La retribuzione in busta paga si compone di diverse voci fisse, indicate nella parte alta del cedolino, che spettano al lavoratore ogni mese e che sono determinanti per il calcolo dello stipendio.
Tra queste voci figura l’indennità di contingenza, introdotta nel secondo dopoguerra per adeguare i salari all’inflazione, ancora presente in molti contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e utile per il computo della retribuzione lorda e netta mensile.
Scopriamo cos’è e come si calcola l’indennità di contingenza in busta paga.
indice dei contenuti:
cos’è l'indennità di contingenza in busta paga.
L'indennità di contingenza è una voce retributiva che è stata introdotta nel secondo dopoguerra dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) per adeguare gli stipendi al costo della vita, tutelare il potere d'acquisto dei cittadini e garantire loro sostentamento.
Basato sul meccanismo di rivalutazione automatica delle retribuzioni all’aumento dei prezzi, anche detto “scala mobile” e introdotto in Italia nel 1945, l’importo dell’indennità di contingenza veniva incrementato trimestralmente e poi successivamente ogni sei mesi per allineare i salari all'inflazione.
Il 31 luglio 1992 questo meccanismo è stato sospeso a seguito della sottoscrizione di un Protocollo d'Intesa tra Governo e parti sociali, il quale ha congelato l’importo dell’indennità di contingenza e stabilito che ad essere erogato nelle buste paga dei lavoratori sarebbe stato solo l’ammontare maturato fino a quella data.
Il fatto che il sistema della scala mobile non sia più in uso dal 1992 non significa che da allora le retribuzioni dei lavoratori siano rimaste prive di tutele. Al contrario, l’adeguamento degli stipendi all’aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi è stato affidato ai contratti collettivi nazionali di lavoro, accordi stipulati tra associazioni datoriali e organizzazioni sindacali che vengono aggiornati periodicamente.
come funziona la contingenza.
Sebbene il meccanismo di rivalutazione automatica delle retribuzione all'aumento dei prezzi sia stato sospeso, l’indennità di contingenza è ancora presente in molti CCNL tra le voci retributive spettanti al lavoratore o conglobata nella paga base.
Da quando il sistema della scala mobile è stato congelato nel 1992, a compensazione del mancato adeguamento della contingenza al costo della vita è stato introdotto l’Elemento Distinto della Retribuzione (“EDR” in busta paga), un importo di 10,33 euro erogato ogni mese per 13 mensilità a tutti i lavoratori, senza distinzione tra CCNL applicati.
In passato, gli incrementi dell’indennità di contingenza erano trimestrali e proporzionati alla retribuzione delle diverse categorie di lavoratori. A partire dal 1986, a seguito di nuove negoziazioni e riorganizzazioni del sistema, la frequenza degli adeguamenti divenne semestrale.
Oggi, l’indennità di contingenza ha un importo fisso che non viene più aggiornato dall’ultimo calcolo effettuato prima della fine del sistema di adeguamento avvenuta nel 1992.
chi ha diritto alla contingenza.
L'indennità di contingenza spetta ad alcuni lavoratori dipendenti in Italia, solo se espressamente previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato.
Alcuni lavoratori potrebbero ritenersi svantaggiati perché non vedono l’indennità di contingenza nella loro busta paga. In realtà, è possibile che l'importo della contingenza sia stato assorbito e integrato nella paga base stabilita dal loro contratto collettivo. Di conseguenza, anche se l’indennità non appare esplicitamente nella parte alta del cedolino, potrebbe essere già compresa nel calcolo della retribuzione complessiva.
Pertanto, ad avere diritto a questa voce retributiva sono i lavoratori che operano nei settori dove l’indennità di contingenza è ancora prevista dal CCNL di riferimento. È importante consultare il proprio contratto collettivo per capire come viene trattata l’indennità di contingenza.
come si calcola la contingenza.
Prima che il meccanismo di rivalutazione automatica delle retribuzioni all’aumento dei prezzi venisse congelato, l’indennità di contingenza veniva calcolata dall’ISTAT, incaricata di aggiornare periodicamente il suo importo in base al costo della vita.
Le variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi su cui si basava il calcolo del costo della vita venivano tradotte in punti di contingenza, comportando un aumento dell’importo di contingenza e, di conseguenza, un incremento della retribuzione dei lavoratori.
In molti CCNL l’indennità di contingenza è ancora presente come voce retributiva a sé stante, che va a sommarsi alla paga base, ma questa non aumenta né diminuisce perché il suo importo è fisso dal 1992.
Alcuni CCNL, invece, hanno conglobato l’indennità di contingenza direttamente nella paga base. In questo caso, la contingenza viene calcolata sommando l’importo fisso mensile stabilito dal contratto collettivo alle altre componenti fisse e continuative della retribuzione, che costituiscono la base per il calcolo dello stipendio del lavoratore.