Dopo tanto lavoro, finalmente arriva il momento del meritato riposo: che succede però se ci si ammala proprio durante questo periodo? La malattia durante le ferie è una eventualità da considerare.
Nel caso in cui la malattia sopraggiunga prima o durante i giorni di ferie, gli adempimenti in capo al dipendente e al datore di lavoro cambiano. Vediamo nel dettaglio cosa succede quando il lavoratore si ammala durante le ferie.
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ferie e malattia: quali sono i diritti del lavoratore.
Durante le ferie può accadere di ammalarsi o di subire un infortunio che ne impedisce la fruizione da parte del dipendente. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 297 del 1990, ha però chiarito che la malattia interrompe le ferie e ne determina la sospensione immediata.
Questo perché l’obiettivo delle ferie è consentire al lavoratore di recuperare le energie psico-fisiche. Se la malattia compromette questa possibilità, diventa essenziale sospenderle per permettere al dipendente di godere del diritto al riposo non appena sarà guarito.
Ogni caso, però, deve essere valutato singolarmente. La malattia è insorta prima dell’inizio delle ferie, protraendosi durante le stesse, o durante il godimento dei giorni di ferie previsti? Se ci si ammala prima dell’inizio del periodo di ferie, allora la malattia decorre normalmente e il dipendente potrà fruire delle ferie in un secondo momento.
Se, invece, la malattia insorge durante il periodo di ferie, il lavoratore dovrà prontamente comunicare al datore di lavoro la sua situazione attuale e l’assenza dall’ufficio verrà convertita in malattia.
L’interruzione delle ferie per malattia richiede una verifica dello stato di salute del dipendente tramite visita fiscale. Il datore di lavoro ha il diritto di richiedere, in qualsiasi momento, un controllo all’INPS per accertare che la malattia impedisca effettivamente il godimento delle ferie. A questo scopo, è fondamentale che il lavoratore fornisca al datore di lavoro il certificato medico redatto dal proprio medico curante, all’interno del quale è indicato l’indirizzo di reperibilità presso il quale il dipendente trascorrere la propria convalescenza.
malattia all'estero: i Paesi convenzionati.
Può capitare di ammalarsi mentre si è in ferie all'estero. In queste situazioni, è importante sapere come comportarsi e quali sono le tutele previste dall'INPS.
Innanzitutto, è fondamentale sapere che la copertura economica è la stessa prevista per le malattie che si verificano in Italia e che gli obblighi in capo al lavoratore restano invariati. Il dipendente deve segnalare tempestivamente la situazione al proprio datore di lavoro, prima dell'invio del certificato medico.
Nel caso di malattia insorta in un Paese membro dell'Unione Europea, i regolamenti comunitari stabiliscono che si applichi la legislazione del Paese dove risiede l'istituzione competente, che per l'Italia è l'INPS.
Il lavoratore deve rivolgersi a un medico il primo giorno di malattia per ottenere il certificato, che dovrà poi essere trasmesso alla sede dell’INPS territorialmente competente entro due giorni dalla data del rilascio. Contestualmente, il lavoratore deve inviare l'attestato di malattia al datore di lavoro entro lo stesso termine.
Anche nel caso in cui ci si ammali in un Paese extra UE con cui l'Italia ha stretto accordi o convenzioni bilaterali, il lavoratore è tenuto a rivolgersi a un medico locale per ottenere il certificato di malattia. Le modalità di trasmissione dei dati sono analoghe a quelle descritte per la malattia durante le ferie nei Paesi UE. Alcuni dei Paesi convenzionati sono: Argentina, Brasile, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Repubblica di San Marino, Serbia, Tunisia, Uruguay e Venezuela.
Per quanto riguarda i controlli medici, nei Paesi UE o convenzionati con l'Italia, il certificato medico si presume veritiero e non sono necessari ulteriori documenti. Nei Paesi extra UE non convenzionati, invece, su richiesta dell'INPS o del datore di lavoro, l'autorità diplomatica o consolare italiana può verificare l'esattezza di prognosi e diagnosi tramite un medico di fiducia.
Se il lavoratore si ammala in un Paese dell'Unione Europea o in un Paese extra UE con cui l'Italia ha stipulato accordi o convenzioni bilaterali, l'INPS si occupa della traduzione del certificato medico. Se, invece, la malattia si verifica in un Paese con cui l'Italia non ha stipulato alcun accordo, il lavoratore deve richiedere la traduzione autenticata del certificato al Consolato o all'Ambasciata italiana.
Le visite fiscali sono previste anche quando il dipendente si ammala all’estero. Il lavoratore deve essere reperibile presso l'indirizzo indicato all’interno del certificato nelle seguenti fasce orarie: tra le 10:00 e le 12:00 e tra le 17:00 e le 19:00 se è un dipendente privato e tra le 9:00 e le 13:00 e tra le 15:00 e le 18:00 se è un dipendente pubblico.
come comunicare lo stato di malattia?
La sospensione delle ferie per motivi di salute diventa efficace nel momento in cui il datore di lavoro viene informato della malattia. Il lavoratore, indipendentemente dal fatto che i problemi di salute insorgano prima o durante il periodo di ferie, ha l'obbligo di certificare la malattia e di comunicare tempestivamente il proprio stato di salute al datore di lavoro.
A stabilire che il lavoratore deve comunicare, il prima possibile, la propria condizione di malattia al datore di lavoro sono i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e i regolamenti aziendali.
La comunicazione può avvenire tramite telefono, fax, SMS, e-mail o posta elettronica certificata (PEC).
Se il lavoratore non comunica tempestivamente la malattia al datore di lavoro, la sospensione delle ferie non avrà luogo.
Una volta informata l’azienda, il lavoratore deve rivolgersi al proprio medico curante che, dopo aver accertato lo stato di malattia, si occupa della trasmissione telematica del certificato medico all'INPS.
Se la malattia si protrae oltre il periodo inizialmente previsto, il lavoratore ha l'obbligo di informare tempestivamente il datore di lavoro e rivolgersi nuovamente al medico curante per l'emissione di un nuovo certificato medico.
maturazione delle ferie durante il periodo di malattia.
Durante il periodo di malattia si maturano le ferie? Questa domanda è di grande interesse sia per i lavoratori che per i datori di lavoro e la risposta è tutt’altro che scontata. La questione ha infatti generato molte discussioni e diverse interpretazioni giuridiche.
Una sentenza rilevante in questo contesto è la 2663/10 del Consiglio di Stato, che ha stabilito che le ferie continuano a maturare anche durante i periodi di malattia e che, se il lavoratore non riesce a usufruire delle ferie per motivi di salute, il datore di lavoro è tenuto a retribuirle.
Questo principio si basa sull'idea per il cui il diritto alle ferie deve essere garantito integralmente e che ferie e malattia sono due situazioni distinte che non devono interferire l'una con l'altra e devono essere fruite in maniera separata.
Nonostante questa sentenza sia ampiamente riconosciuta, esistono altre interpretazioni. La questione della maturazione delle ferie durante la malattia ha infatti generato un lungo dibattito sia nella giurisprudenza sia nella dottrina, portando a due orientamenti diversi.
Il primo sostiene che il diritto del lavoratore alle ferie annuali debba essere rapportato ai periodi di effettiva prestazione lavorativa, escludendo quindi i periodi di malattia. Secondo questa visione, le ferie maturerebbero solo per i giorni in cui il lavoratore è effettivamente presente al lavoro.
Il secondo orientamento, invece, equipara i periodi di malattia alla prestazione lavorativa effettiva per quanto riguarda la maturazione delle ferie. In questo caso, i giorni di malattia sono considerati come giorni lavorativi, permettendo al lavoratore di accumulare ferie anche durante l'assenza per motivi di salute.
Tuttavia, l'orientamento prevalente, sostenuto dalla sentenza del Consiglio di Stato, è quello di riconoscere la maturazione delle ferie anche durante i periodi di malattia, garantendo così al lavoratore il pieno diritto al riposo annuale.
come usare le ferie dopo la malattia.
Come gestire le ferie non godute a causa dell'assenza per motivi di salute al termine del periodo di malattia?
Se il lavoratore si ammala durante un periodo di ferie collettive, come ad esempio durante una chiusura aziendale, ha diritto a recuperare i giorni di ferie non goduti in un secondo momento, secondo quanto stabilito dal piano ferie aziendale.
Nel caso, invece, di ferie individuali, una volta guarito, il lavoratore può estendere il periodo di ferie per includere i giorni persi a causa della malattia, previo accordo con il datore di lavoro.
È essenziale che entrambe le situazioni vengano gestite in maniera trasparente e concordata, rispettando sempre i diritti dei lavoratori previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL).