lavorare in giovane età. Tra queste rientra la certificazione per i lavoratori precoci, uno strumento che permette di accedere alla pensione anticipata con un requisito contributivo ridotto.
La pensione per lavoratori precoci è una prestazione economica riconosciuta su richiesta a chi soddisfa specifici requisiti stabiliti dalla normativa vigente, tra cui il raggiungimento di un determinato numero di anni di contribuzione prima del compimento dei 19 anni di età.
Per beneficiare di questo trattamento, è necessario richiedere all’INPS un’apposita certificazione, che attesti il possesso dei requisiti richiesti per la pensione anticipata con criteri agevolati.
Vediamo nel dettaglio chi può richiedere la certificazione lavoratori precoci e quali procedure seguire per presentare la domanda nel modo corretto.
indice dei contenuti:
che cosa è un lavoratore precoce.
I lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare prima di compiere 19 anni e che, pur avendo un’età anagrafica relativamente bassa, hanno già maturato molti anni di contributi.
A questi soggetti la legge riconosce la possibilità di accedere alla pensione anticipata con un requisito contributivo ridotto rispetto a quello previsto per la generalità dei lavoratori.
La Legge Fornero (Legge n. 92 del 28 giugno 2012), che ha abolito la pensione di anzianità sostituendola con la pensione anticipata, inizialmente non prevedeva particolari misure di favore per i lavoratori precoci. Di conseguenza, anche questi ultimi potevano andare in pensione solo una volta raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi (per gli uomini) o 41 anni e 10 mesi (per le donne), al pari di tutti gli altri lavoratori.
Dopo anni di dibattiti, il legislatore è intervenuto a sostegno di questa categoria di lavoratori. La Legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 ha stabilito che dal 1° maggio 2017 questi soggetti possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica, a condizione di aver svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima dei 19 anni, anche in periodi non consecutivi, e di possedere anzianità contributiva antecedente al 31 dicembre 1995.
I lavoratori precoci devono innanzitutto richiedere all’INPS la certificazione che confermi la validità ai fini pensionistici dei 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età. Solo dopo aver maturato tutti i requisiti richiesti, possono procedere con la domanda di pensione anticipata a condizioni agevolate.
chi può farne richiesta?
La certificazione per lavoratori precoci può essere richiesta da chi ha lavorato per almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni, possiede anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e ha maturato un totale di 41 anni di contributi.
Nel dettaglio, il diritto a richiedere la certificazione spetta sia ai lavoratori dipendenti, del settore pubblico e privato, sia ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS (Artigiani, Commercianti, Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri).
Per ottenere la certificazione e accedere alla pensione anticipata con requisito contributivo ridotto, però, è necessario che il lavoratore si trovi in specifiche condizioni riconosciute dalla legge, come approfondiremo meglio nel paragrafo successivo.
requisiti per un lavoratore precoce.
Per ottenere la certificazione lavoratori precoci e accedere alla pensione anticipata a condizioni agevolate è fondamentale soddisfare specifici requisiti contributivi e rientrare in determinate condizioni riconosciute dalla normativa vigente.
Innanzitutto, il lavoratore deve aver lavorato per almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni di età e aver maturato un totale di 41 anni di contributi.
A differenza di quanto previsto per la pensione di vecchiaia, per la quale è richiesto il raggiungimento di una determinata età anagrafica, i lavoratori precoci possono accedere alla pensione anticipata esclusivamente in base all'anzianità contributiva maturata.
Nel caso in cui l’interessato sia iscritto a più forme di assicurazione obbligatoria, il requisito dei 41 anni di contributi può essere perfezionato anche attraverso il cumulo dei versamenti effettuati presso le diverse gestioni, come previsto dalla Legge n. 228 del 24 dicembre 2012.
Il Decreto-Legge n. 4 del 28 gennaio 2019 ha bloccato l'adeguamento dell’aspettativa di vita fino al 31 dicembre 2026. Questo significa che fino a tale data il requisito contributivo per la pensione per i lavoratori precoci resterà invariato.
Tuttavia, aver lavorato per 12 mesi prima dei 19 anni e aver maturato 41 anni di contributi non è sufficiente. Per ottenere la certificazione e accedere alla pensione anticipata è necessario trovarsi in una condizione di particolare difficoltà economica o sociale.
Nel dettaglio, la pensione anticipata per lavoratori precoci è riservata a coloro che, oltre a soddisfare i requisiti contributivi richiesti, si trovano in una delle seguenti condizioni meritevoli di tutela riconosciute dalla legge e di seguito riportate:
- disoccupazione a seguito di cessazione involontaria del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo), dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del contratto di lavoro nell’ambito della procedura prevista dalla Legge n. 604 del 15 luglio 1966. È necessario che sia terminato da almeno tre mesi il trattamento di disoccupazione spettante;
- invalidità civile pari o superiore al 74%, accertata dalle commissioni mediche competenti;
- assistenza continuativa, da almeno sei mesi, di un familiare convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge 104/92. L’assistenza deve riguardare il coniuge, un parente di primo grado o un parente di secondo grado nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona disabile abbiano superato i 70 anni, siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti;
- aver svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti ai sensi del Decreto Legislativo n. 67 del 21 aprile 2011;
- aver svolto lavori gravosi per almeno sette anni negli ultimi dieci o per almeno sei negli ultimi sette. Rientrano in questa categoria di lavoratori, ad esempio, gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici, i conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni, i conciatori di pelli e di pellicce, i conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante, i conduttori di mezzi pesanti e camion e il personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni. Si ricorda che questi lavoratori possono beneficiare anche dell’APE Sociale, un sostegno economico finanziato dallo Stato ed erogato dall’INPS fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia o fino alla maturazione dei requisiti necessari per la pensione anticipata.
L’accesso alla pensione anticipata per lavoratori precoci è subordinato alla cessazione dell’attività lavorativa. In questo caso, lavorare in pensione non è possibile perché il trattamento previdenziale non è compatibile con redditi da lavoro dipendente o autonomo, prodotti sia in Italia che all’estero.
Nel dettaglio, chi accede alla pensione anticipata come lavoratore precoce non può svolgere alcuna attività lavorativa fino al raggiungimento dei requisiti richiesti per la pensione anticipata ordinaria. In altre parole, il divieto di cumulo con redditi da lavoro si applica da quando la pensione viene erogata fino al momento in cui il lavoratore non matura i requisiti necessari per andare in pensione anticipata ordinaria, quella prevista per la generalità dei lavoratori (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).
Se il titolare della pensione percepisce redditi da lavoro durante questo periodo, l’INPS sospende il trattamento. Inoltre, se il pensionato ha già percepito delle mensilità di pensione mentre lavorava, l’INPS potrà richiedere indietro le somme ricevute indebitamente.
come fare richiesta.
Per ottenere la certificazione lavoratori precoci, è necessario presentare apposita domanda all’INPS. Solo dopo aver ricevuto un riscontro positivo, il lavoratore potrà procedere con la richiesta di pensione anticipata.
La richiesta deve essere presentata online attraverso il servizio dedicato disponibile sul sito dell’INPS. In alternativa, è possibile fare domanda tramite Contact Center al numero 803 164 (da rete fissa) o al numero 06 164 164 (da rete mobile) oppure rivolgendosi a un patronato o a un intermediario abilitato.
termini per la domanda.
La domanda di certificazione lavoratori precoci deve essere presentata entro il 1° marzo di ciascun anno. Le richieste inoltrate oltre il termine del oltre il 1° marzo, ma comunque entro il 30 novembre dello stesso anno, verranno valutate solo nel caso in cui siano ancora disponibili le risorse finanziarie stanziate.
L’INPS comunica l’esito della domanda di certificazione in base alla data in cui l’interessato presenta la richiesta:
- entro il 30 giugno, per le domande presentate entro il 31 marzo;
- entro il 15 ottobre, per le domande presentate entro il 15 luglio;
- entro il 31 dicembre, per le domande presentate entro il 30 novembre.
Se, al momento della richiesta di certificazione, il lavoratore ha già maturato tutti i requisiti richiesti per accedere alla pensione anticipata con requisito contributivo ridotto, può presentare contestualmente anche la domanda di pensione.
In ogni caso, la richiesta di pensione può essere inoltrata all’INPS solo dopo aver ricevuto la comunicazione ufficiale da parte dell’Istituto contenente l’esito positivo dell’istruttoria relativa alla domanda di certificazione per lavoratori precoci.