Gli stranieri regolarmente residenti in Italia superano i 5 milioni, 2,4 milioni dei quali sono attivamente impiegati, dando un apporto significativo all'economia del Paese: rappresentano il 10,5% della forza lavoro e contribuiscono all'8,7% del PIL nazionale, pari a circa 131 miliardi di euro. Questi dati, forniti dal rapporto della Fondazione Moressa, evidenziano l'importanza di questi lavoratori come valore aggiunto per il nostro Paese.
Un team di professionisti diversificato e un ambiente inclusivo sono imprescindibili per il successo di un’azienda.
La valorizzazione della diversità e la messa a punto di progetti e attività di inclusione sociale e lavorativa sono una sfida che tutte le aziende possono e devono cogliere. Non solo in relazione ad un aspetto etico e di responsabilità aziendale, ma anche per:
- poter beneficiare dei vantaggi offerti da team eterogenei in termini di capacità di innovazione, apporto di nuove esperienze, competenze e punti di vista
- possibilità di poter allargare il proprio network di talenti e possibili candidati.
Randstad, attraverso i propri progetti di diversità e inclusione, supporta attivamente le aziende nel creare politiche di diversity, equity e inclusion che favoriscano l’inserimento e la permanenza di talenti nell’organizzazione. Inoltre, tramite l’iniziativa Without Borders, si impegna nell'orientamento e nella formazione di cittadini migranti al fine di agevolare il loro inserimento lavorativo e promuovere la diversità culturale sul posto di lavoro.
indice dei contenuti:
etica e responsabilità aziendale.
La diversità e l’inclusione sociale e lavorativa dei migranti è anche una responsabilità delle aziende. Attraverso le numerose iniziative volte a rendere gli stranieri parte integrante dei propri team le organizzazioni possono promuovere la piena autonomia di queste persone e, al tempo stesso,potenziare la dinamicità complessiva del Paese.
Le politiche attive del lavoro, ad esempio, sono uno strumento prezioso per favorire l’integrazione sociale e lavorativa di questi professionisti.
Il punto di partenza per dare concretezza alle iniziative di questo tipo, tuttavia, è ancora prima l'adozione di politiche di diversity, equity e inclusion (DE&I) coerenti con i valori e la cultura aziendale e volte a garantire uguali diritti e opportunità per tutti, indipendentemente da età, genere, etnia, religione, orientamento sessuale o abilità.
Fare proprio un approccio che valorizza la diversità all'interno del proprio ambiente lavorativo migliora il clima aziendale e stimola l'innovazione e la performance complessiva. Per questo motivo, un'azienda eticamente responsabile, che promuove attivamente l'inclusione, riconoscendo e valorizzando le differenze come una risorsa preziosa e una fonte di arricchimento, contribuisce non solo al benessere dei singoli lavoratori, ma alimenta anche un circolo virtuoso che porta a benefici tangibili a livello sociale ed economico.
crescita di talenti in azienda.
Promuovere la diversità e l’inclusione sociale e lavorativa dei migranti è importante anche perché permette alle aziende di entrare in contatto con nuovi professionisti e possibili candidati che, una volta inseriti in azienda, potranno beneficiare di percorsi di crescita interna.
D’altra parte, negli ultimi anni si è assistito alla nascita e affermazione di due fenomeni, talent e skill shortage, ossia una diminuzione della disponibilità di competenze e di lavoratori rispetto alla domanda da parte delle aziende. Questo si è tradotto per le aziende nell' incapacità, o in una grande difficoltà, di ricoprire posizioni vacanti e trovare talenti con le competenze necessarie da inserire e successivamente mantenere in azienda.
Complici fattori come il cambiamento demografico dei paesi più popolosi - secondo l’OMS tra il 2015 e il 2050 le persone over 60 raddoppieranno - e il rallentamento delle migrazioni, causa pandemia, il fenomeno della talent scarcity è ormai una triste realtà.
L’introduzione di cittadini migranti in azienda può consentire alle aziende di fare fronte a questo trend, per reperire nuove competenze e trovare le giuste persone da inserire in percorsi di crescita duraturi.
mix di culture come vantaggio.
L'introduzione e l'inclusione sociale e lavorativa dei migranti nelle aziende è una straordinaria occasione per creare un ambiente di lavoro ricco di diversità culturale. Il mix tra persone che provengono da ambienti e paesi differenti arricchisce l’ambiente di lavoro e apporta un valore aggiunto in termini di innovazione e creatività.
Assumere persone con diverse origini culturali porta a un incremento della pluralità di prospettive e idee e questa varietà stimola il pensiero critico e la soluzione creativa di problemi. Elementi fondamentali in un contesto lavorativo che si confronta quotidianamente con sfide complesse e in rapida evoluzione. Le diverse esperienze e competenze culturali dei migranti possono aiutare l'impresa a espandersi in nuovi mercati internazionali, offrendo una comprensione più autentica e profonda delle dinamiche locali.
Affinché lo scambio culturale possa essere proficuo per entrambe le parti, tuttavia, è necessario creare un ambiente in cui ogni persona possa sentirsi valorizzata e sia messa nelle condizioni di esprimere liberamente il proprio potenziale e contribuire attivamente agli obiettivi aziendali.
L'investimento in programmi di formazione e di integrazione interculturale è dunque cruciale per facilitare questo processo. Queste iniziative, infatti, consentono di creare momenti di confronto volti a comprendere e rispettare le differenze e promuovono anche un senso di appartenenza e di reciproco rispetto tra tutti i membri del team, indipendentemente dalla loro origine.
cosa fa Randstad per la diversità e inclusione?
Randstad è da anni in prima linea nel creare programmi volti a promuovere la diversità e l’inclusione.
Randstad Without Borders, ad esempio, è un progetto di integrazione occupazionale di migranti e rifugiati in Italia, nato nel 2017, con una duplice funzione:
- facilitare l'integrazione lavorativa di migranti e rifugiati, arricchendo il contesto aziendale con nuove competenze e prospettive
- promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo e variegato, che rifletta la ricchezza culturale del mondo contemporaneo.
Grazie a questo progetto, dalla nascita ad oggi, oltre 5600 migranti e rifugiati hanno beneficiato di attività gratuite di orientamento, coaching e formazione. Dal 2022 ad oggi, inoltre, Randstad ha offerto anche a 1780 rifugiati ucraini percorsi di apprendimento della lingua italiana, bilancio delle competenze, counseling e ascolto psicologico; di questi 570 hanno completato gli step e 240 hanno trovato un’opportunità di inserimento in Italia.
Un impegno che è valso il premio “We Welcome” da parte dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) per aver supportato aziende e rifugiati nella realizzazione di percorsi di inclusione lavorativa e il premio “Welcome Working for refugee integration” per aver favorito l’occupazione dei rifugiati.
sei un’azienda e desideri attivare progetti di inclusione lavorativa?
Scopri la nostra consulenza sui temi dell’inclusività: supportiamo le aziende nella creazione di progetti di DE&I e progettiamo ed eroghiamo percorsi formativi di empowerment, volti ad accompagnare migranti e rifugiati nell’acquisizione di autonomia nello sviluppo della propria occupabilità, agendo con un approccio multidisciplinare in connessione ad un network di Istituzioni, organizzazioni, associazioni e enti del terzo settore.
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Supportiamo i lavoratori nel valorizzare le proprie abilità e offriamo l'opportunità di acquisire nuove competenze spendibili sul mercato, tramite percorsi formativi, per andare oltre le barriere linguistiche culturali e sociali. Scopri come possiamo aiutarti a trovare lavoro e inserirti in azienda grazie ad un supporto continuativo.
scopri di piùconclusione.
La diversità e l'inclusione sociale e lavorativa dei migranti rappresentano non solo un imperativo etico, ma un vantaggio competitivo cruciale per le aziende. I migranti sono un pilastro importante dell'economia italiana e possono contribuire contribuendo significativamente al PIL e arricchire la forza lavoro con nuove prospettive e competenze.
In un mondo aziendale sempre più globalizzato, comprendere e valorizzare queste diversità non è soltanto un dovere, ma una strategia per stimolare l'innovazione e migliorare le performance aziendali.
Randstad, con iniziative come Without Borders, dimostra l'importanza di un ambiente lavorativo inclusivo che non solo accoglie ma valorizza attivamente le differenze culturali. Questo approccio non solo aiuta le aziende a navigare la carenza di talenti e competenze, ma promuove anche una società più coesa e una economia più dinamica. Facilitando l'integrazione dei migranti, le aziende possono dunque colmare il divario di competenze e contribuire alla prosperità collettiva.