lavorare come operaio tessile

I compiti e le responsabilità a cui va incontro un operaio tessile sono molteplici, tutti fondamentali per la realizzazione del prodotto. Tra questi troviamo:

• disposizione delle materie prime nei macchinari per le relative lavorazioni: sulla base della lavorazione che gli è stata assegnata, l’operaio tessile recupera e organizza le materie prime necessarie al lavoro, verifica che i macchinari che deve utilizzare siano funzionanti e pianifica il lavoro, occupandosi anche dei corretti settaggi.
• creazione dei tessuti: se l’operaio tessile lavora per un’azienda che produce tessuti si dedicherà a diverse operazioni come orditura, tintura, garzatura, manganatura o follatura, solo per citarne alcuni, che porteranno alla realizzazione di un tessuto a partire dalle fibre.
• confezionamento di prodotti tessili finiti: se lavora per un’azienda che produce capi d’abbigliamento, accessori, oppure oggetti destinati all’arredamento come tende, lenzuola, tessuti per divani, l’operaio tessile svolge diverse altre operazioni che portano al confezionamento del bene finale a partire dal tessuto grezzo. Tra queste il taglio, la segnatura, la cucitura, la rifinitura.
• lavorazioni inerenti la campionatura: prima di avviare una produzione su larga scala spesso vengono eseguite delle operazioni di campionatura e realizzati dei prototipi che, dopo l’attenta analisi degli addetti al controllo qualità danno il via alle fasi successive.
• controllo della conformità del prodotto lavorato: un intoppo nella produzione può capitare, ma è bene che l’operaio se ne accorga al più presto per fermarla, risolvere il problema, e riavviare la lavorazione senza spreco di materie prime. Fra i suoi compiti c’è quindi la verifica dei prodotti e della conformità con gli standard qualitativi stabiliti.

L'operaio tessile svolge le sue mansioni al chiuso, all'interno di un'industria, in grandi o piccole aziende del settore tessile, della pelletteria o dell’abbigliamento. Non è un lavoro che può svolgere da remoto perché è indispensabile l'utilizzo di macchinari specifici, che non possono essere portati fuori dall'azienda e con cui questa figura deve rapportarsi quotidianamente, seguendo con scrupolo le norme vigenti in materia di sicurezza. Infatti spesso l’ambiente del reparto di produzione tessile può essere rumoroso, o ancor peggio pericoloso quando si utilizzano determinati macchinari, motivo per cui molto spesso l’operaio tessile viene fornito anche dei DPI necessari per lavorare nelle migliori condizioni psicofisiche possibili.

A seconda del datore di lavoro e del settore in cui lavora, tra i colleghi dell’operaio tessile potrebbero esserci sarti, cucitrici, capi reparto e supervisori. L’operaio tessile potrebbe anche lavorare a stretto contatto con manutentori e programmatori, così come con altri specialisti che potrebbero includere, ma non solo, project manager, addetti al controllo qualità e designer.

Solitamente un operaio tessile svolge le sue mansioni all'interno delle 40 ore settimanali, otto ore al giorno distribuite per cinque giorni a settimana. Nel weekend le piccole aziende non producono, lasciando due giorni di riposo all'operaio tessile, mentre quelle più grandi, di portata nazionale e internazionale, spesso lavorano in produzione continua, ovvero 24 ore al giorno. In quest’ultimo caso l’operaio tessile lavora su turni diversi a rotazione, e questi possono cadere anche nelle ore notturne, nei fine settimana e nei giorni festivi, motivo per cui è necessaria una certa predisposizione alla flessibilità. Inoltre in alcuni casi potrebbe essere richiesto all’operaio tessile, di svolgere alcune ore di straordinari, questo accade soprattutto nel caso di un forte aumento di domanda, che va gestito con un incremento della produzione, ma anche nel caso si arrivi in ritardo a ridosso di una scadenza prestabilita per la consegna di un lavoro al cliente, oppure ancora nel caso di ritardi causati da intoppi nel ciclo produttivo standard.

L’operaio tessile lavora in aziende con contratti a tempo determinato o indeterminato che si occupano di calzature, cuoio e pelletteria, abbigliamento, accessori, oggetti di design, arredamento e tessuti sartoriali. Gli operai tessili sono delle risorse operative indispensabili per queste imprese, motivo per cui questa figura professionale è richiesta e può ambire anche a posizioni importanti. Partendo da una posizione entry-level, che presuppone un periodo di formazione interna e di affiancamento a personale esperto, si può raggiungere un certo grado di autonomia ed imparare a gestire lavorazioni diverse. Una prolungata esperienza nel settore tessile può favorire degli avanzamenti di carriera come capo turno e capo reparto, il che comporta anche la gestione di una squadra di addetti, la suddivisione delle diverse mansioni e la distribuzione dei turni di lavoro, oppure ancora come responsabile di particolari lavorazioni. Raggiungere ruoli dirigenziali può essere più complicato, ma comunque possibile se ci si forma e qualifica ulteriormente, approfondendo la propria preparazione o in ambito tecnico o in ambito economico.

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I compiti di un operaio tessile variano sulla base del tipo di azienda per cui lavora. Generalmente si occupa di tessuti e di tutto ciò che concerne la loro lavorazione: tintura, stampaggio, finitura, confezionamento.

Il nome del professionista che lavora i tessuti all'interno delle industrie tessili è quello di operaio tessile.

In Italia un operaio tessile guadagna in media intorno a € 22.000 lordi annui. Questo dato però può variare a causa di diversi fattori, tra cui il tipo di azienda in cui presta servizio e il livello di esperienza maturato.

Un operaio tessile deve conoscere gli strumenti e i macchinari necessari al trattamento delle fibre tessili e possedere alcune conoscenze teoriche riguardanti il settore merceologico di riferimento e le lavorazioni più diffuse che portano al prodotto finito.

Si, con diversi anni di esperienza alle spalle un operaio tessile può arrivare a ricoprire ruoli di responsabilità come quello di capo turno e capo reparto.

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