La transizione digitale del lavoro ha ridisegnato le esigenze delle aziende di tutto il mondo. Oggi più che mai, di fronte alle nuove sfide, ogni impresa ha bisogno di nuove professionalità e competenze.

Tra le figure più colpite da questi cambiamenti spicca quella del Chief Information Officer (CIO), ovvero il responsabile delle tecnologie inerenti l’informazione e le comunicazioni aziendali. 

Per la natura di questa professione, strettamente legata all’innovazione e alle nuove tecnologie, i ruoli e i compiti evolvono molto velocemente. La necessità di flessibilità è infatti fondamentale per mantenere il passo del cambiamento dettato dall’innovazione tecnologica. 

Negli ultimi anni, però, da mero tecnologo, il CIO sta assumendo un’importanza sempre più centrale nelle strategie di business aziendali. Le sue mansioni abbracciano ormai settori trasversali che richiedono una conoscenza a tutto tondo non solo della realtà per cui lavora, ma anche del contesto in cui opera.

Scopriamo chi è lo Chief Information Officer e di cosa si occupa all’interno delle aziende.

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chi è il chief information officer.

Il Chief Information Officer, o Direttore informatico, è il responsabile della gestione strategica dei sistemi informativi all’interno di un’azienda.

Questa figura ha guadagnato importanza alla fine degli anni ‘50, quando l’informatica ha iniziato ad essere integrata nelle attività aziendali. Da allora e fino alla metà del XX secolo, il CIO era considerato un tecnico di alto livello.

Con l’avvento di Internet e il rapido avanzamento della digitalizzazione, la funzione IT ha acquisito un’importanza centrale nelle operazioni aziendali e il ruolo del CIO si è evoluto, diventando sempre più strategico e orientato al business.

Oggi, non è più soltanto un tecnologo, ma anche uno stratega orientato al business, in grado di comprendere a fondo il settore in cui opera l’azienda per cui lavora e le dinamiche interne che ne guidano il successo.

È una figura chiave nell'anticipare e gestire il cambiamento, integrandolo nella strategia aziendale per ottimizzare e semplificare i processi interni. Il suo obiettivo principale è migliorare la produttività dell’impresa attraverso l'adozione di nuovi strumenti e sistemi a supporto dell’innovazione.

Il suo ruolo è sempre più rilevante nell'era attuale, dove l'IT, la data science, l’AI e il Machine Learning sono al centro delle operazioni aziendali.

Di norma, il Chief Information Officer risponde direttamente all'Amministratore Delegato (CEO) o al Direttore Generale, data la sua crescente centralità nelle strategie di business. Inoltre, collabora con i capi delle altre funzioni aziendali, come il Chief Digital Officer (CDO), il Chief Operating Officer (COO) e il Chief Financial Officer (CFO).

cosa fa il chief information officer.

Il CIO, come già detto, oltre a gestire l’intera infrastruttura informatica aziendale, svolge un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie di business.

Se, in passato ,era responsabile dell'implementazione delle tecnologie necessarie per le operazioni aziendali, oggi, invece, è il principale promotore del cambiamento all'interno dell'azienda, con il compito di guidare l'innovazione agendo su tre asset chiave:

  • efficienza;
  • sicurezza dei dati;
  • cooperazione.

Il Chief Information Officer è l’artefice della trasformazione digitale. Implementa applicativi transazionali, raccoglie dati utili per analizzare i trend storici e utilizza modelli predittivi per anticipare le tendenze future e prendere decisioni informate, con l’obiettivo di migliorare le performance aziendali.

Collabora con i dirigenti delle altre funzioni aziendali per sviluppare una visione strategica condivisa e studia come i sistemi informativi possano supportare il futuro dell’organizzazione, garantendo che la tecnologia sia allineata con gli obiettivi di lungo termine dell’azienda.

Inoltre, pianifica come utilizzare le tecnologie esistenti ed emergenti, trasformando l’organizzazione per cui lavora in una realtà sempre più digitale. Questo processo permette all’impresa di rimanere competitiva in un mercato del lavoro in continua evoluzione come quello attuale.

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quali ruoli ha il chief information officer.

Il Chief Information Officer determina la direzione strategica dei sistemi informativi all'interno di un'azienda, adattandoli per massimizzare l'efficienza dei processi e creare un vantaggio competitivo per il business. 

Nel dettaglio, il CIO analizza e definisce i processi aziendali, valutando come i sistemi informativi possano ottimizzarli. Questo implica una gestione accurata del budget destinato all'IT, garantendo che le risorse siano allocate in modo efficace per sostenere le priorità strategiche dell'impresa.

Un altro compito del CIO è la progettazione e la gestione dell’infrastruttura IT, assicurandosi che i sistemi informativi funzionino senza intoppi e che siano in grado di supportare le operazioni aziendali. Inoltre, in collaborazione con la direzione aziendale, il CIO stabilisce obiettivi chiari e determina come la tecnologia possa contribuire al loro raggiungimento.

Deve rimanere costantemente aggiornato sulle ultime innovazioni tecnologiche, specialmente in aree chiave come il cloud computing, l'Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e la Blockchain. Queste tecnologie rappresentano un’opportunità per trasformare il modo in cui le aziende operano e il CIO deve essere in grado di identificarle e implementarle in modo efficace.

Chi svolge questa professione deve anche saper trasformare grandi volumi di dati in informazioni utili e interpretabili, che possano guidare le decisioni aziendali. Inoltre, il CIO deve essere sempre aggiornato sulla normativa relativa alla privacy e alla gestione dei dati, garantendo che l'azienda sia conforme alle leggi vigenti e che i dati degli utenti siano protetti.

Il CIO ha anche il compito di selezionare e introdurre nuovi strumenti informativi in azienda, guidando il cambiamento necessario per integrarli nell'organizzazione. Questo include la definizione di Key Performance Indicators (KPI) per misurare l'efficienza interna e garantire che le nuove tecnologie siano utilizzate in modo ottimale da tutti i membri dell'organizzazione.

Il ruolo principale del Chief Information Officer, quindi, è guidare strategicamente i sistemi informativi per migliorare la produttività e la competitività dell'azienda.

Le sfide che deve affrontare sono numerose: deve saper individuare e valutare le tecnologie emergenti, gestire la transizione verso nuovi sistemi e processi e comprendere come le tecnologie IT possano essere utilizzate per sostenere e far crescere l'azienda nel lungo termine.

chief information officer: stipendio.

In Italia, lo stipendio medio di un Chief Information Officer si aggira intorno ai 96.000 euro all'anno. La retribuzione può variare significativamente, con salari che partono da circa 57.000 euro all’anno, per posizioni entry level, e possono arrivare fino a circa 110.000 euro annuali per CIO con più anni di esperienza. Queste differenze dipendono da diversi fattori, tra cui le dimensioni dell'azienda, il settore in cui opera e se si tratta di un'impresa pubblica o privata. 

lavorare come chief information officer.

Il CIO può lavorare in una vasta gamma di contesti, dalle grandi multinazionali alle medie e grandi imprese, sia nel settore pubblico che privato. Le aziende che operano in settori altamente digitalizzati, come l’Information Technology, la finanza e la sanità, offrono spesso le maggiori opportunità. 

Il ruolo di Chief Information Officer è tipicamente una posizione interna, data la sua natura strategica e l'integrazione profonda nelle operazioni aziendali. Il CIO, infatti, è generalmente un dipendente a tempo pieno all'interno di un’impresa perché il suo ruolo richiede una comprensione approfondita della cultura aziendale, delle dinamiche interne e delle strategie di lungo termine.

Tuttavia, esistono professionisti con esperienza da CIO che possono offrire consulenze o assumere incarichi temporanei per aziende in transizione o che necessitano di supporto specifico per un progetto.

istruzione e competenze.

Non esiste un percorso formativo specifico per diventare CIO. Solitamente, chi ricopre questa posizione ha una laurea in informatica, ingegneria gestionale, economia o comunicazione e marketing.

Per lavorare come Chief Information Officer, non basta più essere un mero tecnologo. Alle competenze tecniche e informatiche, infatti, vanno abbinate tutta una serie di qualità che rientrano nella definizione di soft skills.

Il CIO deve quindi possedere il giusto mix di competenze funzionali e logiche, manageriali e organizzative. In particolare, per quanto riguarda le competenze tecniche più importanti, la direzione strategica dei sistemi informativi richiede conoscenze in ambito di:

  • sicurezza informatica;
  • cloud;
  • big data/business intelligence;
  • data science;
  • architetture di sistemi;
  • piattaforme di intelligenza artificiale;
  • gestione industriale dei processi di sviluppo software;
  • project management;
  • lingua inglese;
  • gap analysis.

Altrettanto importanti sono, per questo ruolo, soft skills quali:

  • leadership;
  • abilità relazionali;
  • time management;
  • gestione dello stress;
  • flessibilità;
  • problem solving;
  • capacità di ascolto;
  • curiosità e intraprendenza;
  • proattività e adattamento.

Le aziende stanno destinando molte risorse al settore IT e continueranno a farlo nel prossimo futuro per facilitare e accelerare i processi di trasformazione digitale. 

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