La concorrenza nel mondo del lavoro è altissima: lo sanno bene i recruiter, impegnati nella valutazione di decine e decine di candidature ogni giorno, e ancora meglio i candidati, che devono trovare un modo per distinguersi e farsi notare.
Attirare l’attenzione dei selezionatori non è facile, per questo è importante che il curriculum vitae sia completo, aggiornato e persuasivo, in modo da convincere i recruiter a considerare il proprio profilo e a fissare un colloquio di lavoro.
A tale scopo, oltre alle esperienze lavorative pregresse, al background formativo e alle competenze tecniche (hard skills), è fondamentale includere nel CV anche le soft skills, ovvero quell’insieme di qualità personali e interpersonali che ci caratterizzano e che influenzano il modo in cui lavoriamo, ci relazioniamo con gli altri e affrontiamo le sfide professionali.
Scopriamo cosa sono le soft skills, quali sono le più richieste e come inserirle strategicamente nel curriculum per valorizzare il proprio profilo e catturare l’attenzione dei recruiter.
indice dei contenuti:
cosa e quali sono le soft skills più richieste?
Le soft skills, o competenze trasversali, sono abilità che riguardano il comportamento, l’intelligenza emotiva e le capacità relazionali, ovvero il modo in cui interagiamo con gli altri, affrontiamo i problemi, troviamo soluzioni e gestiamo responsabilità personali e professionali.
Le competenze tecniche da sole non sono più sufficienti per avere successo. Questo vale sia per le aziende, che operano in un contesto caratterizzato da una forte dinamicità e devono affrontare le sfide tipiche della modernità, come il fenomeno dello skill shortage, sia per i candidati, che devono riuscire a distinguersi nel mercato del lavoro.
Assumere persone che possiedono le soft skills giuste al momento giusto permette alle organizzazioni di raggiungere i propri obiettivi strategici. I candidati che possiedono competenze trasversali di alto livello, invece, possono migliorare la propria employability.
Le soft skills sono applicabili in qualsiasi contesto professionale. Nascono dalle esperienze vissute, sia personali che lavorative, e non si apprendono tramite i percorsi di studio. Si sviluppano progressivamente attraverso situazioni concrete che mettono alla prova le nostre capacità.
Anche se spesso vengono associate ai tratti della personalità, non sono innate. Possono essere apprese e migliorate nel tempo attraverso le proprie esperienze di vita o programmi di formazione mirati.
Ma quali sono le soft skills più richieste? Secondo una ricerca di McKinsey, le seguenti:
- problem solving, pensiero critico, innovazione e creatività;
- abilità nel gestire la complessità e le ambiguità;
- abilità comunicative.
L’ultimo Future of Jobs Report del World Economic Forum, nella classifica delle abilità più importanti per affrontare le sfide del prossimo futuro, inserisce diverse competenze trasversali, tra cui:
- pensiero creativo,
- resilienza, flessibilità e capacità di adattamento;
- leadership;
- pensiero analitico;
- motivazione e autoconsapevolezza;
- empatia e ascolto attivo;
- affidabilità e attenzione ai dettagli.
Queste abilità rendendo i candidati più competitivi e le organizzazioni più performanti. Svilupparle e metterle in risalto nel curriculum può fare la differenza e ridurre il rischio di passare inosservati agli occhi dei recruiter.
esempi di soft skills da non dimenticare.
Le competenze trasversali si rivelano preziose in qualsiasi contesto di lavoro e non possono assolutamente mancare nel CV per valorizzare il proprio profilo e dimostrare di possedere le qualità richieste nel mercato del lavoro attuale.
Ecco alcuni esempi di soft skills da inserire nel curriculum vitae:
- abilità comunicative. Essere in grado di trasmettere le proprie idee in modo chiaro e ascoltare attivamente gli altri facilita la collaborazione e aiuta a costruire relazioni professionali autentiche e di lunga durata;
- lavoro di squadra. La capacità di lavorare in team e raggiungere obiettivi comuni è essenziale per contribuire al successo dell’organizzazione e creare un ambiente di lavoro armonioso;
- gestione del tempo. Organizzare le attività, rispettare le scadenze e prioritizzare i compiti sono qualità indispensabili per ottimizzare la produttività e ridurre lo stress;
- capacità di problem solving. Affrontare problemi adottando un approccio analitico e trovare soluzioni pratiche dimostra capacità di adattamento e spirito decisionale in situazioni complesse;
- adattabilità. Reagire positivamente ai cambiamenti e sapersi adattare a nuove dinamiche è fondamentale, soprattutto nei contesti di lavoro in continua trasformazione;
- leadership. Guidare un team, motivare i colleghi e prendere decisioni strategiche sono competenze chiave per chi ambisce a posizioni di responsabilità;
- empatia. Capire e rispettare i bisogni e le emozioni altrui aiuta a costruire un clima di fiducia e collaborazione all’interno dell’organizzazione;
- pensiero critico. Analizzare le situazioni con attenzione, valutare le soluzioni a disposizione e prendere decisioni ponderate è essenziale per affrontare grandi sfide e cogliere nuove opportunità;
- proattività sul lavoro. Dimostrare iniziativa e capacità di anticipare le necessità dell’organizzazione, proponendo soluzioni o miglioramenti senza attendere indicazioni, è una qualità molto apprezzata, in quanto aiuta a ottimizzare i processi e a contribuire attivamente al raggiungimento degli obiettivi aziendali;
- resistenza allo stress. La capacità di mantenere calma e concentrazione anche in situazioni di forte pressione o di fronte a scadenze stringenti è essenziale per garantire le migliori prestazioni e gestire con successo le proprie responsabilità.
Includere queste soft skills nel CV valorizza il proprio profilo e dimostra ai recruiter la capacità di contribuire concretamente al successo di un’azienda in un mondo del lavoro altamente competitivo e in continua evoluzione.
differenza tra soft skills e hard skills.
Le hard skills sono le conoscenze e le competenze tecniche necessarie per svolgere un determinato lavoro, mentre le soft skills sono le caratteristiche personali e relazionali che ognuno di noi possiede.
Le prime si applicano ad uno specifico tipo di mansione o ambito di lavoro, come l’utilizzo di un software o la padronanza di una particolare tecnica operativa, mentre le seconde si applicano a tutti i tipi di attività, ed è per questo che vengono anche chiamate trasversali.
La differenza principale tra hard e soft skills consiste nel fatto che le prime si acquisiscono consapevolmente e volontariamente tramite percorsi formativi specifici o esperienze professionali mirate, mentre le seconde sono frutto delle esperienze che ciascuno di noi vive quotidianamente.
In un certo senso, le competenze trasversali si acquisiscono “inconsapevolmente”, di riflesso: non faccio volontariato per acquisire doti organizzative, di problem solving o per coltivare l’attitudine al lavoro di squadra, ma perché credo nel valore della collaborazione e della solidarietà. Al contrario, seguo corsi per imparare particolari linguaggi di programmazione esattamente a questo scopo.
A differenza delle soft skills, che sono più difficili da quantificare e spesso meno tangibili, le hard skills sono misurabili e facilmente dimostrabili. Sebbene siano generalmente associate a ruoli specifici, la loro applicazione non è sempre così rigida: competenze come la conoscenza delle lingue straniere o delle tecnologie digitali, ad esempio, sono fondamentali in molti ambiti.
L'importanza delle competenze trasversali è in costante aumento, a scapito di alcune abilità tecniche tradizionali e altamente specializzate. Al contempo, è dirompente la crescita della richiesta di competenze tecnologiche (che rientrano nelle hard skills, anche se, specialmente se ci addentriamo in ambiti come il digital marketing, il confine è sfumato).
La già citata ricerca di McKinsey confronta le abilità richieste nel mercato del lavoro in Europa e negli Stati Uniti, evidenziando come cambierà la domanda in termini di ore lavorative dedicate a determinate competenze entro il 2030:
- abilità fisiche e manuali -14%
- capacità cognitive di base -15%
- capacità cognitive avanzate +15%
- abilità sociali e legate alla sfera emotiva +24%
- skills tecnologiche +55%.
Questi dati evidenziano un profondo cambiamento nel mercato del lavoro, che privilegia sempre più competenze tecnologiche, cognitive avanzate e relazionali, mentre diminuisce la domanda di abilità ripetitive e manuali.
come inserire le soft skills nel CV.
Il consiglio è creare due sezioni distinte nel curriculum: una dedicata alle hard skills e una alle soft skills. Solitamente, le hard skills vengono inserite per prime, subito dopo le esperienze formative e lavorative, perché è da esse che derivano. Seguono le soft skills, che completano il profilo.
Il livello di dettaglio delle due sezioni può variare in base alla posizione per cui ci si candida. Per ruoli middle, senior o top management, per esempio, è fondamentale mettere in risalto le soft skills perché spesso fanno la differenza nella capacità di gestire responsabilità elevate e dinamiche relazionali complesse.
In ogni caso, è importante dare alle soft skills lo stesso rilievo delle hard skills, perché nel mercato del lavoro attuale sono sempre più richieste. Mentre un datore di lavoro può facilmente addestrare un dipendente a padroneggiare una specifica competenza tecnica, è molto più difficile aiutarlo a sviluppare o migliorare abilità trasversali come la leadership o la comunicazione.
Quando si inseriscono le soft skills nel CV, bisogna curare la forma e la formattazione: un italiano corretto e un’impaginazione chiara comunicano affidabilità, precisione e attenzione ai dettagli, qualità molto apprezzate dai recruiter.
Anche il linguaggio utilizzato gioca un ruolo determinante. Descrivere le proprie competenze trasversali utilizzando la forma attiva dei verbi trasmette l’immagine di una persona dinamica, propositiva e in grado di prendere iniziativa.
È buona norma inserire nel CV solo le soft skills che si possiedono davvero, perché millantare competenze che non si hanno può far perdere credibilità. Meglio essere autentici e puntare su ciò che realmente ci distingue.
consigli per far risaltare le competenze nel curriculum.
Un modo efficace per far risaltare le soft skills nel CV è evitarne la presentazione in semplici elenchi puntati, preferendo invece un discorso strutturato e arricchito da esempi concreti. Questo approccio consente di rendere le competenze trasversali più tangibili e dimostrare come siano state applicate con successo in contesti professionali reali.
Ad esempio, invece di scrivere che si possiedono ottime capacità di gestione del team, si può raccontare di un’esperienza lavorativa in cui questa abilità si è rivelata determinante, come la gestione di un progetto complesso o la guida di un team verso il raggiungimento di un obiettivo sfidante.
È importante riuscire a bilanciare hard e soft skills perché sono entrambe importanti. Come già accennato, è il candidato a dover dare maggiore risalto alle competenze più rilevanti in base al ruolo e al contesto di riferimento.
Un consiglio è studiare attentamente il sito web dell’azienda per cui ci si candida: quali valori e competenze vengono enfatizzati? Il lavoro di squadra è centrale o viene data maggiore importanza a conoscenze tecniche avanzate? Questi elementi possono guidare la personalizzazione del curriculum e della lettera di presentazione.
Se il ruolo richiede un’interazione frequente con il mercato estero, ad esempio, proporre una versione del curriculum in inglese può fare la differenza. Bisogna evitare di inviare CV standardizzati: adattare il documento al ruolo e all’azienda aumenta notevolmente le possibilità di successo.
Scopri i nostri modelli di curriculum vitae.
Abbiamo visto alcuni esempi di soft skills da inserire nel CV, ma il consiglio è andare oltre: specificate come e in quali ambiti avete applicato queste competenze e privilegiate sempre la qualità rispetto alla quantità, selezionando solo le competenze che realmente vi distinguono e che sono rilevanti per la posizione desiderata.
In questo modo, aumenta la possibilità di catturare l’attenzione dei recruiter e di ottenere un colloquio di lavoro (leggi i nostri consigli per il colloquio di lavoro).
non sai come inserire le soft skills nel CV?
scopri i nostri modelli di curriculum personalizzabili, scarica quello più adatto a te e segui i nostri suggerimenti per creare un CV perfetto!
vai ai template