chi è il demand planner?
Un demand planner ha il compito di analizzare il business e il suo andamento con l'obiettivo di effettuare una previsione su come si evolverà la domanda dei clienti. Questo tipo di analisi, definita predittiva, viene eseguita prendendo in considerazione informazioni storiche, caratteristiche dei prodotti o servizi, tipologia dei clienti, oltre all'organizzazione aziendale, a partire dalla presenza di magazzino fino ai tempi di produzione o di lavorazione. In pratica, il demand planner ha la responsabilità di decidere l'andamento dell'azienda dal punto di vista del bilanciamento e dell'equilibrio della gestione degli approvvigionamenti di materie prime e delle vendite dei prodotti finiti.
cosa fa un demand planner?
Questa attività professionale è riservata a persone che possiedono conoscenze e competenze specialistiche. Per avere un'idea di ciò che è richiesto a un demand planner, ecco quali sono le azioni principali che deve essere in grado di compiere durante l'attività lavorativa quotidiana:
-elabora le previsioni per ciò che concerne la quantità delle vendite future previste dei prodotti o servizi dell’azienda. Svolge, a tal fine, analisi accurate dei dati storici e delle informazioni relative al mercato di riferimento e applica gli algoritmi in grado di prevedere quale sarà l’effettiva richiesta dei clienti.
-prende in considerazione in modo costante ogni evento che possa influire sulla previsione, per poter agire di conseguenza. Il demand planner valuta ogni cambiamento e rielabora le strategie in modo tempestivo.
-pianifica e organizza tutti i processi logistici, con particolare attenzione alle scorte di magazzino, alle quantità di materie prime o di prodotti finali necessari all’attività aziendale.
-collabora con altri settori aziendali per proporre le strategie più opportune, alla luce delle analisi che ha compiuto.
-si occupa della reportistica per presentare le proprie deduzioni e i suggerimenti alla direzione o ad altri settori, a seconda del tipo di organizzazione dell’azienda.
Hai le conoscenze matematiche e statistiche per eseguire analisi previsionali, l’interesse per l'evoluzione dei mercati e la capacità di studiare i trend in corso, utili per lavorare come demand planner? Se la risposta è sì, allora continua a leggere per scoprire quali sono le competenze e le qualifiche di cui hai bisogno per avere successo nel ruolo di demand planner.
offerte di lavoroquali ruoli ha il demand planner?
Il demand planner è un professionista che opera all’interno di un’azienda o di un ente, sia nel settore pubblico che in quello privato, e che ha il ruolo di provvedere al mantenimento dell’equilibrio tra approvvigionamenti, scorte di magazzino e vendite. In pratica è il professionista che ha la responsabilità di prevedere le vendite future e, in base a ciò, gestire le strategie aziendali, ottimizzando i processi produttivi e logistici. Opera con l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei clienti, riducendo i costi per l’azienda e limitando gli sprechi.
demand planner stipendio
Lo stipendio medio in Italia per il 2023 che può percepire un demand planner è di circa € 35.000 lordi annui. I professionisti ad inizio carriera ottengono una retribuzione media intorno a € 30.000 annui, mentre le figure più esperte e qualificate raggiungono anche cifre intorno a € 46.000 l’anno. Lo stipendio di un demand planner è delineato dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) del settore di riferimento e può quindi variare in relazione all’ambito di lavoro. Allo stipendio di base vanno poi aggiunti eventuali bonus per il raggiungimento di determinati obiettivi economici fissati a livello aziendale.
La retribuzione media del demand planner è determinata sia dal CCNL che dal livello di inquadramento. Tuttavia, ci sono diversi fattori che possono influenzare lo stipendio, anche in modo importante. Uno di essi è dato dall’esperienza di lavoro che gioca un ruolo significativo in una professione in cui le strategie applicate possono avere conseguenze importanti sul bilancio aziendale. Un demand planner che opera per un’azienda privata di grandi dimensioni, magari a livello internazionale, ha maggiori responsabilità e, di conseguenza, ottiene una retribuzione più elevata.
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tipi di demand planner
I compiti e le responsabilità di un demand planner variano molto in base allo specifico settore economico o industriale all’interno del quale opera l’azienda. Tuttavia, è possibile effettuare una distinzione fra questi professionisti in base al diverso metodo che utilizzano per analizzare e interpretare i dati a loro disposizione:
- metodo dei dati storici: uno dei modi più comuni per valutare i dati di mercato. Il demand planner esamina tutte le informazioni relative alle vendite passate e, in base al numero di prodotti o servizi venduti in precedenza, cerca di predire quante unità saranno necessarie in futuro. Si tratta di un metodo basato su numeri reali legati ai clienti target, nel quale i dati risultano di facile comprensione. Tuttavia questo metodo non tiene conto di fattori come la stagionalità, incrementi improvvisi dovuti al lancio di nuovi prodotti o le contromisure della concorrenza.
- metodo della ricerca di mercato: un demand planner ha la possibilità di basare il proprio operato sulle ricerche di mercato. In questo caso, utilizza i dati ottenuti tramite sondaggi rivolti ai consumatori per comprendere, ad esempio, quale sia il bacino demografico dei clienti e le loro opinioni riguardo determinati prodotti o servizi. Pur essendo un metodo basato sulle opinioni dirette dei clienti, richiede una grande quantità di tempo e risorse.
- metodo econometrico: questo metodo consiste in un processo di tipo matematico che unisce i dati relativi alle vendite a informazioni e input esterni come i livelli di debito o il reddito personale. In questo modo, vengono considerati sia dati storici che fattori esterni che potrebbero influenzare le future decisioni di un cliente.
- metodo con strumento basato su algoritmo: con l’aiuto di un apposito strumento di calcolo e predizione, un demand planner può organizzare l’inventario in modo semplice ed efficiente. Le previsioni sono basate su dati reali come dati storici, trend del momento, informazioni demografiche e molto altro ancora.
lavorare come demand planner
Il demand planner è una figura professionale poliedrica che si occupa di molte mansioni diverse per la propria azienda. Ecco quali sono i principali compiti e responsabilità da aspettarsi quando si decide di intraprendere questo tipo di carriera.
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come diventare demand planner: compiti e responsabilità
I demand planner possono specializzarsi in un’unica area oppure in più aree differenti all’interno del settore d’interesse. Ad esempio, uno di questi professionisti può concentrare la propria attenzione sull’individuazione di nuove fonti e fornitori di materie prime mentre un altro potrebbe avere come obiettivo la coordinazione della produzione con i venditori. In ogni caso, però, tra i loro compiti troviamo:
- valutare le fattibilità di un progetto e il budget da esso richiesto: un demand planner si assicura che un progetto sia sostenibile, e conveniente, dal punto di vista finanziario dell’azienda per la quale opera.
- analizzare dati e informazioni: il compito primario di questa figura professionale consiste nell’organizzare, analizzare e interpretare i dati di vendita, i trend del mercato e altre informazioni. Il suo obiettivo è determinare con sicurezza quali prodotti o servizi saranno molto richiesti dai consumatori. Alcuni dei fattori principali che contribuiscono a questa analisi sono la stagionalità e le tendenze che caratterizzano il comportamento dei potenziali clienti.
- creare modelli predittivi: in base ai dati storici da lui analizzati, mette a punto modelli volti a prevedere la futura domanda da parte dei consumatori. Grazie a questi modelli, può coordinare il rifornimento di materiali insieme ai fornitori. In seguito, realizza piani dettagliati che illustrano quale sia il modo migliore di utilizzare le risorse a disposizione in modo da soddisfare la domanda prevista.
- scrivere rapporti: una parte essenziale di questo lavoro consiste nel presentare rapporti dettagliati e precisi riguardo determinati periodi di tempo.
- organizzare e valutare lo stock presente in magazzino: un demand planner si assicura che la quantità di merci presenti in magazzino rispecchi le cifre richieste dalla domanda.
- creare campagne di marketing: in collaborazione con il reparto vendite e marketing dell’azienda, il demand planner può anche occuparsi delle campagne volte a promuovere nuovi prodotti o servizi a gruppi specifici di clienti.
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ambiente lavorativo
Trattandosi di un lavoro svolto principalmente davanti allo schermo di un computer, un demand planner passa la maggioranza del proprio tempo in ufficio. Talvolta, però, è necessario incontrare di persona venditori, fornitori, clienti oppure colleghi del reparto vendite e marketing. Le principali mansioni affidate a questa figura professionale, ovvero l’analisi di dati e informazioni e la creazione di modelli predittivi, possono essere completate anche da remoto.
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chi sono i colleghi del demand planner?
A seconda del datore di lavoro e del settore in cui lavora, tra i colleghi del demand planner potrebbero esserci data analyst, business analyst e marketing specialist. Il demand planner potrebbe anche lavorare a stretto contatto con account manager e addetti all’ufficio acquisti, così come con altri specialisti che potrebbero includere, ma non solo, impiegati commerciali, direttore vendite e responsabili della logistica.
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orario di lavoro
L’orario di lavoro di un demand planner corrisponde, generalmente, al consueto orario di ufficio, con il numero di ore lavorative determinato dal rispettivo CCNL del settore. Nel caso di scadenze o altre situazioni complesse che richiedono un impegno extra, può essere necessario effettuare alcune ore di straordinario. Oltre che i tradizionali impieghi a tempo pieno, esiste anche la possibilità di trovare posizioni part-time. Un demand planner può svolgere parte del proprio lavoro anche da remoto, dal momento che i dati a sua disposizione possono essere analizzati e organizzati anche fuori dal posto di lavoro.
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profilo professionale
Il demand planner è una figura chiave all’interno di qualsiasi tipo di azienda: ha l’importante responsabilità di prevedere la futura domanda da parte dei consumatori dei prodotti e servizi offerti dall’azienda. Si tratta di un buon trampolino di lancio per avanzare verso altri ruoli, come quello di manager delle vendite, del dipartimento marketing o della produzione. Nei prossimi anni è previsto un graduale e costante incremento nella domanda per questo professionista. La gestione della supply chain sta diventando sempre più sofisticata grazie ai progressi tecnologici; per questo motivo, aziende e organizzazioni di ogni settore stanno cercando professionisti in grado di analizzare i dati e prevedere i futuri trend di mercato per poterli anticipare.
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i vantaggi di trovare un lavoro come demand planner grazie a randstad
Trovare il proprio lavoro di demand planner attraverso Randstad offre importanti vantaggi, quali:
- un’area privata dove puoi trovare i tuoi documenti e aggiornare il tuo cv con facilità
- programmi formativi gratuiti altamente professionalizzanti
- account esperti che conoscono bene la realtà del territorio e che sapranno aiutarti fin dalla prima fase di selezione fino all’inserimento in azienda
- consulenti per lo sviluppo di carriera che ti seguiranno nel percorso di crescita delle tue competenze
- un network di importanti aziende che si affidano a Randstad per la ricerca e selezione dei loro talenti
istruzione e competenze
Non esiste uno specifico percorso accademico per diventare demand planner. Tuttavia, la maggior parte delle competenze, sia tecniche che trasferibili, possono essere sviluppate attraverso vari corsi di studi. Le aziende cercano, in particolar modo, professionisti che hanno conseguito un titolo di laurea in economia, ingegneria gestionale oppure un campo di interesse affine. In aggiunta a questi percorsi formativi a indirizzo gestionale o finanziario, sono disponibili numerosi corsi di formazione che consentono di ampliare le proprie competenze.
capacità e competenze
Oltre alle conoscenze di natura tecnica nel settore dell’economia e dell’analisi dati come, ad esempio, conoscenze di statistica e calcolo combinatorio, un demand planner ha bisogno di molteplici soft skills e capacità trasferibili per avere successo. Ecco quali sono le principali abilità richieste a questo professionista:
- capacità organizzative e gestionali: per un demand planner è importante riuscire ad analizzare e organizzare lo stock di magazzino, i dati e gli input, grazie ai quali può comprendere in modo approfondito i trend del mercato ed elaborare le strategie di vendita più efficaci per la propria azienda.
- ottime conoscenze di analisi dati e statistica: l’analisi dei dati consiste nell’abilità di raccogliere, interpretare e comprendere grandi quantità di dati e informazioni. Un demand planner ha la responsabilità di analizzare questi dati per riuscire a determinare le strategie migliori per la propria azienda. Grazie a queste conoscenze, è in grado di identificare i trend e gli schemi presenti nel flusso di informazioni e di prendere decisioni efficienti.
- pensiero critico: fondamentale per questa figura è affidarsi ai dati, raccoglierli, studiarli e ponderare con accuratezza le proprie mosse. Una buona dose di pensiero critico permette di non incorrere in pregiudizi e facili conclusioni.
- problem solving: altrettanto essenziale per un demand planner è saper individuare le soluzioni più adatte per superare eventuali sfide, problemi e situazioni complesse. In alcuni casi, è la figura responsabile per la creazione di un budget per un progetto e ha, quindi, la necessità di trovare i metodi più convenienti per portare a termine il lavoro. Sfruttando le proprie capacità di problem solving, riesce sempre a escogitare modi per completare un progetto con le risorse a sua disposizione.
- doti di comunicazione: un demand planner deve avere eccellenti abilità relazionali per poter coltivare rapporti positivi con colleghi, fornitori e clienti. È inoltre importante saper lavorare all’interno di un team, collaborando con colleghi e supervisori.
FAQ sul lavoro come demand planner
Ecco le domande più frequenti riguardo il lavoro di demand planner:
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in che cosa consiste il demand planning?
Il demand planning consiste nel prevedere con la massima accuratezza possibile la futura domanda di prodotti e servizi. In seguito tale previsione viene utilizzata per mettere a punto la strategia e la produzione aziendale con lo scopo di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.
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quali sono le qualità richieste a un buon demand planner?
Per avere successo in questo ruolo, è essenziale possedere ottime conoscenze nel campo dell’analisi di dati per riuscire a determinare con sicurezza il migliore piano d’azione per la propria azienda. Le doti di comunicazione e il fiuto per gli affari sono altre due abilità fondamentali per un demand planner. Attraverso ottime capacità di comunicazione riesce a interagire in modo efficace con clienti, venditori e colleghi. Sfruttando il proprio fiuto per gli affari, il demand planner è in grado di comprendere a fondo le esigenze di un business e di capire come soddisfare tali esigenze.
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cosa fa un demand planner?
Nel corso del processo di demand planning, questo professionista ha il compito di valutare una vasta gamma di input e dati che possono giocare un ruolo di primo piano nella determinazione della domanda di un prodotto o di un servizio. Per esempio, dati storici, input provenienti da altri settori di un’organizzazione, come il reparto vendite e marketing, oppure da elementi esterni come condizioni meteo, feste e indicatori economici.
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che differenza c’è tra un demand planner e un supply planner?
Il demand planner ha la responsabilità di prevedere la domanda dei clienti partendo da un vasto insieme di dati storici. Il supply planner, invece, si concentra sul controllo dell’inventario al fine di soddisfare gli obiettivi stabiliti dalla previsione effettuata nella fase di demand planning.
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quali sono le possibilità di carriera di un demand planner?
Le prospettive di crescita lavorativa di questa figura professionale variano in base al settore nel quale lavora, alle conoscenze e all’esperienza di cui dispone. In ogni caso, però, la sua carriera può avere molti sbocchi differenti: può diventare supply chain director oppure proseguire verso altre posizioni all’interno dell’azienda, come manager delle vendite.
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