I genitori lavoratori lo sanno bene: gestire il tempo tra casa e ufficio non è affatto una cosa semplice, soprattutto quando il congedo parentale è terminato, i figli sono ancora piccoli e hanno bisogno di un controllo costante.

Una delle principali difficoltà è trovare supporto per la cura dei bambini quando si deve tornare in ufficio. La ricerca di una soluzione adeguata può diventare stressante e le spese per una babysitter o per un asilo nido possono incidere significativamente sul bilancio familiare, creando ulteriori preoccupazioni.

È per questo motivo che, in un’ottica di employer branding, un’attività imprenditoriale può predisporre per i dipendenti genitori una struttura dedicata all’infanzia all’interno dell’ufficio: gli asili nido aziendali. 

Scopriamo cos’è un asilo nido aziendale e quali vantaggi offre alle aziende e ai dipendenti.

un papa con il suo bambino sulle spalle, che cammina per strada
un papa con il suo bambino sulle spalle, che cammina per strada

che cosa è un asilo nido aziendale?

Un asilo nido aziendale è una struttura educativa dedicata ai figli dei dipendenti di un’azienda. Generalmente situato all’interno o nelle immediate vicinanze del luogo di lavoro, offre servizi di assistenza rivolti alla prima infanzia, ovvero ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.

Uguale in tutto e per tutto a un asilo nido pubblico o privato, è aperto per almeno 5 giorni a settimana, 6 ore al giorno e 10 mesi all’anno, favorisce lo sviluppo psico-fisico, affettivo, sociale e cognitivo dei bambini e supporta i genitori nella conciliazione tra lavoro e vita privata.

Le prime realtà in Italia ad avere intuito l’importanza di questi centri per sostenere l’organizzazione familiare dei dipendenti sono state aziende di medie e grandi dimensioni: è così che, intorno agli anni ’50, imprese come Olivetti o Falck hanno istituito i primi asili all’interno delle loro strutture.

Per incentivare la creazione di spazi dedicati alla prima infanzia nelle aziende, nel tempo sono state riconosciute una serie di agevolazioni. Ad oggi, però, gli asili nido aziendali in Italia faticano ad emergere come dovrebbero. 

Secondo una delle ultime ricerche in materia, il nostro Paese, infatti, si trova in fondo alla classifica rispetto ad altre realtà europee. La situazione si inserisce all’interno di un quadro più ampio, che vede una disparità tra domanda e offerta circa gli asili in generale.

come funziona un asilo nido aziendale?

L’asilo nido aziendale funziona come un asilo nido pubblico o privato. La differenza risiede nel fatto che il servizio dedicato alla prima infanzia è fornito dall’organizzazione per la quale si lavora.

Per andare incontro alle esigenze dei genitori lavoratori, queste strutture offrono solitamente orari più flessibili e rette nettamente più basse rispetto a quelle che si pagherebbero in un asilo pubblico o privato.

Per quanto riguarda le modalità di gestione, gli asili nido aziendali possono essere a gestione:

  • diretta;
  • indiretta;
  • interaziendale. 

Per quanto riguarda la gestione diretta, i centri per l’infanzia sono costruiti all’interno dell’azienda e sono affidati alle cure di personale assunto direttamente dalla realtà imprenditoriale. 

Gli asili nido a gestione indiretta, invece, sono guidati da un’associazione esterna che collabora con l’azienda stessa. Si parla di gestione interaziendale quando la struttura per la prima infanzia, che può essere situata anche in luogo diverso da quello aziendale, accoglie i figli dei dipendenti di imprese diverse.

Le aziende possono anche stipulare accordi con asili nido situati in prossimità del luogo di lavoro per garantire ai propri dipendenti vicinanza ai propri figli e facilità di gestione della vita familiare e lavorativa.

I costi che i genitori devono sostenere per iscrivere uno o più figli in un asilo aziendale, come già detto, sono minori rispetto a quelli delle strutture pubbliche o private. Questo è un modo per incoraggiarli a servirsi dei nidi interni all’azienda.

i vantaggi di avere un asilo nido aziendale.

Un asilo nido aziendale offre numerosi vantaggi sia alle aziende che ai dipendenti genitori, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più armonioso e facilitando la conciliazione tra vita professionale e familiare.

per le aziende.

In cima alla lista dei vantaggi dell’asilo nido aziendale per le imprese c’è la maggiore produttività. Quando i dipendenti hanno la possibilità di lasciare i propri figli in un ambiente sicuro vicino al luogo di lavoro, si riducono le preoccupazioni legate alla gestione del tempo e dell'assistenza dei bambini.

Questo porta a un migliore equilibrio tra vita lavorativa e personale e contribuisce a una maggiore serenità, efficienza e produttività sul lavoro. Dipendenti sereni e felici sono più motivati, il che si riflette positivamente sui risultati aziendali.

Inoltre, la presenza di un asilo nido aziendale può contribuire a ridurre l’assenteismo. Sapere che i propri figli si trovano nelle immediate vicinanze riduce la necessità di prendere permessi o assenze per emergenze familiari. Questo vantaggio si traduce in una forza lavoro più stabile, che può dedicarsi con maggiore continuità alle proprie mansioni.

Un altro importante vantaggio riguarda la reputazione aziendale e la talent attraction. Le aziende che offrono servizi di welfare come l’asilo nido aziendale sono percepite come luoghi di lavoro desiderabili e attenti al benessere dei dipendenti. 

Questo non solo migliora l'immagine dell'azienda, ma attrae anche nuovi talenti, soprattutto quelli che cercano un ambiente di lavoro che offra supporto nella gestione della vita familiare. Politiche aziendali inclusive di questo tipo possono diventare un fattore decisivo nella scelta del datore di lavoro.

Da ultimo, l’asilo nido aziendale favorisce l’occupazione femminile e aiuta a contrastare la disparità di genere. Offrendo soluzioni pratiche per la cura dei bambini, le aziende consentono alle madri di rientrare al lavoro più facilmente dopo il congedo di maternità, riducendo il divario di genere che spesso penalizza le donne nel mondo del lavoro (leggi anche: come funziona la maternità in disoccupazione). Questo approccio sostiene la parità di genere e permette alle donne di continuare a fare carriera senza dover rinunciare al ruolo di genitore.

come progettare un asilo nido aziendale?

La progettazione di un asilo nido aziendale, come per l’implementazione di qualsiasi altro servizio di welfare aziendale, richiede un'analisi attenta delle esigenze dei dipendenti. Il datore di lavoro deve raccogliere dati su quanti di loro hanno figli piccoli, abitano lontano dalla sede aziendale o lavorano in smart working. Un sondaggio può essere utile per capire chi utilizzerebbe il servizio.

Una volta raccolte queste informazioni, l'azienda può decidere se dotarsi di un asilo nido e quale modalità di gestione adottare. Spesso, le imprese optano per una gestione interaziendale o aprono l'asilo anche ai bambini residenti nel territorio comunale per ridurre i costi e migliorare la propria reputazione a livello locale.

Non resta poi che mettere a punto il progetto, trovare i finanziamenti di cui si necessita, realizzare i lavori, ottenere i permessi dal Comune e dall’ASL di competenza e infine aprire la struttura.

Per quanto riguarda i costi, oltre alle spese relative alla costruzione dell’asilo, si dovranno sostenere quelle per:

  • assicurazione;
  • consumo energetico;
  • affitto dei locali nell’eventualità che la struttura venga realizzata in prossimità dell’azienda e non al suo interno;
  • acquisto del materiale didattico, dei giocattoli e dell’arredamento;
  • manutenzione;
  • personale che, oltre alle figure qualificate in ambito educativo, dovrà riferirsi anche a figure per la gestione della cucina e per la pulizia degli spazi condivisi. 

Sono molte le imprese che decidono di affidare l’apertura di un asilo nido a società in grado di gestire in maniera capillare ogni aspetto legato alla sua realizzazione. In questo modo, il compito sarà loro facilitato.

per i genitori.

Per i genitori, avere a disposizione un asilo nido aziendale rappresenta un'opportunità inestimabile per migliorare il proprio work-life balance. La possibilità di avere i propri figli vicino al luogo di lavoro permette di ridurre i tempi di gestione degli impegni familiari, facilitando una migliore organizzazione delle giornate lavorative. 

Questo non solo permette di dedicarsi con più tranquillità sia al lavoro che alla famiglia, ma si traduce anche in una maggiore produttività. La vicinanza fisica ai bambini durante l’orario di lavoro consente di intervenire rapidamente in caso di necessità, riducendo lo stress legato alle emergenze e migliorando la concentrazione e l’efficienza lavorativa. I genitori possono lavorare con la tranquillità di sapere che i loro figli sono ben accuditi, il che influisce positivamente sul loro rendimento.

Dal punto di vista economico, gli asili nido aziendali rappresentano un notevole risparmio. I costi per l’iscrizione sono generalmente inferiori rispetto a quelli degli asili pubblici o privati e questo permette di abbattere una delle spese che gravano di più sul bilancio familiare.

Gli asili nido aziendali portano vantaggi anche ai bambini stessi. Frequentare un asilo nido favorisce lo sviluppo delle capacità cognitive, sociali e motorie fin dalla prima infanzia. I bambini imparano ad adattarsi a nuove situazioni e ambienti, a socializzare con i coetanei e ad acquisire autonomia e sicurezza in se stessi.

le alternative all'asilo nido aziendale.

Se, dopo un'attenta analisi dei bisogni dei dipendenti, il datore di lavoro conclude che l’asilo nido aziendale non è la soluzione più adatta, può optare per altri servizi di welfare che sostengono la genitorialità e la conciliazione tra lavoro e vita privata.

Tra i benefit più apprezzati dai genitori lavoratori vi sono la banca ore e la flessibilità dell’orario di lavoro, che consentono di gestire meglio il proprio tempo. Questa soluzione può includere la possibilità di entrare e uscire dal lavoro a orari diversi rispetto a quelli standard, permettendo ai genitori di gestire meglio le attività quotidiane dei figli, come accompagnarli a scuola o alle attività extrascolastiche.

Anche il part-time è molto richiesto. Permette ai genitori di avere più tempo a disposizione da dedicare alla cura dei figli senza dover rinunciare completamente alla propria carriera professionale. 

C’è poi lo smart working, che consente ai lavoratori di svolgere le proprie mansioni da casa o da un altro luogo, eliminando la necessità di recarsi fisicamente in ufficio e risparmiando tempo che può essere dedicato alla famiglia.

Tra le misure più apprezzate ci sono anche i bonus per asili nido e babysitter, contributi economici che aiutano a coprire le spese per la cura dei bambini e che possono essere erogati sotto forma di voucher. 

Le aziende possono anche stipulare convenzioni con strutture esterne, offrendo tariffe agevolate ai propri dipendenti per usufruire di servizi dedicati alla prima infanzia. Anche l’organizzazione di centri estivi aziendali durante le vacanze scolastiche può rappresentare un valido aiuto per le famiglie, permettendo ai genitori di lavorare serenamente sapendo che i propri figli sono impegnati in attività educative e ricreative.

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