Il piano ferie aziendale, croce e delizia del lavoratore, è spesso materia di dibattito, specialmente per quanto riguarda ciò che la legge dice in proposito: chi decide le ferie e come si maturano i giorni di ferie? Chi stabilisce o approva il piano? 

Per prima cosa, è necessario fare chiarezza su cosa siano le ferie e su quale sia il loro scopo: si tratta, infatti, di giorni di astensione dal lavoro, regolarmente retribuiti, che devono permettere al lavoratore di recuperare le energie psico-fisiche e dedicarsi interamente alla propria vita sociale, personale o familiare.

piano ferie aziendale
piano ferie aziendale

piano ferie: cosa dice la legge italiana?

Il legislatore, trattandosi di una materia importante, fissa in generale un numero minimo di giorni di ferie che il dipendente matura durante un anno di lavoro e prevede le scadenze entro cui tali ferie devono essere godute. 

L’articolo 10 del Decreto Legislativo n. 66 dell’8 aprile 2003 stabilisce che i lavoratori dipendenti hanno diritto a un minimo di 4 settimane di ferie all'anno e che di queste almeno 2 settimane devono essere fruite in modo continuativo entro il 31 dicembre dell’anno di maturazione, mentre le restanti 2 possono essere utilizzate in modo frazionato entro i 18 mesi successivi alla fine dell’anno di maturazione.

Alcuni contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) firmati da datore di lavoro e sindacati prevedono un monte ore superiore ai limiti di legge, sebbene, anche in questo caso, vi siano limiti e scadenze di fruizione da rispettare.

In ogni caso, i lavoratori non possono rinunciare alle proprie ferie perché sono un diritto insopprimibile. Inoltre, tali giorni di astensione dal lavoro non possono essere liquidati in busta paga se non vengono regolarmente goduti, se non a conclusione del rapporto del lavoro.

È il datore di lavoro, poi, che stabilisce i periodi di ferie in accordo con il lavoratore secondo le norme di legge. Da un lato, infatti, vi sono le esigenze dell’azienda; dall’altro, quelle del lavoratore.

Leggi anche: calcolo delle ferie in busta paga.

che cosa è il piano ferie?

Il piano ferie è uno strumento importante per l’organizzazione aziendale perché serve a programmare e coordinare la distribuzione dei periodi di astensione dall’attività lavorativa tra i dipendenti. Il suo obiettivo principale è garantire un equilibrio tra le esigenze operative dell’azienda e il diritto dei lavoratori a fruire del meritato riposo.

I lavoratori possono esprimere una preferenza sui periodi in cui desiderano prendere le ferie, ma è l’azienda ad avere l’ultima parola. È compito del datore di lavoro assicurarsi che il piano ferie non comprometta il funzionamento dell’azienda, specialmente in periodi critici o di alta produttività. Questo significa che, sebbene il lavoratore abbia il diritto di godere di giorni di pausa retribuiti, non può decidere autonomamente quando usufruirne senza l’approvazione aziendale.

È essenziale che il piano venga redatto con anticipo, coinvolgendo i dipendenti nel processo di pianificazione e tenendo conto delle priorità aziendali. Inoltre, il piano deve rispettare le normative vigenti in materia di ferie, assicurando che i lavoratori possano godere dei giorni di riposo a cui hanno diritto senza che questi siano posticipati o negati senza giustificato motivo.

regole generali per la maturazione delle ferie: i giorni di assenza dal lavoro.

Vi sono giorni di assenza dal lavoro che valgono per la maturazione dei giorni di ferie annuali spettanti. In particolare, si tratta di:

  • malattia o infortunio;
  • congedo di maternità obbligatoria (o di paternità);
  • congedo matrimoniale;
  • ferie;
  • permessi per assistere un familiare disabile.

Tali giorni, anche non lavorati, contribuiscono al conteggio dei giorni necessari per maturare le ferie annuali. Al contrario, vi sono assenze che, seppur giustificate, non possono essere conteggiate nel numero di giorni necessario per maturare ferie. Si tratta di:

  • congedo parentale;
  • sciopero;
  • permessi per malattia del bambino;
  • aspettativa sindacale;
  • preavviso non lavorato.

Scopri cosa prevede la legge in caso di malattia durante le ferie.

programmazione delle ferie da parte del datore di lavoro.

La programmazione delle ferie è una responsabilità del datore di lavoro, indipendentemente dall’esistenza o meno di un CCNL di riferimento. Questa attività richiede una pianificazione attenta per garantire che le esigenze operative dell'azienda siano soddisfatte, senza compromettere la possibilità dei lavoratori di usufruire delle ferie a cui hanno diritto.

Il datore di lavoro ha la facoltà di decidere come strutturare il piano ferie e per programmarlo può utilizzare diversi strumenti. Uno dei metodi più tradizionali è la gestione su carta. Può sembrare una soluzione comoda, ma è poco pratica nelle aziende con un numero elevato di dipendenti. Inoltre, il piano ferie cartaceo è soggetto a errori, è difficile da aggiornare e richiede il calcolo manuale delle ferie maturate, effettuate e non godute. 

Un’alternativa è l’utilizzo di fogli di calcolo, come quelli di Excel. Con questo strumento, il datore di lavoro può creare un piano ferie condiviso con i dipendenti, automatizzare i calcoli e visualizzare più facilmente eventuali sovrapposizioni. Bisogna avere dimestichezza con lo strumento e inserire le formule giuste per non falsare i conti. La gestione del piano ferie su Excel può risultare complessa quando più persone hanno accesso allo stesso file o l’azienda è grande e conta un numero elevato di dipendenti.

La soluzione più efficace è l’utilizzo di software dedicati alla gestione delle ferie. Questi strumenti permettono una gestione automatizzata e centralizzata delle richieste di ferie, con funzionalità avanzate come il monitoraggio in tempo reale delle assenze, la gestione delle approvazioni e la creazione di report. Software di questo tipo possono essere integrati con i sistemi di gestione del personale già in uso, il che garantisce un’efficienza maggiore e riduce il rischio di errori.

Indipendentemente dal metodo scelto, è importante che la programmazione delle ferie sia organizzata con un certo anticipo. Sebbene la legge non stabilisca una scadenza precisa per la pianificazione, è considerata una buona prassi organizzare il piano ferie con almeno 6 mesi di anticipo. Questo permette di gestire eventuali problemi organizzativi, garantire la continuità operativa dell’azienda e rispondere alle esigenze personali dei dipendenti.

i vantaggi del piano ferie in azienda.

Il piano ferie è strumento di gestione che offre numerosi vantaggi sia ai datori di lavoro che ai dipendenti. Una programmazione efficace dei giorni di riposo a cui i lavoratori hanno diritto può infatti contribuire a migliorare la produttività aziendale, aumentare il benessere dei dipendenti e ridurre il rischio di contenziosi legati alla gestione delle assenze.

Per l’azienda, uno dei principali vantaggi del piano ferie è la possibilità di pianificare con anticipo l’assenza dei lavoratori, garantendo così una copertura adeguata durante tutto l'anno. Questo è particolarmente importante nei periodi di alta stagione o in quei momenti dell’anno in cui l’azienda deve far fronte a un aumento della domanda o a scadenze importanti. Grazie a un piano ferie ben organizzato, il datore di lavoro può evitare situazioni di sovraccarico di lavoro per i dipendenti rimasti in servizio, prevenendo così un calo della qualità del lavoro o un aumento dello stress.

Un altro vantaggio importante è la riduzione dei conflitti tra dipendenti riguardo la scelta dei periodi di assenza. La trasparenza del processo di pianificazione garantisce che le ferie siano assegnate in modo equo, tenendo conto delle esigenze sia dei lavoratori sia dell'azienda. Questo contribuisce a mantenere un clima aziendale sereno e collaborativo, in cui tutti i dipendenti si sentono rispettati e valorizzati.

Dal punto di vista dei dipendenti, un piano ferie ben strutturato offre la possibilità di organizzare il proprio tempo libero con maggiore tranquillità. Sapere con anticipo quando si potrà godere dei giorni di riposo consente ai lavoratori di pianificare viaggi, attività personali o semplicemente di organizzarsi per trascorrere del tempo di qualità con la famiglia e gli amici. Questo non solo migliora il benessere personale del dipendente, ma influisce positivamente anche sulla motivazione e sul rendimento lavorativo.

Inoltre, il piano aiuta a prevenire l'accumulo di giorni di ferie non godute. Quando i dipendenti non usufruiscono delle ferie entro i termini previsti dalla legge, è più probabile che sperimentino un aumento dello stress e della stanchezza. Per l’azienda, questo può anche rappresentare un costo aggiuntivo perché il datore di lavoro potrebbe incorrere in sanzioni amministrative pecuniarie.

Garantire che i dipendenti usufruiscano delle ferie previste dalla legge permette all’azienda di evitare sanzioni e contenziosi legali, tutelando così sia l'impresa sia i lavoratori. Una gestione delle ferie in linea con le disposizioni normative è anche un segno di responsabilità sociale e un segnale che l’azienda si prende cura del benessere dei propri dipendenti.

In sostanza, il piano ferie è un elemento essenziale per l’efficienza organizzativa e il benessere aziendale. Non si tratta solo di un adempimento formale, ma di uno strumento strategico che può portare vantaggi significativi a entrambi le parti.

Il piano ferie è stato approvato, il meritato riposo è alle porte, ma ti stai già chiedendo come affrontare il rientro in ufficio? Scopri come gestire il ritorno al lavoro dopo le ferie senza lasciarti sopraffare.

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