L’Employer Branding è un insieme di strategie che un’azienda può mettere in atto per promuovere se stessa come datore di lavoro ideale e trasmettere all’esterno un’immagine positiva di sé, rispondendo in modo ottimale a desideri, aspettative e necessità dei professionisti, al fine di trattenere, reclutare e attrarre i migliori talenti. 

È il biglietto da visita con cui un’azienda si presenta al mondo del lavoro, dimostrando serietà, affidabilità e capacità di soddisfare le esigenze dei suoi dipendenti, sia attuali che potenziali.

employer branding
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esempi per consolidare l'employer branding.

L’Employer Branding è indispensabile per le aziende di ogni settore e dimensione, a prescindere dal fatto che siano alla ricerca di nuovi talenti o che non abbiano esigenza di reclutare nuovo personale.

Questo perché, da un lato, permette di distinguersi dalla concorrenza, mentre, dall’altro, consente alle aziende di valorizzare la loro brand reputation. Ma non solo. Investire nell’Employer Branding contribuisce anche alla riduzione del turnover e alla diminuzione dei costi legati al processo di selezione.

Il vantaggio principale è però la possibilità di attrarre e trattenere i migliori talenti.

Per raggiungere questo obiettivo è necessario creare una buona strategia di Employer Branding, alla cui base deve esserci un’efficace Employee Value Proposition (EVP), che corrisponde a ciò che un’azienda ha da offrire ai suoi dipendenti, in cambio delle loro competenze, delle loro esperienze e del loro impegno.

Un’EVP ben definita deve riflettere i valori e la cultura aziendale, nonché le aspettative dei lavoratori. Può includere elementi come la retribuzione, i benefit, l’equilibrio tra vita privata e professionale e le opportunità di carriera.

Per strutturare una proposta di valore attraente è fondamentale adottare un approccio data-driven, in modo da comprendere i punti di forza e quelli di miglioramento su cui lavorare. Utili in questo senso sono le evidenze emerse dall’Employer Brand Research.

Secondo i dati della ricerca, i lavoratori italiani considerano fondamentali nella scelta del datore di lavoro i seguenti aspetti:

  • equilibrio lavoro-vita privata (62%);
  • atmosfera di lavoro piacevole (60%);
  • retribuzione e benefits interessanti (57%);
  • sicurezza del posto di lavoro (51%);
  • progressione di carriera (49%);
  • equità (48.7%);
  • formazione (42.5%).

I lavoratori italiani attribuiscono grande importanza alla possibilità di bilanciare le esigenze lavorative con quelle personali e familiari. Un buon equilibrio tra lavoro e vita privata riduce lo stress, aumenta la soddisfazione personale e migliora il benessere generale.

Anche un ambiente di lavoro positivo e collaborativo è essenziale per i dipendenti. Un'atmosfera piacevole favorisce la produttività, riduce i conflitti e rende l'esperienza lavorativa più gratificante. I dipendenti preferiscono luoghi dove possono sentirsi valorizzati e rispettati.

La remunerazione adeguata e i benefit sono determinanti nella scelta del datore di lavoro. Oltre a uno stipendio competitivo, i lavoratori apprezzano l'offerta di benefit come assicurazioni sanitarie, bonus e altre forme di compensazione che migliorano la loro qualità di vita.

La stabilità lavorativa è un altro driver importante. I dipendenti cercano sicurezza e un impiego stabile che permetta di pianificare meglio il futuro e di avere una maggiore serenità economica.

Anche la crescita professionale è fondamentale per molti lavoratori. Le opportunità di avanzamento sono elementi che rendono un'azienda attrattiva. I lavoratori vogliono sentirsi incentivati a migliorare e a raggiungere nuovi traguardi all'interno dell'organizzazione.

Un altro fattore fondamentale per i lavoratori italiani nella scelta del datore di lavoro è l’equità, intesa come la capacità di un'azienda di valorizzare le specificità di ogni dipendente, aiutandolo a raggiungere i propri obiettivi e a soddisfare i propri bisogni.

Diversità e inclusione sono strettamente legate all'equità, tanto che spesso questi tre concetti vengono trattati come un unico elemento: DE&I (diversity, equity & inclusion). I lavoratori cercano aziende in grado di garantire pari diritti e opportunità a tutti, indipendentemente da età, genere, etnia, ideologia, religione, orientamento sessuale e abilità.

Al settimo posto tra i driver più importanti per i lavoratori italiani nella scelta del datore di lavoro c’è la formazione, considerata indispensabile per acquisire nuove competenze, aggiornare quelle già possedute e crescere professionalmente.

employer branding: casi aziendali.

Per creare un luogo di lavoro attrattivo e consolidare il proprio brand, in relazione alla concorrenza, in quanto datore di lavoro, non esiste una formula unica che sia valida per tutte le aziende. 

È infatti essenziale che ogni realtà definisca la propria proposta di valore rimanendo coerente alla sua cultura, ai suoi valori e ai suoi principi. 

Ecco alcuni esempi derivanti dalla nostra esperienza e da quanto emerso dalle nostre ricerche.

il caso Randstad.

La strategia di Randstad si concentra sulla creazione di valore a lungo termine e di un futuro migliore per tutti gli stakeholder e l’Employee Value Proposition (EVP) rappresenta la volontà di creare un ambiente di lavoro inclusivo e di benessere. 

Per questo motivo, le attività messe in campo per essere un employer of choice si traducono in:

  • iniziative di comunicazione, contatti ed eventi con scuole, università, associazioni di categoria, aziende, fondazioni, business school;
  • monitoraggio e ottimizzazione della candidate ed employee experience;
  • progettazione di percorsi di formazione interna e percorsi professionalizzanti di carriera per rafforzare l’employability;
  • progetti e iniziative volti a favorire e promuovere la DE&I;
  • impegno concreto verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Per fare qualche esempio negli ambiti sopra citati, abbiamo avviato numerose iniziative per le pari opportunità. Nel 2023 abbiamo raggiunto risultati importanti in tema di parità di genere, con il 56,2% delle posizioni di senior management occupate da donne e l'assunzione di circa 500 nuove persone, di cui il 77% di sesso femminile.

Supportiamo attivamente la Pride Week e nel 2023 abbiamo istituito l’ERG LGBTQIA+, un employee resource group che promuove iniziative basate sull’equità. Inoltre, continuiamo a fornire formazione sui bias cognitivi ai dipendenti che si occupano di recruitment per rendere i processi di selezione più equi ed efficienti.

Un altro progetto molto importante avviato nel 2023 è “Spazio Donna”, un programma di empowerment che mira a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di donne con un passato di violenza e isolamento, restituendo loro dignità e indipendenza economica.

Per quanto riguarda la formazione - al settimo posto tra i driver più importanti per i lavoratori italiani nella scelta del datore di lavoro - solo nel 2023 abbiamo erogato 59.650 ore di formazione ai dipendenti diretti, circa 20 ore per ciascuna persona impiegata in azienda. Ma non solo. Consapevoli di quanto sia importante aiutare le imprese a garantire alle proprie risorse il pieno sviluppo del loro potenziale, abbiamo offerto circa 313.622 ore di formazione ai lavoratori somministrati.

Anche la sostenibilità, intesa nel suo senso più ampio, è un ambito in cui Randstad ha deciso di mettere in atto iniziative, comportamenti e progetti per rendere concreto il proprio impegno nei confronti dei principali stakeholder e della comunità in generale. Questo si concretizza in azioni di:

  • responsabilità esterna, che si manifesta nell’attenzione prestata nell’incontro e nella selezione dei candidati per le aziende, nella gestione dei rischi relativi alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro, nell’inclusione di candidature indipendentemente da genere, età, nazionalità o altri fattori non pertinenti e nell’offerta di percorsi di formazione per garantire la lifelong employability dei candidati;
  • responsabilità interna, che si riflette nelle opportunità offerte da Randstad per lo sviluppo personale e professionale dei propri dipendenti (formazione, crescita professionale, opportunità di carriera, welfare e attenzione al work-life balance, oltre ad opportunità di volontariato a livello nazionale e internazionale). Questo impegno si estende anche alla creazione di un ambiente lavorativo che valorizzi l’unicità di ciascuno e promuova il senso di appartenenza a una comunità. 

Un impegno che si concretizza anche nel rispetto e sostegno dei dieci principi in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Randstad è firmataria.

report integrato.

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employer branding: il caso Ferrari.

L’Employer Brand Research di Randstad non solo analizza i driver principali per i lavoratori nella scelta del datore di lavoro, ma valuta anche l'attrattività percepita di diverse aziende da parte dei potenziali dipendenti, assegnando un premio alle organizzazioni che, secondo gli italiani, sono datori di lavoro ideali.

L’edizione 2024 ha preso in esame 150 imprese conosciute da almeno il 10% della popolazione. Ferrari ha conquistato il primo posto con il 71,32% delle preferenze, registrando le migliori performance negli ambiti solidità finanziaria, reputazione e sicurezza del lavoro a lungo termine.

Perché la Casa di Maranello è un esempio eccellente di Employer Branding?

Innanzitutto, Ferrari investe molte risorse nella promozione della parità di genere, non solo per quanto riguarda le retribuzioni, ma anche le opportunità di carriera, seguendo il principio del merito. Nel 2020, l’azienda ha infatti ottenuto la certificazione Equal Salary in Italia, successivamente estesa a livello globale, che attesta l’equità salariale tra uomini e donne a parità di qualifiche e mansioni.

Questo riconoscimento riflette l’impegno dell’organizzazione nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso delle diversità, favorendo al contempo lo sviluppo professionale di ogni dipendente.

La certificazione è stata conferita dalla fondazione svizzera Equal Salary dopo uno studio di 8 mesi condotto dalla società di revisione PwC, utilizzando una metodologia approvata dalla Commissione Europea.

È stata eseguita un’analisi statistica dettagliata dei livelli salariali, dimostrando che Ferrari è tra le aziende europee che sono riuscite a eliminare il divario retributivo di genere. Inoltre, sono state valutate le politiche aziendali di gestione e sviluppo delle risorse umane. 

Ai dipendenti è stato chiesto di rispondere a sondaggi anonimi e di partecipare a interviste individuali e focus group per esprimere la loro opinione sulla cultura aziendale e sull'impegno di Ferrari in tema di inclusione e diversità.

L’azienda dedica ingenti risorse anche alla formazione dei suoi dipendenti. Nel 2023, ha offerto un totale di 135.000 ore di formazione, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Questo dimostra l'impegno di Ferrari nella valorizzazione dell'apprendimento continuo, considerato un elemento fondamentale per promuovere il progresso e l'innovazione all'interno dell'organizzazione.

La Casa di Maranello dà molto ascolto ai suoi dipendenti, offrendo loro l'opportunità di avanzare proposte attraverso programmi dedicati. Nel 2023, ad esempio, l'azienda ha raccolto oltre 400 proposte sul tema sulla decarbonizzazione.

Ma c’è di più. Nel 2024 Ferrari ha lanciato una serie di iniziative per rafforzare il senso di appartenenza dei dipendenti all’organizzazione.

Una di queste è il piano di azionariato diffuso, pensato per incentivare la lealtà e la produttività dei lavoratori. Avviato nei primi mesi del 2024, il piano ha già ottenuto un notevole successo in Italia, con un tasso di adesione del 98,7%. Ferrari intende estendere questo piano ai dipendenti di tutte le sue società estere, compatibilmente con le leggi nazionali.

Per avvicinarsi ulteriormente ai propri dipendenti, l’azienda ha anche ampliato il programma di welfare per la salute e la genitorialità. In particolare, ha potenziato l’offerta di Formula Benessere, il programma che da oltre 20 anni si prende cura della salute dei dipendenti in Italia e dei loro familiari.

I dipendenti possono usufruire volontariamente di un check-up annuale gratuito, che include esami clinici e visite specialistiche. Queste si terranno nei nuovi ambulatori che l’azienda ha inaugurato vicino alla sede di Maranello. Il progetto Formula Benessere Junior, precedentemente rivolto ai figli dei dipendenti Ferrari tra i 5 e i 15 anni, è stato esteso ai bambini e ragazzi dai 4 ai 18 anni.

Ferrari ha inoltre deciso di supportare la genitorialità offrendo agevolazioni per i lavoro agile e concedendo permessi retribuiti fino ai 10 anni di età dei figli, in aggiunta alle misure già previste dalla legislazione vigente.

La Casa di Maranello è un esempio concreto di come mettere al centro le persone e implementare azioni concrete a sostegno dei propri collaboratori sia fondamentale per creare un contesto attrattivo per i migliori talenti presenti sul mercato.

Incrementando il livello di soddisfazione del personale interno, le aziende hanno la possibilità di promuovere all’esterno un’immagine positiva di sé, stimolando la conversazione sulla rilevanza dell’organizzazione come datore di lavoro ideale.

randstad employer brand research.

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