Le detrazioni fiscali IRPEF 2018 sono delle riduzioni dell’imposizione fiscale applicabili e richiedibili per determinate condizioni soggettive - come ad esempio familiari e detrazioni figli a carico - o situazioni oggettive nel caso di detrazioni da lavoro dipendente e assimilati e per lavoratori autonomi. Le detrazioni per lavoro dipendente sono stabilite dall’art. 13 del TUIR – il Testo Unico delle Imposte sui Redditi – e prevedono una riduzione dell’imposta IRPEF da pagare in base al periodo di lavoro nell’anno – comprese festività e riposi settimanali previsti - al reddito complessivo maturato e secondo il contratto da dipendente, che sia a tempo determinato o indeterminato.

Art. 13 TIUR: ultimo aggiornamento 2018

Con la Legge di Bilancio, non si sono registrate modifiche circa la quota di detrazioni fiscali da lavoro dipendente per il 2018. Gli importi quindi restano uguali a quelli del 2016 e del 2017. Come è successo dal 2014 al 2017, anche per il 2018 sono state previste alcune variazioni:

  • in caso di reddito inferiore a 8.000 mila euro, la detrazione fiscale per lavoro dipendente è aumentata di euro 40;
  • sono state sostituite le lettere b) e c) della norma che riguardano la detrazione relativa ai dipendenti che hanno un reddito superiore a 8.000 mila euro;
  • eliminazione del comma 2 che sanciva una detrazione aggiuntiva nei casi in cui il lavoratore avesse un reddito imponibile tra i 23 e i 28 mila euro.

Come si calcolano le detrazioni per lavoro dipendente

La modalità per calcolare esattamente la detrazione IRPEF a cui si ha diritto è rappresentata da un preciso calcolo matematico ed il risultato dipende chiaramente dalla somma raggiunta complessivamente nei 365 giorni di lavoro dipendente. Qui di seguito mostriamo l’ammontare medio delle detrazioni in base al reddito percepito. 

• Se il reddito non supera gli 8.000 euro, si ha diritto ad una detrazione fiscale IRPEF di 1.880 euro, considerando i giorni di lavoro dipendente effettivamente svolti. In ogni caso l’ammontare non potrà essere inferiore a 690 euro per contratti a tempo indeterminato e 1.380 euro per lavoro dipendente con contratto a tempo determinato;

• Per un reddito che va da 8.000,01 a 28.000 euro si potrà beneficiare di 978 euro di detrazione fiscale, a cui andrà sommato il prodotto derivante da 902 e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro meno il reddito complessivo, diviso poi per 20.000 euro;

• Da 28.000,01 a 55.000 euro si godrà di una detrazione pari a 978 euro. Il calcolo preciso deriva dall’operazione 978 x [(55.000 – RC) : 27.000];

• Per redditi che superano la soglia dei 55.000 euro la detrazione fiscale sarà infine pari a zero. 

 

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Detrazioni fiscali per familiari a carico

Le normali detrazioni da lavoro dipendete vengono applicate automaticamente dal sostituto d’imposta mentre per quanto riguarda le detrazioni fiscali soggettive – che dipendono quindi da una situazione personale e familiare del contribuente – è necessario farne domanda. Nel caso in cui si sia consapevoli di non avere invece diritto all’applicazione delle detrazioni si potrà chiedere la non applicabilità di quest’ultime, per evitare di dover restituire parte delle somme ricevute in fase di conguaglio o nella compilazione della dichiarazione dei redditi.

I soggetti che possono essere a carico del contribuente sono il coniuge, i figli (naturali, adottati, affidati o affiliati) ed altri familiari come il coniuge separato legalmente, i nipoti, i genitori (anche adottivi), i generi, le nuore, i suoceri, fratelli, sorelle ed i nonni. Per capire se il familiare possa essere effettivamente a carico del lavoratore dipendente che fa richiesta delle detrazioni, basterà stabilire se il reddito personale complessivo dichiarato non supera i 2.840,51 euro annui, al lordo delle spese deducibili, come ad esempio quelle mediche. Esiste differenza nel caso di coniuge o figli a carico e per questo simuliamo di seguito le due diverse condizioni.



Detrazioni per Coniuge a carico come previsto dall’art. 12 del TUIR:



• 800 euro fino a 15.000 euro di reddito;

• Se il reddito complessivo supera i 15mila e fino ad un massimo di 40mila euro allora si avrà diritto a 690 euro di detrazione fiscale. Stessa somma spetta anche per redditi sopra i 40mila euro ed inferiori ad 80.000 euro perché si calcola la parte che eccede i 40mila. 



La detrazione aumenta inoltre di 10 euro se il reddito complessivo supera i 29mila euro ma è inferiore ai 29.200 euro ed allo stesso modo se è tra 35.100 e 35.200 euro. Si aggiungono 20 euro se il reddito complessivo è tra i 29.200 euro e 34.700 euro o tra 35.000 e 35.100 euro e 30 euro se il reddito è tra i 34.700 ed i 35.000 euro.



Per quanto riguarda i figli a carico si possono invece calcolare teoricamente 1220 euro per figli con meno di tre anni e 950 euro per figli che hanno superato tale soglia. Se i figli a carico sono più di tre tutti gli importi delle detrazioni aumenteranno di 200 euro per ciascun figlio, 400 euro se i figli sono disabili.  



Durante la compilazione della dichiarazione dei redditi - tramite modello 730 o modello Unico - sarà infine possibile scaricare anche altre detrazioni fiscali IRPEF come ad esempio quelle relative alle spese mediche e l’acqu isto di farmaci, spese per scuola ed università anche per figli a carico, interessi passivi per il mutuo sull’acquisto della prima casa, lavori di ristrutturazione di casa ed immobili, spese funebri, donazioni, spese veterinarie, trasferimento della propria residenza nel comune di lavoro (per lavoratori dipendenti) ed altri contratti di locazione che interessano studenti ed alloggi sociali.

Come richiedere la detrazione per lavoro dipendente

Sarà il datore di lavoro a riconoscere le detrazioni da lavoro dipendente al di là dalla dichiarazione presentata dal lavoratore. In generale viene applicata in maniera automatica, secondo il reddito presunto nell'anno. Se il lavoratore vuole comunicare un reddito diverso da quello presunto, sarà tenuto a presentare al datore il modello detrazioni fiscali, nel quale comparirà il reddito maggiorato su cui farsi applicare la detrazione in busta paga. Onde evitare di trovare brutte sorprese in fase di conguaglio fiscale di fine anno, è sempre bene da parte del lavoratore fornire il giusto calcolo della tassazione in busta paga.

A chi spettano le detrazioni per lavoro dipendente

Se concorrono più redditi alla formazione di quello complessivo, al dipendente spetterà una detrazione lorda rapportata al periodo di lavoro dell'anno di riferimento, relazionata all'ammontare del reddito complessivo. Possono, dunque, usufruire della detrazione i seguenti redditi assimilabili:

  • i soci di cooperative di produzione e lavoro;
  • chi ha percepito borse di studio;
  • chi percepisce indennità da terzi;
  • i sacerdoti;
  • i lavoratori con contratto a progetto;
  • gli impiegati in aziende socialmente utili;
  • i pensionati della previdenza complementare.

In caso di perdita involontaria di lavoro, il dipendente può richiedere l'indennità di disoccupazione, ovvero la NASpI 2018.

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