Ogni azienda è un po’ come una macchina. I collaboratori e le persone che la compongono sono il motore che le permette di andare avanti. La loro felicità e motivazione sono, invece, il carburante che dà la spinta necessaria per raggiungere i traguardi. Per questo motivo, oggi più che mai, occorre mettere al centro di ogni strategia aziendale il benessere dei propri dipendenti.
Non solo per mantenere all’interno della propria organizzazione i lavoratori più produttivi, ma anche per intercettare i migliori talenti presenti sul mercato.
Le giuste strategie di talent acquisition ed employee retention non possono però esser frutto dell’improvvisazione. Per guadagnare un vantaggio competitivo sulla concorrenza è necessario conoscere in maniera approfondita il mondo del lavoro.
- Avere ben chiare le tendenze del momento.
- Capire i fattori che influenzano i talenti nella scelta di un datore di lavoro.
- Comprendere cosa spinga un potenziale dipendente a legare il proprio futuro ad una determinata impresa.
Insomma avere un quadro chiaro del contesto in cui si opera. L’Employer Brand Research offre una risposta proprio a queste domande. L’indagine è stata condotta da Randstad su un campione di quasi 163 mila persone provenienti da 31 Paesi diversi, tra i quali l'Italia conun campione di 6.590 individui. Lo scopo della ricerca è quello di fornire una guida per tutte le aziende. Una sorta di vademecum per migliorare il proprio employer branding.
cosa si cerca in un’azienda?
Secondo quanto emerso dall’indagine, in questo 2022, al primo posto tra gli aspetti che sono tenuti in maggiore considerazione nella scelta di un datore di lavoro il clima aziendale piacevole aggancia il buon equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Entrambi, infatti, sono stati indicati dal 65% degli intervistati. Subito dopo, con il 61% delle preferenze, si confermano retribuzione e benefit interessanti.
Di seguito la top 5 dei fattori più ricercati un un’azienda da parte dei lavoratori italiani:
- atmosfera di lavoro piacevole (65%)
- work life balance (65%)
- retribuzione e benefit interessanti (61%)
- sicurezza del posto di lavoro (58%)
- visibilità del percorso di carriera (54%)
Oltre a questi driver, sono particolarmente ricercati anche:
- stabilità e solidità finanziaria del datore di lavoro
- contenuto di lavoro interessante
- possibilità di lavorare da remoto
- ottima reputazione dell’azienda
- impegno nel dare alla società qualcosa in cambio
Alcune differenze possono essere riscontrate rispetto al resto d’Europa, dove al primo posto si confermano, invece, retribuzione e benefit interessanti con il 66% delle preferenze.
Ecco la top 5 nel resto del Continente:
- retribuzione e benefit interessanti (66%)
- atmosfera di lavoro piacevole (63%)
- work life balance (61%)
- sicurezza del posto di lavoro (60%)
- visibilità del percorso di carriera (50%)
la differenza tra ciò che si cerca e ciò che le aziende offrono.
Non sempre le aziende riescono ad intercettare i reali bisogni dei lavoratori. Uno degli aspetti più interessanti dell’indagine riguarda lo scollamento esistente tra domanda e offerta percepita. Tra ciò che i dipendenti cercano e quello che ritengono venga loro offerto dal datore di lavoro.
L’indagine, infatti, non riguarda tanto quello che realmente le aziende mettono sul piatto, quanto piuttosto ciò che riescono a comunicare e trasmettere ai lavoratori.
la percezione dell’offerta del datore di lavoro in Italia.
Anche in quest’ultima indagine si conferma una tendenza ben evidente già nella scorsa edizione del report. Ancora una volta, infatti, emergono due modi diversi di intendere l’azienda.
Per i lavoratori, infatti, le aziende italiane puntano soprattutto su aspetti come la stabilità/solidità finanziaria e l’ottima reputazione.
Nella percezione generale del datore di lavoro in Italia da parte dei dipendenti, però, restano ancora indietro fattori molto importanti come il work-life balance, la retribuzione (con relativi benefit) e l’atmosfera piacevole . Tutte voci presenti nella top ten.
Insomma, lo scollamento è evidente e andrebbe appianato. Perché la ricerca del talento passa proprio da questa sfida e dalla capacità di rispondere in maniera puntuale alle esigenze delle persone, il vero motore aziendale.