore cruciale del valore che un'organizzazione attribuisce ai suoi dipendenti. Un compenso adeguato e competitivo non solo valorizza il contributo individuale, ma serve anche come strumento di motivazione e fidelizzazione. È essenziale che le politiche retributive siano trasparenti, eque e allineate alle aspettative e alle competenze dei lavoratori, così come alle condizioni di mercato.
L'insoddisfazione riguardo alla retribuzione o alla sicurezza del lavoro può spingere i lavoratori a cercare opportunità altrove. Pertanto, mantenere una politica salariale e contrattuale adeguata è cruciale per prevenire il turnover e attrarre e trattenere i migliori talenti.
3. riconoscimenti e realizzazione.
Spesso, i datori di lavoro si limitano a considerare lo stipendio come unico riconoscimento dell'impegno dei collaboratori, trascurando l’efficacia di altri tipi di apprezzamento che possono profondamente influenzare la loro motivazione e soddisfazione.
Una gratificazione verbale, un riconoscimento pubblico o un premio, non necessariamente di natura monetaria, possono avere un impatto significativo sul benessere organizzativo e accrescere il senso di appartenenza dei dipendenti all’organizzazione.
Un’efficace performance management, che si realizza premiando i lavoratori e riconoscendo gli sforzi profusi per il raggiungimento degli obiettivi aziendali è molto importante: i comportamenti virtuosi devono essere valorizzati per migliorare la qualità della vita al lavoro e rendere i dipendenti partecipi del successo dell’impresa e delle sfide future.
Ricevere riconoscimenti aiuta i lavoratori a percepire il valore del loro contributo all'interno dell'azienda, a formarsi aspettative concrete sul loro futuro professionale e a capire come possono essere parte attiva nella realizzazione degli obiettivi aziendali.
Questi atti di apprezzamento motivano i dipendenti a impegnarsi ulteriormente nel loro lavoro e li spingono a perseguire obiettivi sempre più ambiziosi per raggiungere una piena realizzazione professionale.
La realizzazione professionale è al quarto posto tra i fattori più rilevanti nel lavoro per gli italiani, desiderosi di esprimere il proprio talento, vedere i propri valori riflessi nelle attività quotidiane e riconoscere il valore del proprio contributo per il successo dell’organizzazione.
Permettere ai dipendenti di sentirsi realizzati significa investire nella formazione, al settimo posto tra i fattori che secondo il Randstad Workmonitor 2024 influiscono maggiormente nella scelta del datore di lavoro.
Investire in programmi di formazione continua è indispensabile per le imprese che desiderano rimanere competitive sul mercato, aiutare i lavoratori a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi e permettere loro di ricoprire nuovi ruoli all’interno dell’impresa. I feedback efficaci per i dipendenti si rivelano uno strumento prezioso in questo senso.
È fondamentale anche per i lavoratori: aggiornare e acquisire nuove competenze favorisce lo sviluppo professionale e facilita gli avanzamenti di carriera, sia verticali che orizzontali.
4. collaborazione, fiducia e ascolto.
La collaborazione, la fiducia e l'ascolto sono essenziali per creare un ambiente di lavoro positivo e produttivo. Questi elementi non solo contribuiscono a una migliore qualità della vita al lavoro, ma rafforzano anche il senso di appartenenza all’organizzazione e il team building.
La collaborazione incoraggia la condivisione di conoscenze e la produzione di nuove idee, portando a soluzioni innovative e a un incremento della produttività. Quando i lavoratori si sentono parte di un team unito che condivide gli stessi obiettivi, la motivazione aumenta, così come la loro efficienza nel raggiungere sempre nuovi traguardi.
Fiducia e ascolto sono altrettanto importanti. Un ambiente in cui i dipendenti si sentono ascoltati e valorizzati promuove una comunicazione aperta e onesta. Questo non solo migliora la risoluzione dei conflitti e il workforce management, ma favorisce anche un clima aziendale sereno in cui tutti possono esprimere le proprie idee e preoccupazioni senza timore di giudizio o ritorsioni.
Funzionale in questo senso è l’implementazione di politiche di diversità, equità e inclusione. Mettere a punto strategie organizzative volte a garantire gli stessi diritti e le stesse opportunità a tutti i dipendenti, indipendentemente dalle differenze di genere, età, etnia, religione, ideologia, abilità o orientamento sessuale, migliora notevolmente la qualità del lavoro.
Integrare nella cultura aziendale tali politiche significa riconoscere e valorizzare le differenze individuali, garantire a tutti i lavoratori le stesse opportunità e trattare ogni dipendente con rispetto.
Tutto questo arricchisce l’ambiente di lavoro e migliora il benessere generale dei lavoratori, accrescendo la loro dedizione nei confronti dell’organizzazione e la loro soddisfazione lavorativa.
5. welfare aziendale.
Il welfare aziendale è un insieme di beni e servizi messi a disposizione dall'azienda per soddisfare le esigenze dei dipendenti, tanto in ambito lavorativo quanto in quello privato. Accresce la qualità della vita al lavoro e rafforza il legame tra i lavoratori e l'azienda, incrementando la loro soddisfazione e produttività.
Il welfare è vantaggioso per entrambe le parti perché, da un lato, contribuisce a creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentono gratificati, mentre dall’altro permette all’azienda di massimizzare le performance e di trattenere e attrarre i migliori talenti.
Un piano di welfare aziendale, in genere, include uno o più dei seguenti beni/servizi:
- assistenza sanitaria;
- corporate wellness;
- piano pensionistico;
- buoni pasto;
- assistenza familiare;
- formazione e sviluppo;
- flexible benefit;
- consulenza.
Una migliore qualità del lavoro può realizzarsi solo ponendo i dipendenti al centro delle priorità aziendali e riconoscendo i lavoratori come risorse fondamentali per il successo aziendale.
Sebbene non manchino le eccezioni ed esistano interpretazioni diverse di cosa significhi "qualità del lavoro", la tendenza generale è orientata verso un approccio inclusivo e centrato sul benessere dei lavoratori.
Il risultato non è solo un ambiente di lavoro migliore, ma anche una maggiore sostenibilità dell’impresa nel lungo termine, dimostrando che un “dipendente felice” equivale a un’azienda prospera.