Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) nel settore terziario è un accordo stipulato tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro del settore terziario. 

Questo contratto collettivo ha l’obiettivo di regolare le condizioni di lavoro e gli standard per i lavoratori impiegati nel terziario. Nel settore sono comprese una vasta gamma di attività, come il commercio, i servizi, il turismo, la finanza e altri settori non industriali.

È importante notare che le norme contenute nel CCNL terziario sono vincolanti per tutte le aziende e i lavoratori del settore, indipendentemente dalla loro dimensione o posizione. Pertanto, le aziende del settore terziario devono rispettare le disposizioni del CCNL applicabile ai loro dipendenti.

ragazza che lavora con un contratto ccnl terziario
ragazza che lavora con un contratto ccnl terziario

chi sono i dipendenti del settore terziario?

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore terziario disciplina i diritti e doveri dei lavoratori impiegati nell’erogazione di servizi o operanti nel mondo del commercio, compreso anche quello della vendita online. 

Il CCNL terziario di riferimento si applica generalmente a tutte le imprese che operano nei settori della grande distribuzione, del commercio al dettaglio, del commercio di generi alimentari, dei servizi alle imprese e alle organizzazioni, di rete e alle persone.

CCNL terziario: livelli e mansioni.

Ogni diversa mansione svolta dal dipendente fa riferimento a uno specifico livello inserito nel CCNL sottoscritto. 

Maggiore è il grado di specializzazione richiesto al lavoratore, più aumenta di conseguenza anche il livello di appartenenza, e quindi la retribuzione salariale prevista. 

Il livello più alto è il primo, oltre al quadro che si posiziona al di sopra, e l’ultimo è il settimo. Vediamo, quindi, quali sono i livelli del CCNL terziario.

  • 1° livello: A questo livello appartengono i lavoratori con funzioni ad alto contenuto professionale anche con responsabilità di direzione esecutiva, che sovraintendono alle unità produttive o ad una funzione organizzativa con carattere di iniziativa e di autonomia operativa nell'ambito delle responsabilità ad essi delegate,
  • 2° livello: Appartengono a questo livello i lavoratori di concetto che svolgono compiti operativamente autonomi e/o con funzioni di coordinamento e controllo, nonché il personale che esplica la propria attività con carattere di creatività nell'ambito di una specifica professionalità tecnica e/o scientifica,
  • 3° livello: A questo livello appartengono i lavoratori che svolgono mansioni di concetto o prevalentemente tali che comportino particolari conoscenze tecniche ed adeguata esperienza, e i lavoratori specializzati provetti che, in condizioni di autonomia operativa nell'ambito delle proprie mansioni, svolgono lavori che comportano una specifica ed adeguata capacità professionale acquisita mediante approfondita preparazione teorica e tecnico-pratica comunque conseguita
  • 4° livello: Al IV livello appartengono i lavoratori che eseguono compiti operativi anche di vendita e relative operazioni complementari, nonché i lavoratori adibiti ai lavori che richiedono specifiche conoscenze tecniche e particolari capacità tecnico-pratiche comunque acquisite
  • 5° livello: A questo livello appartengono i lavoratori che eseguono lavori qualificati per la cui esecuzione sono richieste normali conoscenze e adeguate capacità tecnico-pratiche, comunque conseguite
  • 6° livello: A questo livello appartengono i lavoratori che compiono lavori che richiedono il possesso di semplici conoscenze pratiche
  • 7° livello: A questo livello appartengono i lavoratori che svolgono mansioni di pulizia o equivalenti

cosa prevede il contratto terziario?

Il CCNL terziario regolamenta gli aspetti normativi ed economici del rapporto di lavoro subordinato tra le aziende e il personale dipendente del settore. Vediamo nel dettaglio quali elementi contiene questo tipo di contratto.

orario di lavoro.

Il CCNL terziario prevede 40 ore settimanali di lavoro. Possono essere introdotti regimi di orario specifici per particolari tipi di attività.

lavoro straordinario.

Il lavoro straordinario riconosciuto nel contratto del settore terziario prevede una maggiorazione sulla retribuzione standard:

  • straordinario: fino alla 48ª ora settimanale, 15%; oltre la 48ª, 20%;
  • festivo o domenicale, 30%;
  • notturno (non in turni) 50%.

ferie e permessi.

Il CCNL terziario prevede 26 giorni lavorativi di ferie all’anno (compresi tra lunedì e sabato).

dimissioni e licenziamenti.

Se il contratto è a tempo indeterminato, le dimissioni vanno comunicate in forma scritta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. I giorni di preavviso variano in base al livello del CCNL terziario di appartenenza:

giorni di preavviso.

Livello Fino a 5 anni di servizio compiuti Oltre i 5 anni e fino a 10 anni di servizio compiuti Oltre i 10 anni di servizio compiuti
Quadri e 1° livello
45 giorni di calendario
60 giorni di calendario
90 giorni di calendario
2° e 3° livello
20 giorni di calendario
30 giorni di calendario
45 giorni di calendario
4° e 5° livello
15 giorni di calendario
20 giorni di calendario
30 giorni di calendario
6° e 7° livello
10 giorni di calendario
15 giorni di calendario
15 giorni di calendario

Anche nel caso di licenziamento il preavviso varia in base ai livelli del contratto:

giorni di preavviso.

Livello Fino a 5 anni di servizio compiuti Oltre i 5 anni e fino a 10 anni di servizio compiuti Oltre i 10 anni di servizio compiuti
Quadri e 1° livello
60 giorni di calendario
90 giorni di calendario
120 giorni di calendario
2° e 3° livello
30 giorni di calendario
45 giorni di calendario
60 giorni di calendario
4° e 5° livello
20 giorni di calendario
30 giorni di calendario
45 giorni di calendario
6° e 7° livello
15 giorni di calendario
20 giorni di calendario
20 giorni di calendario

periodo di prova.

Il CCNL terziario prevede diversi periodi di prova, in base al livello di appartenenza. La durata massima del periodo di prova non potrà superare i seguenti limiti:

  • Quadri e 1° Livello: 6 mesi di calendario;

  • 2° e 3° Livello: 60 giorni di lavoro effettivo;

  • 4° e 5° Livello: 60 giorni di lavoro effettivo;

  • 6° e 7° Livello: 45 giorni di lavoro effettivo.

malattia.

Durante il periodo di malattia, previsto dal CCNL terziario, il lavoratore avrà diritto ad una integrazione dell'indennità a carico dell'INPS da corrispondersi dal datore di lavoro, a suo carico, in modo da raggiungere complessivamente le seguenti misure:

  • 100% (cento per cento) per primi tre giorni (periodo di carenza);

  • 75% (settantacinque per cento) per i giorni dal 4° al 20°;

  • 100% (cento per cento) per i giorni dal 21° in poi;

Se la malattia si ripete più volte queste percentuali subiscono delle variazioni. Nello specifico, l’indennità corrisposta nei primi tre giorni di malattia è del 100% per i primi 2 eventi morbosi. Successivamente, questa cala:

  • al 66% per il 3° evento
  • al 50% per il 4° evento
  • cessa di essere corrisposta dal 5° evento in poi

infortunio.

Secondo il CCNL terziario, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere un'intera quota giornaliera della retribuzione di fatto per la giornata in cui avviene l'infortunio.

A decorrere dal primo giorno successivo a quello dell'infortunio, verrà corrisposta dal datore di lavoro al lavoratore non apprendista, assente per inabilità temporanea assoluta derivante da infortunio sul lavoro, un'integrazione all'indennità corrisposta dall'INAlL fino a raggiungere complessivamente le seguenti misure:

  • 60% (sessanta per cento) per i primi tre giorni (periodo di carenza);

  • 90% (novanta per cento), per i giorni dal 5° al 20°;

  • 100% (cento per cento) per i giorni dal 21° in poi della retribuzione giornaliera netta cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto. Per retribuzione giornaliera si intende la quota giornaliera della retribuzione di fatto di cui all'art. 208.

maternità.

Il CCNL terziario prevede l’integrazione dell’indennità INPS fino al 100% dello stipendio mensile netto per i primi cinque mesi di assenza per maternità.

È anche compresa un’integrazione dell’indennità Inps per coprire completamente le 13ª e 14ª mensilità durante il periodo di assenza obbligatoria. 

congedo matrimonio.

Il CCNL terziario, distribuzione e servizi prevede 15 giorni di calendario di assenza in caso di matrimonio. 

CCNL terziario: retribuzione.

Il CCNL terziario prevede una busta paga base per ogni livello (vedremo in seguito quali sono i livelli) e stabilisce inoltre la quantità di ore lavorate, gli eventuali scatti di anzianità, le regole per la retribuzione degli straordinari, della tredicesima e della quattordicesima, nonché l’emissione di buoni pasto da parte dell’azienda o del servizio mensa. 

come calcolare la paga oraria lorda nel CCNL terziario?

Per calcolare la paga oraria lorda nel CCNL terziario occorre partire dalla tabella retributiva presentata sopra. Dopodiché, si divide lo stipendio lordo previsto per 168 (con orario di lavoro pari a 40 ore settimanali).

quante mensilità ha il CCNL terziario?

Il CCNL terziario prevede 14 mensilità. Ogni mensilità ha pari entità, comprese tredicesima e quattordicesima.

tredicesima.

La tredicesima viene erogata generalmente nel mese di dicembre, come un bonus natalizio.

quattordicesima.

La quattordicesima viene spesso erogata a giugno, in vista delle ferie estive.

CCNL terziario, telelavoro e smart working.

Il CCNL terziario segue il Protocollo nazionale con le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva sul lavoro agile nel settore privato al fine di regolamentare lo smart working o telelavoro. Il protocollo nazionale prevede l’adesione al lavoro agile su base volontaria in seguito alla sottoscrizione di un accordo individuale. Il lavoratore che si rifiuta non può essere licenziato per questo né subire sanzioni disciplinari. 

Il documento precisa che il lavoro agile “si caratterizza per l’assenza di un preciso orario di lavoro e per l’autonomia nello svolgimento della prestazione nell'ambito degli obiettivi prefissati” e che nelle giornate in modalità agile non si possono fare straordinari.

Chiaramente, in smart working o telelavoro è garantito lo stesso trattamento economico. Il lavoratore può scegliere il luogo dove svolgere l’attività lavorativa, garantendo le condizioni di sicurezza e riservatezza necessarie. D’altra parte, il datore di lavoro deve rispettare la normativa vigente per le aziende in tema di telelavoro. Dunque, provvedere, a spese proprie, all'installazione di una postazione di smart working idonea alle esigenze dell'attività lavorativa.

CCNL terziario per dirigenti: quale si applica?

Il CCNL terziario, distribuzione e servizi prevede una normativa specifica per i dirigenti, contenuta nel  CCNL Dirigenti terziario, distribuzione e servizi. Per “dirigenti” si intendono coloro che, rispondendo direttamente all’imprenditore, “svolgono funzioni aziendali di elevato grado di professionalità, con ampia autonomia e discrezionalità e iniziativa e col potere di imprimere direttive a tutta l'impresa o ad una sua parte autonoma”.

Nello specifico, Confcommercio e Manageritalia hanno firmato il rinnovo della parte economica del contratto del settore terziario. Inoltre, il CCNL per i dirigenti include specifiche norme in merito a periodo di prova, ferie e permessi, malattia, maternità, licenziamento e dimissioni.

tutti gli approfondimenti.

Blog & News

offerte di lavoro.

scopri le offerte

approfondimenti HR.

scopri di più