Una delle figure lavorative impiegate all’interno della filiera agroalimentare è quella dell’addetto al controllo qualità, professione fondamentale per le aziende e le industrie che operano nel settore alimentare. Questa figura, infatti, ha il compito di monitorare i prodotti che vengono utilizzati e i processi di lavorazione che si svolgono all’interno di una determinata azienda, al fine di garantire la sicurezza a la qualità di ciò che viene distribuito sul mercato.
Dal punto di vista di un’azienda, infatti, fornire la garanzia della qualità dei propri prodottiè un elemento fondamentale e un valore aggiunto che ha ripercussioni positive anche sull’immagine che si veicola agli occhi dei consumatori.
Che cosa fa l’addetto al controllo qualità di prodotto
Questa figura professionale ha il compito di assicurare che le materie prime impiegate nei processi produttivi, le fasi della loro lavorazione e i prodotti finali rispettino gli standard di qualità e sicurezza previsti dai regolamenti interni e dalle apposite leggi.
Per raggiungere questo scopo l’addetto al controllo qualità alimentare agisce su più fronti e in più fasi del processo produttivo. Riassumendo brevemente, le principali operazioni svolte da questa figura professionale sono:
- La pianificazione di analisi e test di laboratorio sui prodotti durante le varie fasi della loro lavorazione (materie prime, prodotto semilavorato e prodotto finale)
- Il monitoraggio dei processi al fine di individuare eventuali margini di miglioramento sia dal punto di vista logistico, sia da quello qualitativo
- La verifica del rispetto degli standard di qualità e delle caratteristiche finali del prodotto in base ai parametri definiti dall’azienda nel rispetto delle normative vigenti
Competenze e requisiti dell’addetto al controllo qualità
Il tecnico di controllo qualità alimentare deve conoscere profondamente i processi dell’industria di riferimento ed è opportuno che possieda inoltre:
- Conoscenze in ambito chimico e microbiologico
- Competenze in materia di normativa ISO e protocollo HACCP
- Conoscenze in ambito ingegneristico
Che cosa studiare per diventare tecnico del controllo qualità alimentare
Attualmente non esiste nel nostro Paese un corso di istruzione secondaria o universitaria incentrato espressamente sulla formazione di questa figura professionale. Generalmente, però, si può diventare addetto al controllo qualità dopo aver conseguito il diploma di maturità presso un istituto tecnico del settore economico - ad esempio, ad indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” o “Agraria, Agroalimentare e Industria” - o una laurea in Chimica o in materie ingegneristiche.
È necessario comunque seguire ulteriori corsi di formazione specifici e svolgere un periodo di tirocinio presso aziende del settore, in modo da accumulare esperienza pratica in materia di controllo della qualità e della sicurezza alimentare.