L'Allyship è molto diffusa nelle aziende moderne e rappresenta l'impegno attivo di tutti i membri dell’organizzazione a supporto di colleghi discriminati o appartenenti a gruppi emarginati.

Non è necessario fare parte di una minoranza per applicare questa pratica, quanto piuttosto mettersi in gioco e impegnarsi nella promozione dei principi di DE&I attraverso le azioni quotidiane.

Anche se molte aziende dichiarano di investire in politiche attive di equità, diversità e inclusione, persistono ancora numerosi ostacoli che impediscono ad alcuni professionisti di sentirsi pienamente accettati e valorizzati.

L'Allyship può contribuire ad abbattere queste barriere e a rendere il luogo di lavoro un ambiente migliore per tutti, attraverso il coinvolgimento attivo, l’apprendimento continuo e la volontà di sfidare lo status quo.

Scopriamo cos’è l’Allyship in azienda e perché è importante.

allyship
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cosa significa allyship.

Il termine “Allyship” deriva dall'inglese “ally”, che significa alleato, e in ambito aziendale indica un impegno proattivo verso la cultura dell'inclusione, a vantaggio delle persone nel loro insieme.

Va oltre la semplice simpatia o comprensione: implica un coinvolgimento attivo nella promozione dell’ equità sociale e dell’uguaglianza, sia attraverso azioni quotidiane che nel lungo termine.

Un “ally”, o alleato, è una persona che  si adopera per difendere i diritti e amplificare le voci di tutti, promuovendo diversità e inclusione in azienda.

Essere un alleato significa ascoltare e agire in modo da fare la differenza, contribuendo a costruire una cultura aziendale che rispetti e valorizzi ogni individuo, indipendentemente da età, etnia, religione, genere o orientamento sessuale.

tipologie di allyship.

L'Allyship può assumere diverse forme, ma si concretizza, in sostanza, nell’apprendere, ascoltare e sostenere gli altri per generare un cambiamento positivo. Esiste tuttavia una forma di Allyship dannosa e priva di concretezza: L'alleanza performativa ( o “performative allyship”) si verifica quando una persona dichiara il proprio sostegno verso una “causa” principalmente per ottenere un beneficio personale, senza intraprendere azioni concrete per supportarla. 

Un esempio tipico è pubblicare sui social media un messaggio di solidarietà che ottiene molte interazioni, ma non viene seguito da azioni concrete. In ambito lavorativo, l'alleanza performativa può manifestarsi quando un dirigente esprime sostegno a una causa in pubblico, ma non si impegna realmente a migliorare le condizioni del gruppo interessato. 

È un tipo di alleanza che viene percepita come superficiale e opportunistica.

perché l’allyship è importante in azienda?

L’Allyship è importante in azienda perché contribuisce a creare un ambiente di lavoro equo, inclusivo e rispettoso per tutti i dipendenti.

L’equità è un fattore determinante per la soddisfazione e l’impegno dei lavoratori. Quando i dipendenti percepiscono di essere trattati in modo equo rispetto ai colleghi, indipendentemente dal loro background, razza, genere o orientamento sessuale, si sentono più motivati, coinvolti e propensi a esprimere il proprio potenziale.

L’Allyship aiuta a raggiungere questo equilibrio.

Applicare questo principio ed essere un alleato significa comprendere e riconoscere le oppressioni e le discriminazioni che i colleghi possono affrontare e agire per contrastarle. È una responsabilità che riguarda non solo i leader, ma ogni membro dell’organizzazione, dal dipendente al manager. 

L’Allyship non solo favorisce un clima di lavoro positivo, ma ha anche un impatto diretto sulle performance aziendali. Diversi studi dimostrano che le aziende che promuovono la diversità e l'inclusione tendono a registrare livelli di produttività più elevati, una maggiore capacità di problem solving e una migliore reputazione sul mercato. 

Un ambiente inclusivo in cui tutti si sentono liberi di esprimersi e contribuire con le proprie idee al successo aziendale stimola la creatività e porta a soluzioni più efficaci e innovative. Inoltre, la presenza di alleati in azienda può fungere da modello di comportamento, incoraggiando altri a seguire l’esempio e a impegnarsi attivamente per il benessere comune.

Inoltre, l’Allyship è funzionale alla talent attraction. Le persone tendono a preferire le aziende che dimostrano un impegno concreto verso la diversità e l'inclusione perché queste pratiche riflettono i valori di equità e giustizia. 

In un mercato del lavoro sempre più competitivo come quello attuale, un’azienda che promuove l’Allyship può attrarre i migliori talenti e ridurre i tassi di turnover, contribuendo così alla crescita e alla stabilità dell’organizzazione.

creare una forza lavoro diversificata e inclusiva dovrebbe essere una priorità per tutti i datori di lavoro, indipendentemente dalle dimensioni e dal settore dell'azienda. Scopri i nostri progetti di diversità e inclusione e come possiamo aiutarti a promuovere la diversità, equità e inclusione sul posto di lavoro.

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come promuovere l’allyship in azienda.

Promuovere l’Allyship in azienda richiede un impegno concreto e costante, che vada oltre l'assunzione di una forza lavoro eterogenea. È fondamentale coinvolgere tutti i membri dell’organizzazione e adottare strategie mirate a creare una cultura aziendale fondata sui principi di diversità, equità e inclusione (DE&I).

Uno dei primi passi per promuovere l’Allyship in azienda è favorire la creazione di spazi sicuri in cui i dipendenti possano discutere apertamente, condividendo esperienze personali e ascoltando quelle degli altri senza timore di giudizi. Questi momenti di confronto possono avvenire sotto forma di workshop, gruppi di discussione o sessioni di formazione.

Implementare programmi di mentorship è un’altra soluzione efficace. Questi programmi di tutoraggio possono offrire ai dipendenti la possibilità di essere guidati da alleati che li sostengono nel loro percorso professionale, fornendo consigli e supporto.

Inoltre, è essenziale promuovere una cultura del feedback, in cui tutti i dipendenti possano esprimere le proprie opinioni e condividere suggerimenti senza il timore di ripercussioni negative. Questo aiuta a creare un ambiente di lavoro trasparente, in cui le preoccupazioni possono essere affrontate prontamente e in modo equo.

Adottare politiche che prevengano l'uso di linguaggio non inclusivo e comportamenti discriminatori è altrettanto importante. Le aziende possono fornire linee guida su come comunicare in modo rispettoso e inclusivo e offrire corsi di formazione per sensibilizzare i dipendenti su come evitare microaggressioni e stereotipi.

Per costruire una cultura dell’inclusività è fondamentale considerare l’Allyship non come un’iniziativa isolata o a breve termine, ma come un impegno continuo che richiede azioni costanti e concrete. 

L’Allyship deve coinvolgere tutti i membri dell’organizzazione per funzionare, ma sono soprattutto i leader aziendali a svolgere un ruolo cruciale nel promuoverla. È importante però riconoscere che anche chi è al comando può non avere tutte le risposte e commettere degli errori.

Aprirsi all’ascolto dei propri dipendenti potrebbe non bastare. In questi casi, i leader non dovrebbero esitare a rivolgersi a professionisti esterni o consulenti specializzati per ottenere supporto e attuare un cambiamento autentico.

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