Se vuoi cambiare lavoro ma non te ne sei ancora capacitato, potresti riconoscerti in questa situazione.
È domenica sera, stai scegliendo l’abito da indossare l’indomani in ufficio. Opti per capi scuri già messi un paio di volte in settimana.
I colori non riflettono più lo stato d’animo dei primi tempi, quando tinte chiare e vivaci esprimevano tutto l’entusiasmo di andare in ufficio. Mentre una volta restavi oltre l’orario ufficiale, sai già che lunedì ogni scusa è buona per uscire prima. E sarà così per tutta la settimana.
È un segnale chiaro: hai perso l’entusiasmo: forse hai bisogno di cambiare lavoro.
Ma c’è bisogno di aspettare lo stato d’animo della domenica sera per convincerti che è giunto il momento di cercare nuove destinazioni professionali ? I segnali che volevi cambiare lavoro erano già chiari, ma come hai fatto a ignorarli?
L’unica cosa che avevi notato era che la motivazione stava diminuendo, le routine aveva preso il sopravvento, oppure stava diventando evidente che la traiettoria professionale non stava rispettando le tempistiche e la direzione che avevi prospettato. Nonostante queste consapevolezze, la lettera di dimissioni rimane ancora un’opzione non contemplata. Forse è solo un momento negativo passeggero.
La decisione di cambiare lavoro è una delle scelte più importanti che puoi fare nella tua carriera. Ma come puoi determinare quando è il momento giusto per intraprendere questa sfida? In questo articolo, esploreremo il periodo migliore per cambiare lavoro e ti daremo alcuni consigli utili per prendere la decisione giusta.
contenuti di questo articolo:
ecco i segnali che è il momento giusto per cambiare lavoro.
Allora, come si fa a distinguere tra quando si ha solo bisogno di tempo per staccare un po' la spina o quando quando è arrivato il momento di prendere consapevolezza che è giunto il momento di cambiare lavoro?
Riavvolgi il nastro e rifletti su questi segnali che indicano che è il momento di guardarsi intorno, è importante prendere questa decisione con attenzione e basarla su una valutazione ponderata della tua situazione attuale e delle opportunità future:
- ti senti costantemente frustrato, stressato e poco utile;
- ritieni che il tuo contributo non venga valorizzato quanto merita;
- ti lamenti spesso anche in merito a questioni su cui in passato avevi chiuso un occhio;
- ti mancano motivazioni e interesse nel completare i compiti assegnati, soprattutto quelli che hai sempre svolto abitualmente;
- soffri della sindrome dell’impostore: minimizzi i risultati che hai conseguito e pensi di non avere il talento degli altri;
- ti rendi conto che non stai dando il massimo;
- l’ambiente di lavoro è tossico;
- ti limiti a fare quello che è nella job description;
- non ti identifichi più nella mission e vision dell’azienda;
- il rapporto con i colleghi non è più collaborativo;
- percepisci che gli altri si prendono più meriti a parità di performance;
- a domande precise sulle prospettive ti vengono date solo risposte vaghe;
- comprendi che l’azienda non ha piani per il tuo sviluppo;
- il tuo datore di lavoro non ti incoraggia ad apprendere nuove competenze;
- hai cominciato ad arrivare al lavoro in ritardo e scappi alle 18 in punto;
- nella vita privata attraversi un momento di preoccupazione che impatta sulle tua performance, ma il datore di lavoro non si mostra comprensivo;
Il fatto che hai riavvolto il nastro è già un passo importante. Capire se è meglio rimanere dove si è oppure è il momento di cambiare lavoro è una domanda importante per ogni professionista. Potresti lavorare in un’azienda solida che ti dà sicurezza, ma non essere comunque soddisfatto del tuo lavoro con un conseguente impatto negativo sulla produttività e ripercussioni sulla tua vita personale. Se, infatti, il tuo lavoro attuale mette in pericolo il tuo equilibrio tra vita e lavoro o influisce negativamente sulla tua salute e il tuo benessere, potrebbe essere il momento di cercare un'opzione più adatta.
cosa fare prima di prendere la decisione definitiva di cambiare lavoro.
Se hai perso interesse nel tuo lavoro, è anche giusto valutare di non fare il passo più lungo della gamba. Prima di dare le dimissioni perché hai deciso di cambiare lavoro, potresti provare a trovare nuovi ambiti di competenza e opportunità senza cambiare azienda. Insieme al tuo capo o al responsabile HR, potresti identificare nuovi compiti che si avvicinano maggiormente ai tuoi interessi. Si potrebbe trattare di un cambio orizzontale, all’interno di un nuovo team, o della collaborazione ad un nuovo progetto; l’obiettivo potrebbe essere quello di fare nuove esperienze senza perdere la sicurezza acquisita.
cercare un lavoro è una cosa, trovare l’azienda giusta è un’altra
Nel caso in cui questa opzione è scartata da te o non presa in considerazione dal tuo capo, aggiorna il tuo cv e soprattutto rifletti su quale tipo di azienda possa essere quella giusta per il tuo progetto di vita. Fai networking: utilizza la tua rete di contatti professionale per cercare opportunità di lavoro e ricevere consigli da persone che hanno già fatto il cambio.
L’ultima ricerca di Randstad sull’employer branding potrebbe aggiungere degli elementi costruttivi alle tue considerazioni in merito alla tua volontà di cambiare lavoro.
Secondo la ricerca, i fattori più importanti nella scelta del datore di lavoro per gli italiani sono l'atmosfera di lavoro piacevole e l'equilibrio tra lavoro e vita privata (entrambi identificati dal 65% dei lavoratori), seguiti a poca distanza da retribuzione e benefit (61%). Poi vengono la sicurezza del posto di lavoro (58%) e la visibilità del percorso di carriera (54%).
Quasi due lavoratori italiani su tre (il 65%) ritengono la crescita professionale molto importante. E ben l’80% considera fondamentale che il datore di lavoro offra possibilità di riqualificazione/miglioramento delle competenze. Una conferma dell’importanza di reskilling-upskilling viene dal 72% di lavoratori italiani che rimarrebbe con il proprio datore di lavoro se gli fossero offerte opportunità di formazione.
Come abbiamo visto, cambiare lavoro è una decisione significativa che richiede attenzione e preparazione. Prima di prendere una decisione, valuta attentamente la tua situazione attuale, identifica le opportunità future e considera l'equilibrio tra vita e lavoro. Assicurati di essere preparato con un curriculum vitae aggiornato e di utilizzare la tua rete di contatti per massimizzare le tue possibilità di successo.