Quando si cerca lavoro fuori dai confini italiani, i termini “résumé” e “curriculum vitae” ricorrono frequentemente e, sebbene vengano usati spesso come sinonimi, presentano alcune differenze che ogni candidato dovrebbe conoscere.
In particolare, negli Stati Uniti e in Canada, il résumé costituisce lo standard di riferimento e corrisponde al curriculum vitae come lo intendiamo in Italia. È un documento sintetico, generalmente di una o due pagine, che punta a mettere in risalto competenze, esperienze e risultati in modo mirato, in funzione della posizione per cui ci si candida.
Nei Paesi oltreoceano, il CV è un documento più lungo e dettagliato, riservato prevalentemente a contesti istituzionali. Può contare più pagine e includere informazioni approfondite su pubblicazioni, conferenze, progetti di ricerca e percorsi formativi.
In Italia e nella maggior parte dei Paesi europei, il curriculum è il formato standard utilizzato per qualsiasi candidatura, sia per lavori operativi che per incarichi dirigenziali, e ha caratteristiche simili a quelle del résumé.
Comprendere le differenze tra résumé e CV è essenziale per adattare la propria candidatura al contesto geografico e culturale di riferimento, evitando fraintendimenti che potrebbero compromettere le opportunità di essere presi in considerazione dai selezionatori.

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quando utilizzare un résumé o un CV?
Capire quando utilizzare un résumé o un CV è essenziale per chi desidera candidarsi per posizioni di lavoro all’estero e vuole presentarsi in modo corretto ai selezionatori.
Nonostante questi due strumenti siano spesso considerati equivalenti, soprattutto da chi non ha esperienza con il mercato del lavoro internazionale, la scelta tra uno e l’altro può fare la differenza nel processo di selezione e incidere sulle probabilità di essere presi in considerazione per una posizione.
Negli Stati Uniti e in Canada, il résumé rappresenta il formato più utilizzato per la maggior parte delle candidature ed è l’equivalente del CV italiano. È un documento breve e mirato, solitamente di una o due pagine, in cui il candidato mette in evidenza competenze specifiche e risultati raggiunti.
In questi Paesi, il curriculum è un documento destinato esclusivamente ai contesti accademici e statali. È più lungo del résumé e contiene informazioni approfondite su pubblicazioni, conferenze, progetti di ricerca e attività didattiche.
In Europa, e in particolare in Italia, il CV è il formato standard richiesto per qualsiasi candidatura, che si tratti di posizioni operative o ruoli manageriali. Anche se negli ultimi anni si è diffusa la tendenza a prediligere documenti meno prolissi e più personalizzati, il CV non è soggetto a rigidi limiti di lunghezza.
È preferibile creare un documento di una pagina sola, o al massimo due, ma è considerato normale che un profilo con esperienza trentennale presenti un CV di tre o più pagine, con una descrizione completa del proprio percorso professionale e formativo. In alcuni contesti, infatti, l’invio di un CV troppo sintetico potrebbe essere interpretato come segno di scarsa esperienza.
Per chi aspira a lavorare in ambienti internazionali, come grandi aziende multinazionali, è importante valutare attentamente le richieste espresse nell’annuncio. Talvolta, anche in Europa potrebbe essere richiesto un résumé all’americana perché i processi di selezione seguono standard internazionali.
Risulta evidente come conoscere le differenze tra résumé e CV sia indispensabile per orientarsi correttamente nella redazione della candidatura e presentarsi ai selezionatori con il documento più adeguato.
che cosa è un curriculum vitae.
Il curriculum vitae è il documento standard utilizzato per presentare la propria esperienza professionale e formativa quando ci si candida per un lavoro, in Italia e nella maggior parte dei Paesi europei.
Rappresenta, insieme alla lettera di presentazione, il principale strumento con cui un candidato si presenta ai selezionatori, fornendo una panoramica chiara e dettagliata delle proprie competenze, delle mansioni svolte nei precedenti impieghi e del percorso di studi.
La struttura del CV segue linee guida ormai consolidate. Di norma, il documento si articola in sezioni ben definite: dati personali, esperienze lavorative, formazione, competenze, oltre a eventuali informazioni aggiuntive relative a hobby e interessi.
La lunghezza del documento non è rigidamente prestabilita, ma generalmente il consiglio è mantenersi su una o due pagine. L’obiettivo è fornire un quadro esaustivo, ma al tempo stesso chiaro e facile da leggere, del proprio percorso professionale.
Scopri come scrivere un curriculum vitae efficace.
Diversa è la situazione negli Stati Uniti e in Canada, dove il termine “curriculum vitae” indica qualcosa di differente rispetto al CV come lo intendiamo noi. In questi Paesi, il CV è un documento destinato prevalentemente a contesti accademici, istituzionali e pubblici.
È una versione estesa del nostro CV. Può raggiungere anche cinque o sei pagine e include informazioni dettagliate, relative per esempio a competenze specifiche, collaborazioni rilevanti, partecipazione a comitati scientifici, attività di revisione di articoli accademici e incarichi di responsabilità all’interno di istituzioni universitarie o enti di ricerca.
Proprio per queste sue caratteristiche, il CV utilizzato oltreoceano può essere paragonato al nostro Europass CV, un formato standardizzato particolarmente apprezzato dalle aziende che operano in ambito internazionale e dalle istituzioni pubbliche.
Tuttavia, mentre il CV Europass è utilizzato prevalentemente per agevolare la mobilità lavorativa e accademica in Europa, il CV statunitense è richiesto quasi esclusivamente da università, istituti di ricerca e enti pubblici.
Per i ruoli tradizionali in azienda, negli Stati Uniti e in Canada il résumé è da preferire, perché è molto più sintetico e focalizzato sui risultati e sulle competenze chiave.
che cosa è un résumé.
Il résumé è un documento professionale utilizzato principalmente negli Stati Uniti e in Canada per presentare in modo conciso le proprie competenze, le proprie esperienze lavorative e i risultati ottenuti nel corso della propria carriera.
A differenza del curriculum vitae - così come inteso nei Paesi oltreoceano - il résumé ha una lunghezza ridotta, solitamente limitata a una o due pagine, ed è focalizzato sulle qualifiche più rilevanti per la posizione desiderata.
La struttura del documento è studiata per catturare rapidamente l'attenzione dei selezionatori, mettendo in risalto gli aspetti più significativi del proprio percorso professionale.
Una delle sezioni più importanti del résumé è il "summary" o "objective", contenente informazioni relative al profilo professionale. Il summary viene redatto dai professionisti con esperienza e sintetizza i momenti salienti della carriera. L'objective, invece, viene redatto da chi ha poca esperienza o non ne ha affatto e serve a trasmettere la propria motivazione.
Segue la sezione dedicata all'esperienza professionale. Qui, le posizioni ricoperte vengono elencate in ordine cronologico inverso, partendo dalla più recente. Per ogni ruolo, è fondamentale fornire una breve descrizione delle responsabilità e, soprattutto, dei risultati ottenuti.
Nella sezione relativa alla formazione accademica si indicano il titolo di studio più alto conseguito, l'istituzione frequentata e l'anno. Dettagli come votazioni possono essere omessi, a meno che non siano particolarmente rilevanti per la posizione.
Un'altra sezione importante è quella dedicata alle competenze, sia tecniche che trasversali. Nel résumé, questa parte è spesso presentata come un elenco puntato di abilità specifiche pertinenti al ruolo per cui ci si candida.
I dati personali sono ridotti al minimo per evitare potenziali discriminazioni. Generalmente, si includono solo nome, cognome, numero di telefono, indirizzo email professionale e, se pertinente, il link al profilo LinkedIn. Informazioni come data di nascita, stato civile o foto sono da evitare, in linea con le pratiche di questi Paesi, che privilegiano la privacy e l'equità nel processo di selezione.
Proprio come il CV italiano, anche il résumé deve essere curato nell’estetica. Un layout pulito e professionale, con l'uso di elenchi puntati, titoli in grassetto e spaziature adeguate, facilita la lettura e mette in risalto le informazioni chiave.
È importante evitare elementi grafici eccessivi o colori troppo vivaci che possano distrarre il selezionatore. L'obiettivo è creare un documento che sia al contempo accattivante e formale.
Per chi non ha molta dimestichezza con la redazione di un résumé esistono diverse piattaforme online, tool e app specifiche che possono essere di grande aiuto perché consentono di personalizzare il layout e inserire le informazioni essenziali in modo semplice e rapido. Lo stesso vale per chi desidera migliorare l’impostazione del proprio curriculum vitae italiano (leggi anche: come creare un CV online).
Conoscere le differenze tra résumé e CV, come è chiaro, è fondamentale per chi desidera intraprendere un percorso professionale all’estero. Presentarsi con il documento giusto aumenta le probabilità di distinguersi dagli altri candidati e di ottenere un colloquio.
Per muoversi con successo nei mercati del lavoro oltreoceano, è altrettanto importante sapere come trovare lavoro fuori dai confini nazionali e quali sono le piattaforme più adatte per individuare le opportunità professionali migliori.
Allo stesso tempo, chi vuole cambiare settore o rimettersi in gioco dopo anni trascorsi nella stessa azienda non può fare a meno di informarsi sulle regole del mercato internazionale per capire come cambiare lavoro senza commettere errori che potrebbero compromettere le possibilità di essere selezionati per la posizione desiderata.
