Il successo in ambito professionale non deriva solo dai risultati raggiunti, ma anche dal modo in cui si è lavorato per conseguirli. Calma, controllo, correttezza e diplomazia sono solo alcuni degli atteggiamenti cui dovrebbe essere improntato il nostro comportamento sul posto di lavoro. Mantenere una condotta il più possibile equilibrata è, infatti, fondamentale per non giocarsi la reputazione e non pregiudicare un eventuale avanzamento di carriera.

Anche se spesso capita di lavorare sotto stress e a ritmi serrati, bisogna evitare di farsi sopraffare da ansia e stanchezza: il rischio è di lasciarsi andare a commenti o atteggiamenti fuori luogo, del tutto controproducenti.

Scopriamo quali sono le regole di comportamento da seguire sul posto di lavoro e quali sono gli errori da evitare, non solo se il nostro obiettivo è la crescita professionale, ma anche nell’ottica di contribuire alla serenità dell’ambiente lavorativo e non compromettere i rapporti con colleghi e superiori.

regole di comportamento sul posto di lavoro
regole di comportamento sul posto di lavoro

come ci si comporta sul posto di lavoro.

Il nostro comportamento nel contesto lavorativo è come una vetrina, attraverso la quale colleghi, superiori e clienti ci osservano e si fanno un'opinione su di noi. Ogni gesto, parola ed azione contribuisce a creare questa immagine. 

Vediamo quali sono le regole di comportamento da seguire per creare un luogo di lavoro positivo e soddisfacente per te e per i tuoi colleghi.

puntualità e professionalità.

Essere puntuali è fondamentale per dimostrare serietà e affidabilità sul posto di lavoro. Arrivare in orario, sia all'inizio della giornata lavorativa che agli appuntamenti e alle riunioni, significa avere rispetto per il tempo dei colleghi e dei superiori. 

La puntualità, però, non si limita solo all'orario di ingresso e uscita dall’ufficio, ma si estende anche alla gestione delle scadenze e dei compiti assegnati. Rispettare i tempi stabiliti per la consegna dei lavori è essenziale per mantenere una buona organizzazione e un’efficace collaborazione all'interno del team.

Anche essere professionali è importante al lavoro. Significa adottare un atteggiamento serio e competente, mantenere sempre un linguaggio appropriato e un tono rispettoso, anche nei momenti di stress o di conflitto. È fondamentale affrontare ogni compito con dedizione e attenzione ai dettagli, mostrando così un reale impegno verso il proprio ruolo e le proprie responsabilità.

La professionalità implica la capacità di mantenere la riservatezza delle informazioni aziendali ed evitare pettegolezzi o commenti inappropriati sui colleghi. Anche presentarsi sempre curati e con un abbigliamento adeguato al contesto lavorativo contribuisce a trasmettere un’immagine di sé seria e professionale.

etica e rispetto delle persone.

Mantenere un comportamento etico e mostrare rispetto nei confronti delle persone è fondamentale per creare un ambiente di lavoro armonioso e produttivo. 

L'etica professionale implica agire sempre con integrità, onestà e trasparenza, evitando qualsiasi forma di comportamento scorretto o disonesto. Questo significa rispettare le regole aziendali, non prendere scorciatoie che possano compromettere la qualità del lavoro e non appropriarsi indebitamente dei meriti altrui.

Il rispetto delle persone si manifesta in molteplici modi. In primo luogo, è essenziale trattare tutti i colleghi, indipendentemente dal loro ruolo o dalla loro posizione, con dignità e cortesia. Significa ascoltarli attentamente quando parlano, non interromperli e riconoscere il valore delle loro opinioni e dei loro contributi. Un ambiente di lavoro rispettoso è quello in cui le differenze vengono valorizzate e dove non si tollera alcuna forma di discriminazione o bullismo.

Avere rispetto degli altri significa anche utilizzare un linguaggio appropriato e gentile, sia nelle conversazioni orali che in quelle scritte. In situazioni di conflitto o disaccordo, mantenere un tono civile e cercare soluzioni costruttive è essenziale per mantenere buone relazioni professionali.

Adottare un comportamento rispettoso vuol dire anche non divulgare informazioni personali o sensibili dei colleghi e non parlare alle loro spalle. 

crescita professionale.

Il mondo del lavoro è in costante evoluzione. Investire nella crescita professionale attraverso la formazione e l'apprendimento continuo è fondamentale per diventare sempre più competenti e qualificati.

Partecipare a corsi di aggiornamento, seminari, workshop e conferenze permette di acquisire nuove competenze e rimanere al passo con le ultime tendenze del settore. Questo non solo aumenta il proprio valore professionale, ma dimostra anche la volontà di migliorarsi continuamente.

Le competenze richieste per svolgere una determinata professione possono cambiare rapidamente. Essere proattivi nello sviluppo delle proprie capacità significa anticipare queste trasformazioni e prepararsi per affrontare nuove sfide. 

La formazione continua non riguarda però solo l’acquisizione di competenze tecniche, ma include anche lo sviluppo di soft skills come la leadership, la comunicazione efficace e la capacità di lavorare in team.

Inoltre, investire nella propria crescita professionale può avere un impatto positivo sull'ambiente di lavoro. Mostrare dedizione e impegno nello sviluppo delle proprie competenze può ispirare i colleghi a fare lo stesso. Essere un modello di comportamento positivo può motivare gli altri a seguire il proprio esempio e contribuire a creare un ambiente di lavoro più produttivo e collaborativo.

Essere attivamente impegnati nella propria crescita professionale può anche aprire le porte a nuove opportunità di carriera. Le competenze acquisite e l'esperienza maturata, infatti, possono renderti un candidato più competitivo per promozioni interne. È un investimento che ripaga nel lungo termine, sia in termini di avanzamento di carriera che di soddisfazione personale.

mancanza di rispetto sul posto di lavoro.

La mancanza di rispetto sul posto di lavoro può manifestarsi in diverse forme, alcune evidenti e altre un po’ meno. Questi comportamenti possono rendere ostile l’ambiente lavorativo e influenzare negativamente il morale e la produttività dei dipendenti.

Un esempio comune di mancanza di rispetto è la maleducazione che può creare un clima di lavoro ostile. Anche le critiche distruttive, che non si basano su fatti oggettivi ma attaccano il punto di vista personale senza offrire suggerimenti realmente utili, possono essere deleteri.

I pettegolezzi rappresentano un'altra forma di mancanza di rispetto: minano le relazioni interpersonali e creano divisioni tra colleghi. Il furto di idee, per cui un collega si appropria delle idee di un altro e le presenta come proprie, è un altro comportamento che influenza negativamente l’ambiente di lavoro.

Fare sentire i colleghi esclusi, per esempio non invitandoli a riunioni importanti o non rispondendo alle loro domande, e interromperli in modo scortese mentre svolgono il loro lavoro sono altre forme di mancanza di rispetto.

Per gestire queste situazioni è essenziale adottare strategie specifiche. Mostrare assertività, esprimendo le proprie opinioni con sicurezza e senza aggressività, può aiutare a risolvere i conflitti in modo costruttivo. Imparare a dire "no" quando necessario, gestendo il proprio tempo in modo efficace, è fondamentale per evitare il sovraccarico di lavoro.

Dimostrare una forte etica professionale, rispettando le scadenze e trattando tutti con cortesia, aiuta a conquistare il rispetto degli altri. Accettare le critiche con un atteggiamento positivo e vedere gli errori come opportunità di crescita dimostra maturità e desiderio di miglioramento. 

Infine, gestire le provocazioni con calma e razionalità, senza rispondere con lo stesso comportamento irrispettoso, è fondamentale per mantenere un clima positivo in ufficio.

cosa non fare sul posto di lavoro.

Ricorda che la tua condotta influisce sulla tua carriera e sull'atmosfera aziendale, quindi fai del tuo meglio per essere un membro del team modello. Evita i seguenti comportamenti scorretti per costruire relazioni professionali positive e contribuire a un ambiente di lavoro sano e produttivo.

sopravvalutarsi.

Avere fiducia nelle proprie capacità e coscienza del proprio valore è una cosa, ma credersi i migliori su tutti i fronti è un’altra. Ognuno ha le proprie specificità e tutti possono dare contributi preziosi al flusso di lavoro: il rischio di credersi al di sopra degli altri è cadere nell’isolamento. 

L’autovalutazione è fondamentale per crescere, ma è irreale uscirne sempre indenni: riconoscere i propri limiti e lacune è il primo passo per fare meglio e, a questo scopo, è importante ascoltare la valutazione che di noi danno gli altri. Quindi, la parola d’ordine è: accettare le critiche e imparare da esse.

non ammettere i propri errori.

Questo atteggiamento è, di frequente, una conseguenza del primo. È assai facile, infatti, che sopravvalutazione e mancanza di umiltà portino all’incapacità di ammettere i propri errori. 

Negare di aver preso una svista o di aver sbagliato una valutazione o una strategia - arrampicandosi sugli specchi o, peggio ancora, attribuendo ad altri la colpa - è segno di insicurezza e immaturità. Questo comportamento non solo mina la fiducia dei colleghi nei nostri confronti, ma ostacola anche la nostra crescita professionale.

mancanza di disponibilità.

La flessibilità è una delle caratteristiche più ricercate dai selezionatori. Portare avanti con dedizione il proprio lavoro è fondamentale, ma è altrettanto importante essere disponibili ad eseguire task urgenti o attività straordinarie che esulino dalla normale amministrazione o a ricoprire temporaneamente la posizione di un collega assente. 

Mostrarsi infastiditi o, peggio, rifiutare perché non sono compiti di propria competenza sono atteggiamenti da evitare. Essere versatili e pronti a dare una mano dimostra spirito di squadra e volontà di contribuire proattivamente al successo dell’azienda.

giudicare un'attività noiosa o inutile.

Strettamente legata alla mancanza di disponibilità e alla presupponenza è l’esprimere giudizi sull’opportunità o meno di eseguire una certa attività o addirittura giudicarla inutile e noiosa. 

Di qualunque natura siano i task che ci vengono assegnati, è sempre doveroso portarli a termine con impegno, cura e dedizione, senza sbuffare o lasciar trasparire in altro modo il proprio disappunto e la mancanza di entusiasmo.

Adottare un atteggiamento positivo e proattivo verso qualsiasi compito assegnato dimostra professionalità e può influenzare positivamente le opportunità di crescita sul lavoro.

non esprimere mai il proprio punto di vista.

La tendenza a lavorare e fare del proprio meglio senza esporsi troppo, evitando di esprimere il proprio punto di vista a meno che non esplicitamente richiesto, è raro porti a distinguersi ed emergere. 

Allo stesso modo, interpellati o meno, non è dando sempre ragione ai vertici ed essendo accomodanti a tutti i costi che ci si guadagna la stima altrui e costruisce una buona reputazione. 

Insomma, con educazione e garbo, è sempre bene manifestare la propria posizione su un tema, dire la propria anche se in contrasto con l’opinione comune. Farsi notare, ma nel modo giusto, mantenendo un comportamento assertivo.

esprimere il timore di non farcela.

Se il nostro responsabile ci affida un’attività, significa che ritenga abbiamo le capacità per svolgerla. Esprimere apertamente paura, incertezza e timore di non essere in grado di eseguirla non contribuisce a dare una buona impressione di sé. 

L’effetto che si ottiene è di essere giudicati insicuri e inaffidabili: collaboratori su cui non è possibile contare in caso di emergenza o necessità. Invece di mostrarsi incerti, è meglio chiedere chiarimenti e supporto per affrontare il compito nel modo migliore possibile.

rimanere sempre oltre l'orario.

La dedizione al lavoro non ha nulla a che vedere col trattenersi ripetutamente oltre l’orario, tutt’altro. In caso di scadenze ravvicinate o imprevisti, certamente è opportuno ignorare l’orologio e concludere ciò che ci è stato richiesto o che si ritiene importante terminare, ma farlo abitualmente senza un motivo reale può essere scambiato per mancanza di organizzazione, incapacità di pianificare il proprio lavoro e portarlo a termine nei tempi stabiliti. Inoltre, tale comportamento può compromettere il work-life balance, fondamentale per mantenere alta la produttività e il benessere personale.

chiusura al cambiamento.

Irrigidirsi di fronte a nuovi programmi o procedure, non essere disposti ad accettare cambiamenti di mansioni, attività e responsabilità, così come nuovi colleghi o superiori, è indice di scarsa flessibilità. La capacità di adattamento a nuove situazioni e contingenze, far fronte alle novità in modo ottimistico, rifuggire da abitudine e routine sono gli atteggiamenti da assumere se si desidera raggiungere più alte vette.

negatività e vittimismo.

Di fronte alle difficoltà - carico eccessivo di lavoro, imprevisto, problema strategico o operativo - mai cedere ad atteggiamenti negativi, pessimisti e, ancor peggio, ipercritici e vittimistici. 

Problem solving, proattività sul lavoro e leadership servono proprio a questo: affrontare le contingenze più ostiche e intricate senza perdere il controllo ma, al contrario, sfoderando pragmatismo e spirito d’intraprendenza.

Far fronte alle sfide che si propongono con ottimismo e determinazione non solo dimostra capacità nella gestione delle crisi, ma ispira anche fiducia e rispetto nei colleghi e superiori.

La fatica si farà sentire, ma ne sarà valsa la pena.

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