come possiamo aiutarti.
che cos’è il PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un documento strategico che descrive gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che il nostro paese intende realizzare grazie ai fondi comunitari previsti dal programma Next Generation Eu e stanziati in risposta alla crisi causata dalla pandemia.
Il Governo Italiano ha disposto il Piano per illustrare alla Commissione Europa come gestire i fondi legati al PNRR e presentare al Paese un calendario di riforme collegate, finalizzate in parte all’attuazione del progetto e in parte alla modernizzazione del paese.
Il PNRR ha definito le modalità di impiego dei finanziamenti europei allo scopo di stimolare una transizione digitale ed ecologica e favorire un cambiamento strutturale dell’economia. Le priorità di investimento sono state digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
le missioni del PNRR.
I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza hanno supportato 6 missioni, ciascuna delle quali rappresenta un’area tematica di investimento:
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1. Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura.
La missione 1 prevede una rivoluzione digitale che promuova la connettività dei singoli cittadini e la pubblica amministrazione,un incentivo che sostenga l’innovazione del settore produttivo e l’investimento dei finanziamenti PNRR nella valorizzazione dei settori culturale e turistico.
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2. Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica.
La seconda missione del PNRR si occupa dei grandi temi dell’economia circolare, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici, dell’agricoltura sostenibile, delle risorse idriche e dell’inquinamento. L’obiettivo è investire i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nello sfruttamento sostenibile delle fonti rinnovabili, presenti in grandi quantità soprattutto nel sud Italia.
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3. Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile.
La missione 3 del PNRR si pone l’obiettivo di modernizzare il sistema infrastrutturale italiano, rendendolo più sostenibile, digitale e interconnesso, in modo che possa migliorare la competitività complessiva del Paese, in particolare al sud.
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4. Istruzione e Ricerca.
I progetti PNRR previsti dalla quarta missione intendono rafforzare il sistema educativo lungo tutto il percorso di istruzione, sostenere la ricerca e favorire la sua integrazione con il sistema produttivo. L’obiettivo è costruire un’economia basata sulla conoscenza costruire collegamenti più forti tra il mondo del lavoro, scuola e università.
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5. Inclusione e Coesione.
La missione 5 vuole proteggere e mantenere coeso il tessuto sociale del paese, intervenendo sulla riduzione delle diseguaglianze e dei divari, inaspriti dalla pandemia. I fondi PNRR saranno investiti in politiche che facilitino l’accesso e la partecipazione al mercato del lavoro e promuovano l’inclusione sociale, anche attraverso la formazione.
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6. Salute.
La sesta missione lavora per potenziare la presenza territoriale e le competenze di cura dei presidi sanitari e incentivare lo sviluppo della telemedicina. Allo stesso tempo, i fondi PNRR saranno utilizzati per l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e la digitalizzazione del sistema sanitario italiano.
lo scenario.
Le misure del PNRR per le aziende hanno rappresentato per il nostro Paese un potenziale significativo in termini di occupazione. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si è stimato, entro il 2026, un incremento occupazionale del 3,2% rispetto allo scenario di base senza PNRR, che in valori assoluti si traduce in circa 730.000 nuovi posti di lavoro. In particolare gli incrementi più significativi sono trainati dalla trasformazione digitale, a seguito della quale si sono stimati circa 205.000 nuovi posti di lavoro, e dalla rivoluzione “green”, con circa 182.000 nuovi occupati.
Anche le professioni hanno dovuto adattarsi ai forti cambiamenti in corso. Uno degli ambiti che ha visto la creazione di nuovi profili professionali e lo sviluppo di profili già esistenti è quello dell’economia circolare. Uno studio di Randstad Research, ha evidenziato come siano oltre 200 le nuove professioni dell’economia circolare: dal designer circolare, al gestore della logistica inversa, passando per l’imprenditore e per gli ingegneri gestionali che dovranno guidare le aziende nell’innovazione.
Le opportunità per il rilancio dell’occupazione sono state molteplici e hanno visto un impegno sinergico da parte di Istituzioni, mondo formativo e imprese per poterle cogliere appieno. In particolare, il PNRR ha messo a disposizione risorse e investimenti importanti per migliorare le competenze di base, combattere l’abbandono scolastico, potenziare il sistema formativo post secondario puntando in maniera significativa su ITS, università e lauree professionalizzanti, favorire l’accesso qualificato al lavoro con le politiche attive, sviluppare centri di ricerca e attività innovative.
maggiori informazionii nostri progetti PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha rappresentato una grande opportunità di crescita e sviluppo per le imprese italiane. Per sfruttarle al meglio è stato fondamentale il supporto di esperti in grado di guidare le aziende all’interno del complesso sistema di investimenti e riforme in cui il PNRR si articola.
Ecco i progetti PNRR che abbiamo attivato:
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progetto coesione
soluzioni per far fronte alla talent scarcity.
All’interno del piano Randstad per il PNRR, ci siamo posti l'obiettivo di contrastare il fenomeno della talent scarcity proponendo delle soluzioni innovative in grado di supportare le aziende nella ricerca di personale qualificato.
Il Progetto Coesione è stato pensato per creare nuove modalità di lavoro in grado di promuovere la coesione territoriale e contenere l'emigrazione dal Sud al Nord del Paese, contrastando lo spopolamento dei piccoli borghi del centro/sud Italia e delle aree interne di tutto il paese. A tal fine, abbiamo aiutato le aziende ad aprire hub di lavoro in particolari contesti geografici fragili e del Mezzogiorno. Inoltre, la collaborazione con l’associazione South Working ci ha permesso di agevolare l’assunzione di lavoratori del sud Italia presso aziende del centro-nord, permettendo loro di lavorare in smart working dai territori d’origine.
Sempre nell’ambito del Progetto Coesione, abbiamo siglato una partnership con Obiettivo Remain per promuovere la cultura del lavoro del remote working, e lo sviluppo di Comunità Lavorative nei territori del Mezzogiorno e delle Aree Interne, attraverso la realizzazione di Centri di lavoro dedicati, gestiti da Obiettivo Remain, con il supporto di competenze e di relazioni da parte di Randstad.
Leggi il comunicato stampa sul Protocollo d’Intesa siglato con South Working.
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progetto cross boarding
soluzioni per far fronte alla talent scarcity.
Un’ulteriore soluzione alternativa sviluppata all’interno del piano Randstad per il PNRR per far fronte alla talent scarcity è il Progetto Cross Boarding, con l’obiettivo di promuovere il reclutamento di profili specializzati all’estero.
Grazie al Cross boarding favoriamo il matching tra domanda ed offerta di lavoro in settori chiave in termini di investimenti e prospettive occupazionali, tra cui la sanità e l’edilizia. Principalmente in questi due settori, entro il 2026, contiamo di inserire oltre 1.000 profili.
All’interno del progetto, è stato creato un processo di ricerca trasparente ed efficiente per la selezione delle risorse e la gestione di tutti gli aspetti amministrativi e burocratici per il trasferimento dei talenti dall’estero. Collaboriamo attivamente con altre Operating Companies del Gruppo Randstad e direttamente con enti di Paesi Comunitari ed Extracomunitari con particolare attenzione verso gli Stati che hanno sottoscritto accordi bilaterali con l’Italia.
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progetto formazione
soluzioni per lo skilling, up skilling e reskilling dei talenti.
Il futuro dell’Italia dipende anche da competenze, mestieri e talenti che avranno bisogno di essere orientati, formati e accompagnati nel mondo del lavoro. Le attività di upskilling e reskilling di lavoratori, disoccupati, donne, giovani e over 50 assumono un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo del nostro paese.
Forte della sua esperienza in questo settore, grazie alla divisione Randstad Enterprise, siamo diventati il compagno di viaggio ideale per le aziende che desiderano approfondire le opportunità di crescita e innovazione delle proprie organizzazioni grazie alle opportunità offerte dal PNRR.
- Abbiamo accompagnato le aziende in un percorso di: analisi del fabbisogno formativo, sviluppo del progetto, presentazione, erogazione, gestione e rendicontazione dei piani a valere sul Fondo Nuove Competenze.
- Abbiamo aiutato le aziende a cogliere gli incentivi del piano d’investimento Transizione 4.0, ideato per promuovere la transizione digitale e tecnologica delle imprese, sostenere il Made in Italy e lo sviluppo delle micro, piccole e grandi imprese sui mercati esteri.
- Con il piano “Ri-formare la PA”, abbiamo sviluppato delle proposte formative per dipendenti delle pubbliche amministrazioni sia in risposta a bandi/gare pubbliche sia attraverso il sistema dell’affidamento diretto.
- Da molti anni, abbiamo attivo un sistema integrato di politiche attive del lavoro, orientamento e formazione, finanziato da FSE Regionali, per aiutare i disoccupati nell’inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro.
- Siamo partner di progetti ITS/IFTS sul territorio nazionale e soci della Fondazione Talent Tech Factory.
- Accompagniamo le donne nel mondo del lavoro con progetti di sviluppo delle competenze. Ne è un esempio il progetto Aracne, attualmente attivo in Regione Veneto.
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progetti per la pubblica amministrazione
le opportunità per la PA.
La digitalizzazione, l’innovazione e la sicurezza della pubblica amministrazione hanno rappresentato una delle principali sfide individuate dalla missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
All’interno del piano Randstad per il PNRR, abbiamo declinato l’impatto del PNRR nella PA in 3 asset fondamentali: la trasformazione digitale, la formazione dei dipendenti e il reclutamento di figure professionali ad hoc. La riforma delle Amministrazioni si è tradotta in un grande programma di investimento sulle persone, che mette al centro le competenze per ridisegnare il lavoro pubblico per il futuro. Fondamentale importanza è stata data allo sviluppo di un capitale umano di eccellenza, attraverso maggiori investimenti in formazione e piani di mobilità interna ed esterna.
Il piano Randstad per il PNRR dedicato alla pubblica amministrazione, ha avuto l’obiettivo di accompagnare la PA verso un rafforzamento della politica di empowerment e una radicale, veloce e repentina trasformazione. A questo scopo, abbiamo costruito un’apposita “cabina di regia PA/PNRR” in grado di gestire un insieme complesso e integrato di servizi HR.
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progetto digital
soluzioni per la transizione digitale.
La digitalizzazione è stata un pilastro delle trasformazioni promosse dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nello specifico, la missione 1 del Piano riporta come obiettivi la transizione digitale del settore pubblico e privato, così come l’innovazione del sistema produttivo e l'investimento in due settori chiave per l’Italia, quali il turismo e la cultura.
All’interno del piano Randstad per il PNRR, abbiamo individuato attività specifiche volte a sostenere aziende private e Amministrazioni nel processo di trasformazione digitale. Il nostro obiettivo è stato reclutare e formare profili ICT coerentemente con la missione 1 del PNRR con lo scopo ultimo di supportare le organizzazioni a fronteggiare la talent scarcity e la mancanza di competenze digitali.
Lavorando in sinergia con la divisione specializzata Randstad Digital, abbiamo pensato ad una selezione servizi HR in grado di supportare le aziende e le amministrazioni nella trasformazione digitale e volti a:
- individuare e selezionare Executive Manager capaci di implementare e supportare processi di digital transformation all'interno delle organizzazioni, anche attraverso l'utilizzo di strumenti innovativi di valutazione delle competenze soft.
- attrarre talenti in ambito ICT, mappando i nuovi profili emergenti e le competenze più richieste.
- incrementare i percorsi IFTS/ITS a livello nazionale e academy incentrate sui fabbisogni tecnologici del mercato.
- sviluppare il mercato agritech e gaming.
La nostra strategia è stata declinata su due azioni principali. Da una parte, abbiamo affiancato le aziende nel processo di ricerca e selezione di executive manager capaci di gestire processi di change management correlati all'introduzione di nuove tecnologie e di figure specializzate in ambito ICT, adottando piani personalizzati di talent attraction e selection. Dall’altra, abbiamo promosso la qualificazione e riqualificazione delle risorse, con piani formativi costruiti ad hoc.
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progetto construction
Le opportunità offerte dal PNRR, dal superbonus e dalla ripresa del mercato immobiliare, hanno dato grande impulso al settore edile. Per soddisfare la grande richiesta di profili specializzati nell'ambito dell'edilizia, costruzioni e impiantistica, abbiamo lavorato con la nostra specialty Construction per:
- importare maestranze specializzate dai paesi esteri.
- implementare percorsi di skilling, upskilling e reskilling di candidati che non hanno le adeguate competenze.
- organizzare recruiting day: giornate di reclutamento sul territorio insieme alle aziende partner.
- una campagna social nazionale.
- partnership capillari con Ance, scuole edili, enti di formazione e di accoglienza.
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politiche attive del lavoro
L'utilizzo dei fondi delle Politiche attive del lavoro, finalizzati allo sviluppo e alla crescita del personale, ha rappresentato una leva fondamentale per contenere costi e realizzare efficienza sui processi HR. Inserire profili specializzati che fanno parte di percorsi di politiche attive, può avere numerosi vantaggi per le aziende, tra cui una riduzione del costo del lavoro e la possibilità di escludere alcune categorie di lavoratori dal limite di contingentamento della somministrazione. Abbiamo supportato le aziende a cogliere le opportunità del PNRR con:
- servizi personalizzati di consulenza per inserimenti di candidati attivi in percorsi di politiche attive.
- aggiornamenti sulle misure di accompagnamento che prevedono sgravi contributivi e/o bonus occupazionali.
Abbiamo migliorato l’inclusione e la coesione sociale attraverso i progetti e le misure di GOL, come previsto dalla missione 5 del PNRR.
opportunità di finanziamento per attività formative.
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FAQ domande frequenti sul PNRR.
Hai domande riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Qui trovi tutte le risposte che stai cercando.
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Che cosa è il PNRR?
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un pacchetto di obiettivi, investimenti e riforme che il nostro paese intende realizzare grazie ai fondi comunitari previsti dal programma Next Generation EU e stanziati in risposta alla crisi pandemica. Il Piano definisce le modalità di impiego dei finanziamenti europei allo scopo di favorire la transizione digitale ed ecologica, nonché un cambiamento strutturale dell’economia e della società. Il PNRR riassume l’insieme di riforme e di obiettivi strategici in 6 missioni, che riguardano principalmente: la pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione e la competitività. Il Piano definisce le priorità di investimento per i prossimi anni: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
Il PNRR creerà oltre 730.000 nuovi posti di lavoro. La tua azienda è pronta a far fronte alla richiesta di profili specializzati?
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Quali sono i progetti del PNRR?
I fondi PNRR sono destinati a finanziare diversi progetti con lo scopo di promuovere la modernizzazione del nostro paese e supportare le attività produttive nel percorso di transizione tecnologica e digitale. I progetti PNRR sono molteplici e impattano tutta la nazione in modo trasversale, ma anche le singole regioni e attività. Transizione 4.0, Competitività e resilienza delle filiere produttive, Rinnovabili e batterie, Creazione di imprese femminili, Partenariati per la ricerca e l’innovazione “Horizon Europe” sono solo alcuni progetti del MISE finanziati dal PNRR.
Anche Randstad ha pensato ad un piano PNRR in grado di supportare le aziende e le Amministrazioni a rispondere alla domanda crescente di profili specializzati. I nostri progetti rispondono alle esigenze delle imprese in ambito digital e delle infrastrutture. Mettiamo a disposizione un ventaglio di servizi HR e le nostre specializzazioni per aiutare le aziende nella transizione digitale ed ecologica.
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Chi prende i fondi del PNRR?
Le risorse stanziate, pari a 191,5 mld di euro, sono ripartite in 6 missioni e assegnate alle Amministrazioni titolari dei singoli interventi con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e sue successive modifiche. Possono usufruire dei fondi PNRR le imprese, le pubbliche amministrazioni, gli enti locali e amministrativi, nonché i cittadini in cerca di lavoro o di uno sviluppo professionale.
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Quali sono le 6 missioni di investimento previste dal PNRR?
Gli investimenti del PNRR si suddividono in 6 missioni che comprendono le riforme e gli obiettivi posti dal Piano:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - ha come obiettivo la modernizzazione digitale delle infrastrutture di comunicazione del paese, nella pubblica amministrazione e nel suo sistema produttivo.
- Rivoluzione verde e transizione ecologica - ha come obiettivo la transizione verde ed ecologica della società italiana.
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile - si pone l’obiettivo di modernizzare il sistema infrastrutturale italiano, rendendolo più sostenibile, digitale e interconnesso, in particolare al Sud.
- Istruzione e ricerca - ha come obiettivo il rafforzamento del sistema educativo lungo tutto il percorso di istruzione, il sostegno alla ricerca e la sua integrazione con il sistema produttivo.
- Inclusione e coesione - i fondi PNRR saranno investiti in politiche che facilitino l’accesso e la partecipazione al mercato del lavoro e promuovano l’inclusione sociale, anche attraverso la formazione.
- Salute - ha l’obiettivo di potenziare la presenza territoriale e di ammodernare le strutture tecnologiche e la digitalizzazione del Sistema Sanitario Italiano.
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Cosa si può fare con il PNRR?
Il PNRR stanzia fondi pari a 191,5 mld volti a modernizzare il nostro paese sostenendo la digitalizzazione di imprese pubbliche e private e la transizione ecologica, verso sistemi produttivi più green. Grazie ai fondi PNRR, le imprese potranno acquistare infrastrutture digitali, promuovere corsi di formazione volti alla qualificazione e riqualificazione dei dipendenti, attuali o potenziali, adottare politiche più green, promuovere strategie di internalizzazione e ottimizzare la filiera produttiva. Questi sono solo alcuni esempi di attività che si possono intraprendere grazie ai finanziamenti PNRR.
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Chi può usufruire del PNRR?
I fondi del PNRR sono destinati in larga parte alle imprese (piccole, medie e grandi), ma anche a pubbliche amministrazioni, Regioni, Enti locali e amministrativi. Inoltre, le opportunità promosse dal Piano si rivolgono ai lavoratori, anche potenziali, che desiderano intraprendere un percorso formativo di qualificazione o riqualificazione delle competenze attraverso le attività di formazione finanziate dal Piano, e ai singoli cittadini che hanno un obiettivo imprenditoriale.
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Chi controlla il PNRR?
Il modello di governance del PNRR predisposto dal governo prevede una Struttura di Coordinamento centrale presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa struttura ha il compito di supervisionare l’attuazione del PNRR ed è il punto di contatto con la Commissione Europea per il Piano. Al suo fianco, la cabina di Regia per il PNRR presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha il compito di garantire il monitoraggio dell’avanzamento del Piano e il rafforzamento della cooperazione con il Partenariato economico, sociale e territoriale, e di proporre l’attivazione di poteri sostitutivi e le modifiche normative necessarie per l’implementazione delle Misure del PNRR. Ciascuna Amministrazione, Regione ed Ente Locale è responsabili dell’attuazione degli interventi.
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Come sono ripartiti i soldi del PNRR?
I fondi PNRR constatano di risorse pari a 191,5 mld di euro, composti da 68,9 mld di euro finanziati da sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 mld di euro finanziati tramite prestiti. Alle risorse vere e proprie del PNRR si assommano quelle del React EU, pari a 13 mld di euro e quelle del Fondo Complementare pari a 30,62 mld di euro. Per un totale di 235,12 mld di euro. I finanziamenti del PNRR vengono poi ripartiti in 6 missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
- Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
- Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
- Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
- Salute - 15,63 miliardi
Il PNRR creerà oltre 730.000 nuovi posti di lavoro. La tua azienda è pronta a far fronte alla richiesta di profili specializzati?
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Come funziona il PNRR per i privati?
Le aziende private possono accedere ai fondi PNRR aderendo ai progetti finanziati e partecipando ai bandi istituiti dal governo e dalle amministrazioni locali. Sarà importante dotarsi di un piano di azione strutturato e un solido management che definisca passo per passo le attività che si intendono portare avanti con i finanziamenti PNRR.
Gli investimenti PNRR creeranno oltre 730.000 nuovi posti di lavoro. Crescerà soprattutto la domanda di profili specializzati. Per questo Randstad ha deciso di supportare le aziende con una task force PNRR dedicata. Offriamo servizi di ricerca e selezione e formazione. Supportiamo la classe manageriale a guidare l’azienda verso il cambiamento con programmi di training ad hoc.
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Chi può partecipare ai bandi PNRR?
I bandi PNRR sono aperti ad aziende private, liberi professionisti, enti locali e pubbliche amministrazioni. Anche i singoli cittadini possono usufruire dei finanziamenti del PNRR partecipando a corsi di formazione, qualificazione o riqualificazione professionale e cogliendo le nuove opportunità lavorative che i diversi progetti finanziati porteranno.
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Come chiedere i fondi del PNRR?
Per usufruire dei fondi PNRR è necessario partecipare a bandi, concorsi pubblici o procedure di assegnazione istituiti dal governo o amministrazioni locali. Sono disponibili anche concessioni e incentivi indirizzati direttamente a cittadini e imprese, in risposta ad avvisi pubblici o dietro presentazione di singole istanze.
Gli investimenti PNRR creeranno oltre 730.000 nuovi posti di lavoro. Crescerà soprattutto la domanda di profili specializzati. Per questo Randstad ha deciso di supportare le aziende con una task force PNRR dedicata.
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Quando scade il PNRR?
Ogni progetto, riforma e misura previsti dal PNRR presentano diversi obiettivi e scadenze. In generale, il governo si prefigge di attuare e completare tutte le riforme presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza entro il 2026.
Gli investimenti PNRR creeranno oltre 730.000 nuovi posti di lavoro. Crescerà soprattutto la domanda di profili specializzati. Per questo Randstad ha deciso di supportare le aziende con una task force PNRR dedicata.
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