Trasferirsi per lavoro, che sia all’estero o in un’altra città in Italia, significa non solo cambiare abitazione, colleghi, mansioni e abitudini di vita, ma anche, molto spesso, allontanarsi dai propri affetti. 

Per alcuni è una scelta obbligata. Altri, invece, decidono di trasferirsi perché sono alla ricerca di nuovi stimoli e opportunità lavorative più appaganti per dare una svolta alla propria carriera, realizzare le proprie ambizioni e ampliare i propri orizzonti. Altri ancora lo fanno nella speranza di trovare condizioni più favorevoli per avviare un’attività in proprio.

Questa scelta di vita porta con sé una certa dose di paura, ansia e preoccupazione, da considerarsi fisiologica quando si affronta un cambiamento di questa portata costellato da un numero pressoché infinito di incognite. Tuttavia, è anche un’occasione per riscoprirsi e mettersi alla prova.

Stai pensando di cambiare città o Paese per lavoro? Intraprendenza, spirito di adattamento e sacrificio sono indispensabili. Seguendo i nostri consigli e suggerimenti pratici, potrai prepararti a vivere questa nuova avventura nel modo migliore.

trasferirsi per lavoro
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quando trasferirsi per lavoro.

A volte, il trasferimento per lavoro è una scelta aziendale. Le imprese possono chiedere ai dipendenti di spostarsi in una sede diversa per esigenze operative. In questi casi, il lavoratore può beneficiare di diverse agevolazioni, come l’indennità di trasferimento e di prima sistemazione.

Inoltre, le spese di viaggio per il dipendente e i familiari a carico, nonché le spese di trasporto degli effetti personali, sono spesso rimborsate. Alcune aziende forniscono anche alloggi o assistenza per trovarli, al fine di rendere il trasferimento più agevole. L’importante è leggere attentamente il contratto per avere una visione chiara dei benefit e delle condizioni associate al trasferimento.

Altre volte, invece, il trasferimento è frutto di una scelta personale. Le motivazioni, in questo caso, possono essere le più disparate: la ricerca di migliori condizioni di vita, opportunità professionali più stimolanti o il desiderio di avviare un’attività in proprio in un ambiente più favorevole. 

Le sfide a cui si va incontro variano notevolmente a seconda che si decida di trasferirsi senza aver prima trovato un lavoro o con un’occupazione già assicurata. Nel primo caso, i rischi sono maggiori. Per esempio, ci si potrebbe trovare a dover pagare l'affitto senza avere ancora un reddito stabile. 

Se si opta per questa soluzione, è consigliabile non esitare ad accettare lavori temporanei o part-time per coprire le spese. Questi lavori possono anche aiutare a costruire una rete di contatti locali, fondamentale per trovare un'occupazione stabile. I social media e le piattaforme di networking professionale possono essere strumenti utili per incontrare nuove persone e integrarsi nella comunità del posto. Fare networking aiuta non solo a trovare opportunità lavorative, ma anche a rendere più piacevole l'esperienza di vivere in una nuova città.

In ogni caso, prima di prendere la decisione definitiva, è essenziale valutare attentamente le motivazioni che spingono al cambiamento. È importante capire se l’offerta di lavoro ricevuta è realmente un’opportunità di crescita professionale e personale. La nuova città scelta deve offrire buone opportunità nel settore in cui si desidera fare carriera.

Inoltre, è fondamentale assicurarsi che la decisione non sia dettata solo dal desiderio di fuggire da una situazione temporaneamente insoddisfacente perché questo potrebbe non bastare a sostenere la permanenza a lungo termine nella nuova città. Valutare attentamente le opportunità di crescita, sia professionali che personali, offerte dalla nuova destinazione è essenziale per prendere una decisione consapevole.

fattori da valutare prima di un trasferimento lavorativo.

Quando si decide di trasferirsi per lavoro, in un’altra città italiana o all’estero, i fattori da valutare per rendere la transizione il più possibile agevole e priva di stress sono numerosi.

Il primo aspetto da considerare è il budget. Che tu abbia già un lavoro assicurato o non abbia ancora un impiego, è fondamentale avere una somma di denaro messa da parte per coprire le spese iniziali. Questa dovrebbe essere sufficiente per affittare un appartamento, coprire i costi di trasporto e sostenere le spese quotidiane, almeno durante il primo periodo.

Inoltre, è essenziale conoscere il costo della vita nella città di destinazione. Un determinato reddito può permettere una vita confortevole in alcune città, ma potrebbe essere insufficiente per coprire l'affitto e le bollette nelle metropoli più costose. Pertanto, fare una ricerca accurata sul costo della vita ti aiuterà a evitare spiacevoli sorprese.

È importante valutare anche come si vive nella città di destinazione. Il consiglio è visitarla prima di trasferirsi definitivamente. Anche se vivere una città da turista è diverso rispetto a essere un residente, questa soluzione può fornire un'idea generale dell'ambiente, delle opportunità lavorative e della qualità della vita. Durante la visita, cerca di esplorare i quartieri dove potresti vivere e informarti sui servizi locali.

Avere tempo e darsi tempo. Questo è un altro aspetto da considerare prima di trasferirsi altrove per lavoro. Organizzare un trasloco, ambientarsi in una nuova città e occuparsi degli aspetti burocratici può essere molto complicato e stressante, soprattutto all’inizio. Sii consapevole del fatto che il primo periodo sarà di assestamento per capire se la decisione presa sia effettivamente quella migliore per te.

Valutare la presenza di una rete di supporto nella nuova città è altrettanto importante. Avere amici o parenti sul posto può fornire un sostegno prezioso, sia pratico che emotivo. Possono aiutarti a orientarti, suggerirti quartieri in cui vivere e consigliarti su come affrontare le sfide iniziali.

Se ti trasferisci avendo già un'offerta di lavoro, prima di compiere il grande passo, valuta la stabilità dell'azienda che ti ha fatto la proposta. Verifica la sua solidità finanziaria e la sua reputazione per assicurarti che la posizione offerta sia sicura e di lungo termine. Inoltre, confronta lo stipendio proposto con il costo della vita nella nuova città: è importante che sia adeguato a coprire tutte le tue necessità e mantenere un buon tenore di vita.

burocrazia, visti e permessi.

Quando si decide di trasferirsi all’estero per lavoro, è fondamentale considerare tutti gli aspetti burocratici connessi, che possono variare notevolmente a seconda della destinazione. 

Prima di tutto, è importante informarsi sulle necessità relative ai visti e ai permessi.

I cittadini dell'Unione Europea possono trasferirsi in qualsiasi Paese dell’UE per vivere, lavorare o cercare lavoro. È possibile soggiornare in un altro Paese UE per un massimo di 3 mesi senza registrarsi e senza presentare un permesso di lavoro, purché si sia in possesso di un documento di identità o un passaporto in corso di validità. Se si intende soggiornare per più di 3 mesi, potrebbe essere richiesta l’iscrizione come residente.

Discorso diverso per i Paesi extraeuropei. Negli Stati Uniti o in Australia, per esempio, è necessario essere in possesso di un visto per lavorare. In ogni caso, prima di trasferirsi, è consigliabile visitare i siti governativi del Paese di destinazione e consultare le informazioni fornite da ambasciate e consolati per verificare quali documenti sono necessari per lavorare legalmente. 

Affrontare la burocrazia di un trasferimento internazionale può essere complesso e, per evitare errori, è preferibile rivolgersi a esperti di leggi sull'immigrazione. Questi professionisti possono fornire indicazioni precise e aggiornate, aiutando a scegliere la soluzione più adatta al proprio caso. Infatti, il tipo di visto ottenuto determinerà in maniera vincolante ciò che si potrà fare nel Paese di destinazione.

È fondamentale non fidarsi di fonti non ufficiali. Testimonianze personali, video e post sui social media possono essere utili per farsi un'idea generale ma spesso forniscono informazioni non aggiornate o poco accurate.

Leggi anche: come trovare lavoro all’estero.

lingua e cultura.

Trasferirsi per lavoro, soprattutto quando la destinazione si trova all’estero, significa immergersi in un contesto diverso, con le sue abitudini, tradizioni e modi di vivere. Per affrontare al meglio questa transizione è necessario un forte spirito di adattamento.

La conoscenza della lingua inglese è fondamentale quando si sceglie di lavorare fuori dall’Italia, ma imparare la lingua ufficiale del Paese di destinazione è indispensabile per una vera integrazione. 

Conoscere e rispettare la cultura locale è altrettanto importante. Familiarizzare con le festività, esplorare la cucina tradizionale e partecipare agli eventi locali aiuta a sentirsi parte della comunità. Adattarsi ai nuovi usi e costumi richiede apertura mentale e desiderio di apprendimento. Ogni Paese ha le sue peculiarità e accoglierle con curiosità può trasformare il trasferimento in un'opportunità di crescita non solo professionale, ma anche personale.

alloggio e gestione delle proprietà.

Quando si riceve un'offerta di lavoro che comporta un trasferimento in un’altra città in Italia o all’estero, è fondamentale valutare se l'azienda mette a disposizione un alloggio gratuito o a condizioni agevolate. In caso contrario, è essenziale organizzarsi e trovare una sistemazione per tempo.

Per avere un'idea chiara dei costi degli affitti e delle condizioni contrattuali, è consigliabile consultare portali di annunci immobiliari. In questo modo, è possibile comprendere meglio quali sono le aree più convenienti tenendo conto dello stipendio previsto. 

Prima di prendere una decisione definitiva, è sempre preferibile visitare di persona l’immobile per verificarne le condizioni e valutarne la posizione rispetto al luogo di lavoro. Questo passaggio è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese e garantire che l’alloggio soddisfi le proprie necessità.

Gestire le proprietà attuali è un altro aspetto da non sottovalutare. Se si vive in affitto, è necessario informare il proprietario o l'agenzia immobiliare con sufficiente anticipo per risolvere il contratto di locazione e agevolare la ricerca di un nuovo inquilino. 

Se, invece, si possiede una casa, bisogna decidere se venderla o meno. Nel caso di un trasferimento permanente, vendere la proprietà e valutare l'acquisto di un mmobile nella nuova città può essere la soluzione migliore.

In alternativa, è possibile affittarla. Questa opzione può garantire un'entrata economica regolare, utile a coprire i costi legati all’affitto o all’acquisto di un nuovo immobile nella città di destinazione.

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