L’APE Sociale è un'indennità erogata dall'INPS destinata a specifiche categorie di lavoratori che si trovano in determinate condizioni, ovvero che abbiano raggiunto una certa età, che possiedano un’anzianità contributiva minima, che non siano titolari di pensione diretta, né in Italia né all'estero, e che rispettino tutti gli altri requisiti previsti dalla legge.

Introdotta in via sperimentale il 1° maggio 2017 con la legge di stabilità 2017 (L. n. 232/2016), l’APE Sociale è stata prorogata di anno in anno fino al 2024. Con l’entrata in vigore dell’ultima legge di bilancio (L. n. 213/2023), infatti, la validità della misura è stata estesa fino al 31 dicembre 2024.

L’obiettivo dell’APE sociale è fornire un sostegno economico temporaneo ai lavoratori socialmente vulnerabili, fino a quando non maturano i requisiti necessari per la pensione di vecchiaia, la pensione anticipata o un altro trattamento pensionistico anticipato.

Vediamo nel dettaglio cos'è l’APE Sociale, chi può richiederla, a quanto ammonta il contributo, come fare domanda per ottenerla, in quale circostanza la richiesta può essere respinta e le differenze rispetto alla pensione di vecchiaia.

che cos’è l’APE Sociale.

L'APE Sociale si rivolge a categorie di lavoratori svantaggiati e prevede l’erogazione di un contributo che viene corrisposto fino al momento in cui il beneficiario non raggiunge l’età per ottenere la pensione di vecchiaia o non possiede i requisiti necessari per la pensione anticipata o altro trattamento pensionistico anticipato.

La legge di bilancio 2024, che ha esteso la validità della misura fino al 31 dicembre 2024, ha apportato modifiche al requisito anagrafico necessario per accedere al beneficio. Secondo l’articolo 1, comma 136, la prestazione è concessa agli aventi diritto al compimento di 63 anni e 5 mesi, in luogo della precedente soglia fissata a 63 anni.

L’indennità è corrisposta ogni mese per 12 mensilità all’anno, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino a quando non si maturano i requisiti per la pensione anticipata o un altro trattamento pensionistico anticipato.

beneficiari e requisiti necessari.

I beneficiari dell’APE sociale sono lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle sue forme esclusive e sostitutive e alla Gestione Separata, non già titolari di pensione diretta, che:

  • sono disoccupati. L'indennità è riservata ai lavoratori che hanno perso il lavoro a causa di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale o per la scadenza di un contratto a tempo determinato, a condizione che abbiano lavorato come dipendenti per almeno 18 mesi negli ultimi 36 mesi precedenti la fine del contratto. Non devono percepire l'indennità di disoccupazione e possedere almeno 30 anni di contributi;
  • assistono, da almeno 6 mesi al momento della richiesta, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona gravemente malata abbiano compiuto i 70 anni di età, siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Devono possedere almeno 30 anni di contributi;
  • sono invalidi civili. Possono accedere all'APE Sociale i lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%, riconosciuta dalle competenti commissioni per l'invalidità civile, e che possiedono almeno 30 anni di contributi.
  • sono lavoratori dipendenti che, al momento della richiesta, hanno raggiunto un’anzianità contributiva di almeno 36 anni e che svolgono da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7 una o più delle cosiddette “attività gravose” (tecnici della salute, conduttori di mulini e impastatrici, artigiani, operai specializzati, agricoltori, …).

Per alcune categorie di lavoratori, tra cui quella degli operai edili e della ceramica, il requisito dell'anzianità contributiva è ridotto a 32 anni, mentre per le donne è ridotto di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni. 

Per ottenere l'indennità è necessario che i richiedenti soddisfino i seguenti requisiti al momento della domanda:

  • avere almeno 63 anni e 5 mesi di età;
  • rispettare il requisito contributivo specifico per la categoria di lavoratori a cui si appartiene;
  • non essere titolari di alcuna pensione diretta.

Un altro requisito fondamentale è la cessazione di tutte le attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato, sia in Italia che all'estero. Inoltre, come stabilito dalla legge di bilancio 2024, l’APE sociale “non è cumulabile con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui”.

APE Sociale: quanto si prende?

L'importo dell'APE Sociale è calcolato sulla base della rata mensile della pensione che il lavoratore avrebbe diritto a ricevere al momento della domanda, tenendo conto della contribuzione esistente fino a quel momento. L'indennità mensile non può, in ogni caso, superare i 1.500 euro lordi.

Come si calcola l’APE sociale? Per determinare l'importo dell'indennità è sufficiente calcolare l'importo mensile della pensione spettante al momento della presentazione della domanda. 

Se la pensione calcolata sulla base dei contributi accumulati fino alla data della domanda risulta inferiore a 1.500 euro mensili, l'indennità sarà pari all'importo della pensione. Se la pensione calcolata eccede tale importo, l’indennizzo dell’APE sociale sarà comunque limitato a 1.500 euro mensili.

come richiedere l’APE Sociale?

Per beneficiare dell’APE Sociale è necessario presentare due domande: una per la verifica dei requisiti e una per l’accesso al trattamento. Entrambe devono essere inoltrate telematicamente tramite il sito dell’INPS, accedendo alla sezione dedicata ai servizi online.

Le scadenze per la presentazione delle domande per l’anno in corso (2024) sono le seguenti:

  • 31 marzo, con risposta entro il 30 giugno;
  • 15 luglio, con risposta entro il 15 ottobre;
  • 30 novembre, con risposta entro il 31 dicembre.

Qualora si sia già in possesso dei requisiti previsti dalla legge, si consiglia di presentare simultaneamente sia la certificazione del diritto al beneficio sia la domanda di accesso all'APE Sociale, in modo da non perdere delle mensilità.

L’APE sociale, infatti, inizia a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla richiesta di accesso e non della certificazione dei requisiti.

quando la domanda viene respinta.

La domanda per accedere all’APE Sociale viene respinta se non si possiedono i requisiti previsti dalla legge. Questo accade se non si soddisfa il requisito anagrafico, se non si possiede l'anzianità contributiva necessaria o se si è titolari di pensione diretta in Italia o all'estero.

La richiesta può essere rifiutata anche a causa di incompatibilità con altri trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria (NASpI, DIS-COLL, ISCRO), con l'assegno di disoccupazione (ASDI) o con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.

Quando la domanda per l’APE sociale viene respinta, le motivazioni del rifiuto sono solitamente incluse nella notifica del respingimento. In questi casi, è possibile presentare un’istanza di riesame, contattando lo sportello da cui è pervenuta la notifica dell’esito negativo o inviando apposita richiesta tramite posta fisica o posta elettronica certificata.

Si ha diritto al riesame della domanda e ad un eventuale accoglimento di questa seconda istanza, a condizione che siano rispettate tutte le condizioni previste dalla legge e che le risorse destinate alla misura economica non siano state esaurite.

qual è la differenza APE Sociale e pensione di vecchiaia?

L'APE Sociale è un'indennità erogata dallo Stato, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia (attualmente fissata a 67 anni sia per gli uomini che per le donne), a favore di specifiche categorie di lavoratori meritevoli di particolare tutela.

Per beneficiare della misura è necessario avere almeno 63 anni e 5 mesi di età e soddisfare i requisiti contributivi previsti dalla legge, che variano in base alla categoria di lavoratori a cui si appartiene.

La pensione di vecchiaia, invece, spetta al raggiungimento dell'età pensionabile, attualmente fissata a 67 anni, e richiede la maturazione di almeno 20 anni di anzianità contributiva. Per accedervi è necessaria la cessazione dell'attività lavorativa subordinata alla data di decorrenza della pensione.

Il beneficio dell'APE Sociale cessa automaticamente al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia. Quando il beneficiario raggiunge l'età anagrafica per accedere alla pensione di vecchiaia, infatti, l'APE Sociale si interrompe automaticamente dal mese successivo alla predetta scadenza “naturale”.

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