Il CCNL turismo regolamenta la principale risorsa del settore terziario, ovvero coloro che quotidianamente, con la loro professionalità, contribuiscono a tenere alta la bandiera dell’ospitalità italiana.
Allo stesso tempo, grazie al contratto pubblici esercizi, ristorazione e turismo, i datori di lavoro riescono a gestire tutti i rapporti di lavoro in essere. Riescono, così, a contribuire alla crescita del singolo dipendente, in un’ottica di efficienza complessiva dell’azienda.
L’ultimo testo del CCNL turismo a cui si fa riferimento, in attesa del rinnovo, è quello approvato in data 8 febbraio 2018.
contenuti dell'articolo:
cosa prevede il contratto turismo?
Il Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro dedicato al settore turistico-ricettivo regola i rapporti professionali dei dipendenti che svolgono la propria attività presso:
- pubblici esercizi
- ristorazione collettiva
- ristorazione commerciale
- stabilimenti balneari
- alberghi diurni
- rifugi alpini.
Vediamo ora più nel dettaglio le disposizioni del CCNL turismo che si applicano ai lavoratori e alle lavoratrici del settore.
CCNL turismo: livelli e mansioni.
Il CCNL del settore turistico. pubblici esercizi e ristorazione, è formato da dieci livelli professionali, ai quali fanno riferimento altrettanti livelli di retribuzione:
- Quadro A – fanno parte di questo livello le risorse che hanno grande responsabilità in azienda. Definiscono gli obiettivi dell’attività e hanno potere decisionale, di coordinamento e di controllo. Sono ad esempio i direttori dell’azienda.
- Quadro B – appartengono a questa categoria i lavoratori con funzioni direttive, tese al raggiungimento degli obiettivi di business aziendali, come ad esempio i vicedirettori.
- Primo livello – fanno parte di questo livello i dipendenti che hanno funzioni ad elevato contenuto professionale. Hanno una forte autonomia operativa, come ad esempio i Responsabili delle varie business unit aziendali.
- Secondo livello – i soggetti che fanno parte di questo livello godono di autonomia operativa e di iniziativa con funzioni di coordinamento e controllo. Ne fanno parte ad esempio i Responsabili di impianti tecnici.
- Terzo livello – i lavoratori che fanno parte di questo livello hanno mansioni di concetto, con particolari conoscenze tecniche e specifiche, come ad esempio gli impegnati nel controllo amministrativo.
- Quarto livello – fanno parte di questo livello i dipendenti che si occupano di specifiche mansioni di natura amministrativa, di vendita e tecnico-pratiche. Ad esempio gli addetti alla segreteria.
- Quinto livello – i lavoratori che svolgono compiti esecutivi e sono in possesso di specifiche conoscenze, fanno parte del quinto livello. Sono ad esempio i magazzinieri e cassieri.
- Sesto livello super – appartengono a questo livello i lavoratori che svolgono lavori di normale complessità, come ad esempio gli addetti ai servizi in camera.
- Sesto livello – fanno parte del sesto livello i lavoratori che svolgono mansioni pratiche e hanno conoscenze professionali elementari, come gli addetti alla cucina o alla lavanderia.
- Settimo livello – appartengono a questo livello i dipendenti che svolgono attività semplici con macchine già equipaggiate, come ad esempio il personale addetto alla pulizia.
orario
Il CCNL turismo prevede un monte ore settimanale di 40 ore, distribuite solitamente in cinque giorni e mezzo alla settimana. L’orario di lavoro settimanale, comprese le ore di lavoro straordinario, non può superare il limite di 48 ore calcolate come media su un periodo di 6 mesi.
lavoro straordinario
Il limite massimo stabilito per il lavoro straordinario è di 260 ore all’anno per ciascun dipendente del settore. Per le prestazioni straordinarie sono previste delle maggiorazioni pari al 30% in più per il lavoro straordinario diurno, 60% in più per quello notturno.
ferie e permessi
I dipendenti del settore turistico maturano un periodo di ferie di quattro settimane all’anno.
Il periodo di ferie è stabilito dal datore di lavoro e dai lavoratori di comune accordo in base alle esigenze dell’azienda. Questo periodo, di regola, non è frazionabile. Tuttavia, datore e lavoratore possono programmare una diversa ripartizione delle ferie annuali, tenendo conto che il lavoratore ha diritto a godere delle ferie per almeno due settimane consecutive nell’anno in cui le matura.
Per avere i permessi, il dipendente deve comunicare al datore di lavoro la ragione della sua assenza e i giorni nei quali non potrà prestare servizio.
dimissioni, preavviso e licenziamenti
Il contratto collettivo del turismo prevede il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo. Le ragioni che possono portare a questa tipologia del rapporto di lavoro includono:
- danni provocati per negligenza al materiale dell’azienda
- assenze ingiustificate per oltre cinque giorni
- timbratura fraudolenta
- abbandono del posto di lavoro che mette a rischio persone e sicurezza degli impianti
- gravi offese rivolte a superiori, colleghi e clientela
- reiterato stato di ubriachezza
- danneggiamento volontario di materiale aziendale
- grave insubordinazione
- abuso grave dell’utilizzo dei giorni di malattia
- litigi a cui seguono vie di fatto accertate.
Per quanto riguarda il tempo di preavviso, questo dipende da livello di inquadramento e anzianità di servizio:
tempo di preavviso e livelli.
periodo di prova
In base al CCNL turismo, anche la durata del periodo di prova dipende dall’inquadramento:
- A, B e primo livello: non superiore a sei mesi
- 2°, 3°, 4°, 5°, 6°S, 6 e 7° livello: non superiore a tre mesi
Durante il periodo di prova, ciascuna delle parti può risolvere in qualsiasi momento e senza preavviso il rapporto, con diritto a:
- TFR
- tredicesima
- quattordicesima
- indennità sostitutiva delle ferie.
periodo di comporto
In caso di malattia o infortunio, il lavoratore non in periodo di prova né di preavviso ha diritto a conservare il posto per la durata di sei mesi in un anno. Per i lavoratori a termine la conservazione del posto è comunque limitata al periodo di stagione/ingaggio.
Se, alla scadenza del periodo per cui la conservazione del posto è obbligatoria, il lavoratore non possa riprendere servizio per il protrarsi della malattia, l’azienda, in caso di licenziamento, dovrà corrispondere al dipendente il TFR e eventuale altro previsto dalla legge.
infortunio
Secondo il CCNL turismo, il datore di lavoro copre la corresponsione dovuta al dipendente infortunato nella giornata in cui avviene l’infortunio.
L’integrazione a carico dell’azienda dell’indennità corrisposta dall’INAIL sarà tale da permettere al lavoratore di raggiungere la piena retribuzione.
maternità
La madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo obbligatorio di maternità, ha diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato che non superi i sei mesi grazie al ricorso al congedo parentale. Durante questo periodo, riceverà la corresponsione dell’indennità Inps.
CCNL turismo: livelli e retribuzione.
Di seguito si riporta la tabella retributiva prevista dal CCNL turismo in base ai livelli individuati dal contratto collettivo.
livelli e retribuzione.
Per maggiori approfondimenti sul CCNL turismo, leggi il testo completo del contratto pubblicato sul sito di Federlavoro.