Da almeno tre decenni si è iniziato a parlare di diversity management all’interno delle aziende. Si tratta di quell’insieme di pratiche e politiche volte a valorizzare la diversità all’interno di un ambiente di lavoro - che sia di genere, di orientamento sessuale, di origini etniche, di cultura, di abilità fisiche, ecc. - supportando differenti stili di vita e rispondendo alle loro distinte esigenze.
perché è importante il diversity management.
Oltre ad essere importanti da un punto di vista etico, l’integrazione e il rispetto delle diversità costituiscono punti di forza anche a livello di employer branding: infatti, non solo migliorano l’immagine dell’azienda, ma contribuiscono anche in termini di performance di business, poiché in un ambiente in cui tutti si sentono a proprio agio e possono esprimere la propria unicità, le persone sono sottoposte a minor stress e lavorano meglio.
Non solo, la promozione e la valorizzazione delle diversità contribuisce all’innovazione e al cambiamento, in quanto consente di mettere in luce punti di vista, idee ed esperienze differenti. (Leggi anche: diversità e inclusione nell'ambiente di lavoro).
l’employer brand research 2022.
La capacità di valorizzare e promuovere la diversità è uno dei parametri in base al quale i dipendenti attuali o potenziali valutano un azienda, decidendo, o meno, di lavorare per essa.
In particolare, secondo quanto emerge dall’Employer Brand Research 2022 - lo studio realizzato con il contributo di quasi 163mila intervistati provenienti da 31 Paesi del mondo (tra cui l’Italia, con un campione formato da 6.590 rispondenti - sarebbero le generazioni più giovani a considerare la valorizzazione della diversità e dell’inclusione tra i fattori più rilevanti nella scelta di un datore di lavoro.
Ciò è particolarmente vero quando si parla di generazione Z, ossia le persone di età compresa tra i 18 e i 25 anni che, interrogate su cosa cerchino in un’azienda, hanno indicato:
- clima aziendale piacevole
- visibilità del percorso di carriera
- valorizzazione della diversità e dell’inclusione.
l’impatto del diversity management.
Come abbiamo visto, quando si parla di diversity management e di inclusione della diversità, non ci si riferisce solo all’attenzione alla presenza femminile all’interno delle aziende, ma ad un ampio ventaglio di aspetti delicati, tra i quali troviamo il diverso orientamento sessuale e l’identità di genere.
Secondo i dati diffusi da Parks – Liberi e Uguali, l'associazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di aiutare le aziende socie a comprendere e realizzare i vantaggi legati all’adozione di politiche che rispettano e valorizzano la diversità, dei 23 milioni di lavoratori in Italia, più di 1 milione è omosessuale, bisessuale o transessuale.
randstad employer brand research.
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scopri la ricercacosa stanno facendo le aziende su questo fronte.
Dopo l’approvazione della Legge Cirinnà, ossia la Legge sulle unioni civili, anche nel mondo del lavoro italiano molte realtà, grandi e piccole, hanno adottato e stanno adottando politiche e iniziative volte ad estendere i diritti riconosciuti alle coppie “tradizionali” anche alle coppie dello stesso sesso.
Favorire in azienda l’adozione di politiche e misure volte a promuovere il rispetto e l’integrazione delle diversity, anche nel campo dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, è importante sia per i lavoratori che per i datori di lavoro e richiede un'attenzione sempre crescente. Fin dalla sua fondazione, anche Randstad si impegna a creare un luogo di lavoro libero da discriminazioni e pregiudizi, che sia realmente inclusivo e senza barriere.
All’interno di questa progettualità abbiamo, infatti, dato vita nel 2019 al Diversity & Inclusion Committee, composto da colleghi che, per diverse motivazioni ed ingaggio, hanno deciso di contribuire alla creazione di iniziative a favore della cultura della D&I. Ne sono un esempio i Live Talk, visti come occasioni per ospitare e incontrare Testimonial che, con la propria storia personale, possano essere fonte di ispirazione e di “apertura alla possibilità”.
Dal 2019, infine, Randstad aderisce al progetto Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Le aziende, come Randstad, sono realtà vive e in continua trasformazione che portano al loro interno competenze, ma anche un modo di essere, un vissuto, una lettura del mondo e delle relazioni. Il nostro obiettivo, partecipando attivamente al progetto, è arginare i fenomeni di violenza innescando un’educazione e una cultura del rispetto, partendo dall’attenzione ai dettagli.
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