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che cos’è il PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un documento strategico che descrive gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che il nostro paese intende realizzare grazie ai fondi comunitari previsti dal programma Next Generation Eu e stanziati in risposta alla crisi causata dalla pandemia.
Il Governo Italiano ha disposto il Piano per illustrare alla Commissione Europa come saranno gestiti i fondi legati al PNRR e per presentare al Paese un calendario di riforme collegate, finalizzate in parte all’attuazione del progetto e in parte alla modernizzazione del paese.
Il PNRR definisce le modalità di impiego dei finanziamenti europei allo scopo di stimolare una transizione digitale ed ecologica e favorire un cambiamento strutturale dell’economia. Le priorità di investimento per i prossimi 5 anni saranno digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
le missioni del PNRR.
I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza andranno a supporto di 6 missioni, ciascuna delle quali rappresenta un’area tematica di investimento:
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1. Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura.
La missione 1 prevede una rivoluzione digitale che promuova la connettività dei singoli cittadini e la pubblica amministrazione,un incentivo che sostenga l’innovazione del settore produttivo e l’investimento dei finanziamenti PNRR nella valorizzazione dei settori culturale e turistico.
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2. Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica.
La seconda missione del PNRR si occupa dei grandi temi dell’economia circolare, della transizione energetica, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica degli edifici, dell’agricoltura sostenibile, delle risorse idriche e dell’inquinamento. L’obiettivo è investire i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nello sfruttamento sostenibile delle fonti rinnovabili, presenti in grandi quantità soprattutto nel sud Italia.
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3. Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile.
La missione 3 del PNRR si pone l’obiettivo di modernizzare il sistema infrastrutturale italiano, rendendolo più sostenibile, digitale e interconnesso, in modo che possa migliorare la competitività complessiva del Paese, in particolare al sud.
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4. Istruzione e Ricerca.
I progetti PNRR previsti dalla quarta missione intendono rafforzare il sistema educativo lungo tutto il percorso di istruzione, sostenere la ricerca e favorire la sua integrazione con il sistema produttivo. L’obiettivo è costruire un’economia basata sulla conoscenza costruire collegamenti più forti tra il mondo del lavoro, scuola e università.
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5. Inclusione e Coesione.
La missione 5 vuole proteggere e mantenere coeso il tessuto sociale del paese, intervenendo sulla riduzione delle diseguaglianze e dei divari, inaspriti dalla pandemia. I fondi PNRR saranno investiti in politiche che facilitino l’accesso e la partecipazione al mercato del lavoro e promuovano l’inclusione sociale, anche attraverso la formazione.
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6. Salute.
La sesta missione lavora per potenziare la presenza territoriale e le competenze di cura dei presidi sanitari e incentivare lo sviluppo della telemedicina. Allo stesso tempo, i fondi PNRR saranno utilizzati per l’ammodernamento delle strutture tecnologiche e la digitalizzazione del sistema sanitario italiano.
lo scenario.
Le misure del PNRR per le aziende rappresentano per il nostro Paese un potenziale significativo in termini di occupazione. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si stima, entro il 2026, un incremento occupazionale del 3,2% rispetto allo scenario di base senza PNRR, che in valori assoluti si traduce in circa 730.000 nuovi posti di lavoro. In particolare gli incrementi più significativi saranno trainati dalla trasformazione digitale, a seguito della quale si stimano circa 205.000 nuovi posti di lavoro, e dalla rivoluzione “green”, con circa 182.000 nuovi occupati.
Anche le professioni dovranno certamente adattarsi ai forti cambiamenti in corso. Uno degli ambiti che vedrà la creazione di nuovi profili professionali e lo sviluppo di profili già esistenti è quello dell’economia circolare. Un recente studio di Randstad Research, evidenzia come siano oltre 200 le nuove professioni dell’economia circolare: dal designer circolare, al gestore della logistica inversa, passando per l’imprenditore e per gli ingegneri gestionali che dovranno guidare le aziende nell’innovazione.
Le opportunità per il rilancio dell’occupazione sono molteplici e necessitano di un impegno congiunto da parte di Istituzioni, mondo formativo e imprese per poterle cogliere appieno: in particolare, il PNRR mette a disposizione risorse e investimenti importanti per migliorare le competenze di base, combattere l’abbandono scolastico, potenziare il sistema formativo post secondario puntando in maniera significativa su ITS, università e lauree professionalizzanti, favorire l’accesso qualificato al lavoro con le politiche attive, sviluppare centri di ricerca e attività innovative.
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FAQ domande frequenti sul PNRR.
Hai domande riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Qui trovi tutte le risposte che stai cercando.
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Che cosa è il PNRR?
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è un pacchetto di obiettivi, investimenti e riforme che il nostro paese intende realizzare grazie ai fondi comunitari previsti dal programma Next Generation EU e stanziati in risposta alla crisi pandemica. Il Piano definisce le modalità di impiego dei finanziamenti europei allo scopo di favorire la transizione digitale ed ecologica, nonché un cambiamento strutturale dell’economia e della società. Il PNRR riassume l’insieme di riforme e di obiettivi strategici in 6 missioni, che riguardano principalmente: la pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione e la competitività. Il Piano definisce le priorità di investimento per i prossimi anni: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
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Quali sono i progetti del PNRR?
I fondi PNRR sono destinati a finanziare diversi progetti con lo scopo di promuovere la modernizzazione del nostro paese e supportare le attività produttive nel percorso di transizione tecnologica e digitale. I progetti PNRR sono molteplici e impattano tutta la nazione in modo trasversale, ma anche le singole regioni e attività. Transizione 4.0, Competitività e resilienza delle filiere produttive, Rinnovabili e batterie, Creazione di imprese femminili, Partenariati per la ricerca e l’innovazione “Horizon Europe” sono solo alcuni progetti del MISE finanziati dal PNRR.
Anche Randstad ha pensato ad un piano PNRR in grado di supportare le aziende e le Amministrazioni a rispondere alla domanda crescente di profili specializzati. I nostri progetti rispondono alle esigenze delle imprese in ambito digital e delle infrastrutture. Mettiamo a disposizione un ventaglio di servizi HR e le nostre specializzazioni per aiutare le aziende nella transizione digitale ed ecologica.
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Chi prende i fondi del PNRR?
Le risorse stanziate, pari a 191,5 mld di euro, sono ripartite in 6 missioni e assegnate alle Amministrazioni titolari dei singoli interventi con Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e sue successive modifiche. Possono usufruire dei fondi PNRR le imprese, le pubbliche amministrazioni, gli enti locali e amministrativi, nonché i cittadini in cerca di lavoro o di uno sviluppo professionale.
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Quali sono le 6 missioni di investimento previste dal PNRR?
Gli investimenti del PNRR si suddividono in 6 missioni che comprendono le riforme e gli obiettivi posti dal Piano:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - ha come obiettivo la modernizzazione digitale delle infrastrutture di comunicazione del paese, nella pubblica amministrazione e nel suo sistema produttivo.
- Rivoluzione verde e transizione ecologica - ha come obiettivo la transizione verde ed ecologica della società italiana.
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile - si pone l’obiettivo di modernizzare il sistema infrastrutturale italiano, rendendolo più sostenibile, digitale e interconnesso, in particolare al Sud.
- Istruzione e ricerca - ha come obiettivo il rafforzamento del sistema educativo lungo tutto il percorso di istruzione, il sostegno alla ricerca e la sua integrazione con il sistema produttivo.
- Inclusione e coesione - i fondi PNRR saranno investiti in politiche che facilitino l’accesso e la partecipazione al mercato del lavoro e promuovano l’inclusione sociale, anche attraverso la formazione.
- Salute - ha l’obiettivo di potenziare la presenza territoriale e di ammodernare le strutture tecnologiche e la digitalizzazione del Sistema Sanitario Italiano.
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Cosa si può fare con il PNRR?
Il PNRR stanzia fondi pari a 191,5 mld volti a modernizzare il nostro paese sostenendo la digitalizzazione di imprese pubbliche e private e la transizione ecologica, verso sistemi produttivi più green. Grazie ai fondi PNRR, le imprese potranno acquistare infrastrutture digitali, promuovere corsi di formazione volti alla qualificazione e riqualificazione dei dipendenti, attuali o potenziali, adottare politiche più green, promuovere strategie di internalizzazione e ottimizzare la filiera produttiva. Questi sono solo alcuni esempi di attività che si possono intraprendere grazie ai finanziamenti PNRR. Se vuoi conoscere quali sono le opportunità che la tua azienda può cogliere, contattaci.
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Chi può usufruire del PNRR?
I fondi del PNRR sono destinati in larga parte alle imprese (piccole, medie e grandi), ma anche a pubbliche amministrazioni, Regioni, Enti locali e amministrativi. Inoltre, le opportunità promosse dal Piano si rivolgono ai lavoratori, anche potenziali, che desiderano intraprendere un percorso formativo di qualificazione o riqualificazione delle competenze attraverso le attività di formazione finanziate dal Piano, e ai singoli cittadini che hanno un obiettivo imprenditoriale.
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Chi controlla il PNRR?
Il modello di governance del PNRR predisposto dal governo prevede una Struttura di Coordinamento centrale presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questa struttura ha il compito di supervisionare l’attuazione del PNRR ed è il punto di contatto con la Commissione Europea per il Piano. Al suo fianco, la cabina di Regia per il PNRR presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha il compito di garantire il monitoraggio dell’avanzamento del Piano e il rafforzamento della cooperazione con il Partenariato economico, sociale e territoriale, e di proporre l’attivazione di poteri sostitutivi e le modifiche normative necessarie per l’implementazione delle Misure del PNRR. Ciascuna Amministrazione, Regione ed Ente Locale è responsabili dell’attuazione degli interventi.
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Come sono ripartiti i soldi del PNRR?
I fondi PNRR constatano di risorse pari a 191,5 mld di euro, composti da 68,9 mld di euro finanziati da sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 mld di euro finanziati tramite prestiti. Alle risorse vere e proprie del PNRR si assommano quelle del React EU, pari a 13 mld di euro e quelle del Fondo Complementare pari a 30,62 mld di euro. Per un totale di 235,12 mld di euro. I finanziamenti del PNRR vengono poi ripartiti in 6 missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura - 40,32 miliardi
- Rivoluzione verde e transizione ecologica - 59,47 miliardi
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile - 25,40 miliardi
- Istruzione e ricerca - 30,88 miliardi
- Inclusione e coesione - 19,81 miliardi
- Salute - 15,63 miliardi
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Come funziona il PNRR per i privati?
Le aziende private possono accedere ai fondi PNRR aderendo ai progetti finanziati e partecipando ai bandi istituiti dal governo e dalle amministrazioni locali. Sarà importante dotarsi di un piano di azione strutturato e un solido management che definisca passo per passo le attività che si intendono portare avanti con i finanziamenti PNRR.
Gli investimenti PNRR creeranno oltre 730.000 nuovi posti di lavoro. Crescerà soprattutto la domanda di profili specializzati. Per questo Randstad ha deciso di supportare le aziende con una task force PNRR dedicata. Offriamo servizi di ricerca e selezione e formazione. Supportiamo la classe manageriale a guidare l’azienda verso il cambiamento con programmi di training ad hoc.
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Chi può partecipare ai bandi PNRR?
I bandi PNRR sono aperti ad aziende private, liberi professionisti, enti locali e pubbliche amministrazioni. Anche i singoli cittadini possono usufruire dei finanziamenti del PNRR partecipando a corsi di formazione, qualificazione o riqualificazione professionale e cogliendo le nuove opportunità lavorative che i diversi progetti finanziati porteranno.
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Come chiedere i fondi del PNRR?
Per usufruire dei fondi PNRR è necessario partecipare a bandi, concorsi pubblici o procedure di assegnazione istituiti dal governo o amministrazioni locali. Sono disponibili anche concessioni e incentivi indirizzati direttamente a cittadini e imprese, in risposta ad avvisi pubblici o dietro presentazione di singole istanze.
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Quando scade il PNRR?
Ogni progetto, riforma e misura previsti dal PNRR presentano diversi obiettivi e scadenze. In generale, il governo si prefigge di attuare e completare tutte le riforme presenti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza entro il 2026.
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