L’Intelligenza Artificiale sta trasformando sempre di più il modo di lavorare, prendere decisioni e vivere la quotidianità. Tuttavia, nei suoi modelli data-driven più diffusi, rischia di ridurre la capacità dell’uomo di sviluppare competenze critiche e creative. 

Nell’utilizzo dei sistemi di AI, infatti, si evidenziano sempre di più fenomeni che, se non adeguatamente affrontati, possono portare a una riduzione complessiva delle competenze dei professionisti. Ad esempio, si parla di sycophancy bias, il “servilismo delle macchine”, per indicare la tendenza dell’AI a confermare le convinzioni degli utenti. 

È all’interno di questa cornice che nasce la Fondazione Randstad AI & Humanities per studiare e promuovere un contributo effettivo e valoriale delle scienze umanistiche per lo sviluppo, utilizzo e integrazione dell’AI nella nostra vita e nel nostro lavoro. 

i temi della fondazione.

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