Il settore agroalimentare italiano rappresenta una realtà dinamica e fondamentale per l'economia del Paese. Migliaia di imprese e una varietà di professionisti si impegnano quotidianamente in questo campo, contribuendo significativamente al Pil nazionale. Questo settore abbraccia diverse fasi della filiera del cibo, dall'agricoltura e allevamento, passando per l'industria alimentare, fino al commercio, alla grande distribuzione e ai servizi di ristorazione.

Secondo il Report 2023 di Allianz Trade, l'industria agroalimentare italiana vale oltre il 4% del Pil del Paese e impiega più di 1,2 milioni di lavoratori. L'Italia si distingue anche per il numero di prodotti con certificazioni DOP e IGP, il più alto al mondo. “Le imprese del settore - si legge - sono spesso organizzate in distretti agroalimentari, ossia sistemi produttivi locali, anche a carattere interregionale, caratterizzati da significativa presenza economica e da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate”.

donna in cucina
donna in cucina

cos’è e cosa comprende il settore agroalimentare: il significato.

Il settore agroalimentare è un’ampia categoria che comprende tutte le attività legate alla produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione di prodotti alimentari. Questo settore costituisce una parte significativa dell’economia italiana e globale. Esso include:

  • produzione agricola
  • trasformazione alimentare
  • distribuzione
  • commercio al dettaglio
  • regolamentazione e sicurezza alimentare
  • innovazione e tecnologia
  • sostenibilità.

c’è differenza tra alimentare e agroalimentare?

Spesso utilizzati in modo intercambiabile, i termini "alimentare" e "agroalimentare" presentano alcune differenze sostanziali nel loro significato e ambito di applicazione. Quando si parla di “alimentare” si fa riferimento a tutto ciò che è correlato in senso stretto al cibo e alla nutrizione. Include la produzione di alimenti, la loro preparazione e cucina, il consumo e altri aspetti legati all'alimentazione. Il focus qui è sul cibo in quanto tale, indipendentemente dalla sua origine o dal processo attraverso il quale è stato prodotto.

Il termine "agroalimentare", invece, ha un ambito più specifico e si concentra sulla relazione tra agricoltura e settore alimentare. Questo termine copre tutto il ciclo che va dalla produzione agricola alla trasformazione dei prodotti agricoli in alimenti, fino alla loro distribuzione e commercializzazione. Il concetto di "agroalimentare" mette in evidenza il processo integrato che collega la coltivazione dei prodotti agricoli alla loro trasformazione in cibo pronto per il consumo.

In sintesi, "alimentare" si riferisce a un ambito più generale legato al cibo e alla sua consumazione. Mentre "agroalimentare" enfatizza la filiera completa che inizia nei campi con la coltivazione e termina con la distribuzione dei prodotti alimentari finiti.

cosa produce il settore alimentare?

Il settore alimentare produce una vasta gamma di prodotti destinati al consumo. Questi possono essere suddivisi in diverse categorie a seconda del tipo di processo di produzione e degli ingredienti utilizzati. Ecco alcune delle principali categorie di prodotti alimentari:

  • frutta e verdura fresca
  • cereali e legumi
  • carne: include diverse tipologie come bovina, suina, avicola e ovina.
  • prodotti lattiero-caseari, come latte, formaggi, yogurt e altri derivati.
  • uova e derivati
  • prodotti da forno, come pane, biscotti, torte e altri prodotti tradizionali.
  • alimenti trasformati a base di carne, come salumi, salsicce e altri prodotti lavorati.
  • latticini trasformati, come burro e panna.
  • cibi confezionati e pronti all'uso, inclusi cereali da colazione e pasti pronti.
  • prodotti dolciari e snack
  • bevande, da quelle analcoliche a quelle alcoliche.
  • condimenti e ingredienti
  • alimenti speciali: dietetici, biologici, senza glutine o lattosio, per rispondere a esigenze alimentari specifiche.
  • pesce e prodotti ittici: un settore diversificato che copre sia la pesca che l'acquacoltura.

quale finalità ha il sistema agroalimentare?

Il sistema agroalimentare svolge un ruolo fondamentale nel tessuto sociale ed economico, con diverse finalità che si intrecciano per rispondere a esigenze nutrizionali, ambientali ed economiche. Vediamo le principali:

  • accesso al cibo: garantire alla popolazione l'accesso a cibo sufficiente, sicuro e nutriente, fondamentale per soddisfare le esigenze nutrizionali di base.
  • sostenibilità ambientale: promuovere pratiche agricole e alimentari che riducano l'impatto ambientale, preservino le risorse naturali e favoriscano la biodiversità.
  • occupazione e sviluppo economico: contribuire alla creazione di posti di lavoro e al sostentamento delle economie locali attraverso la produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari.
  • equità e riduzione delle disuguaglianze: favorire l'accesso equo alle risorse e alle opportunità nel sistema alimentare, mirando a ridurre le disuguaglianze sociali.
  • qualità e diversità alimentare: assicurare ai consumatori una varietà di cibi di alta qualità, valorizzando la diversità nutrizionale e le tradizioni alimentari.
  • resilienza ai cambiamenti climatici: sviluppare pratiche agricole capaci di affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici.
  • innovazione e ricerca: promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie per migliorare l'efficienza produttiva e la sostenibilità del sistema.
  • riduzione degli sprechi alimentari: implementare pratiche per diminuire gli sprechi alimentari lungo tutta la catena di approvvigionamento.
  • salute pubblica: fornire alimenti sicuri e salutari, contribuendo alla prevenzione di malattie legate all'alimentazione.
  • commercio internazionale: partecipare attivamente al commercio globale di prodotti alimentari, facilitando la distribuzione di risorse alimentari e l'interconnessione economica.

cosa si intende per filiera agroalimentare.

La filiera agroalimentare rappresenta l’insieme delle fasi coinvolte nella produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione di prodotti alimentari. Comprende i processi di coltivazione o di produzione primaria fino al consumo finale da parte del consumatore. 

Questa catena di valore è composta da diverse tappe interconnesse che collaborano per portare il cibo dalla fattoria alla tavola. Ogni fase della filiera agroalimentare svolge un ruolo specifico nel processo complessivo. 

quali sono le 4 fasi della filiera agroalimentare?

Il percorso dei prodotti alimentari si articola in quattro fasi fondamentali per il funzionamento efficiente del settore agroalimentare:

produzione primaria.

Questa è la fase iniziale, dove si verifica la coltivazione di colture agricole e l'allevamento di animali. Gli agricoltori e gli allevatori sono gli attori chiave di questa fase e producono le materie prime alimentari essenziali.

trasformazione.

In questa fase critica, le materie provenienti dalla produzione primaria vengono trasformate in prodotti alimentari elaborati. Questo processo include una vasta gamma di attività come lavorazione, conservazione e cottura. La trasformazione e il confezionamento alimentare sono finalizzati alla creazione di alimenti pronti per il consumo o ulteriori elaborazioni.

distribuzione e logistica.

Qui, i prodotti alimentari trasformati sono movimentati lungo la catena di distribuzione. Le attività includono il trasporto, lo stoccaggio e la gestione delle scorte. Gli operatori logistici, i centri di distribuzione e i distributori giocano un ruolo cruciale in questa fase. Queste figure garantiscono che i prodotti giungano ai punti vendita in modo efficiente e tempestivo.

commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Questa è la fase finale, dove i prodotti alimentari arrivano ai punti vendita come supermercati, negozi specializzati e ristoranti. Questi dettaglianti acquistano i prodotti dai grossisti e li rendono disponibili ai consumatori finali, completando così il percorso dalla "fattoria alla tavola".

lavorare nel settore agroalimentare: le figure più richieste.

Il settore agroalimentare comprende diverse figure professionali. Alcune di queste possono essere particolarmente richieste in specifici periodi dell’anno, come ad esempio in prossimità delle festività natalizie o pasquali.

Ecco i lavori più richiesti in questo settore:

settore agroalimentare: a che punto siamo in Italia.

Il settore agroalimentare italiano ha attraversato recentemente un periodo di significative variazioni. Secondo l'ultimo report dell'Istat sull'economia agricola, nel 2022 si è registrata una crescita moderata dello 0,3% in volume per il settore agroalimentare e delle industrie alimentari.

Tuttavia, il settore agroalimentare nel suo complesso, che include agricoltura, silvicoltura, pesca e industria alimentare, ha mostrato un calo dello 0,8%. La sua incidenza sull'economia totale è scesa dal 4% del 2021 al 3,8% del 2022. Mentre il settore primario rimane stabile al 2,2% e l'industria alimentare cala dall'1,8% al 1,6%.

In termini occupazionali, il 2022 ha visto una diminuzione del 2,1% nelle Unità di lavoro (Ula) nel settore di agricoltura, silvicoltura e pesca. Inoltre, ha registrato una riduzione dello 0,4% per i lavoratori dipendenti e del 3% per quelli indipendenti. In controtendenza, l'occupazione nell'industria alimentare ha registrato un aumento del 3,1%. Complessivamente, l'input di lavoro nel settore agroalimentare ha subito una lieve contrazione dello 0,7%.

Un aspetto significativo del 2022 è stato l'aumento medio dei prezzi dei prodotti agricoli, che ha raggiunto il 17,7% su base annua, quasi triplicando la crescita del 6,6% del 2021. Questo aumento generalizzato ha colpito tutti i segmenti della filiera agroalimentare, dalla produzione primaria alla trasformazione industriale, fino al consumo finale. 

Le cause principali di questo fenomeno sono principalmente due. Da una parte, la crisi dei mercati agricoli mondiali dovuta al conflitto tra Russia e Ucraina, importanti esportatori di cereali, frumento, mais, semi oleosi e fertilizzanti. Dall’altra, gli eventi climatici estremi, come le fasi di calore e siccità sempre più frequenti, che hanno impattato negativamente sui raccolti.

il confronto con gli altri Paesi.

Secondo l’ultima analisi di ISMEA, le esportazioni italiane sono aumentate annualmente del 7,6% nell'ultimo decennio, portando la nostra quota di mercato al 3,4% nel 2022. In termini di presenza sui mercati esteri, il settore agroalimentare italiano si posiziona alla pari della Spagna e poco dietro a Germania e Francia. In particolare, l'Italia si afferma come leader mondiale nelle esportazioni di prodotti trasformati come pomodoro, pasta, vino e formaggi.

Nonostante questi risultati positivi, l'occupazione nel settore presenta ancora delle sfide. Negli ultimi due anni, il tasso di occupazione in Italia è cresciuto, passando dal 62,6% nel 2020 al 64,8% nel 2022 per la fascia di età tra i 20 e i 64 anni. 

Tuttavia, rispetto alla media dell'UE, l'Italia resta indietro di circa 10 punti percentuali, con un divario ancora più ampio per l'occupazione femminile, specialmente nelle aree rurali. Questo indica la necessità di ulteriori sforzi per colmare le lacune, soprattutto nel confronto con Paesi come la Germania e la Francia.

Da un'analisi a lungo termine, si osserva che, nonostante una crescita complessiva dell'occupazione inferiore alla media europea, l'Italia ha registrato una riduzione meno marcata dei lavoratori agricoli. Questo suggerisce una resilienza e una tenuta del settore agricolo italiano nel contesto europeo.

quali sono le prospettive future sul settore agroalimentare.

Il futuro del settore agroalimentare italiano si presenta come un mosaico complesso, influenzato da fattori geopolitici, economici e climatici. L'ultimo decennio ha visto una crescita robusta nell'industria alimentare, mentre il settore agricolo ha affrontato sfide crescenti, in particolare a causa di condizioni climatiche avverse. Il 2022 si è distinto come l'anno più caldo e arido in Italia e il 2023 si è rivelato anche peggiore.

Guardando avanti, si prevede un rientro degli aumenti dei prezzi dei prodotti agricoli a livello globale. Tuttavia, è probabile che dopo lo shock i prezzi si assestino su livelli comunque più alti rispetto agli anni passati. 

Le principali sfide del futuro includono il miglioramento dell'occupazione nel settore, con un focus crescente sulla sostenibilità. Ciò implica una maggiore attenzione alla valorizzazione dei prodotti made in Italy, l'integrazione di tecnologie avanzate per ottimizzare l'efficienza produttiva e garantire la tracciabilità dei prodotti, nonché una gestione responsabile delle risorse ambientali. Un elemento chiave sarà l'adattamento ai cambiamenti climatici, con l'adozione di pratiche agricole resilienti e sostenibili per affrontare sfide come eventi meteorologici estremi e variazioni climatiche.

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