I fringe benefit sono compensi in natura erogati sotto forma di beni e servizi che le aziende possono corrispondere ai propri dipendenti (o a una parte di essi) con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni lavorative, accrescere la loro soddisfazione e incentivare la produttività.
Secondo quanto stabilito dall’art. 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), i fringe benefit non concorrono alla formazione di reddito da lavoro dipendente, a condizione che il loro valore complessivo non superi, nel corso del periodo d’imposta, una determinata soglia.
Tra i fringe benefit più diffusi e apprezzati dai dipendenti rientrano l’auto aziendale ad uso promiscuo, i buoni acquisto, l’asilo aziendale, le polizze assicurative, i buoni carburante, i dispositivi come telefoni, PC o tablet, gli alloggi aziendali, il maggiordomo aziendale, nonché i rimborsi delle spese per l’affitto della prima casa, per gli interessi passivi sul mutuo relativo all’acquisto della prima casa e per le utenze domestiche.
La Legge di Bilancio 2025 è intervenuta in materia di fringe benefit e ha introdotto importanti novità per il triennio 2025-2027:
- ha confermato le soglie di esenzione fiscale in vigore nel 2024;
- ha modificato il criterio di calcolo dell’imponibile fiscale sulle auto aziendali ad uso promiscuo;
- ha previsto una nuova misura a favore dei neoassunti a tempo indeterminato che, per esigenze lavorative, decidano di trasferirsi cambiando residenza.
indice dei contenuti:
le novità sui fringe benefit 2025.
La prima novità sui fringe benefit 2025 riguarda le soglie di esenzione fiscale.
Secondo quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR, il valore dei beni e servizi forniti ai dipendenti dal datore di lavoro sotto forma di retribuzione in natura non contribuisce a formare reddito da lavoro dipendente, a condizione che non superi, nel periodo d’imposta, l’importo di 258,23 euro.
La normativa stabilisce che, se questa soglia viene superata, l’intero valore dei fringe benefit concorre alla formazione del reddito imponibile, su cui vengono calcolate sia l’IRPEF e le relative addizionali regionali e comunali sia i contributi previdenziali e assistenziali a carico del dipendente e del datore di lavoro.
La Legge di Bilancio 2025, in deroga a quanto previsto dal TUIR, ha introdotto una soglia di esenzione fiscale maggiorata per i compensi in natura erogati ai lavoratori dipendenti, applicabile per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.
A questo si aggiunge un nuovo criterio di calcolo dell’imponibile fiscale sulle auto aziendali ad uso promiscuo. Il sistema di tassazione non si basa più esclusivamente sulle emissioni di CO2, ma considera anche la tipologia di alimentazione del veicolo, distinguendo tra auto elettriche, auto ibride plug-in e tutte le altre tipologie di auto (benzina, diesel, GPL, metano, …).
Un’altra novità sui fringe benefit 2025 è l’esenzione fiscale per le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro ai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati.
agevolazioni fiscali e premi di produttività.
La Legge di Bilancio 2025 stabilisce che le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati locati dai dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 non concorrono a formare reddito imponibile ai fini fiscali.
L’esenzione si applica per i primi 2 anni dalla data di assunzione, entro il limite complessivo di 5.000 euro annui. Per beneficiare di questa agevolazione, il lavoratore non deve aver percepito, nell’anno precedente l’assunzione, un reddito da lavoro dipendente superiore a 35.000 euro e deve trasferirsi oltre 100 km dalla precedente residenza, stabilendola nel comune della nuova sede di lavoro.
Per quanto riguarda invece le auto aziendali ad uso promiscuo, ovvero concesse ai dipendenti per esigenze sia lavorative che personali, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un nuovo sistema di tassazione.
Dal 1° gennaio 2025, il calcolo della tassazione non si basa più esclusivamente sulle emissioni di CO2, ma considera anche la tipologia di alimentazione del veicolo. Le nuove aliquote di tassazione sono:
- 10% per i veicoli elettrici;
- 20% per i veicoli ibridi plug-in;
- 50% per tutti gli altri veicoli (benzina, diesel, GPL, metano, ...).
Questo nuovo criterio di calcolo favorisce l’utilizzo di veicoli a basse emissioni, promuovendo la mobilità sostenibile e penalizzando i veicoli con motori tradizionali, che saranno soggetti a un’imposizione fiscale più elevata.
Relativamente ai premi di produttività, o premi di risultato, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato la tassazione agevolata al 5%, già prevista dalla Legge di Bilancio 2024, estendendola al triennio 2025-2027.
Tale agevolazione si applica esclusivamente ai dipendenti del settore privato con un reddito annuo non superiore a 80.000 euro e per importi fino a 3.000 euro. Le somme eccedenti questa soglia saranno tassate con l’aliquota ordinaria applicabile al reddito del lavoratore.
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scopri di piùtetto limite per i fringe benefit.
La soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit, secondo la normativa ordinaria, è fissata a 258,23 euro. Tuttavia, negli ultimi anni, questo tetto limite è stato oggetto di diverse modifiche.
Ad esempio, nel 2024 la Legge di Bilancio ha innalzato la soglia di esenzione da 258,23 euro a 1.000 euro per i dipendenti senza figli a carico, con l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale, ovvero il peso di contributi e tasse sui lavoratori dipendenti.
Proseguendo in questa direzione, la Legge di Bilancio 2025, in deroga a quanto previsto dal TUIR, ha stabilito una soglia di detassazione maggiorata per i dipendenti senza figli a carico per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.
In dettaglio, il valore dei beni e dei servizi forniti dal datore di lavoro sotto forma di compensi in natura non concorrerà a formare reddito da lavoro dipendente fino a un massimo di 1.000 euro per ciascun periodo d’imposta.
Si tratta di una proroga della misura già adottata nel 2024, che punta a incentivare ulteriormente il ricorso ai fringe benefit come forma di supporto economico per i lavoratori.
le differenze per i lavoratori con figli.
La Legge di Bilancio 2024 aveva alzato la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit da 258,23 euro a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico. La Legge di Bilancio 2025 ha confermato questa stessa misura per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.
Quando si parla di figli fiscalmente a carico, si fa riferimento ai figli con meno di 24 anni che percepiscono un reddito complessivo pari o inferiore a 4.000 euro e ai figli con più di 24 anni con un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro.
È importante precisare che il requisito anagrafico si considera soddisfatto anche se il figlio risulta avere l’età richiesta solo per una parte dell’anno. Ad esempio, il limite di reddito di 2.840,51 euro si applica esclusivamente a partire dal momento in cui il figlio compie 25 anni.
Nel caso in cui, durante il periodo d’imposta, il reddito personale del figlio superi le soglie di 4.000 o 2.840,51 euro, egli non sarà più considerato fiscalmente a carico dei genitori, nemmeno parzialmente.
I fringe benefit sono concessi integralmente a ciascun genitore, anche in presenza di un solo figlio a carico. Entrambi i genitori possono usufruire dell’esenzione fiscale fino a 2.000 euro, purché il figlio sia fiscalmente a carico di entrambi.
Stando a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025, per beneficiare della soglia di esenzione maggiorata, il dipendente deve fornire al datore di lavoro un’autodichiarazione, includendo il codice fiscale dei figli fiscalmente a carico.
Altre soluzioni di welfare aziendale molto diffuse e apprezzate sono i flexible benefit, beni e servizi che il datore di lavoro può concedere a tutti i dipendenti o a categorie omogenee di lavoratori, con l’intento di aumentarne il potere d’acquisto.
I flexible benefit si distinguono dai fringe benefit perché sono una forma di retribuzione complementare a quella standard. Proprio per questa loro caratteristica, non sono generalmente soggetti a carichi impositivi e contributivi, salvo casi particolari, e non prevedono quindi limiti di esenzione fiscale.
Scopri quali sono i benefit aziendali più richiesti dai lavoratori.