Non c’è dubbio che, al netto di competenze ed esperienze pregresse, iniziare un nuovo lavoro, con relativo periodo di prova, sia un momento delicato che può scatenare ansie e paure di non essere all’altezza. 

Ci sono casi in cui la voglia di dimostrare subito a tutti di essere adeguati porta a strafare. Tuttavia, questo può essere potenzialmente deleterio, in particolare se l’intenzione è superare al meglio questo periodo di “limbo”, senza spiacevoli sorprese o conseguenze. 

Durante il periodo di prova, ciò che conta di più per i primi tempi, in effetti, è imparare a svolgere bene e con efficienza le proprie mansioni, cercando di rispettare scadenze e obblighi e adeguandosi a quelle che sono le regole scritte o non scritte del nuovo ambiente. Ci sarà tempo, successivamente, per migliorare e fare carriera.

ragazzo che lavora nel suo periodo di prova
ragazzo che lavora nel suo periodo di prova

cos'è il periodo di prova?

Quando si firma un contratto di lavoro, è possibile che tra le clausole sia previsto un periodo di prova iniziale, che serve per permettere sia al datore di lavoro sia al nuovo impiegato di valutare l'adeguatezza della scelta fatta. Durante questo tempo, entrambe le parti hanno l'opportunità di verificare se il ruolo e l'ambiente lavorativo corrispondano alle rispettive aspettative.

Il dipendente, infatti, può rendersi conto che il nuovo lavoro non corrisponde ai suoi interessi o che le sue competenze non sono all’altezza del ruolo. Allo stesso modo, il datore di lavoro può ravvedersi della sua scelta, per i più disparati motivi: carenza di produttività, impreparazione o incapacità della risorsa di collaborare in team.

Disciplinato all’articolo 2096 del Codice Civile, il periodo di prova, o “assunzione in prova del prestatore di lavoro”, è un istituto giuridico concepito per tutelare gli interessi sia dell’azienda che del lavoratore riguardo la reciproca convenienza nel proseguire il rapporto di lavoro.

È un periodo in cui il datore di lavoro valuta l’idoneità del lavoratore rispetto alle mansioni assegnategli, mentre il lavoratore ha la possibilità di decidere se l’impiego risponde realmente alle sue aspettative e se l’ambiente di lavoro è quello giusto per una collaborazione a lungo termine.

È importante sottolineare che iniziare un periodo di prova senza contratto firmato è illegale. Il periodo di prova, infatti, deve essere sempre formalizzato per iscritto e firmato sia dall’azienda che dal lavoratore. Senza un documento scritto, il rapporto di lavoro è da considerarsi stabile a tutti gli effetti.

come funziona il periodo di prova lavoro.

Il periodo di prova, inserito come clausola all'interno del contratto di lavoro, rappresenta la fase iniziale del rapporto tra il datore di lavoro e il dipendente, durante la quale entrambe le parti valutano se proseguire con l'assunzione. 

Proprio perché il periodo di prova è una clausola del contratto di lavoro, deve essere concordato tra le parti prima dell’inizio delle mansioni e non può essere determinato in una fase successiva, a lavoro già iniziato. 

Eventuali accordi presi dopo la firma del contratto non avranno alcun valore legale. In più, per il licenziamento o le dimissioni sarà necessario rispettare le disposizioni presenti all’interno del contratto sottoscritto.

Durante il periodo di prova, sono previsti gli stessi diritti e doveri del contratto di assunzione firmato, con l'unica differenza che il rapporto di lavoro può essere terminato senza preavviso, giusta causa o altre motivazioni.

Questo periodo è retribuito, consentendo al dipendente di maturare ferie, tredicesima e quattordicesima. Se la prova viene superata senza la recessione delle parti, il rapporto di lavoro prosegue, senza la necessità di ulteriori comunicazioni.

È importante sottolineare che il periodo di prova non può essere prorogato oltre la scadenza inizialmente stabilita, a meno che ciò non sia contemplato dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) di riferimento.

durata del periodo di prova.

La durata del periodo di prova è disciplinata dai contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL). Ai lavoratori in somministrazione si applica il CCNL delle Agenzie per il lavoro. Per capire quanto tempo si sarà sottoposti a questa fase di valutazione è quindi essenziale verificare i termini specifici del proprio contratto.

Sebbene ogni CCNL preveda durate diverse, la legge stabilisce dei limiti temporali minimi e massimi per il periodo di prova, che variano in base alla tipologia di contratto (determinato o indeterminato) e al ruolo ricoperto del dipendente.

È importante notare che per i contratti a tempo determinato convertiti successivamente in contratti a tempo indeterminato, la legge non permette di concordare ulteriori periodi di prova.

condizioni del periodo di prova.

Quando la clausola relativa al periodo di prova viene inserita all’interno del contratto, è essenziale che vengano delineate chiaramente le condizioni dell’accordo e indicate le attività sulle quali si baserà questa fase di valutazione reciproca tra lavoratore e azienda.

Per essere considerato valido e legittimo, il periodo di prova deve soddisfare alcuni requisiti:

  • deve specificare chiaramente il ruolo e le mansioni che il lavoratore dovrà svolgere durante questo periodo;
  • deve rispettare limiti temporali stabiliti dal contratto collettivo nazionale del lavoro di riferimento, 
  • deve essere formalizzato per iscritto, pena nullità dell’accordo, e firmato da entrambi le parti prima o contestualmente all’inizio del rapporto di lavoro.

Durante il periodo di prova, il lavoratore deve svolgere le mansioni secondo quanto previsto dal contratto. È importante che comprenda chiaramente le responsabilità che gli sono state assegnate e che dimostri flessibilità e competenza.

In caso di malattia, infortunio, congedi di maternità o paternità obbligatori o permessi, la durata del periodo di prova può essere prorogata per un tempo pari al periodo di assenza. È essenziale informare tempestivamente il datore di lavoro, in modo che l'impatto sulla durata complessiva della prova possa essere gestito correttamente.

Il periodo di prova comincia effettivamente solo quando inizia l’attività lavorativa concordata. È solo a quel punto che diventa possibile recedere dall'accordo (leggi anche: come presentare le dimissioni durante il periodo di prova). 

Trascorso il periodo di prova, l'assunzione diventa definitiva. Questo significa che, se entrambe le parti sono soddisfatte della collaborazione, il lavoratore prosegue il suo percorso professionale presso l’azienda. D'altro canto, durante questa fase, ciascuna parte ha la possibilità di recedere dal contratto senza obbligo di preavviso o indennità. 

Nel caso in cui il lavoratore non superi il periodo di prova, è fondamentale che l’azienda lo comunichi per iscritto entro l'ultimo giorno di svolgimento del periodo stesso. In caso contrario, la prova si intende superata e l'assunzione diventa definitiva.

consigli per superare il periodo di prova.

Superare con successo il periodo di prova richiede una strategia ben definita. Assicurati di comprendere a fondo le responsabilità del tuo ruolo e chiedi spiegazioni se qualcosa non ti è chiaro.

Ecco alcuni consigli per superare il periodo di prova, evitare gli ostacoli più comuni e poter finalmente dire a tutti: “È finita, ce l’ho fatta!”.

Organizzati

Il primo aspetto, e forse il più importante, è proprio questo, ovvero, sapersi organizzare facendo una scaletta degli impegni e delle cose più urgenti da fare o da imparare. Vi saranno sicuramente attività che non hai mai svolto prima, compiti più facili e altri in cui le tue competenze sembrano non servire. Niente paura, basta iniziare a fare chiarezza tenendo ben presente tutto ciò che non hai capito o che non riesci a portare a termine. 

Non aver paura di chiedere

Il tuo capo non può essere a disposizione per ogni minimo dubbio. Proprio per questo, se alla fine della settimana ti presenterai da lui con un elenco preciso e dettagliato di tutto ciò che non sei riuscito a fare, mostrerai non solo di saperti già muovere nell’ambiente, ma anche di avere spirito di iniziativa e buon senso. 

I feedback, poi, sono sempre un aiuto, anche se a volte possono non essere del tutto positivi. Il punto è saper trasformare gli aspetti negativi in uno stimolo ulteriore per fare domande, capire meglio, chiedere consiglio.

Sii proattivo

La proattività al lavoro è una delle abilità più richieste nelle aziende di tutto il mondo, anche se non sempre se ne afferra il significato fino in fondo. Durante il periodo di prova, tuttavia, è sempre meglio giocare a carte scoperte, mostrando fin da subito cosa sai fare e di cosa sei capace. 

Lavora sodo, cerca di adattarti se qualcosa non va e, di fronte a decisioni importanti da prendere, dimostra di saper valutare le conseguenze delle varie azioni prima di scegliere una strada o l’altra. Essere proattivi, infatti, significa in primo luogo proprio questo: saper riflettere sui problemi per cercare la soluzione più efficace, piuttosto che trovare quella più veloce. 

Gentilezza, la virtù dei forti

Nei confronti dei tuoi nuovi colleghi, che siano più o meno simpatici e disponibili, mostrati sempre gentile in modo da instaurare fin da subito un rapporto cordiale con il resto del team. Qualcuno potrebbe, in futuro, diventare un prezioso alleato o un vero e proprio mentore. 

Certo, se non sei alla tua prima esperienza professionale, potresti sentire la mancanza del tuo vecchio ambiente di lavoro, dei tuoi ex-colleghi e amici. Non perdere tempo, però, con i confronti. Se questo era davvero il momento di cambiare pagina, approfittane e guarda al futuro! 

Mostra entusiasmo e voglia di imparare

Non c’è bisogno di fare i salti dalla gioia ogni mattina, ma neppure di farsi prendere da stanchezza e sconforto di fronte a ogni minimo problema. Specialmente se il lavoro è diverso da quello che svolgevi durante la tua ultima occupazione o da quello che ti aspettavi, lasciati trasportare dall’entusiasmo di imparare cose nuove e non preoccuparti di apparire naif. 

In questo modo, se ti stai chiedendo come superare il periodo di prova al meglio, avrai dalla tua parte un’altra carta da giocare: portare una ventata di energia e novità migliorerà senza dubbio il clima lavorativo per te e per tutti i colleghi stanchi della solita routine.

Il periodo di prova è un'opportunità per dimostrare il tuo valore. Preparati bene, affronta le sfide che si presenteranno con fiducia e sii aperto a ricevere feedback. Ricorda che ogni esperienza, difficoltà incluse, è un'occasione per crescere e migliorare. Con una mentalità positiva e un impegno costante, supererai con successo il periodo di prova, ti integrerai perfettamente nel nuovo ambiente di lavoro e potrai finalmente iniziare a fare carriera. Buona fortuna!

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Ecco le domande più frequenti che riguardano il periodo di prova: