la nuova frontiera
La formazione in azienda è sempre in evoluzione. Dalle classiche lezioni frontali, siamo passati a quelle online - e-learning - che permettono al dipendente una maggiore flessibilità sia in termini di didattica che di modalità di fruizione. Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti. La trasformazione digitale, infatti, sta continuando a rivoluzionare il metodo di aggiornamento dei dipendenti: la nuova frontiera si chiama mobile learning.
Conosciuto anche come m-learning, questo approccio didattico sfrutta le potenzialità dei device mobili (prevalentemente smartphone e tablet) e permette un apprendimento continuo, in qualsiasi momento della giornata, ovunque ci si trovi. Il mobile learning nasce come estensione dell’apprendimento elettronico. Ma mentre per il secondo è necessario avere a disposizione un pc, il primo non prevede nessun tipo di vincolo.
Lo sviluppo delle nuove tecnologie e il crescente utilizzo dei cellulari quali strumento per accedere ai contenuti, hanno reso possibile questo cambiamento di paradigma nell’ambito della formazione aziendale. Attraverso programmi di studio costruiti intorno alle piattaforme mobili, i dipendenti oggi hanno la possibilità di accrescere le proprie competenze come e quando vogliono. Stiamo parlando di lezioni just in time e just for me fruibili in piccoli formati e gestibili a seconda delle esigenze lavorative e personali di ognuno. L’approccio alla didattica in questo caso è veloce, prêt-à-porter. Qualcuno potrebbe pensare che ci troviamo di fronte a una formazione “mordi e fuggi”, aleatoria, poco puntuale rispetto ai moduli tradizionali di apprendimento. Ma non è così.
Il mobile learning, prima di tutto, risponde perfettamente alle attuali modalità di reperimento informazioni. Secondo uno studio di Deloitte, condotto su 51.000 persone in 32 paesi diversi, i possessori di cellulare nel mondo sono circa l’82% degli intervistati. E il 57% dei consumatori lo usa per leggere le notizie e tenersi informato su quello che succede nel mondo. Possiamo dire, quindi, che lo smartphone è uno dei canali principali su cui apprendere cose nuove. L’approccio m-learning in questo senso acquista valore e si inserisce in un contesto dove è normale tenere in mano il cellulare per aggiornarsi su qualcosa.
Un altro vantaggio del mobile learning riguarda la qualità dell’apprendimento. Attraverso contenuti interattivi, come audio e video, la motivazione è più forte e l’aggiornamento più impattante. Senza contare poi la possibilità di lavorare a distanza. Inoltre, il mobile learning facilita lo spirito del team perché si possono prevedere dei lavori di gruppo. Senza dimenticare, infine, che le informazioni sono condivise e i percorsi didattici personalizzati. È tutto a misura di dipendente, che sarà in questo modo più interessato ai percorsi di aggiornamento proposti.
Il mobile learning, quindi, costituisce una grande possibilità per le aziende che vogliono puntare sulla formazione delle risorse interne, e agganciare così crescita e progresso in un mondo in continua evoluzione.