Lavorare in piedi è davvero una soluzione efficace per far fronte alle controindicazioni di una professione troppo sedentaria? È una domanda ricorrente negli ambienti di lavoro e che, specie all’estero, ha portato alla rapida diffusione delle standing desk, ovvero delle scrivanie o postazioni che permettono di svolgere l’attività lavorativa in posizione eretta.
Nonostante la ricerca abbia evidenziato i benefici che le standing desk possono apportare alla salute, è comunque emerso che questa soluzione non possa essere il rimedio definitivo alla sedentarietà del lavoro.
Questo, soprattutto, per due ragioni. In prima battuta, perché l’abuso di un comportamento, come in ogni aspetto della vita (non solo professionale), ha delle controindicazioni. In secondo luogo, perché esistono delle alternative ugualmente valide per lavorare in sicurezza adottando uno stile di vita corretto.
Scopriamo quali sono le conseguenze del lavorare in posizione eretta per troppo tempo, i benefici del lavoro in piedi e le eventuali alternative alle standing desk.
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stare troppo in piedi al lavoro, le conseguenze.
Come ogni comportamento portato all’eccesso, anche stare troppo in piedi può avere ripercussioni sulla salute. Lavorare in questa posizione per periodi prolungati, senza pause o cambiamenti di postura frequenti, tende a stressare il corpo e a favorire la comparsa di una serie di problemi fisici che, nel tempo, possono influenzare negativamente la qualità della vita e la capacità lavorativa.
Secondo la relazione “Il mantenimento prolungato della postura in piedi statica al lavoro” dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), il mantenimento prolungato della postura in piedi al lavoro può essere particolarmente dannoso.
La relazione analizza gli effetti della permanenza in piedi per più di un’ora continuativa o un totale di oltre quattro ore giornaliere, con movimento limitato a un raggio di 20 cm e senza la possibilità di pause temporanee.
Dallo studio emerge che le conseguenze dello stare troppo in piedi sono le seguenti:
- disturbi muscoloscheletrici. La posizione eretta prolungata può provocare tensioni e infiammazioni a carico dei muscoli, delle articolazioni e dei legamenti e causare rigidità e dolori persistenti;
- dolori e disturbi a ginocchia, caviglie e piedi. La pressione costante esercitata sugli arti inferiori può sovraccaricare le articolazioni, causando infiammazioni, dolori articolari e problemi come tendiniti o fasciti plantari. Indossare scarpe inadatte può peggiorare questi disturbi;
- dolore alle gambe. Il dolore alle gambe dopo tante ore in piedi è uno dei problemi più comuni associati al lavoro in posizione eretta, causato dal ristagno venoso e dalla mancanza di movimento. Il sangue tende a ristagnare negli arti inferiori, provocando gonfiore, crampi e una fastidiosa sensazione di pesantezza;
- dolore lombare. Stare in piedi per lunghi periodi, specialmente su superfici rigide, può affaticare i muscoli della zona lombare e comprimere i dischi vertebrali. Questo porta a dolori persistenti che possono influire negativamente sulla mobilità e sulla qualità della vita;
- pressione sanguigna elevata o flusso sanguigno ridotto. La posizione eretta prolungata può alterare la circolazione, aumentando la pressione sanguigna o riducendo il flusso di sangue verso le estremità. Questo può compromettere l’ossigenazione dei tessuti e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari;
- malattie cardiache. Il sovraccarico cardiovascolare dovuto alla prolungata posizione in piedi può aumentare il rischio di malattie cardiache, soprattutto in soggetti predisposti. Una cattiva circolazione può gravare sul cuore e favorire lo sviluppo di patologie croniche;
- vene varicose. La postura eretta ostacola il ritorno venoso al cuore, causando dilatazione delle vene. Questo può portare a gonfiore, dolore e comparsa di vene varicose;
- stanchezza cronica. Stare in piedi a lungo può essere estremamente dispendioso in termini di energia e provocare affaticamento fisico e mentale. Questo stato di stanchezza persistente può ridurre la concentrazione e la produttività;
- problemi legati alla gravidanza. Le donne in gravidanza che trascorrono molte ore in piedi rischiano di sviluppare gonfiore, dolori lombari e un aumento del rischio di complicazioni, come parto prematuro o problemi circolatori, a causa del maggiore carico fisico e ormonale.
La relazione evidenzia anche che lavorare in piedi per periodi prolungati su superfici vibranti, come quelle presenti in alcune linee di produzione o officine, aumenta il rischio di sviluppare mal di schiena e altri disturbi muscoloscheletrici.
scrivania in piedi: benefici.
La ricerca scientifica ha smentito che l’utilizzo delle standing desk possa essere una soluzione per perdere peso o evitare di guadagnarne, questo però non significa che lavorare in piedi non presenti dei benefici.
Un articolo dell’Harvard Medical School, ad esempio, sottolinea come lavorare in posizione eretta piuttosto che seduti possa ridurre il rischio di problemi alle spalle o alla schiena. Questo si deve al fatto che alternare la posizione seduta con quella in piedi previene il mantenimento di posture statiche e scorrette che, nel lungo periodo, possono sovraccaricare le articolazioni e i muscoli della schiena.
Altri potenziali benefici si ricavano dalla constatazione che la sedentarietà è associata ad un maggior rischio di obesità, diabete, patologie cardiovascolari e cancro (in particolare al colon e al seno). Per questo, non restare seduti per troppo tempo, ritagliandosi degli spazi in cui lavorare in piedi, potrebbe essere un modo per ridurre i fattori di rischio per la salute.
La scelta della standing desk può ripercuotersi positivamente anche sulle performance lavorative e sulla produttività, come evidenziato da uno studio del British Medical Journal. Secondo la ricerca, infatti, il lavoro in piedi sarebbe associato ad un incremento delle prestazioni professionali e a livelli inferiori di ansia e stress (leggi anche: come gestire lo stress sul lavoro).
Questo è in parte attribuibile al fatto che lavorare in posizione eretta stimola una maggiore attivazione del corpo, migliorando la concentrazione e riducendo la sensazione di stanchezza mentale legata alla sedentarietà.
Inoltre, lavorare in piedi può favorire la creatività. Il cambiamento di posizione favorisce il flusso sanguigno verso il cervello, migliorando la lucidità mentale e la capacità di pensare in modo dinamico.
Un altro beneficio legato all’uso delle standing desk è il miglioramento dell’umore. Trascorrere troppo tempo seduti provoca spesso una sensazione di apatia e malessere. L’alternanza tra posizione eretta e seduta, invece, contribuisce a ridurre i livelli di cortisolo e favorisce il rilascio di endorfine, migliorando il benessere generale.
È opportuno sottolineare che il passaggio da un approccio sedentario al lavoro ad uno più dinamico, come può essere l’uso di una standing desk, dovrebbe essere graduale. Meglio iniziare con 30 o 60 minuti al giorno, aumentando progressivamente il tempo man mano che il corpo si abitua, così da evitare tensioni o affaticamenti.
scrivania in piedi: alternative.
Il mercato del design e il settore dell’arredamento offrono ormai una vasta gamma di alternative per quanto riguarda le standing desk, tra cui poter scegliere la soluzione migliore per le proprie esigenze.
Una di queste è, ad esempio, il cosiddetto “treadmill desk”, ovvero una scrivania con tapis roulant incorporato, progettata per consentire di camminare a un ritmo lento durante le ore di lavoro. Questa soluzione non solo favorisce il movimento, ma aiuta anche a migliorare la circolazione e a ridurre il rischio di disturbi muscoloscheletrici legati alla postura statica.
Il concetto è molto simile a quello delle “bicycle desk”, in cui alla postazione di lavoro viene abbinata una cyclette. I benefici offerti sono il rafforzamento dei muscoli delle gambe e un miglioramento generale della salute cardiovascolare.
Non tutti i modi di stare seduti, infine, sono sinonimo di sedentarietà. È il caso della “exercise ball chair”, ovvero una fitball utilizzata come sedia che costringe ad attivare i muscoli del core per mantenere l’equilibrio. Questa alternativa alla scrivania in piedi può migliorare la postura, rafforzare la muscolatura addominale e ridurre la tensione nella zona lombare.
Sono tutte soluzioni - queste - che possono servire a conciliare il tempo di lavoro con il benessere fisico. Con la consapevolezza che la giusta via di mezzo resta sempre la strada migliore da percorrere.
A questo proposito, un’opzione interessante è rappresentata dalle postazioni di lavoro regolabili in altezza (sit-stand desk), che permettono di alternare facilmente la posizione seduta e quella in piedi durante la giornata lavorativa. La scrivania può essere regolata manualmente o tramite sistemi motorizzati in base alle esigenze individuali.
stare in piedi 8 ore al giorno.
Molte professioni richiedono una permanenza prolungata in piedi durante l’intera giornata lavorativa. Tra queste troviamo il personale di cucina, i camerieri, i saldatori, i venditori al dettaglio, i farmacisti, gli operatori sanitari, i parrucchieri, i fisioterapisti, gli insegnanti, i baristi, gli operatori di macchine e gli addetti alla vigilanza.
In questi settori, evitare di stare troppo in piedi non è possibile, ma il datore di lavoro può creare condizioni favorevoli per rendere il lavoro più sostenibile. Quando lavorano in piedi, i dipendenti dovrebbero avere la possibilità di muoversi, fare stretching e alternare le posizioni tra stare in piedi, seduti o appoggiati. Inoltre, dovrebbero essere previste pause regolari che consentano loro di sedersi o camminare (scopri di più sulle pause sul posto di lavoro).
Per quanto riguarda la gravidanza sul lavoro e lo stare 8 ore in piedi, le conseguenze fisiche e psicologiche descritte in precedenza risultano ancora più accentuate e richiedono particolare attenzione. Stare troppo a lungo in piedi può avere effetti negativi sulla salute della donna incinta, causando dolori alla schiena, che si intensificano con l’aumento del volume addominale, specialmente nelle ultime fasi della gravidanza. Inoltre, può influire sul benessere del feto, in particolare nei primi tre mesi di gestazione.
conclusione.
In generale, i datori di lavoro dovrebbero garantire che gli orari e i ritmi di lavoro non siano eccessivi e che le dipendenti abbiano un certo controllo sull’organizzazione delle loro attività. Inoltre, dovrebbero assicurare la disponibilità di postazioni che consentano di sedersi e prevedere pause più frequenti e di durata maggiore per ridurre la fatica e migliorare il benessere della donna.
In conclusione, come in molti aspetti della vita, vale il principio della moderazione. Le standing desk possono offrire benefici, ma stare in piedi 8 ore al giorno può anche avere conseguenze negative sulla salute. La soluzione è alternare diverse posture durante le ore di lavoro.
Anche alcune ricerche in materia lo confermano. Uno studio di Ergonomics ha analizzato le conseguenze sulla salute del rimanere in piedi per lungo tempo, riscontrando, da una parte, il peggioramento dei tempi di reazione e della salute mentale, dall’altro, un miglioramento delle capacità di problem solving.
Questo dimostra che il giusto equilibrio è indispensabile per salvaguardare la propria salute fisica e mentale e, al contempo, mantenere alti i livelli di efficienza e produttività sul lavoro.