Nell’era del trionfo social, non può mancare una menzione speciale per quella che è un’esperienza condivisa per eccellenza, specialmente in Italia: il momento del cibo. Mangiare assieme agli altri, sedersi attorno a un tavolo, scambiarsi, oltre agli alimenti, idee e opinioni: questo è da sempre molto più che consumare un pasto o, tecnicamente, assumere calorie che ci permettono di svolgere al meglio il nostro lavoro. Ed è proprio su queste basi che le aziende promuovono oggi il social eating come aspetto importante sia per la conoscenza e i legami tra colleghi, sia per il cosiddetto team building, ovvero, la capacità di fare squadra.

Analizziamo, dunque, nel dettaglio che cosa significa social eating e perché è diventato un comportamento da incoraggiare all’interno di un’impresa.

social eating: il valore della condivisione.

La funzione sociale del pasto è connaturata allo sviluppo del genere umano secondo antropologi e sociologi, ed ha anche importanti risvolti psicologici. Molti sono gli studi, infatti, che hanno provato come la condivisione del cibo con gli altri porti a un maggior benessere psicologico e ci faccia, di fatto, sentire più felici. Non dovrebbero stupire, dunque, i risultati di alcune indagini statistiche che provano come l’80% degli italiani consideri la pausa pranzo fondamentale, e solo il 13% preferisca mangiare da solo.

persone mangiano insieme in ufficio
persone mangiano insieme in ufficio

Consumare il cibo in compagnia, infatti, significa avere un’occasione per confrontarsi in maniera rilassata, conviviale, con gli altri. Lo stress della competizione e i possibili contrasti che possono sorgere in un ambiente di lavoro non trovano spazio nel momento in cui ci sediamo a tavola. Inoltre, quello del pasto può essere un momento importante per far conoscere la propria cultura culinaria, spesso diversa tra colleghi provenienti da regioni o Paesi differenti. Il risultato è uno straordinario effetto collante, poiché conoscersi implica avvicinarsi e trovare nuovi punti di contatto. 

il social eating in azienda.

Ecco, dunque, gli aspetti che dovrebbero portare un’azienda a promuovere il social eating:

  • maggior benessere psicologico dei dipendenti;
  • maggiore affiatamento e capacità di lavorare bene insieme;
  • tutto questo equivale a una maggiore produttività ed efficienza in ufficio.

Vi sono, tuttavia, degli aspetti di cui un datore di lavoro deve tenere conto per godere dei benefici apportati dal social eating: innanzitutto, è necessario concedere ai dipendenti il tempo sufficiente per consumare un pranzo in compagnia. Dove ciò non sia sempre possibile, una soluzione potrebbe essere quella di istituire un giorno settimanale in cui i dipendenti possano pranzare insieme, portando tutti qualcosa da casa, oppure ordinando un pasto pronto da farsi portare. E quando lo spazio di lavoro è ampio, si può addirittura fornire ai dipendenti una piccola cucina attrezzata per poter cucinare, in modo da incoraggiare non solo lo sviluppo della socialità durante il pasto, ma anche nella fase della sua preparazione.

Le modalità di promozione del social eating in azienda, dunque, sono molte: basta trovare quella a misura della propria attività e farne un’attrattiva in più per una strategia di employer branding efficace e strutturata.

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