Randstad Without Borders ha l’obiettivo di favorire l’inserimento di migranti e rifugiati nel mondo del lavoro e in un nuovo contesto sociale, attraverso attività di formazione, orientamento e valorizzazione delle competenze.
2800 migranti e rifugiati coinvolti dall’inizio del 2022, di cui 1900 inseriti in percorsi di inclusione socio lavorativa e 290 introdotti nel mondo del lavoro. Sono i numeri di Without Borders, il progetto di Randstad, primo operatore mondiale nei servizi HR, che punta a agevolare l’inserimento lavorativo dei cittadini con background migratorio (quali rifugiati, richiedenti asilo politico e soggiornanti di lungo periodo), valorizzando le loro competenze, fornendo gli strumenti e le risorse necessarie a gestire in modo efficace il mercato e la ricerca di lavoro, puntando sul valore aggiunto che può portare la diversità culturale in un mondo del lavoro in continuo cambiamento.
Complessivamente, dall’anno scorso sono stati organizzati più di 700 percorsi online e in presenza, nell’ambito dei quali i candidati hanno potuto lavorare sulla propria auto progettualità attraverso attività di bilancio delle competenze, orientamento professionale, analisi e definizione delle modalità efficaci di presentazione in fase di ricerca e colloquio di selezione. I percorsi includono anche l’apprendimento della lingua e cultura italiana e l’acquisizione delle competenze professionalizzanti necessarie all’inserimento in aziende clienti e in settori specifici.
Un progetto grazie a cui il Comitato di Valutazione UNHCR ha conferito a Randstad Italia e Randstad Services il logo Welcome, Working for refugee integration anche per l’anno 2022, come riconoscimento dell'impegno dimostrato nella promozione dell’inserimento lavorativo dei rifugiati, e a Randstad HR Solutions il logo We Welcome, per essersi distinta nel favorire l'inclusione nel mercato del lavoro dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
“Con Without Borders aiutiamo i candidati con background migratorio residenti in Italia ad acquisire la preparazione necessaria per inserirsi nel mondo del lavoro e in un nuovo contesto sociale – dichiara Fabio Costantini - CEO di Randstad HR Solutions –. In un anno complesso, segnato dal conflitto in Ucraina, abbiamo anche contribuito ad aiutare una popolazione in difficoltà. E il nostro impegno ci ha portato a ricevere anche per l’anno 2022 il riconoscimento di UNHCR, che ha identificato Without Borders come progetto di valore con il premio We Welcome. Un grande orgoglio che ci dà la forza per continuare con questo impegno per agevolare la crescita professionale e individuale oltre le barriere linguistiche, culturali e sociali”.
La guerra tra Russia e Ucraina ha avuto un impatto significativo sui flussi migratori verso l'Italia: come riporta Randstad Research al 30 aprile 2023, in Italia sono stati registrati 156.000 permessi di soggiorno validi per protezione temporanea cittadini ucraini, in particolare donne (il 71,1%) e minori (36,4%). A seguito dell’arrivo dei rifugiati, Randstad è stato uno dei primi attori a offrire servizi di inserimento professionale. Grazie a Without Borders, in poche settimane ha messo in piedi un programma di inclusione, con servizi di apprendimento di lingua e cultura italiana, servizi di bilancio delle competenze, in collaborazione con il terzo settore. Sono stati presi in carico 1230 rifugiati ucraini arrivati nel nostro Paese. 440 tra loro sono passati alla fase successiva di bilancio di competenze, hanno acquisito conoscenza e padronanza del mercato del lavoro locale, preparato il proprio curriculum e si sono sperimentati nella gestione di un colloquio di selezione. La presa in carico ha interessato anche tematiche civiche, per conoscere il contesto normativo e i diritti e doveri dei cittadini, su richiesta, uno sportello di counseling, spazio di ascolto e sostegno psicologico. Ad oggi 156 rifugiati ucraini hanno trovato un lavoro nel nostro Paese.
Lato aziende, Without Borders insieme alla divisione Risesmart offre un approccio globale alla diversità culturale in azienda: dalla costruzione della strategia a tutela di diversity e inclusion (con focus sulla cultura) alla progettazione di inserimenti concreti di migranti e rifugiati con il supporto diretto della squadra di Randstad Without Borders.
Un esempio di storia a lieto fine è quella di Sidibe, arrivato in Italia dal Mali. Grazie a Without Borders e RiseSmart ha avuto l’occasione di partecipare a un progetto di inclusione socio-lavorativo. Il suo desiderio era lavorare nel mondo della logistica e ora è diventato realtà. L’intervista integrale è disponibile qui.
Lo scenario demografico. In un Paese colpito da un’importante riduzione delle nascite e da una forte talent scarcity, i progetti per favorire il corretto inserimento dei rifugiati saranno sempre più fondamentali. I dati elaborati da Randstad Research evidenziano la centralità del tema demografico e migratorio per l’Italia del futuro. Basti pensare che nel 2020 l’UE ha registrato una diminuzione di circa 100.000 persone a causa di una combinazione tra calo delle nascite, aumento dei decessi e diminuzione dell'immigrazione netta. Per questo motivo, l’unione tra politiche a favore dei giovani e un appropriato inserimento di migranti e rifugiati può da un lato agevolare l’incremento demografico, e dall’altro ridurre il fenomeno dei profili “introvabili”, avviando candidati con background migratorio a professioni utili alla nostra economia.
Maggiori informazioni su Without Borders sono disponibili nell’ultimo Report Integrato.
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