Nella vita a volte capita di doversi prendere una pausa più o meno lunga dal lavoro, può essere per nostra volontà e per motivi di natura positiva - come ad esempio una maternità, un anno sabbatico trascorso a viaggiare - oppure per cause esterne dalla nostra volontà, come una lunga malattia.
Questi intervalli, voluti o subiti, possono essere momenti di grande crescita e introspezione. Tuttavia, ricominciare a lavorare dopo tanto tempo può apparire come una montagna insormontabile.
In questo articolo proveremo ad esplorare strategie e consigli per tornare a lavoro e riprendere con successo la tua carriera professionale.
contenuti di questo articolo:
come riprendere a lavorare dopo una lunga pausa
La risposta non è affatto semplice da dare; ogni situazione è diversa e comporta varie incognite. Nel gergo professionale, le persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo tanto tempo vengono chiamate “Relauncher”. Carol Fishman Cohen, fondatrice di iRelaunch e specializzata nell’accompagnare le persone nel reinserimento professionale, sostiene invece che questi candidati potrebbero rivelarsi come grandi risorse: chi è stato a lungo fermo, infatti, sarà realmente motivato nei confronti di un nuovo lavoro; chi, invece, ha avuto figli, potrebbe non volerne fare altri nell’immediato e quindi potenzialmente potrebbe garantire stabilità. Insomma, queste figure, portano con sé un mix unico di esperienze passate ed entusiasmo.
Nonostante le apparenti difficoltà e le cause della pausa, ci sono strategie e metodi specifici per rientrare con successo. Vediamo quali, caso per caso:
- ritornare a lavoro dopo la maternità
- ritornare a lavoro dopo una malattia
- ritornare a lavoro dopo le ferie
- ritornare a lavoro dopo un licenziamento
- ritornare a lavoro dopo un anno e mezzo
- ricominciare a lavorare a 60 anni
ritornare a lavoro dopo la maternità.
Nel caso di una maternità, ad esempio, di solito si torna nello stesso posto di lavoro. Nonostante l’ambiente già conosciuto, il rientro dopo una maternità comporta spesso una serie di timori, come ad esempio quello di essere retrocessi in una posizione di livello inferiore rispetto a quella ricoperta in precedenza. Anche quando questo downgrade non avviene, a creare una sensazione di spaesamento potrebbero essere nuovi colleghi, le dinamiche di ufficio mutate o responsabilità diverse rispetto a quelle che si avevano prima della gravidanza.
In questo contesto, è fondamentale riconoscere il valore delle competenze acquisite durante la maternità, come la capacità di gestione del tempo e il multitasking, concentrandosi sul come queste abilità possono essere traslate nel contesto lavorativo.
Tornare al lavoro dopo la maternità può essere una sfida, ma con la giusta pianificazione e un atteggiamento positivo, puoi avere successo. Non dimenticare di prenderti cura di te stessa e di ascoltare le tue esigenze. Con il tempo, riuscirai a trovare un equilibrio che funzioni per te e la tua famiglia.
- crea un piano di ritorno al lavoro: prima di tornare al lavoro, è importante creare un piano ben strutturato. Considera la tua situazione personale, i bisogni del tuo bambino e le tue aspettative professionali. Un piano dettagliato ti aiuterà a gestire meglio il tempo e le risorse.
- aggiorna le tue competenze. Il mondo del lavoro può evolvere rapidamente, quindi è fondamentale tenersi aggiornate. Partecipa a corsi di formazione o seminari per mantenere le tue competenze attuali. Questo ti renderà più attraente per i potenziali datori di lavoro.
- ricerca opportunità flessibili: se stai cercando un nuovo lavoro, cerca opportunità che offrano flessibilità. Molte aziende ora comprendono l'importanza di un equilibrio tra lavoro e vita familiare e offrono opzioni come il lavoro da remoto o l'orario flessibile.
- comunica chiaramente al datore di lavoro: parla apertamente con il tuo datore di lavoro riguardo alle tue esigenze e aspettative. Una comunicazione chiara può aiutare a stabilire un ambiente di lavoro favorevole.
ritornare a lavoro dopo una malattia.
Una pausa dovuta a motivi di salute può portare con sé preoccupazioni legate alla propria capacità fisica e mentale nel ritorno al lavoro.
Qui, la comunicazione con il datore di lavoro e i colleghi è fondamentale, così come la possibilità di un reintegro graduale, se possibile. La resilienza e la forza sviluppate durante il periodo di malattia possono essere viste come qualità preziose in molte professioni.
ritornare a lavoro dopo le ferie.
Il ritorno al lavoro dopo le ferie può essere un momento delicato. Spesso, ci sentiamo svuotati dopo aver goduto del relax e della distrazione delle vacanze. Tuttavia, con la giusta preparazione e alcune strategie efficaci, puoi rendere questo passaggio meno stressante e più produttivo.
- rifletti sulle tue ferie: prima di tornare al lavoro, prenditi del tempo per riflettere sulle tue ferie. Cosa hai apprezzato di più? Cosa hai imparato? Queste riflessioni ti aiuteranno a mantenere vivo lo spirito delle vacanze anche al lavoro.
- stabilisci obiettivi chiari: un modo per mantenere la motivazione alta è stabilire obiettivi chiari per la tua settimana di lavoro. Questi obiettivi possono essere legati a progetti specifici o a miglioramenti personali. Avere un obiettivo da raggiungere può rendere il ritorno al lavoro più gratificante.
- organizza il tuo spazio di lavoro: prima di iniziare a lavorare, dedica del tempo a organizzare il tuo spazio di lavoro. Elimina la confusione e assicurati di avere tutto ciò di cui hai bisogno a portata di mano. Un ambiente di lavoro ordinato e organizzato può aumentare la tua produttività.
- prioritizza i compiti: inizia con una lista dei compiti da svolgere e dai priorità a ciascuno di essi. Concentrati su quelli più importanti e urgenti. Questo ti aiuterà a mantenere il controllo e a evitare di sentirsi sopraffatti.
Approfondisci in questo articolo su come rientrare a lavoro dopo le ferie.
ritornare a lavoro dopo un licenziamento.
Il licenziamento può essere un momento difficile nella vita di chiunque. Può far scattare dubbi sulla propria competenza e autostima. Tuttavia, è importante ricordare che un licenziamento non definisce chi sei come professionista. È solo un ostacolo temporaneo sulla strada verso il successo. Ecco alcune strategie per aiutarti a superare questo periodo difficile.
- analizza la situazione: dopo un licenziamento, è essenziale prendersi del tempo per riflettere sulla propria carriera e capire cosa è andato storto. Considera se era dovuto a fattori esterni o se ci sono aree in cui puoi migliorare.
- definisci i tuoi obiettivi: prima di tornare al lavoro, è fondamentale definire chiaramente i tuoi obiettivi professionali. Cosa desideri ottenere nella tua prossima opportunità lavorativa? Avere obiettivi chiari ti aiuterà a concentrarti su ciò che è veramente importante.
- aggiorna il curriculum: prima di iniziare a cercare lavoro, assicurati di avere un curriculum aggiornato. Sottolinea le tue competenze e le tue esperienze più rilevanti. Un buon curriculum può fare la differenza nel catturare l'attenzione dei datori di lavoro.
- potenzia le tue competenze: usa il tempo tra il licenziamento e il ritorno al lavoro per potenziare le tue competenze. Partecipa a corsi di formazione o ottieni certificazioni pertinenti al tuo settore. Questo dimostra il tuo impegno verso la crescita professionale.
ritornare a lavoro dopo un anno e mezzo.
Quando, invece, bisogna cercare un nuovo lavoro dopo un anno e mezzo, o più in generale dopo un lungo periodo di pausa, la situazione è persino più complessa. Le aziende, infatti, potrebbero non vedere di buon occhio curriculum che presentano un lungo intervallo di tempo dall’ultimo lavoro ed essere scettiche scettiche di fronte a un "gap" importante nel CV.
Bisogna essere onesti è ammettere che il timore può essere fondato. Non per questo bisogna però perdere la fiducia. Quando si ritorna a lavoro dopo oltre un anno e mezzo si devono sottolineare le abilità e competenze acquisite durante questo periodo (corsi di aggiornamento seguiti, viaggi compiuti o volontariato).
L'approccio giusto e una presentazione efficace delle proprie esperienze possono ribaltare la percezione negativa associata a una pausa prolungata.
ricominciare a lavorare a 60 anni
In conclusione, tornare al lavoro a 60 anni può essere un passo gratificante e stimolante. Sfrutta la tua esperienza e le tue competenze, aggiornati quando necessario e affronta questa fase con una mentalità positiva. Ricorda che l'età non è un ostacolo insormontabile, ma un valore aggiunto che puoi portare al tuo futuro datore di lavoro.
Approfondisci su questo articolo su che lavoro fare a 50 anni
come giustificare un periodo di inattività nel curriculum
Abbiamo visto che un periodo di inattività nel curriculum può derivare da varie circostanze, come una pausa per motivi personali, una ricerca prolungata di lavoro o un cambio di carriera. Qualunque sia la ragione, è possibile affrontare questa situazione con fiducia e trasparenza. Ecco come inserire uno stop lavorativo su cv;
- mantieni la coerenza: assicurati che il tuo curriculum sia coerente in termini di layout e formattazione. Usa un formato standard e includi una sezione chiara dedicata al periodo di inattività.
- sii onesto e obiettivo: quando spieghi il periodo di inattività, sii onesto e oggettivo. Evita di esagerare o nascondere le informazioni. Spiega le circostanze in modo professionale e positivo.
le strategie per rientrare nel mercato del lavoro
Rientrare nel mondo del lavoro richiede un approccio strategico e mirato. Una pausa, indipendentemente dalla sua causa, può portare a dubbi e preoccupazioni, ma seguendo alcuni passi è possibile ritrovare la propria posizione nel mercato del lavoro con sicurezza e determinazione. Qualsiasi sia la tua situazione, ecco alcuni consigli generali da seguire per affrontare il rientro nel mondo del lavoro.
bilancio delle competenze.
Iniziamo dall'autoanalisi. A seconda del settore in cui si vuole trovare lavoro, bisognerà considerare le proprie competenze e confrontarle con le esigenze attuali del mercato del lavoro. In questo senso, è importante aggiornarsi magari con un corso mirato o una formazione aggiuntiva in quei campi specifici in cui si sente di avere delle carenze.
ricostruire il network professionale.
La rete professionale gioca un ruolo chiave. Usando piattaforme come LinkedIn, è possibile ristabilire connessioni passate e instaurare nuovi rapporti. Non sottovalutare il potere del networking. contatti che potresti avere nella tua cerchia di amici o conoscenti possono rappresentare opportunità inaspettate.
Leggi l'articolo di approfondimento e scopri come trovare lavoro su Linkedin
aggiornare CV e lettera di presentazione.
Il tuo curriculum e la lettera di presentazione sono a tutti gli effetti il biglietto da visita che mostri ai recruiter. Se durante la vostra pausa avete comunque seguito un corso, questa esperienza va valorizzata al massimo nel cv.
Nella lettera di presentazione, invece, il periodo di pausa non va omesso: va citato, spiegando anche che adesso la situazione che vi impediva di lavorare è risolta e sottolineando che, anzi, dopo questa assenza siete più che mai motivati a tornare in pista.
migliorare l’autostima.
Un periodo prolungato lontano dal lavoro potrebbe intaccare la fiducia nelle proprie capacità. Non bisogna, però, farsi vincere dal pessimismo e dalla scarsa fiducia. Al contrario è invece questo il momento di ritrovare la motivazione e la voglia di fare.
Per riuscire in questo arduo compito, è essenziale rafforzare la propria autostima. Credere nel proprio valore è il primo passo per convincere i potenziali datori di lavoro delle tue capacità.
Se ritrovare la fiducia dovesse essere difficile puoi comunque cercare un supporto professionale. A seconda della situazione, un consulente di carriera o uno psicoterapeuta possono aiutarti e farti tornare a credere nel tuo valore (personale e professionale).
preparati al colloquio.
Durante un colloquio, è inevitabile che venga chiesto del periodo di pausa. Preparati a rispondere con sincerità, sottolineando le esperienze positive e le competenze acquisite durante la pausa. Studia le tue risposte e fai pratica con qualche amico, parente o affetto. E nel momento del colloquio, assicurati di mostrare entusiasmo per l'opportunità di tornare al lavoro.
rivolgiti ad un'agenzia per il lavoro.
Se trovi difficile rientrare nel mercato del lavoro da solo, considera la possibilità di rivolgerti a un'agenzia specializzata. Realtà come Randstad possono fornire supporto nella ricerca di opportunità, offrendo consigli su come migliorare la presentazione del CV e prepararsi ai colloqui.
Infine, se i primi colloqui non dovessero andare bene, è fondamentale non perdersi d’animo e non rinunciare, anche perché così si rischia di allungare l’intervallo di tempo presente sul curriculum. In questi casi, alla fine, servono essenzialmente due cose: l’impegno nel riattivarsi seriamente nella ricerca del lavoro e la tenacia.