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Il riconoscimento legale dell’invalidità certifica una ridotta capacità lavorativa e una limitazione dell’autonomia personale e garantisce a chi si trova in questa condizione l’accesso a specifici diritti, forme di sostegno economico e agevolazioni, tra cui la pensione di vecchiaia anticipata.

Nel sistema previdenziale italiano, le persone non vedenti e coloro che presentano un’invalidità pari o superiore all’80% possono andare in pensione anticipatamente, ovvero prima di raggiungere l’età ordinaria prevista per la pensione di vecchiaia, purché in possesso di determinati requisiti.

Vediamo nel dettaglio chi può richiedere la pensione anticipata per invalidità all’80%, quali sono i requisiti richiesti, come presentare la domanda all’INPS e da quando decorre questo trattamento pensionistico.

pensione anticipata invalidità
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chi può fare richiesta?

La Legge Amato (Decreto Legislativo n. 503 del 30 dicembre 1992) ha introdotto la pensione anticipata per invalidità all’80% per i dipendenti del settore privato iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e ai fondi di previdenza sostitutivi dell’AGO. Sono esclusi i dipendenti del settore pubblico e i lavoratori autonomi.

Nel dettaglio, possono accedere a questo trattamento previdenziale, prima di aver raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni, le persone non vedenti e invalide riconosciute tali all’80%.

Questi soggetti possono anche beneficiare all’APE Sociale, un anticipo pensionistico erogato dall’INPS fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia o fino alla maturazione dei requisiti per la pensione anticipata.

requisiti per la pensione anticipata per invalidità all’80%

Per accedere alla pensione anticipata per invalidità all’80%, i lavoratori dipendenti del settore privato devono soddisfare tre requisiti:

  • sanitario;
  • anagrafico;
  • contributivo.

Innanzitutto, è necessario che al lavoratore venga riconosciuta legalmente un’invalidità pari o superiore all’80%. La condizione di invalidità deve essere certificata esclusivamente da una commissione medica dell’INPS, che ha il compito di valutare la situazione clinica del richiedente.

A tal proposito, l’INPS, con la Circolare n. 82/1994, ha precisato che anche coloro già riconosciuti come invalidi da altri enti devono sottoporsi a una visita medica presso le commissioni sanitarie dell’Istituto.

L’eventuale certificazione di invalidità prodotta da un altro ente costituisce solo un elemento di supporto per la valutazione finale, poiché l’invalidità ai fini pensionistici deve essere valutata secondo i criteri stabiliti dalla Legge n. 222 del 12 giugno 1984 (invalidità specifica) e non dalla Legge n. 118 del 30 marzo 1971 (invalidità generica). 

Sono quindi le commissioni mediche INPS a determinare se l’invalidità riconosciuta sia rilevante per l’attività lavorativa svolta dal richiedente.

Per quanto riguarda il requisito anagrafico, nel 2025 potranno accedere alla pensione di vecchiaia anticipata gli invalidi con una percentuale pari o superiore all’80% al compimento dei 56 anni di età per le donne e dei 61 anni per gli uomini. Per i lavoratori non vedenti, l’età pensionabile si riduce rispettivamente a 51 anni per le donne e 56 anni per gli uomini.

Infine, occorre aver maturato almeno 20 anni di contribuzione successivamente all’insorgenza della condizione di invalidità. Per i lavoratori che rientrano in una delle tre deroghe previste dalla Legge Amato, l’anzianità contributiva richiesta scende a 15 anni. Queste deroghe si applicano ai lavoratori che:

  • hanno versato almeno 15 anni di contributi prima del 1992;
  • sono stati autorizzati al versamento dei contributi volontari entro il 24 dicembre 1992;
  • hanno maturato almeno 25 anni di contribuzione complessivi, di cui 15 anni derivanti da lavoro dipendente e 10 anni lavorati in modo discontinuo o che non coprono 52 settimane nell’anno contributivo.

come fare la richiesta.

La domanda per la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità all’80% può essere presentata online tramite il portale dell’INPS. Una volta effettuato il login alla propria area personale con le credenziali SPID, CIE o CNS, si deve seguire il percorso: “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” > “Pensione ordinaria (di vecchiaia)” > “Pensione di vecchiaia” > “Pensione di vecchiaia anticipata”.

Si accede poi alla pagina dedicata alla compilazione della domanda, dove bisogna inserire i propri dati anagrafici e spuntare le dichiarazioni specifiche che attestano la volontà di usufruire delle agevolazioni previste dal Decreto Legislativo n. 503 del 30 dicembre 1992 (art. 1 comma 6 per i lavoratori non vedenti; art. 1 comma 8 per i lavoratori con un’invalidità pari o superiore all’80%).

Inoltre, al modulo di richiesta è necessario allegare il modello SS3, ovvero un certificato medico che attesta la condizione di invalidità del lavoratore. Questo documento deve essere debitamente compilato e firmato dal proprio medico curante.

La domanda può essere presentata anche attraverso il Contact Center INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile). In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato o a un intermediario abilitato, che forniranno assistenza nella compilazione e nella trasmissione della richiesta tramite i servizi telematici messi a disposizione dagli stessi.

decorrenza della pensione anticipata per invalidità all’80%.


Una volta presentata la domanda di pensione anticipata per invalidità all’80%, l’accesso al trattamento non è immediato. Infatti, a questa misura si applica la disciplina delle finestre mobili, che in questo caso prevede un periodo di attesa di 12 mesi.

Questo significa che, anche dopo aver ottenuto il riconoscimento dell’invalidità e aver soddisfatto i requisiti richiesti, il primo pagamento della pensione avverrà trascorsi 12 mesi dal momento in cui viene perfezionato il diritto al trattamento.

La decorrenza della finestra mobile dipende dalla data in cui è stata riconosciuta l’invalidità all’80% e dal momento in cui è stato perfezionato il requisito anagrafico.

Se la commissione medica dell’INPS accerta che lo stato di invalidità pari o superiore all’80% sussiste da data antecedente al raggiungimento dell’età anagrafica richiesta per accedere alla pensione, la finestra mobile di 12 mesi inizierà a decorrere solo dal momento in cui il lavoratore avrà perfezionato il requisito anagrafico previsto.

Esempio: Anna, una lavoratrice dipendente, ha ottenuto il riconoscimento di invalidità all’80% nel gennaio 2023, quando aveva 54 anni. Al compimento dei 56 anni, nel gennaio 2025, perfeziona il requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia anticipata. In questo caso, la finestra mobile di 12 mesi inizierà a decorrere da gennaio 2025 e non dalla data del riconoscimento dell’invalidità.

Se, invece, lo stato di invalidità pari o superiore all’80% sussiste da data successiva al raggiungimento dell’età anagrafica richiesta per beneficiare del trattamento, la finestra mobile di 12 mesi inizierà a decorrere a partire dalla data in cui l’invalidità verrà riconosciuta ufficialmente dall’INPS.

Esempio: Marco ha compiuto 61 anni a marzo 2024, ma l’invalidità all’80% gli viene riconosciuta solo a novembre 2024. In questo caso, la finestra mobile di 12 mesi partirà da novembre 2024, ossia dal momento in cui l’INPS ha ufficialmente riconosciuto il suo stato invalidante.

La pensione anticipata per invalidità all’80% consente ai lavoratori del settore privato con gravi riduzioni della capacità lavorativa di uscire dal mondo del lavoro prima del previsto, agevolandoli nella gestione delle difficoltà legate alla loro condizione di salute.

Conoscere i requisiti da rispettare e le procedure da seguire per la presentazione della domanda è fondamentale per accedere senza intoppi a questa importante agevolazione e  ottenere il trattamento pensionistico nei tempi previsti dalla legge.

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