Hai da poco iniziato un nuovo lavoro ma è già chiaro che non fa per te? Oppure ti si è presentata una nuova occasione che ritieni più adatta? O ancora ti hanno chiamato da quella società per cui avevi fatto un colloquio tempo fa e su cui hai puntato? Questa e molte altre possono essere le motivazioni che ti spingono a voler consegnare le dimissioni durante il periodo di prova senza aspettare la sua scadenza. Ma è possibile? Che tipo di documenti bisogna presentare? Si può incorrere in qualche penale? Ecco tutto quello che devi sapere.
periodo di prova: le dimissioni quando sono legittime?
Innanzitutto, è un tuo diritto presentare le dimissioni durante il periodo di prova. Puoi scegliere liberamente di chiudere il rapporto senza avere l’obbligo di dare il preavviso al datore di lavoro. Inoltre, non sono previste sanzioni di alcun tipo, né dovrai pagare la relativa indennità sostitutiva. Bisogna, infatti, tenere presente che le le dimissioni durante il periodo di prova sono molto diverse dalle dimissioni volontarie. Questo viene indicato chiaramente dal codice Civile (art. 2096): in merito all’assunzione in prova, infatti, si esplicita che:
“durante il periodo di prova ciascuna delle parti può recedere dal contratto, senza obbligo di preavviso o d'indennità".
Ciò che occorre fare è soltanto seguire qualche piccolo accorgimento.
Chiunque sia stato assunto da un’impresa attraverso un contratto che preveda un periodo di prova, può decidere in totale autonomia di dimettersi
- sia durante questo periodo,
- sia al suo termine.
L’unica eccezione riguarda quei contratti in cui è previsto un eventuale periodo minimo di svolgimento della prova. In questo caso bisognerà attendere la scadenza del termine espresso nell’accordo tre le parti, salvo i casi in cui l’interruzione prematura sia motivata dalla giusta causa.
La durata massima della prova è di 6 mesi (3 mesi per gli impiegati senza funzioni direttive) e deve sempre indicare le mansioni e il ruolo che si è chiamati a svolgere oltre che prevedere una retribuzione.
In ogni caso i lavoratori che intendono dimettersi durante il periodo di prova non hanno bisogno di comunicare le dimissioni per via telematica. Per altro, anche il datore di lavoro ha la facoltà di recedere dal contratto durante il periodo di prova (il licenziamento è tuttavia illegittimo se il lavoratore non è stato messo nelle condizioni di svolgere la sua attività) questo perché il "patto di prova" fornisce una certa flessibilità per quanto riguarda il recesso.
quali sono i passi da seguire per dimettersi durante il periodo di prova?
Il lavoratore dovrà informare il datore di lavoro circa la sua decisione di lasciare l’azienda, consegnando così la sua lettera di dimissioni. È necessario che questa sia in due copie in modo da averne una firmata da conservare.
L'addio al posto di lavoro può anche coincidere con il giorno del periodo di prova in cui si presentano le dimissioni. Non è necessario dare e rispettare alcun termine di preavviso in questo tipo di contratto (a meno che non sia esplicitamente previsto). A questo punto, il datore di lavoro dovrà restituire al lavoratore una copia firmata della lettera di dimissioni e comunicare entro 5 giorni, tramite Modello Unificato Unilav, la cessazione del rapporto lavorativo per via telematica al Centro per l'impiego, tramite gli appositi servizi informatici della Provincia e della Regione.
Tutti i dipendenti che sono stati assunti con un contratto che prevede un periodo di prova, possono dimettersi in questo lasso di tempo per qualsivoglia motivazione. L’importante è ricordarsi di inserire nella lettera consegnata al datore, l’intenzione di recedere dal contratto e la data in cui avranno effetto le dimissioni.
lettera di dimissioni nel periodo di prova: un esempio.
È nella natura del periodo di prova ridurre al minimo le pratiche burocratiche necessarie per la sua interruzione. Questo emerge anche dalla lettera di dimissioni che può essere presentata in versione cartacea (o inviata via mail).
Il formato non presenta differenze sostanziali.
Sia quando ne consegniamo una copia fisica sia quando utilizziamo la posta elettronica, la lettera di dimissione mantiene le stesse caratteristiche. Ecco cosa deve contenere al suo interno:
- l'intestazione con il nome, cognome e l'indirizzo del lavoratore;
- il riferimento all'azienda per cui si è lavorato: spett. Ditta, e quindi l'indirizzo della sede;
- l’oggetto: dimissioni durante il periodo di prova;
- il testo delle dimissioni. Io sottoscritto (nome e cognome) in prova presso la Vs società dal (la data), con la qualifica di (il ruolo) Comunica;
- il testo della lettera: di voler recedere dal rapporto di lavoro. Essendo ancora in corso il periodo di prova, non sono obbligato a fornire un preavviso. Le dimissioni hanno quindi un effetto immediato. Vi ringrazio per l'occasione concessami e porgo distinti saluti;
- luogo e data;
- lo spazio per le firme, la vostra e quella del datore di lavoro.
lettera di dimissioni durante il periodo di prova: fac simile
Non ti basta? Ecco un esempio di lettera di dimissioni nel periodo di prova senza periodo di preavviso:
[nome/cognome
dati dipendente]
[Luogo], [Data]
Spett.le azienda
[ragione sociale]
Oggetto: dimissioni in periodo di prova
Il sottoscritto [cognome / nome] dipendente dell’azienda [XXX] con la presente intende rassegnare le proprie irrevocabili dimissioni in periodo di prova con decorrenza [data] ultimo giorno di lavoro il [data].
Distinti Saluti
[nome/cognome]
Firma
Per ricevuta
[firma datore di lavoro]
Ed un fac-simile di una lettera di dimissioni nel periodo di prova con preavviso
[nome/cognome
dati dipendente]
[Luogo], [Data]
Spett.le azienda
[ragione sociale]
Oggetto: dimissioni in periodo di prova
Io sottoscritto [nome/cognome], con la presente, rassegno le mie irrevocabili dimissioni in periodo di prova dalla posizione [xxx], e dichiaro la mia disponibilità a prestare attività durante il periodo di preavviso previsto dalla contrattazione collettiva che disciplina il rapporto di lavoro.
Distinti Saluti
[nome/cognome]
Firma Per ricevuta
[firma datore di lavoro]
periodo di prova, dimettersi con stile.
Oltre alle pratiche puramente burocratiche, è buona norma avvisare datore e team di lavoro circa l’intenzione di lasciare l’azienda. Anche se non c’è nessun obbligo, infatti, parlare con il datore di lavoro e spiegare le proprie motivazioni resta la cosa migliore da fare. Al pari, anche i colleghi, con i quali si è stabilito un contatto – seppur breve – andranno avvertiti, in modo che possano organizzarsi al meglio con il passaggio di consegne. È una questione di educazione e di etica lavorativa. E poi, non va mai sottovalutata l’importanza di lasciare un buon ricordo. , convallis quis turpis sit amet, adipiscing dignissim quam. Suspendisse potenti. Sed ornare dolor a eleifend cursus. Praesent eu mollis dolor, id elementum nisl. Morbi et diam erat. Nam hendrerit.
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