La prima impressione conta, anche sul posto di lavoro. I primi giorni e le prime settimane all'interno di una nuova azienda rappresentano un momento cruciale per un neoassunto. 

La fase di onboarding, infatti, influenzerà il suo percorso lavorativo e avrà un impatto significativo sulla sua permanenza in azienda, il suo grado di coinvolgimento, la fidelizzazione e le performance. 

Proprio per questo l’onboarding aziendale è un elemento chiave per il successo dei processi di HR. Non si tratta infatti della semplice introduzione formale di una nuova risorsa nell’organico aziendale, ma di un vero e proprio percorso strutturato che può fare la differenza.

In questo articolo:

  • esploreremo più a fondo il significato e l'importanza dell'onboarding aziendale
  • analizzeremo le strategie vincenti che le aziende possono adottare per creare un processo di inserimento efficace e coinvolgente
  • vedremo alcuni esempi di onboarding in azienda, le soluzioni tecnologiche e il ruolo dei consulenti HR nel favorire un onboarding di successo. 

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definizione e significato dell'onboarding aziendale.


L'onboarding aziendale rappresenta il processo di inserimento e avviamento di un nuovo dipendente all'interno dell'organizzazione. Si tratta di un processo complesso e sfaccettato, che esige cura e attenzione e non va per alcuna ragione liquidato con il disbrigo di alcune pratiche burocratiche

Vediamo nel dettaglio cosa comprende questo processo fondamentale per le aziende.

cos'è l'onboarding aziendale e perché è importante per le aziende.

L'obiettivo di un'adeguata strategia di onboarding è fornire ai nuovi dipendenti le competenze necessarie per integrarsi nel team e iniziare a svolgere il loro lavoro con successo. Non bisogna avere fretta nel spiegare loro le dinamiche aziendali, ma piuttosto puntare a un inserimento efficace che aumenti la produttività e porti benefici all'azienda

Durante il processo di onboarding, i nuovi dipendenti:

  • vengono introdotti alla cultura aziendale, ai valori, agli obiettivi e alle aspettative dell'organizzazione
  • ricevono informazioni sulle politiche, le procedure e le risorse interne. 

Questo permette ai nuovi arrivati di familiarizzare con il proprio ruolo, di comprendere le dinamiche del team e di stabilire relazioni significative con i colleghi.

L'onboarding aziendale non si limita a un semplice addestramento iniziale, ma è un processo continuo che può estendersi per diverse settimane o mesi. Durante questo periodo, i nuovi dipendenti hanno la possibilità di apprendere gradualmente e acquisire le competenze necessarie per contribuire al successo dell'azienda. 

Un onboarding ben strutturato e una corretta integrazione dei nuovi dipendenti:

Per questo motivo, l'importanza dell'onboarding aziendale non deve essere sottovalutata.

una ragazza sorridente seduta ad un tavolo in primo piano
una ragazza sorridente seduta ad un tavolo in primo piano

aree e fasi del processo di onboarding aziendale.

Una cosa è certa: l’onboarding non consiste nel consegnare al nuovo dipendente un faldone con tutte le informazioni relative all’azienda. Si tratta piuttosto di “prendere per mano” il nuovo assunto, conducendolo – anche fisicamente – a scoprire e conoscere tutti i reparti dell’azienda, il loro funzionamento e le persone che ne fanno parte.

Per questo motivo, è importante strutturare un’accoglienza personalizzata, tenendo conto delle caratteristiche individuali del nuovo assunto, del ruolo che andrà a ricoprire e degli elementi distintivi dell'azienda

Per fare questo, e assicurarsi che il processo di onboarding sia efficace è, innanzitutto, importante concentrarsi su alcune aree specifiche. Tra cui: 

  • predisporre i documenti necessari: prima ancora che il nuovo dipendente entri in azienda, è importante predisporre tutti i documenti necessari, come contratti, moduli di sicurezza e informazioni di base sulla politica aziendale. In questo modo, il lavoratore si sentirà accolto e avrà a disposizione le informazioni essenziali per iniziare il suo percorso lavorativo.
  • chiarire responsabilità e aspettative: un altro elemento essenziale per un buon inserimento del neoassunto consiste nell'introdurre alle responsabilità specifiche del ruolo, a ciò che l'azienda si aspetta in termini di prestazioni e agli obiettivi di medio-lungo termine. Questo consentirà di rendere chiaro fin da subito cosa ci si aspetta dalla persona entrante, che potrà dunque muovere con sicurezza i primi passi nella sua nuova posizione lavorativa.
  • introdurre il nuovo assunto alla cultura aziendale: presentare la cultura aziendale alla persona che entra in azienda è un modo efficace per condividere valori, pratiche e modalità di lavoro e collaborazione. Ad esempio, un’azienda potrebbe promuovere una cultura gerarchica o, al contrario, una visione informale e collaborativa. Conoscere questi aspetti consentirà al nuovo dipendente di comprendere come impostare il proprio lavoro e le relazioni con colleghi e superiori.
  • favorire la conoscenza e la socializzazione con i nuovi colleghi: durante le prime settimane di lavoro, è importante favorire la conoscenza e la socializzazione del nuovo dipendente con i suoi colleghi. Ciò può avvenire attraverso incontri di gruppo, pranzi di benvenuto, sessioni di team building o attività informali. 
  • monitorare la buona riuscita dell'inserimento e dell'avviamento lavorativo: durante tutto il processo di onboarding, è essenziale monitorare l'inserimento e l'avviamento lavorativo del nuovo dipendente. Questo può avvenire attraverso incontri periodici con il reparto delle risorse umane, durante i quali si richiedono feedback sul processo di integrazione e si identificano eventuali bisogni o problemi. Questo tipo di monitoraggio permette di apportare eventuali miglioramenti al processo di onboarding e di garantire un adeguato supporto al dipendente.

Compresi quelli che sono gli elementi fondamentali del processo di onboarding, sarà necessario strutturare il percorso di accoglienza e integrazione in modo coerente e suddividendolo in più fasi consequenziali. Questo consentirà una migliore interiorizzazione da parte del nuovo dipendente. 

pre-onboarding (dalla firma del contratto - al primo giorno di lavoro).

Sebbene in questa fase il nuovo dipendente non sia ancora entrato in azienda, è buona prassi:

  • iniziare a prendere contatti per sbrigare le pratiche burocratiche
  • fornire indicazioni pratiche sulla sede di lavoro e il processo di inserimento
  • iniziare a predisporre gli strumenti necessari al neoassunto
  • condividere la cultura aziendale o conoscenze essenziali

Questo farà percepire al nuovo entrante che l’azienda ha a cuore le sue persone e si impegna a farle sentire le benvenute. Inoltre, può essere un’ottimo modo per alleviare eventuali ansie o preoccupazioni dettate dal nuovo percorso. 

orientamento (prima settimana di lavoro).

La precedente fase preparatoria si conclude con l’effettiva entrata in azienda del nuovo dipendente. In questo momento sarà cruciale far sentire subito a proprio agio il nuovo collega e far sì che non si senta perso o spaesato. 

A questo proposito, potrebbe essere utile:

  • accogliere il nuovo assunto e presentargli il team e i membri chiave dell'organizzazione
  • mostrare dove si trova la sua postazione, gli strumenti utili al suo lavoro, le aree ricreative e funzionali
  • vedere insieme tutti gli aspetti inerenti alle politiche aziendali e alla cultura del luogo di lavoro
  • svolgere la formazione sulla sicurezza. 

In questo modo, il dipendente potrà capire come funzionano le cose e a chiarire eventuali dubbi.

formazione specifica e transizione al nuovo ruolo (dalla seconda settimana di lavoro - fino ai primi 90 giorni circa).

Affinché il nuovo assunto possa velocemente diventare indipendente e produttivo, il processo di onboarding non dovrebbe terminare con un breve orientamento. 

Al contrario, per garantire da subito buone prestazioni e il benessere del nuovo dipendente, è essenziale predisporre un piano di formazione specifica, a seconda del ruolo e delle caratteristiche della persona. Tale percorso dovrebbe concentrarsi su obiettivi a 30, 60 e 90 giorni e prevedere momenti di confronto e valutazione delle performance

In questa fase potrebbe rivelarsi utile affiancare al nuovo assunto un collega più esperto, il cosiddetto “onboarding buddy”, in grado di fornire supporto con una formazione 1-1 finchè non sarà sicuro e indipendente.

Questa fase terminerà nel momento in cui il nuovo assunto diventerà un dipendente autonomo e consolidato a tutti gli effetti, in grado di assumere responsabilità crescenti e progetti specifici. Per facilitare anche quest'ultimo passaggio, manager o responsabili dovrebbero stabilire un momento di confronto per impostare nuovi obiettivi e responsabilità.

sviluppo continuativo (ongoing).

Per garantire che l'esperienza del dipendente continui positivamente anche dopo il periodo di inserimento, sarà necessario continuare ad investire nella sua crescita e nel suo benessere.

Per questo motivo, si dovrebbe:

  • discutere, con cadenza periodica, gli obiettivi personali e professionali del dipendente
  • monitorare le prestazioni e fornire feedback e supporto
  • predisporre  piani di formazione permanente 

Questo garantirà che il dipendente rimanga coinvolto e motivato nei confronti dell’azienda e del proprio lavoro, con un ritorno positivo in termini di retention e benessere del personale. 

quanto deve durare l’onboarding? i fattori da considerare.

Fino a qualche anno fa non si dedicavano all’avviamento professionale più di 3 giorni di lavoro. Oggi questa strategia comprende una serie di appuntamenti, riunioni e incontri che possono durare dai 3 ai 6 mesi in totale prima che il nuovo dipendente diventi effettivamente autonomo e produttivo.

I primi 90 giorni sono particolarmente critici e dedicare maggior tempo a questa fase permette di accogliere i dipendenti nel modo migliore e di fornire loro la motivazione necessaria per lavorare in condizioni ideali.

Tuttavia, è importante considerare che ogni realtà ha le proprie caratteristiche e che non esiste una formula vincente valida per tutti. Nonostante sia possibile adottare accorgimenti e far riferimento a best practice, ogni aziende dovrà strutturare il proprio processo di onboarding aziendale tenendo in considerazione alcuni aspetti, tra cui:

  • ruolo lavorativo
  • tipologia di assunzione (interna o esterna)
  • complessità aziendale 
  • tecnologia e infrastrutture
  • tipologia di onboarding (da remoto o in presenza)
  • modalità di formazione (on the job, apprendimento collaborativo, formazione tecnica, …)

differenze tra onboarding, orientamento e formazione.

Quando si parla di onboarding, è importante comprendere le differenze tra orientamento e formazione, poiché l'onboarding rappresenta un processo più ampio e articolato. Possiamo dire che orientamento e formazione rappresentano due parti importanti (ma non esaustive) dell’onboarding. 

Quando parliamo di formazione e orientamento, infatti, facciamo riferimento soprattutto alle attività che un’azienda svolge per offrire ai dipendenti degli strumenti per l’acquisizione di nuove competenze; l’onboarding, invece, è un processo di inclusione nell’azienda a 360 gradi. In sintesi:

  1. l’onboarding riguarda il processo generale di integrazione di un nuovo dipendente nell’organizzazione, 
  2. l’orientamento fornisce una panoramica delle risorse e delle politiche dell’azienda
  3. la formazione si concentra sullo sviluppo delle competenze e delle conoscenze necessarie per svolgere il proprio ruolo in modo efficace.

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come rendere efficace l’onboarding aziendale.

Vediamo ora alcuni passaggi cruciali per rendere efficace e vantaggioso il processo di onboarding aziendale.

pianificazione e definizione della strategia di onboarding aziendale.

La pianificazione e la definizione degli aspetti strategici dell'onboarding sono fondamentali per garantire un processo di accoglienza efficace e coinvolgente per i nuovi dipendenti. Di seguito, alcuni step importanti per avviare una strategia di onboarding aziendale di successo:

  • Fissare delle scadenze: È essenziale stabilire delle scadenze e pianificare nel dettaglio ogni azione per coinvolgere il nuovo dipendente e spiegare le strategie interne dell'azienda. Questo aiuta a creare un percorso strutturato e mirato per l'integrazione della nuova risorsa.
  • Fornire al nuovo assunto pieno accesso a tutte le informazioni importanti, senza perdere tempo prezioso. Ciò include dettagli su parcheggi, benefit, servizi e orario della pausa. Consentire al dipendente di conoscere fin da subito tutto ciò che l'azienda offre e i suoi valori contribuisce a un inserimento più efficace..
  • Avere pazienza: Un onboarding aziendale di successo richiede il giusto tempo per un "avviamento graduale". È importante comprendere che saranno necessari mesi affinché il nuovo dipendente si senta davvero parte dell'azienda. Pertanto, è consigliabile pianificare un piano mensile strutturato che preveda fasi e obiettivi da raggiungere nel corso del tempo.
  • Coinvolgere colleghi e management: Coinvolgere i colleghi e il management nel processo di onboarding consente di creare una rete di relazioni importanti tra le persone che lavoreranno insieme ogni giorno. Questo favorisce l'integrazione sociale e aiuta il nuovo dipendente a sentirsi benvenuto e supportato nel contesto lavorativo.
  • Valutare i risultati: Durante e al termine del periodo di onboarding, è essenziale misurare i risultati per valutare l'efficacia dell'intero processo. Questo fornisce un feedback tangibile sull'operato e offre strumenti e informazioni utili per migliorare le future strategie di inserimento del personale.

 

metodi e approcci efficaci per l'onboarding aziendale.

Per garantire un processo di onboarding efficace, è importante iniziare a pianificare le attività prima ancora dell'arrivo del nuovo dipendente. Ad esempio, sarà necessario creare un piano dettagliato che includa compiti e obiettivi specifici per i primi giorni, le prime settimane e i primi mesi di lavoro. Questo aiuterà il nuovo dipendente a sentirsi ben accolto e a comprendere chiaramente le aspettative nei suoi confronti.

Altro obiettivo da raggiungere è assicurarsi che il neoassunto si senta il benvenuto fin dal primo giorno. Per fare ciò, l’azienda dovrebbe organizzare una breve cerimonia di benvenuto, presentare la risorsa al team e fornire informazioni sulla cultura aziendale, le politiche e le risorse disponibili. 

Se possibile, una buona pratica è quella di assegnare al nuovo dipendente un mentore o un "buddy", una persona di fiducia che possa aiutarlo nell'orientamento all'interno dell'organizzazione, rispondere alle sue domande e offrire supporto durante il periodo di integrazione. L’azienda deve assicurarsi di offrire una formazione ben strutturata che copra sia gli aspetti tecnici del lavoro che la cultura aziendale, stabilendo obiettivi chiari.

Infine, è anche importante lasciare spazio alla creatività. Come vedremo con alcuni esempi successivi, le strategie di onboarding più efficaci sono quelle che distinguono un'azienda dalle altre, includendo elementi leggeri, ma distintiva, che riflettono le caratteristiche e i valori aziendali.

benefici e importanza dell'onboarding aziendale.

Un onboarding ben strutturato può contribuire a creare un ambiente di lavoro positivo, migliorare la produttività e ridurre il turnover del personale.

il legame tra onboarding, fidelizzazione e retention dei dipendenti.

Un onboarding aziendale efficace contribuisce alla fidelizzazione dei dipendenti. Quando i nuovi arrivati si sentono accolti, supportati e adeguatamente preparati per il loro ruolo, sono più propensi a sviluppare un senso di appartenenza e ad impegnarsi a lungo termine nell'azienda.

Un percorso personalizzato, che tenga conto delle esigenze individuali dei dipendenti, può aumentare la probabilità che essi rimangano nella società a lungo termine. 

Ad esempio, l'assegnazione di un mentore o di un tutor che fornisca sostegno nello sviluppo professionale può far sentire i nuovi dipendenti più supportati e motivati a rimanere nel tempo. 

Quando i nuovi dipendenti si integrano rapidamente ed efficacemente, si sentono valorizzati e sono più propensi a stabilirsi nell'azienda a lungo termine.

il ruolo dell'onboarding nel coinvolgimento e nelle performance dei dipendenti.

Un onboarding aziendale efficace svolge un ruolo fondamentale nel favorire il coinvolgimento dei dipendenti sin dai primi giorni di lavoro. Questo processo crea un senso di appartenenza all'organizzazione, stimolando l'entusiasmo, la motivazione e l'impegno nel lavoro e contribuendo così a migliorare le performance dei dipendenti.

Un onboarding ben strutturato fornisce le basi necessarie per una performance eccellente, in quanto: 

  • riduce il tempo di adattamento dei nuovi dipendenti
  • chiarisce le aspettative nei loro confronti
  • offre la formazione e il supporto adeguati. 

Inoltre, alimenta il coinvolgimento, permettendo ai dipendenti di sentire di fare parte di un team e di contribuire attivamente al successo dell'azienda.

come accogliere i nuovi arrivati? best practice e esempi di onboarding aziendale.

Ci sono molte esperienze di successo e strategie vincenti per un onboarding aziendale efficace. Vediamone alcune.

onboarding aziendale: esperienze di successo e strategie vincenti.

il caso twitter.

Un esempio notevole è Twitter, che si distingue per la sua politica "from yes to desk" ("dal sì alla scrivania"). 

Questa fase del processo si concentra sull'offrire un'esperienza di qualità ai dipendenti, dal momento in cui accettano l'offerta di lavoro fino a quando si siedono alla loro scrivania per la prima volta. 

Come? Attraverso una guida dettagliata composta da 75 passaggi, che assicura che i nuovi arrivati abbiano la loro casella di posta elettronica attivata, la scrivania configurata e tutta la documentazione necessaria per il loro nuovo ruolo in ordine. Un tocco di attenzione è rappresentato da una bottiglia di vino posta sulla scrivania dei nuovi dipendenti. Ma l'impegno non si ferma qui.

Twitter si assicura che il neoassunto non sia mai da solo durante la colazione o il pranzo: il team delle risorse umane garantisce la presenza di un manager e alcuni membri del team. 

L'accoglienza non è solo responsabilità del reparto HR, ma coinvolge tutti i reparti aziendali, ai quali viene richiesto di spiegare i dettagli riguardanti le procedure organizzative, la cultura aziendale e tutto ciò di cui un nuovo arrivato potrebbe aver bisogno per iniziare a lavorare il più rapidamente possibile. 

Infine, dopo due mesi dall'ingresso in azienda, ai nuovi dipendenti viene richiesto un feedback per migliorare l'esperienza.

l’esperienza di mailchimp.

Un approccio completamente diverso, ma altrettanto efficace, è adottato da MailChimp. 

Il team HR dell'azienda si assicura che i nuovi dipendenti non lavorino durante la prima settimana. I primi cinque giorni sono dedicati esclusivamente a un processo di onboarding "intensivo", in modo che all'inizio della seconda settimana il neoassunto sia pronto a lavorare al massimo delle sue capacità.

Durante questi primi cinque giorni, i nuovi dipendenti vengono accolti con una borsa MailChimp piena di materiale aziendale. 

Fin dal primo momento, si stabilisce un contatto diretto con i manager, che svolgono un ruolo fondamentale nell'intero processo di onboarding. 

Inoltre, ai nuovi arrivati viene assegnato un partner chiamato "Chimpanion", che li aiuta a rispondere a tutte le domande e a offrire un'immagine più informale dell'azienda. Solitamente, si tratta di dipendenti con anni di esperienza nell'azienda.

i risultati positivi dell'onboarding aziendale: dati e statistiche.

Un percorso di onboarding di successo, che valorizza l’integrazione sociale e culturale del nuovo assunto, rende rapidamente il dipendente pienamente produttivo e consapevole della cultura aziendale. 

Chi ha ricevuto un trattamento migliore all’ingresso in azienda, si ritiene più soddisfatto anche nel lungo periodo.

In base ad una ricerca di Glassdoor:

  • i dipendenti che hanno valutato la loro esperienza di onboarding come “altamente efficace” hanno una probabilità 18 volte maggiore di sentirsi fortemente impegnati nei confronti dell’azienda;
  • il 91% dei dipendenti che hanno svolto un onboarding strutturato ha avvertito una forte connessione con il proprio lavoro;
  • l’89% dei dipendenti che hanno effettuato un onboarding efficace si è sentito fortemente integrato nella cultura aziendale;
  • il 49% dei dipendenti che hanno seguito un buon processo di onboarding ha riferito di aver contribuito al lavoro del proprio team entro la prima settimana.

Inoltre, secondo uno studio di Aberdeen Group:

  • solo il 32% delle aziende implementa in modo ufficiale e formalizzato un processo di onboarding strutturato;
  • ma il 54% delle organizzazioni con un processo di onboarding formalizzato sperimenta una maggiore produttività dei nuovi assunti e il 50% una maggiore fidelizzazione;
  • inoltre, le aziende che intraprendono un percorso di onboarding prima dell’arrivo del neoassunto riescono a mantenere l’81% delle assunzioni (retention).

consigli per un efficace processo di onboarding aziendale.

Per strutturare un processo di onboarding efficace è importante avere le idee chiare e partire da alcune domande:

  • quando avrà inizio il processo e quanto durerà?
  • quale immagine dell’azienda e quale cultura aziendale si vogliono trasmettere?
  • quali aspetti del neo dipendente si dovranno tenere in considerazione?
  • che ruolo avrà il dipartimento HR, quale i dirigenti e i colleghi?
  • in che modo si misurerà l’andamento del processo?

Tra le best practice di onboarding, in sintesi, ricordiamo:

coinvolgimento di più reparti e figure aziendali nell'onboarding.

Nella maggior parte dei casi, sono i top manager a guidare i neoassunti durante il loro primo giro in azienda, presentando i nuovi colleghi e trasmettendo le conoscenze necessarie per iniziare al meglio il percorso lavorativo. Allo stesso tempo, molte aziende offrono l'opportunità ai dipendenti di entrare in contatto con l'Executive Management entro i primi 6 mesi dalla loro assunzione.

Far conoscere approfonditamente ai nuovi dipendenti tutti gli aspetti dell'azienda ha l'obiettivo di farli sentire parte di qualcosa di più grande e di fornire importanti chiarimenti sui compiti e sulle opportunità future all'interno dell'organizzazione. Per questo motivo, sempre più aziende stanno adottando la già citata figura del "buddy". Proprio questo mentore illustrerà tutte le sfaccettature del lavoro, risponderà a domande e chiarirà dubbi e aspettative.

Il coinvolgimento di più reparti e figure aziendali nell'onboarding permette una visione più completa dell'azienda e delle sue dinamiche, offrendo al nuovo dipendente l'opportunità di interagire con diverse persone e di comprendere meglio il contesto in cui opera. Questo approccio favorisce una più rapida integrazione nel team e una migliore comprensione della cultura aziendale. Inoltre, coinvolgere diversi reparti nel processo di onboarding permette di creare i presupposti per la nascita di sinergie tra i team.

valutazione e feedback nell'onboarding aziendale.

Una valutazione periodica dell'efficacia del processo di onboarding è fondamentale per apportare eventuali modifiche o miglioramenti necessari. Raccogliere il feedback dei nuovi dipendenti sull'esperienza di onboarding è essenziale per identificare le aree di forza e i possibili punti di debolezza.

Si possono utilizzare strumenti di valutazione formali, come questionari o sondaggi, per raccogliere feedback strutturati dal nuovo dipendente. Allo stesso tempo, è importante incoraggiare un ambiente di comunicazione aperto in cui il nuovo dipendente si senta a proprio agio nel fornire anche feedback più informali.

Il feedback dovrebbe essere un processo continuo e bidirezionale durante l'onboarding. I manager dovrebbero fornire riscontri regolari sulle prestazioni del nuovo dipendente, consentendogli di comprendere le aspettative del ruolo e di adattarsi rapidamente all'ambiente di lavoro. Allo stesso modo, è importante che il nuovo assunto si senta libero di condividere le proprie opinioni, domande o preoccupazioni con il manager o il team HR.

servizi di supporto per l'onboarding aziendale.

Esistono oggi ruoli specifici e soluzioni tecnologiche che facilitano e ottimizzano il processo di onboarding aziendale.

il ruolo del consulente hr nell'implementazione dell'onboarding aziendale.

Il consulente HR svolge un ruolo chiave nell'implementazione dell'onboarding aziendale. In collaborazione con i responsabili delle risorse umane e i leader aziendali, il consulente HR progetta il programma di onboarding, definendo obiettivi, identificando fasi chiave, selezionando attività e preparando le risorse e gli strumenti necessari.

Si occupa poi del coordinamento e della gestione pratica del processo di onboarding, assicurandosi che le attività siano pianificate in anticipo e che le risorse necessarie siano disponibili. Fornisce formazione e orientamento al nuovo dipendente e offre supporto costante durante il processo di inserimento in azienda.

Inoltre, il consulente HR svolge un ruolo nella valutazione dell'onboarding, raccogliendo feedback dai nuovi dipendenti, dai responsabili e dagli altri colleghi coinvolti per identificare punti di forza e aree di miglioramento.

onboarding digitale: sfruttare la tecnologia per semplificare e ottimizzare l'onboarding aziendale.

Le piattaforme di onboarding digitale offrono funzionalità pratiche ed efficienti per gestire l'intero processo di onboarding. Queste consentono di creare liste di attività, condividere documenti e risorse, automatizzare flussi di lavoro e integrarsi con altri sistemi aziendali, come il sistema di gestione delle risorse umane. 

Grazie alle piattaforme di onboarding digitale, la gestione delle informazioni diventa più semplice e la collaborazione tra i dipartimenti coinvolti viene migliorata.

Inoltre, l'implementazione di piattaforme LMS (Learning Management System) consente di offrire formazione e corsi online ai nuovi dipendenti, semplificando l'accesso a materiali formativi e favorire l'apprendimento continuo.

Gli strumenti digitali facilitano anche la raccolta di feedback e la valutazione dei nuovi dipendenti, consentendo la creazione di sondaggi, valutazioni e questionari online per valutare l'esperienza del dipendente durante il processo di onboarding.

L'utilizzo di soluzioni tecnologiche a supporto dell'onboarding aziendale permette di ottimizzare il processo, ridurre la burocrazia e migliorare l'esperienza complessiva del nuovo dipendente.

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