La legge 22 dicembre 2021 n. 227, conosciuta come legge delega sulla disabilità, ha affidato al Governo il compito di riorganizzare le norme esistenti in materia di disabilità attraverso successivi decreti legislativi da adottarsi entro il 15 marzo 2024. 

Questa legge rappresenta un passo fondamentale nella realizzazione della Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore”, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finalizzata a migliorare la vita delle persone con disabilità.

La legge si compone di 5 articoli:

  • l’articolo 1 definisce l'oggetto e la finalità della delega, ovvero garantire alle persone con disabilità il pieno esercizio dei loro diritti civili e sociali, inclusi il diritto alla vita indipendente e all'inclusione sociale e lavorativa, mettendo al centro l'autonomia e le pari opportunità;
  • l’articolo 2 indica i principi e i criteri che il Governo è stato chiamato a rispettare nell'esercizio della delega. Tra questi, la definizione della condizione di disabilità, la semplificazione della normativa, la valutazione multidimensionale della disabilità, la realizzazione del progetto personalizzato e di vita indipendente, la riqualificazione dei servizi pubblici e l'istituzione di un Garante nazionale delle disabilità;
  • l’articolo 3 è dedicato alle disposizioni finanziarie e chiarisce che le risorse necessarie per l’attuazione delle legge derivano dal Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, dal PNRR e dalla razionalizzazione delle risorse previste per il settore della disabilità;
  • l’articolo 4 stabilisce che le disposizioni contenute nella legge delega e nei decreti attuativi della stessa si applicano nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano compatibilmente con le specifiche disposizioni locali;
  • l’articolo 5 fissa l’entrata in vigore della legge al giorno successivo della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ovvero il 31 dicembre 2021.

Vediamo quali sono i temi principali affrontati dalla legge delega, quali i decreti attuativi emanati negli anni e quali le prospettive future che ne derivano, con un focus particolare sugli effetti che la normativa potrà avere nel lungo termine sulla vita delle persone con disabilità.

legge delega sulla disabilità
legge delega sulla disabilità

i principali temi affrontati dalla legge delega.

La legge delega sulla disabilità, a partire dai principi di autodeterminazione e di non discriminazione, si pone come obiettivo principale quello di garantire alle persone con disabilità il riconoscimento pieno della loro condizione e dei loro diritti civili e sociali, inclusi il diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale e lavorativa. 

Riconoscere la condizione di disabilità significa che lo Stato deve identificare e riconoscere ufficialmente le difficoltà e le esigenze specifiche delle persone con disabilità. Questo è essenziale per garantire l’accesso a servizi, supporti e agevolazioni specifiche e per assicurare che le loro esigenze siano prese in considerazione dalla politica pubblica.

Riconoscere i diritti civili e sociali delle persone con disabilità implica garantire loro il pieno godimento di diritti fondamentali, come la partecipazione alla vita pubblica e politica, l’accesso all’istruzione, alla sanità, ai servizi sociali e culturali. Significa anche proteggere questi diritti da discriminazioni e abusi, assicurando che queste persone possano esercitarli in condizioni di parità con gli altri cittadini.

Il diritto alla vita indipendente si riferisce alla possibilità per le persone con disabilità di vivere autonomamente, prendere decisioni sulla propria vita e partecipare attivamente alla società. Questo comporta la disponibilità di supporti adeguati, come assistenza personale, tecnologie assistive e accesso a servizi comunitari che permettano a queste persone di condurre una vita autosufficiente e dignitosa.

Quando si parla di inclusione sociale e lavorativa, si fa riferimento al diritto delle persone con disabilità di partecipare alla vita sociale e lavorativa come chiunque altro. Questo include l’accesso all’istruzione, opportunità di impiego equo, ambienti di lavoro accessibili e supporti adeguati sul posto di lavoro. Significa anche combattere i pregiudizi e promuovere una cultura inclusiva che valorizzi la diversità.

Per raggiungere questi obiettivi, la legge delega sulla disabilità ha individuato 7 ambiti d’intervento:

  1. definizione della condizione di disabilità e semplificazione normativa. La legge prevede la definizione chiara della condizione di disabilità, che deve essere riconosciuta in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Inoltre, mira a semplificare e riordinare le normative esistenti per renderle più accessibili e comprensibili, eliminando le disparità e le confusioni che possono sorgere da una legislazione frammentaria;
  2. accertamento della disabilità e revisione dei processi valutativi. Il fine, in questo caso, è semplificare l’accertamento della condizione di disabilità e assicurare che i metodi di valutazione siano equi, trasparenti e uniformi. Questo comporta l’aggiornamento dei criteri e delle modalità di valutazione esistenti per renderli più adeguati alle reali condizioni delle persone con disabilità;
  3. valutazione multidimensionale e progetto di vita indipendente. La legge promuove una valutazione multidimensionale della disabilità, che consideri non solo gli aspetti sanitari ma anche quelli sociali, economici e ambientali della condizione. Questa valutazione è la base per la realizzazione di un progetto di vita personalizzato, che deve essere elaborato con la partecipazione attiva della persona con disabilità e mirato a garantire la sua indipendenza e inclusione nella società;
  4. informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione. Per migliorare l’efficienza e la trasparenza, la legge prevede l’informatizzazione dei processi di valutazione e archiviazione dei dati relativi alla disabilità. Questo mira a facilitare la gestione delle informazioni e a garantire un accesso più rapido e sicuro ai dati da parte delle autorità competenti;
  5. riqualificazione dei servizi pubblici per inclusione e accessibilità. La legge punta a migliorare l’accessibilità e la qualità dei servizi destinati alle persone con disabilità, assicurando che siano adeguati alle loro esigenze e promuovano la loro partecipazione attiva nella vita comunitaria;
  6. istituzione di un Garante nazionale delle disabilità. È prevista l'istituzione di un Garante nazionale delle disabilità, un organismo indipendente con il compito di vigilare sull'attuazione delle politiche per le persone con disabilità, promuovere i loro diritti e fornire supporto nella risoluzione di problemi e controversie;
  7. potenziamento dell’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questo ufficio avrà il compito di coordinare le iniziative legislative e amministrative in materia di disabilità, garantendo una maggiore coerenza e efficacia delle politiche adottate.

Questi sono i temi principali della legge delega sulla disabilità, che mira a creare un sistema più inclusivo e equo basato sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle persone con disabilità, anche nell’ambiente lavorativo.

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i decreti attuativi.

Il primo decreto attuativo della legge delega sulla disabilità emanato dal Governo è stato il D. Lgs. 13 dicembre 2023 n. 222, recante “Disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità”.

Questo decreto mira a garantire la tutela dei lavoratori con disabilità e l’accessibilità degli stessi ai servizi pubblici. Introduce la figura di un responsabile della programmazione strategica per l’accessibilità nelle pubbliche amministrazioni e incorpora obiettivi di inclusione nei sistemi di valutazione dei dirigenti. Inoltre, estende la possibilità di azioni collettive contro le pubbliche amministrazioni che non rispettano i livelli di qualità dei servizi essenziali per l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Il secondo decreto attuativo della legge delega, emanato dal Governo, è stato il D. Lgs. 5 febbraio 2024 n. 20. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 5 marzo 2024, la sua attuazione sarà effettiva a partire dall’1 gennaio 2025.

Questo decreto istituisce la nuova Autorità Garante nazionale, incaricata di contrastare le discriminazioni dirette e indirette contro le persone con disabilità, garantendo il pieno godimento dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali.

Il 14 maggio 2024 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il D. Lgs. 3 maggio 2024 n. 62, riguardante la definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. 

Il decreto rappresenta il terzo e più recente intervento normativo di attuazione della legge delega sulla disabilità.

Considerato una “pietra miliare” della riforma, introduce cambiamenti significativi nella normativa esistente. Entrato in vigore il 30 giugno 2024, prevede l’emanazione di un decreto ministeriale entro sei mesi per l’applicazione pratica delle sue disposizioni a partire dal 10 gennaio 2025.

conclusioni e aspettative future.

I decreti attuativi della legge 22 dicembre 2021 n. 227, attesi con fiducia dalla comunità e dagli operatori del settore, rappresentano un passo significativo verso la piena inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, in linea con i principi di autodeterminazione e non discriminazione.

Durante tutto il 2025, è prevista una fase di sperimentazione per valutare l'efficacia delle disposizioni introdotte e apportare eventuali correttivi. Questo periodo sarà cruciale per misurare l’impatto della nuova normativa e permettere alle istituzioni di provvedere all’applicazione dei principi stabiliti.

È un’opportunità straordinaria per le persone con disabilità, per le loro famiglie e per l’intero Paese: i decreti attuativi della legge delega mirano a valorizzare queste persone, a semplificare gli iter burocratici e a modificare la normativa esistente, mettendo al centro i loro bisogni e i loro desideri per garantirgli un percorso di vita dignitoso.

La sfida è appena iniziata. Per migliorare, rafforzare e ampliare l’impatto della legge sulla comunità saranno necessari un monitoraggio continuo sul modo in cui le disposizioni influenzeranno la vita delle persone con disabilità e un dialogo costante tra le istituzioni per garantire l’inclusione delle stesse a ogni livello della società.

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