Dormire sul lavoro fa bene. Potrebbe sembrare un’eresia in un mondo sempre più frenetico, in cui la mancanza di sonno diventa addirittura un motivo di vanto. Eppure questa nuova tendenza nata negli Stati Uniti sembrerebbe dimostrare il contrario. Si tratta di una pratica che ha un nome ben preciso: power nap e consiste in un breve sonno ristoratore per ritrovare energie e concentrazione. Gli effetti benefici riguardano non solo l’umore, ma anche la produttività sul lavoro.
che cos’è il power nap e dove nasce.
Il power nap è un riposo ristoratore di breve durata, che può andare dai 10 ai 30 minuti. È importante non sforare questo range perché, superata la mezz’ora, si rischia di entrare nella fase più profonda del sonno e ritornare pienamente operativi, a quel punto, richiederebbe più tempo. Al contrario il power nap, non deve essere considerato come un’occasione per dormire, ma più come un momento di relax, che consente di ricaricarsi in tempi brevi e ripartire con più energia. Nata originariamente negli Stati Uniti, questa pratica ha presto preso piede in diverse aziende. Alcune hanno addirittura istituzionalizzato il power nap, rendendolo una parte integrante della giornata lavorativa. Letteralmente è un “pisolino che dà la carica” e può avere sulla persona molteplici benefici, confermati sia dalla ricerca,sia dal miglioramento delle prestazioni professionali riscontrato da chi ha iniziato a concedersi un momento di riposo in ufficio (leggi anche l'articolo su Career Lab: il valore delle pause e come sfruttarle al meglio).
power nap: vantaggi e benefici sul lavoro.
Tra i vantaggi riscontrati da chi pratica power nap c’è, innanzitutto, una migliore capacità di problem solving. Una ricerca dell’Università di Bristol ha, infatti, evidenziato che un breve sonno ristoratore può aiutare a valutare con più lucidità i pro e i contro a fronte di una decisione impegnativa da prendere. In pratica, si tratta della conferma scientifica del classico detto “ci dormirò su”. Secondo un’altra indagine pubblicata su Scientific Reports, la pratica dei sonnellini favorirebbe anche la formazione della memoria a lungo termine. Altri benefici, inoltre, sarebbero stati riscontrati anche nella capacità di concentrazione e attenzione. E non solo. Stando ai risultati di uno studio condotto dall’American College of Cardiology, all’abitudine di fare pisolini quotidiani sarebbe associato un calo della pressione sanguigna, con conseguenze positive anche sui livelli generali dell’umore. Che si può tradurre in una riduzione della sensazione di stanchezza e in una diminuzione dei livelli di stress e ansia (leggi anche l'articolo su Career Lab: come sopravvivere allo stress da lavoro.)
dormire sul lavoro: le energypod.
Quando si parla di power nap, non si può non citare l’azienda americana che ha di fatto istituzionalizzato questa pratica. Si tratta della MetroNaps, la società fondata da Christopher Lindholst che produce postazioni per sonnellini: le cosiddette EnergyPod, utilizzate ormai in tantissime aziende, dalla Nike a Google, fino addirittura alla Nasa. In una intervista rilasciata al portale dell’organizzazione no profit Sleep Foundation, Lindholst ha ripercorso i passaggi principali della vita della sua azienda, ritornando indietro con la memoria al 2003, anno in cui maturò la “folle idea” di incoraggiare i lavoratori a dormire sul posto di lavoro. A distanza di tanti anni, molto è cambiato. C’è sicuramente una maggiore consapevolezza sulla necessità di avere un buon riposo e sui benefici che anche un breve pisolino può dare durante una lunga giornata lavorativa. Un piccolo spazio che si dovrebbe ritagliare anche in un contesto frenetico come quello odierno.