Il lavoro da casa offre flessibilità, autonomia e un migliore equilibrio tra vita privata e professionale. Ma può anche nascondere delle insidie: distrazioni, difficoltà nella gestione del tempo e cali di concentrazione possono compromettere la produttività. Per trasformare il work-from-home in un vantaggio reale è necessario adottare strategie mirate, definire obiettivi chiari e organizzare il lavoro in modo consapevole. In questa guida vedremo come essere più produttivi lavorando da casa e quali pratiche adottare per ottenere risultati migliori.
indice dei contenuti:
punti chiave da ricordare:
- il work-from-home offre flessibilità, autonomia e migliore work-life balance, ma presenta anche alcune sfide che possono compromettere il rendimento
- per essere più produttivi lavorando da casa è necessario fissare obiettivi chiari, stabilire le priorità e pianificare i task
- ridurre al minimo le distrazioni e creare un ambiente di lavoro confortevole permette di mantenere alta la concentrazione e migliorare le performance
- tecniche come il metodo Pomodoro o le mappe mentali possono aumentare in modo significativo la produttività
gestione del tempo e produttività.
Lavorare da casa, per molti, è un’occasione per organizzare in modo diverso le proprie giornate: più autonomia, più flessibilità e migliore work-life balance. Condizioni - queste - che possono impattare positivamente anche sulla performance e tradursi in una maggiore produttività.
Le percezioni dei lavoratori lo confermano. Secondo un’indagine pubblicata su Pew Research Center, il 60% di chi lavora da remoto ritiene che questa modalità di lavoro abbia migliorato la propria capacità di portare a termine le attività e rispettare le scadenze.
Questo vale ancora di più per le generazioni più giovani: una ricerca Gallup mostra che quasi la metà dei millennial (49%) ritiene di lavorare meglio da remoto rispetto all’ufficio.
Anche le aziende sembrano condividere questa percezione. Secondo il report Flexible and Hybrid Working di CIPD, il 41% delle aziende dichiara che l’aumento del lavoro da casa ha avuto un impatto positivo su produttività ed efficienza, mentre solo il 16% segnala un calo.
Queste evidenze trovano riscontro anche nella ricerca sperimentale. Un celebre studio condotto su un call center in Cina ha rilevato che il passaggio al lavoro da casa ha portato a un +13% di produttività, grazie a: ambiente silenzioso, meno pause e gestione più efficiente delle attività.
Ancora più recentemente, un esperimento durato due anni presso Trip.com ha dimostrato che lavorare da remoto due giorni alla settimana non solo non riduce le performance, ma anzi la migliora.
Il lavoro da casa presenta però anche delle sfide. Le distrazioni legate all’ambiente domestico, l’eccesso di riunioni virtuali e comunicazioni digitali che frammentano la giornata, così come la difficoltà nel tracciare confini netti tra sfera privata e professionale, possono rendere difficile la gestione del tempo e compromettere il rendimento.
Per sfruttare appieno il potenziale del work-from-home e mantenere alta la produttività è fondamentale fare spazio a nuove abitudini e adottare strategie mirate.
1. fissa degli obiettivi chiari.
Il primo passo per essere produttivi lavorando da casa è avere ben chiaro dove si vuole arrivare. Senza obiettivi precisi, il rischio è disperdere tempo ed energie in attività poco rilevanti, con la sensazione di essere sempre impegnati ma mai davvero efficaci.
Stabilire obiettivi SMART - giornalieri o settimanali - permette non solo di aumentare la produttività, ma anche di ridurre lo stress, migliorare la concentrazione e ottenere risultati tangibili in tempi più brevi.
Adottare questo approccio è indispensabile nel lavoro da casa perché tutto ruota attorno all’autogestione e non ci sono i ritmi scanditi tipici dell’ambiente d’ufficio.
2. identifica quali sono le priorità lavorative.
Non tutte le attività hanno lo stesso peso: alcune meritano la massima attenzione perché hanno un impatto diretto sugli obiettivi prefissati, altre possono essere pianificate in un secondo momento.
Imparare a distinguere tra ciò che è urgente e ciò che non lo è è fondamentale per mantenere alta la produttività quando si lavora da casa.
Uno dei metodi più efficaci per farlo è la matrice di Eisenhower, che aiuta a classificare le attività in quattro categorie:
- urgenti e importanti (da fare subito);
- importanti ma non urgenti (da pianificare);
- urgenti ma non importanti (da delegare, se possibile);
- né urgenti né importanti (superflue).
Questo semplice schema consente di visualizzare con chiarezza le priorità e di concentrare tempo ed energie su ciò che davvero fa la differenza.
3. stabilisci una scaletta dei task da chiudere.
Una volta definiti obiettivi e priorità, il passo successivo per essere produttivi lavorando da casa è organizzare le attività seguendo una scaletta. Pianificare cosa fare, e in quale ordine, aiuta a mantenere il controllo della giornata e a ridurre quella sensazione di caos che spesso accompagna il work-from-home.
Un metodo efficace è affrontare subito i compiti più complessi o impegnativi, quelli che richiedono maggiore concentrazione e risorse mentali. È la cosiddetta regola “eat the frog”, secondo cui completare per primi i task più difficili libera energie e riduce il rischio di procrastinazione. Le attività più semplici o operative possono invece essere programmate a metà o a fine giornata, quando i livelli di attenzione tendono a calare.
Per visualizzare meglio il flusso di lavoro può essere utile utilizzare strumenti digitali di task management - come Trello, Asana o Todoist - che permettono di organizzare le attività per priorità, scadenze e stato di avanzamento.
4. riduci al minimo le distrazioni.
Le distrazioni sono tra i principali nemici della produttività quando si lavora da casa. Un messaggio sul telefono, una notifica sul computer o un’interruzione domestica possono spezzare la concentrazione e rallentare il lavoro più di quanto si pensi.
La soluzione è ricavare uno spazio di lavoro dedicato, separato - per quanto possibile - dalle aree domestiche più frequentate. Anche piccoli accorgimenti, come utilizzare cuffie con cancellazione del rumore o posizionare la scrivania lontano da fonti di distrazione, possono fare una grande differenza.
Disattivare le notifiche, utilizzare la modalità “non disturbare” durante le ore di concentrazione profonda o pianificare momenti precisi per controllare e-mail e messaggi aiuta a evitare interruzioni continue.
essere più produttivi: le pratiche migliori.
Esistono alcune pratiche che aiutano a migliorare sia la qualità che la quantità del lavoro da casa, anche in momenti particolarmente stancanti e complessi.
Un aspetto spesso sottovalutato è l’ergonomia dello spazio di lavoro. Passare molte ore seduti davanti a uno schermo può compromettere non solo la salute fisica ma anche la concentrazione e, di conseguenza, le performance.
Mantenere una postura corretta al PC - schiena dritta, piedi appoggiati a terra, schermo all’altezza degli occhi - riduce il rischio di affaticamento muscolare e favorisce la concentrazione.
Anche acquistare una sedia ergonomica e una scrivania regolabile in altezza può fare la differenza: alternare momenti in piedi e da seduti con una standing desk migliora la circolazione e contribuisce a mantenere costante il livello di energia durante la giornata.
Nella routine quotidiana è buona norma, poi, prevede brevi pause per fare un po’ di movimento. Bastano cinque o dieci minuti di camminata ogni ora per riattivare la circolazione, ossigenare il cervello e ripristinare il livello di concentrazione. Anche un power nap può essere d’aiuto.
Molto importante è anche la gestione delle energie mentali. Il cervello non è progettato per mantenere la massima concentrazione per periodi prolungati, e lavorare da casa può spingere a ignorare i propri limiti, aumentando il rischio di stress e calo di rendimento.
Una delle tecniche più efficaci per mantenere alta la concentrazione e aumentare la produttività è il metodo Pomodoro, ideato negli anni ’80 da Francesco Cirillo. Questo prevede cicli di 25 minuti di lavoro intenso seguiti da 5 minuti di pausa, con una pausa più lunga ogni quattro sessioni. Il risultato? Meno stress e affaticamento cognitivo.
I benefici del metodo Pomodoro sono supportati da numerose evidenze scientifiche. Una ricerca recente ha evidenziato come il metodo Pomodoro può aiutare a mantenere più a lungo attenzione e lucidità mentale, migliorando l’efficienza complessiva: consente infatti di svolgere lo stesso numero di attività in meno tempo, con un livello di concentrazione e benessere più stabile durante la giornata.
Un altro strumento molto utile sono le mappe mentali, che permettono di organizzare le informazioni in modo chiaro, collegare idee tra loro e pianificare il lavoro passo dopo passo.
Uno studio del 2022 ha rilevato che l’uso delle mappe mentali migliora in modo significativo le prestazioni.
È utile ricordare che essere produttivi non significa lavorare di più, ma lavorare meglio. Piccoli accorgimenti quotidiani - come quelli appena passati in rassegna - possono trasformare radicalmente il modo in cui si lavora da casa e aiutare a raggiungere risultati migliori.