chi è l’ortottista?
L'ortottista è un professionista sanitario specializzato nel settore dell’oftalmologia, ovvero il ramo della medicina dedicato alle diagnosi e al trattamento dei disturbi visivi. Un ortottista si occupa dei disturbi del movimento oculare e dei disturbi visivi provocati da interazioni errate dell'occhio con il sistema nervoso. Questo genere di professione richiede approfondite competenze di natura tecnica nella diagnosi dei difetti della visione binoculare. Nella maggioranza dei casi, i problemi visivi sono dovuti a problemi muscolari o nervosi che influenzano negativamente la comunicazione tra il cervello e gli occhi. Gli ortottisti gestiscono pazienti che presentano sintomi come visione sfocata, doppia e ondeggiante. Alcuni pazienti possono anche mostrare segni esteriori come movimenti incontrollati o disallineamento degli occhi.
cosa fa un ortottista?
Grazie alla propria formazione, un ortottista è in grado di fornire una serie di trattamenti volti a tenere sotto controllo e porre rimedio a svariate condizioni che influenzano in modo negativo la visione. Assiste i pazienti nella gestione dei loro problemi visivi e offre rimedi come esercizi oculistici, occhiali o bende. Può talvolta lavorare insieme a pazienti affetti da patologie neurologiche che danneggiano la loro vista come, ad esempio, tumori cerebrali o ictus. Aiuta i pazienti a gestire i sintomi e contribuisce al loro percorso di riabilitazione generale. Dopo aver conseguito una laurea in Ortottica e Assistenza Oftalmologica, è necessario iscriversi all’albo di riferimento all’interno della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione). Un ortottista può trovare impiego all’interno di ospedali e cliniche oculistiche, ma anche lavorare in strutture specialistiche come i centri di riabilitazione per pazienti affetti da condizioni neurologiche.
Hai l’interesse per la scienza e la medicina, le doti di problem-solving e le competenze tecniche necessarie per lavorare come ortottista? Se la risposta è sì, allora continua a leggere per scoprire quali sono le competenze e le qualifiche di cui hai bisogno per avere successo nel ruolo di ortottista.
offerte ortottistaquali ruoli ha l’ortottista?
L’ortottista è un operatore sanitario specializzato che ha la responsabilità di esaminare gli occhi e la vista dei pazienti. In base alla valutazione dei sintomi, come, per esempio, visione sfocata o disallineamento degli occhi, crea un preciso piano di trattamenti mirati per risolvere il problema. Prima di procedere con la somministrazione di tali trattamenti, illustra al paziente le sue condizioni, spiegando in modo esaustivo ma chiaro le dovute contromisure. Per correggere i problemi visivi dei pazienti utilizza strumenti e dispositivi particolari come occhiali speciali e bende per gli occhi. Dal momento che lavora spesso insieme a pazienti affetti da malattie e patologie di tipo neurologico come ictus o sclerosi multipla, ha anche la responsabilità di assisterli nel loro percorso di riabilitazione.
ortottista stipendio medio
Lo stipendio medio in Italia per il 2023 che può percepire un ortottista è di circa € 25.000 lordi annui. I tecnici neo assunti arrivano ad ottenere cifre intorno a € 20.000 annui, mentre i professionisti più esperti possono raggiungere anche € 37.000 l’anno. Lo stipendio di un ortottista è delineato dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) del settore, anche se le cifre possono subire notevoli cambiamenti a seconda del settore nel quale un ortottista opera. Nella maggior parte dei casi, il settore privato offre pacchetti retributivi maggiori rispetto alla sanità pubblica.
I principali fattori che possono influenzare lo stipendio di un ortottista sono il tipo di settore nel quale lavora e il bagaglio di esperienza di cui si trova in possesso. I salari offerti all’interno del settore pubblico sono generalmente fissi e migliorano con l’aumentare dell’esperienza. Soprattutto per quanto riguarda il settore privato, invece, le prospettive retributive cambiano in base alle dimensioni dell’ospedale o della clinica nella quale si trova impiego. Le piccole cliniche presenti in centri abitati di scarse dimensioni hanno a disposizione risorse limitate; di conseguenza, non possono offrire salari molto elevati. Al contrario i grandi ospedali e gli istituti di ricerca privati offrono spesso stipendi molto più alti per i propri dipendenti.
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tipi di ortottista
Gli ortottisti possono essere suddivisi in base al luogo nel quale svolgono i propri compiti e al tipo di paziente del quale si occupano. I principali tipi di ortottista includono:
- ortottisti clinici: lavorano presso cliniche oculistiche o in reparti specialistici all’interno di grandi ospedali. Il compito di questi professionisti consiste nel diagnosticare e trattare i problemi relativi alla vista dei pazienti che richiedono un trattamento specializzato. Un ortottista clinico collabora in modo frequente con svariati altri operatori sanitari allo scopo di gestire i problemi oculari dei pazienti affetti da patologie neurologiche.
- ortottisti di comunità: questo genere di ortottista svolge le proprie mansioni in centri sanitari di comunità oppure nelle scuole, con l'obiettivo di gestire i problemi visivi di bambini e adulti. In alcuni casi, lavora nei centri di riabilitazione per fornire assistenza a pazienti che riscontrano diversi tipi di problemi visivi. Fornisce inoltre rimedi per il disallineamento oculare e per gli altri problemi legati al movimento degli occhi.
- ortottisti pediatrici: questi particolari professionisti offrono aiuto e supporto a bambini affetti da problemi neurologici che mettono a repentaglio la loro salute visiva. Un ortottista pediatrico ha la possibilità di lavorare in ospedali pediatrici o scuole speciali per effettuare le diagnosi e portare a termine il trattamento della visione offuscata causata da problemi che impediscono il regolare movimento degli occhi.
lavorare come ortottista
La professione specialistica dell’ortottista richiede diverse conoscenze di natura tecnica, oltre a svariate soft skills, necessarie per interagire in modo positivo e costruttivo con i pazienti. Ecco quali sono i principali compiti e responsabilità da aspettarsi quando si decide di intraprendere questo tipo di carriera.
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come diventare ortottista: compiti e responsabilità
Le mansioni specifiche di un ortottista variano in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Alcuni dei più comuni compiti e responsabilità che caratterizzano questa professione sono i seguenti:
- portare a termine gli esami dei pazienti: innanzitutto, l'ortottista ha il compito di esaminare gli occhi del paziente. In base a questa analisi iniziale, ne valuta la visione al fine di individuare eventuali problemi. La maggior parte dei pazienti viene indirizzata a un ortottista quando presenta sintomi come disallineamento, visione offuscata o doppia. Il compito di questo professionista risiede nell’eseguire tutti i test di valutazione della vista necessari per diagnosticare disturbi del movimento oculare. In generale, gli ortottisti sono in grado di diagnosticare problemi oculari come glaucoma, diplopia e disturbi genetici.
- preparare piani di trattamento: un ortottista crea piani di cura e rimedi per risolvere i problemi oculari dei pazienti. Prima di stabilire un piano di trattamento e le relative misure da intraprendere, illustra chiaramente le condizioni oculari ai pazienti e fornisce loro le diverse opzioni di trattamento.
- somministrare il trattamento: gli ortottisti utilizzano dispositivi particolari per trattare i problemi di vista dei pazienti, come occhiali speciali e bende per gli occhi. Inoltre, prescrivono i farmaci più adatti o raccomandano esercizi tesi a migliorare i movimenti oculari. Nel caso in cui il disturbo visivo richieda un intervento chirurgico, l’ortottista coopera a stretto contatto con l'oftalmologo per pianificare l'intervento correttivo.
- gestire programmi di riabilitazione: molto spesso, un ortottista lavora con pazienti affetti da malattie come ictus, sclerosi multipla e altre patologie neurologiche che agiscono sul sistema nervoso. Il suo compito è quello di seguirli nel percorso di riabilitazione e migliorare la loro capacità di visione. Inoltre, valuta i problemi relativi alla vista di bambini con necessità specifiche e crea piani di trattamento.
- mantenere un registro dei pazienti: l’ortottista redige rapporti sui problemi visivi dei pazienti e aggiorna le loro cartelle cliniche, aggiungendo i rimedi e le procedure oculistiche correttive più recenti. Riuscire a mantenere in ordine il registro dei pazienti consente di seguire con maggiore facilità il percorso di un paziente e di cercare soluzioni alternative se il trattamento non funziona.
- fornire consigli e suggerimenti relativi ai problemi di salute visiva ai pazienti: un ortottista informa i pazienti riguardo a problemi oculistici di natura generale. Ad esempio, offre consigli utili ai pazienti per la cura della vista negli anziani e la cura delle lenti a contatto. Mette anche a disposizione le proprie conoscenze per i pazienti con problemi oculistici derivanti dallo svolgimento di determinate professioni.
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ambiente lavorativo
L'ortottista lavora all’interno di ospedali oculistici, cliniche pubbliche e centri sanitari di comunità. Generalmente, la sua giornata lavorativa si svolge al chiuso, in ambienti di lavoro sterilizzati e climatizzati. La maggior parte della giornata viene trascorsa in ambulatorio per valutare i problemi oculari dei pazienti. Nelle cliniche oculistiche sono spesso presenti attrezzature specializzate per la valutazione delle condizioni oculari. I professionisti che operano in cliniche di comunità hanno la possibilità di lavorare in ambienti diversi. Oltre ad assistere i pazienti nelle cliniche, lavorano talvolta all'aperto durante i programmi di sensibilizzazione della comunità. Un ortottista può anche effettuare screening della vista nelle scuole e nei centri di riabilitazione. Alcuni di questi professionisti lavorano nel campo della ricerca delle più recenti tecniche oculistiche all’interno dei dipartimenti universitari.
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chi sono i colleghi del ortottista?
A seconda del datore di lavoro e del settore in cui lavora, tra i colleghi dell’ortottista potrebbero esserci ottici, optometristi e oftalmologi. L’ortottista potrebbe anche lavorare a stretto contatto con infermieri e operatori socio sanitari, così come con altri specialisti che potrebbero includere, ma non solo, medici, protesisti e neuroscienziati.
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orario di lavoro
L'orario di lavoro di un ortottista corrisponde, generalmente, al regolare orario di ufficio, con il numero di ore lavorative stabilito dal relativo CCNL. Tuttavia, all’interno di ospedali e cliniche aperte 24 ore su 24, risulta talvolta necessario lavorare su turni e, a volte, di sera e nei fine settimana. Negli ospedali, inoltre, sono spesso disponibili posizioni part-time. Dato che la maggioranza dei datori di lavoro mette a disposizione termini di lavoro flessibili, è anche possibile lavorare come collaboratore esterno. La possibilità di lavorare da remoto, al contrario, non è disponibile, poiché è richiesta la presenza fisica per portare a termine i necessari test oculari.
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profilo professionale
Una posizione professionale nel ruolo di ortottista rappresenta una buona opportunità per fare carriera. Partendo da un ruolo entry-level, si ha la possibilità di diventare uno specialista o di assumere un ruolo più avanzato. Con il miglioramento delle proprie conoscenze e l’incremento del livello di esperienza, un ortottista ha l’opportunità di diventare responsabile del reparto di ortottica oppure ricoprire altri ruoli di natura manageriale all’interno di una clinica o di un ospedale. Alcuni ortottici lavorano negli istituti di ricerca o nelle strutture sanitarie. Altri, invece, diventano ricercatori clinici oppure mettono a disposizione degli altri le proprie competenze, assumendo un ruolo da docenti.
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i vantaggi di trovare un lavoro come ortottista grazie a randstad
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istruzione e competenze
Per diventare ortottico, è necessario frequentare il corso di laurea in Ortottica e Assistenza Oftalmologica, con durata triennale. Questo corso, incluso nella categoria delle lauree in professioni sanitarie della riabilitazione, è a numero chiuso e abilita all’esercizio della professione. Non è, quindi, richiesto alcun genere di esame aggiuntivo per poter esercitare questa professione. Dopo aver ottenuto la laurea, un ortottico deve iscriversi al relativo albo.
capacità e competenze
Oltre alle capacità tecniche necessarie per poter svolgere questa professione, un buon ortottista ha bisogno di altre qualità e competenze per riuscire ad avere successo nel ruolo scelto. Fra le competenze richieste a questo professionista possiamo trovare:
- doti di comunicazione: un ortottista dev’essere in grado di illustrare ai pazienti la loro situazione medica in modo chiaro e preciso. Inoltre, è essenziale spiegare i piani di trattamento stabiliti prima di dare inizio al periodo di riabilitazione. Oltre alle capacità di comunicazione orale, un ortottista è anche in grado di redigere rapporti e gestire le cartelle mediche dei pazienti.
- capacità di lavorare in team: questa figura professionista lavora spesso a fianco di altri specialisti per fornire piani di trattamento esaustivi. È importante collaborare in modo positivo e sereno con gli altri per svolgere un buon lavoro.
- problem solving: quando un ortottista diagnostica i problemi di visione di un paziente, fa affidamento sulle proprie capacità logiche e di pensiero critico per individuare le problematiche presenti e creare i piani di trattamento più efficaci per ciascun individuo. Nel caso in cui un paziente presenti una condizione particolare, è in grado di sfruttare le proprie capacità di problem solving per trovare la soluzione migliore.
- capacità di osservazione: per identificare in modo corretto i sintomi dei problemi visivi, è necessario possedere acute capacità di osservazione.
FAQ sul lavoro come ortottista
Ecco le domande più frequenti riguardo il lavoro di ortottista:
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cosa fa un ortottista?
L'ortottista si occupa dei disturbi relativi al movimento oculare e dei problemi alla vista. A differenza di altri specialisti, si concentra sulle condizioni che riguardano il modo in cui gli occhi interagiscono con il cervello. Per questo motivo, si occupa di patologie neurologiche che colpiscono gli occhi.
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qual è la differenza tra un oftalmologo e un ortottista?
L'oftalmologo è specializzato nel trattamento delle malattie degli occhi e nell'esecuzione di interventi chirurgici. Anche l'ortottista fa parte dell'équipe sanitaria oculistica, ma il suo lavoro si concentra sui problemi legati al movimento oculare. Al contrario degli oftalmologi, gli ortottisti non portano a termine interventi chirurgici, ma si affidano ad altri tipi di trattamenti per gestire le varie patologie oculari.
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qual è la differenza fra un ottico, un oculista e un ortottista?
Un ottico non è un medico o un operatore sanitario, ma un tecnico professionista di occhiali e lenti a contatto che si occupa di lenti e montatura. Un oculista è un medico specializzato nella branca oftalmologica della medicina. Oltre a prevenire, diagnosticare e curare problemi relativi alla vista, può anche effettuare interventi chirurgici, se necessario. Prescrive, inoltre, farmaci e terapie. Al contrario, un ortottista non è un medico. Questa figura concentra la sua attenzione sui deficit visivi che riguardano il movimento degli occhi e il collegamento fra vista e sistema nervoso.
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gli ortottisti sono medici?
L'ortottista non è un medico, ma un operatore sanitario specializzato in procedure diagnostiche relative ai movimenti oculari e ai sistemi visivi. Il suo lavoro consiste nel prevenire e diagnosticare eventuali deficit di natura oculare, oltre che nel gestire il percorso di riabilitazione visiva insieme ai pazienti.
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quali sono le qualifiche necessarie per diventare ortottista?
Per poter svolgere questa professione, è necessario conseguire una laurea in Ortottica. Il corso dura tre anni e prevede sia una formazione di natura pratica sia l’acquisizione di conoscenze teoriche.
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